«In occasione della festa del solstizio d’estate presenteremo una novità assoluta, il “dolce” di Pieve Torina, frutto di una progettualità sinergica tra Comune e Panificio Fronzi. E daremo a tutti i partecipanti la possibilità di assaggiarlo gratuitamente».
È il sindaco, Alessandro Gentilucci, a presentare l’evento che domenica prossima prenderà il via alla piscina benessere e nell’area circostante. «Musica, divertimento, buona cucina, una caccia al tartufo e, appunto, il “dolce” di Pieve Torina che, proprio nel tartufo, ha uno dei suoi ingredienti principali. La festa del solstizio d’estate” prosegue Gentilucci “è un appuntamento ormai fisso della programmazione pievetorinese. Quest’anno sarà incentrata sul tartufo come brand che può promuovere tutto il territorio».
Si comincia alle 15 con le gare che coinvolgeranno i cani da tartufo per arrivare alle 19.30 quando sarà offerto un aperitivo al tartufo. A seguire la sorpresa del dolce pievetorinese con il disvelamento del nome e l’assaggio, e poi cena con prodotti tipici a bordo piscina, DJ Set, diretta con Multiradio e concerto live de “I ragazzi del Gilet”. «Lanciamo l’estate con la novità del dolce di Pieve Torina» conclude il sindaco, «con l’obiettivo di promuovere il nostro paese e tutto il territorio e lanciare un segnale forte: noi ci siamo e vogliamo essere protagonisti anche dal punto di vista turistico e culturale».
Sferisterio Live, la rassegna di musica dal vivo organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Sferisterio, non finisce mai di stupire.
Si allarga infatti la rosa degli artisti che si esibiranno in Arena. Dopo Mario Biondi, Umberto Tozzi, Fiorella Mannoia, la PFM, Il Volo, Antonello Venditti e Biagio Antonacci in arrivo il 29 agosto, alle 21, il popolare cantautore e pianista napoletano Gigi D’Alessio.
Il suo è un viaggio che comincia da Palermo con il doppio appuntamento il 5 e il 6 luglio al Velodromo Paolo Borsellino. Dopo gli 8 eventi speciali di “Gigi - Uno come te - L’emozione continua” in programma a giugno in piazza del Plebiscito, il nuovo tour estivo dell’artista prosegue con un fitto calendario live che toccherà, oltre a Macerata, le più belle località d’Italia, da nord a sud, quali Palermo, Barletta, San Pancrazio Salentino, Lanciano, Corigliano Rossano, Diamante, Roccella Jonica, Catania, Forte dei Marmi, Cattolica
Con “Outdoor 2024” l’artista riabbraccia il suo pubblico per cantare insieme le sue canzoni più amate, in una scaletta che racchiude oltre 30 anni di successi: dai brani storici come “Non mollare mai”, “Il cammino dell’età”, “Mon amour”, “Quanti amori”, “Como suena el corazon”, “Non dirgli mai”, fino a quelli più recenti come “La prima stella” e “Benvenuto amore”, “Noi due”, “L’ammore”, “Come me”, “Mentre a vita se ne va”, e tanti altri ancora.
Sul palco è accompagnato da Alfredo Golino (batteria), Roberto D’Aquino (basso), Pippo Seno (chitarre), Ciro Manna (chitarre), Checco D’Alessio (tastiere), Lorenzo Maffia (pianoforte e tastiere) e Max D’Ambra (tastiere e programmazione).
I biglietti del tour, prodotto da Ggd, Friends & Partners, in collaborazione con Sicily by Car, e che per il concerto maceratese vede in ambito organizzativo la collaborazione di Elite Agency Group e Alhena Entertainment (info: 0871 685020) saranno disponibili in prevendita dalle ore 16 di oggi, mercoledì 19 giugno, su Ticketone.it, nei punti vendita abituali (info su www.friendsandpartners.it) e alla Biglietteria dello Sferisterio a partire dalle 16.30.
Segrete corrispondenze: Diego de Minicis, Ugo Caggiano, Osvaldo Licini. Questo è il titolo dell’evento di chiusura dell’esposizione delle opere di Caggiano presso il museo Diego De Minicis di Petriolo. Chiusura importante che sarà siglata nel nome di Osvaldo Licini di cui si parlerà con la professoressa Daniela Simoni, direttrice della stessa Casa Museo Licini ed una delle voci più autorevoli per parlare dell‘artista di Monte Vidon Corrado. L'appuntamento è per domenica 23 giugno a partire dalle ore 18.
Dopo l’avvio della mostra, il 18 maggio, con il contributo del massimo conoscitore di Ugo Caggiano, il professor Lucio Del Gobbo che ha delineato l’intera parabola umana ed artistica di Caggiano si è cercato, successivamente, con l’appuntamento del 21 maggio, che ha visto protagonista il professore Roberto Cresti, di tracciare le coordinate del percorso artistico di Caggiano all’interno dell’evoluzione delle avanguardie europee del ‘900. “L’arte non oggettiva”, alla quale il docente e direttore artistico del Museo Palazzo Ricci di Macerata associa l’opera di Caggiano, affonda le radici nella prima avanguardia russa, il suprematismo di Malevic per poi propagarsi verso altri movimenti astrattisti quali il De Stijl di Piet Mondrian, Il cavaliere Azzurro di Kandinskij, Jean Miro, Paul Klee, poi Alberto Burri fino a Alexander Calder.
Nell’appuntamento di chiusura con Daniela Simoni il focus si sposterà, in parte, su alcune corrispondenze espressive che si possono ritrovare tra Caggiano e Licini ma soprattutto sulla condivisione di un’origine, di un presupposto o qualcosa che semplicemente possiamo chiamare base di partenza: questo è il territorio, la terra natìa, il paesaggio non solo in sé come fonte di ispirazione ma come vera e propria madre e materia viva anche in senso metafisico.
L’arte di Licini, che sfugge ad una definizione univoca, può essere però considerata un percorso (errante, erotico, eretico) di trasfigurazione totale e potente del paesaggio in tante direzioni: antropomorfica piuttosto che geometrica o semplicemente poetica.
Il paesaggio, l’ambiente naturale-storico della fascia medio collinare del Piceno maceratese è l’orizzonte culturale nel quale vive anche l’arte di Caggiano ed è il bene fondamentale che tutti noi, alla fine, vogliamo e dobbiamo celebrare e valorizzare perché costituisce la nostra risorsa unica e fondamentale.
In questo senso, da Petriolo, il museo Diego De Minicis tramite la figura di Ugo Caggiano vuole lanciare un messaggio di sostegno al patrimonio culturale del territorio come baricentro del lungo processo di ricostruzione post sisma.
Daniela Simoni e Mario Montalboddi dialogheranno sull’arte a partire dalla proiezione di “This Bitter Earth” il video che contiene una bellissima intervista ad Ugo Caggiano curata da Enrico Tallei poco tempo prima della scomparsa dell’artista nel 2020.
In chiusura, la famiglia Caggiano rispondendo all’impegno annunciato del sindaco di Petriolo dall’Amministrazione Comunale a realizzare la “casa di Ugo Caggiano” farà dono alla comunità di Petriolo di tre opere in segno di riconoscenza e di stimolo.
Domenica 23 giugno alle ore 19, nell'Abbazia di Fiastra, ci sarà l'ormai tradizionale concerto per ricordare l’onorevole Roberto Massi Gentiloni Silveri (1931-2012) ex tesoriere della Fondazione Giustiniani Bandini dell''Abbadia di Fiastra.
Roberto Massi Gentiloni Silveri è stato anche un appassionato del violino tanto da suonare amichevolmente con il maestro Gino Brandi.Dopo l'entusiasmo del folto pubblico per lo straordinario concerto dell'anno scorso con l'esecuzione delle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi eseguite dalla Chamber Orchestra con il noto virtuoso violinista, Pavel Bernan, e la direzione del maestro Licio Cernetti, per l'appuntamento di quest'anno il maestro Cernetti dirigerà la Concert Abbey Chamber Orchestra con in programma composizioni per sola orchestra dal Seicento al tardo Ottocento.
Inizierà il Concerto Brandeburghese numero 3 BWV 1048 di J.S.Bach, la Suite HWV 341 di G.F.Handel per tromba e orchestra solista Luigi Merlonghi, e la notissima Eine Kleine Nactmusik Kv 525 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Seguiranno brani di noti compositori europei del tardo Ottocento: di Eduard Grieg "Song of Solveig " da Peer Gynt ,Suite Op 55 n 4 , di Franz Liszt Angelus! Priere Aux Anges Gardiens del 1877, una pagina pianistica trascritta dello stesso autore per Orchestra da camera , composta a Villa d'Este (Tivoli) .Infine la sublime Elegie di Pioter Ilic Tchaikowskj e di Antonin Dvorak Slovenic Dance "Dumca".
Gigliola Cinquetti, leggenda della musica italiana, è stata la prima artista ospite de La Controra di Musicultura, la settimana di eventi culturali che culminerà con il concerto dei finalisti il 21 e 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Intitolato "Avventure oniriche e musicali di una protagonista della musica italiana", l'incontro è stato moderato dallo scrittore Ennio Cavalli, con la partecipazione speciale del cantautore Mimmo Locasciulli.
Sin dal suo debutto nel 1964 al Festival di Sanremo a soli sedici anni, Gigliola Cinquetti ha conquistato il cuore degli italiani con la sua eleganza vocale e la sua grazia unica. La sua carriera è stata segnata da successi internazionali, inclusa la celeberrima "Non ho l'età", che ha venduto milioni di copie in tutta Europa e ha inciso profondamente nella memoria musicale collettiva.
Presentando il suo romanzo "A volte si sogna" (Rizzoli, 2023) alla Controra, Gigliola Cinquetti ha offerto ai lettori uno sguardo intimo nel suo mondo interiore attraverso una prosa sorprendente e ricca di sfumature. Durante l'incontro, la Cinquetti ha anche ripercorso momenti significativi della sua carriera, dalla vittoria a soli 15 anni del concorso Enal, al memorabile debutto a Sanremo a soli sedici anni culminato con la vittoria del festival con il brano “Non ho l’età”.
“Mi sento proporre ‘Non ho l’età’ dagli autori del brano ma a me piaceva un’altra canzone. Si chiamava ‘Per amore di un amore si può anche morire di amore’ - Racconta la Cinquetti – “Come tutte le ragazzine dell’epoca avevo il mito dell’amore e non volevo cantare ‘Non ho l’età per amarti’. Anche se in realtà la melodia mi piaceva, mi sembrava un arpeggio. Me la cantò per la prima volta Giancarlo Colonnello, uno degli autori. Aveva la r moscia quindi ogni volta che la canto ho in testa la sua voce. Quella canzone mi veniva talmente facile da cantare che, anche dopo aver vinto Sanremo ed esser diventata famosa, mi sembra di non essermi meritata nulla. Col senno di poi però ho un pochino rivalutato il tutto”.
Insieme a Ennio Cavalli è stata ricostruita anche la fenomenologia di “Non ho l’età”, un brano che anticipava di qualche anno il 1968 e il periodo delle contestazioni e della libertà sessuale.
“Nel 1964 serpeggiava già la rivoluzione ed era in corso l’abbattimento dei tabù sul sesso giovanile e all’infuori del matrimonio. La canzone ebbe un grande riscontro, anche a livello mondiale. Allo stesso tempo diverse furono le contestazioni”.
Gigliola Cinquetti svela come una di queste contestazioni riguardò anche Luigi Tenco, con cui ebbe un controverso confronto. La Cinquetti racconta come Tenco, in conflitto con “Non ho l’età”, la definì “un'ipocrita perbenista della società”.
“Quelle parole pronunciate da Tenco non mi sorpresero perché rappresentavano un pensiero molto comune all’epoca. Il rifiuto in amore da parte di una donna era visto male dagli uomini, quasi come una scortesia”. Nonostante le critiche, Gigliola ha sottolineato come la sua canzone abbia trovato riscontro positivo in molte donne contemporanee, sottolineando che oggi avrebbe ricevuto il plauso di molte femministe.
Gigliola Cinquetti ha inoltre raccontato delle sue esperienze nei concerti in Giappone nel 1965 e nel 1993, evidenziando il profondo legame con il pubblico orientale, noto per la sua riservatezza. Nonostante l'apparente freddezza, l’artista ha ricordato con affetto, insieme all’amico Mimmo Lo Casciulli, le lunghe ovazioni che ha ricevuto in terra nipponica.
Inizia dunque con un incontro molto interessante la Controra di Musicultura, che come al suo solito ha permesso al pubblico di scoprire i veri lati di Gigliola Cinquetti e di rivivere aneddoti memorabili della sua straordinaria carriera.
Grande festa all’oratorio di Chiesanuova di Treia per ricordare l'8° anniversario dalla scomparsa dell’amato parroco don Guido Bibini. Il programma prevede dalle ore 16,00 animazioni e giochi per i bambini, con l’animatrice Rosy, mentre alle ore 19,00 è prevista la santa messa. Dopo la cerimonia ritrovo all’oratorio per una cena.
Don Guido Bibini è arrivato nella parrocchia San Vito e Patrizio di Chiesanuova nel 1978 dove in breve tempo, con umiltà e simpatia, ha conquistato l’affetto di tutta la comunità.
In questi 38 anni di attività pastorale, don Guido viene ricordato soprattutto per l’attenzione ai giovani e per la ferma volontà di trasmettere loro valori umani. Grazie a don Guido si deve la realizzazione dell'oratorio parrocchiale, con spazi verdi, attrezzati con giochi per bimbi e per l’aggregazione dei giovani dell’oratorio di Chiesanuova, uno dei migliori delle Marche.
Un ricordo speciale dalla società Chiesanuova società dove era il primo tifoso.
Una mostra immersiva per celebrare l’eredità manifatturiera di Tolentino, al Politeama arriva "Disegnare il moderno. Nazareno Gabrielli e Franco Moschini: due imprenditori, un’eredità".
La mostra, che inaugurerà ufficialmente venerdì 21 giugno alle ore 17:00 sarà visitabile fino al 20 luglio. Sarà aperta tutti i gioni dalle 17:00 alle 20:00, con ingresso gratuito. Attraverso foto d’epoca, materiali inediti e video composizioni, i visitatori potranno vivere un percorso immersivo e suggestivo alla scoperta di storie, di fatti e di personaggi che hanno contribuito all’evoluzione di Tolentino e che l’hanno portata sotto i riflettori del design internazionale.
A partire dal fiume Chienti, che ha permesso la nascita della prima centrale idroelettrica delle Marche e di numerose industrie, si volgerà lo sguardo alla visione lungimirante di Nazareno Gabrielli prima e di Franco Moschini poi, due imprenditori illuminati legati da un filo rosso immaginario e reale, raccontandone la comunione nei valori e negli intenti che, in epoche diverse, ha fatto sì che Tolentino divenisse una vera e propria fucina in cui la materia prende magistralmente forma.
Un omaggio, dunque, a una storia rilevante ma anche un’opportunità di scoperta e di riflessione sulle connessioni che legano passato, presente e futuro del territorio. La città di Tolentino, a partire dalla fine dell’800, è cresciuta con una forte vocazione manifatturiera, che la caratterizza ancora oggi.
Un lungo percorso che corrisponde al fiorire dell’industria in Italia e, in particolare, all’evoluzione dell’arte applicata nella pratica del design. Lo stesso percorso che ha legato prima il cinema-teatro Politeama Piceno a Villa Gabrielli, ed oggi il moderno Politeama Hub Culturale con Interno Marche Design Experience Hotel.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Design Terrae, che continua la sua azione di supporto verso nuove energie e capacità locali coinvolgendo i designer Raffaele Pierucci e Riccardo Mecozzi, con la collaborazione del Politeama di Tolentino e dell’agenzia Canenero, con allestimento di Fabbrika Kreativa.
Dopo il grande successo degli anni passati San Severino torna ad ospitare, da venerdì 27 a domenica 30 giugno, una bella tre giorni dedicata allo street food internazionale. Il migliore cibo di strada sarà protagonista di un’edizione ancora più succulenta e indimenticabile con prelibatezze da tutto il mondo.
L’appuntamento, tutti i giorni fino alle ore 24, si terrà nel piazzale Don Minzoni e nel piazzale Grandinetti. Più di 30 gli stand presenti con cibo di strada ma anche prodotti tipici dal mondo per un evento nell’evento.
Sarà un viaggio culinario senza confini con bancarelle colorate e profumate che regaleranno sapori autentici provenienti da ogni angolo del pianeta, offrendo un'esperienza gastronomica unica e indimenticabile.
Ci si potrà immergere nelle fragranze speziate dell'Asia, si potranno assaporare le specialità mediterranee o ci si potrà deliziare con i sapori esotici dell'America Latina con un'infinità di delizie culinarie pronte a soddisfare ogni palato e desiderio.
Ogni stand sarà una finestra sul mondo culinario, dove chef appassionati e venditori ambulanti accoglieranno tutti con sorrisi calorosi e piatti che racconteranno storie di tradizione, innovazione e passione. Dagli street food più iconici alle prelibatezze gourmet, ci sarà davvero qualcosa di speciale per tutti i gusti e le preferenze.
L'evento dedicato al cibo sarà anticipato, sabato 22 giugno, dall'appuntamento con gli anni d’oro della musica e con i brani che hanno fatto ballare generazioni di italiani. A partire dalle ore 21:30, in piazza Del Popolo, la Pezza Band 883 si esibirà per un tributo al mitico gruppo degli 883 e alla voce di Max Pezzali. La serata sarà ad ingresso gratuito.
Per gli amanti dello sport, inoltre, da lunedì 17 giugno è stato riaperto il campo da beach volley presso gli impianti sportivi comunali del rione Settempeda. Il campo in sabbia, delle dimensioni regolamentari di 8 metri di larghezza per 16 di lunghezza, è stato affidato a una nuova gestione che si avvarrà della collaborazione del comune di San Severino Marche, dell’associazione Rione Settempeda e di quella della Pro Loco settempedana. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 3339832507 (Michele).
Con l’arrivo dell’estate il divertimento fa tappa a Tolentino, dove il 28 e il 29 giugno si terrà il Valley Festival. Al centro dell’evento la musica, con un vasto programma di artisti e DJ sia nazionali che internazionali.
"Non contenti di fermarci all’edizione precedente, che ha avuto un grande successo, quest’anno abbiamo voluto fare ancora di più: è un chiaro segnale che divertimento e musica possono fiorire anche nell’entroterra maceratese," dichiara l’organizzatore, Rodolfo Mucci. "Un ringraziamento speciale ai tantissimi partner che hanno reso possibile l’evento," aggiunge Mucci.
Ma il Valley Festival non è solo musica. Gli ospiti potranno assaporare l’ottimo cibo della tradizione marchigiana, partecipare a giochi, eventi ed esibizioni, per una due giorni di puro divertimento e spensieratezza. Il tutto, con un forte appello degli organizzatori per il rispetto dell’ambiente.
L'evento si terrà su un altopiano di 18 ettari nei pressi di Tolentino, circondato dalla natura e con una veduta mozzafiato sui Monti Sibillini. Divertimento e svago, dunque, ma con un occhio sempre attento alla sostenibilità. Che dire, il mare per la fine di giugno può attendere, la festa è tutta a Tolentino.
Nella prima serata, quella di venerdì, si esibiranno Naska, l’artista marchigiano noto per il suo stile unico che mescola rock e pop, capace di trascinare il pubblico con le sue performance energiche, Marvely, un artista emergente dalla voce potente e dalle melodie coinvolgenti, Masa Masa, con un DJ set che promette di far ballare tutti fino a notte fonda, Rokas, talento locale che sta facendo parlare di sé nella scena musicale italiana con il suo sound fresco e dinamico, Edonico, che con le sue sonorità elettroniche crea atmosfere uniche e suggestive, Tommy Soul, che con le sue sessioni dj che spaziano dal soul al funk garantirà una serata all'insegna del groove.
La seconda serata, quella di sabato, sarà invece animata da Krystal Klear, dj di fama internazionale noto per i suoi set eclettici e coinvolgenti che hanno infiammato le piste da ballo di tutto il mondo, Oden & Fatzo, un duo che porta un live show imperdibile, combinando house, funk e techno, Ben Rau, un altro grande nome della scena elettronica, Davide Dev, talento emergente con un'incredibile capacità di creare set emozionanti e coinvolgenti, Nicola Torresi e Giulio Zega, in un'esibizione back-to-back che promette grandi sorprese, Jack Scavino & Sam Davide (Jim), che con il loro mix di suoni elettronici garantiranno una chiusura esplosiva al festival.
Con un'area del festival di 10.000 metri quadrati e parcheggio gratuito annesso, l'evento garantisce un impatto zero sul territorio. Dalla scelta dei materiali all'approccio sostenibile nell’organizzazione, ogni dettaglio è pensato per ridurre l’impatto ambientale, contando ovviamente anche sulla collaborazione dei partecipanti. Non resta che segnare in agenda queste date e prepararsi a vivere un’esperienza indimenticabile tra le colline di Tolentino. L'estate sta arrivando, e con essa il Valley Festival!
Non c'è due senza tre. Un detto che fa tradizione e per MagnaForte la tradizione è importante. Ecco allora che uno degli eventi estivi più attesi di Belforte del Chienti annuncia la sua terza edizione: i prodotti del territorio saranno come sempre i protagonisti, ma conditi quest'anno da tante novità.
L'appuntamento è per sabato 13 luglio, dalle 18.30, in piazza Umberto I a Belforte del Chienti, con tre serate (21 e 27 giugno e 5 luglio) che precederanno l'evento clou e dove sarà possibile cenare direttamente nelle aziende locali per unire il gusto alla scoperta di luoghi spettacolari dove vengono realizzate le specialità.
MagnaForte nasce proprio come vetrina per chi fa impresa nel territorio, convinto che il paese dove la propria realtà commerciale affonda le sue radici sia l'ingrediente che rende i suoi prodotti speciali. E quale vetrina migliore per far assaggiare le specialità locali se non il cuore pulsante del paese dove nascono?
Undici i produttori che sabato 13 luglio prepareranno direttamente in piazza il cibo belfortese. Saranno loro a cucinare ricette tipiche della tradizione contadina, dalla carne ovina e bovina al pollo e al coniglio, passando per i panini con formaggi e salumi, ortaggi, olio Coroncina, pasta all'uovo, dolci, gelato e Vernaccia. Tutto rigorosamente Made in Belforte. Una piazza che si trasforma con i sapori di un tempo a Km zero, pronti a invadere le vie del capoluogo, dove non mancherà il divertimento con la musica dal vivo di Radio Hits e Multiradio racconterà MagnaForte in diretta radiofonica con interviste e animazione del Dj Riccardo Carinelli e la voce di Matteo Romaldini.
I produttori pronti a trasformare la piazza di Belforte nella loro cucina per una sera sono: Agorà wine bar, Panificio Montanari, Gelateria bar Luciano, Associazione Coroncina dei produttori di olio, I Fratelli di campagna, l'Azienda agricola Carassai, l'Agriturismo Le Sodere, il Caseificio Di Pietrantonio, Maniinpasta, l'Azienda vinicola Rocchi e l'Agriturismo Coroncina che quest'anno è una new entry. Ma a proposito di novità, l'evento belfortese apre le sue porte alla solidarietà: quest'anno i piatti saranno preparati con un condimento speciale, il sale aromatizzato preparato dai ragazzi dell'Anffas Sibillini.
Aspettando il 13 luglio, però, è già possibile immergersi nella magia dell'enograstronomia belfortese con i tre appuntamenti di MagnaPrima. Si debutta venerdì 21 giugno alle 20.15 al Caseificio Di Pietrantonio con una cena a cui collaboreranno anche Agorà wine bar, Agriturismo Le Sodere, Maniinpasta, Panificio Montanari e Gelateria bar Luciano (prenotazioni al numero 353.4242820). Giovedì 27 giugno, dalle 19, sarà la volta dell'Agriturismo Le Sodere in collaborazione con Associazione Coroncina, Azienda vinicola Rocchi, Caseificio Di Pietrantonio, Maniinpasta, Panificio Montanari e Gelateria bar Luciano (prenotazioni al numero 335.6870594).
Infine il 5 luglio, dalle 19, sarà l'Azienda agricola Carassai a ospitare l'ultimo appuntamento di MagnaPrima in collaborazione con l'Azienda vinicola Rocchi, Maniinpasta, I Fratelli di campagna, Panificio Montanari e Bar Luciano (prenotazioni al numero 333.4140774). Questi tre appuntamenti saranno anche l'occasione per vincere i Magnafortini: le monete con cui il 13 luglio si potranno pagare i piatti da degustare. Simpatici quiz presentati durante le tre serate daranno ai commensali l'opportunità di vincere i gettoni per assaggiare le specialità della serata in piazza.
Anteprima a Civitanova della 26esima edizione del festival Veregra Street. Mercoledì 19 giugno, alle ore 21:30, il Varco sul Mare si trasformerà in un teatro a cielo aperto con sei spettacoli che daranno il via ufficiale al festival degli artisti di strada.
"Dopo il successo dello scorso anno rinnoviamo la collaborazione con Montegranaro ed il Veregra Street - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Fare sinergia è fondamentale per promuovere e valorizzare le nostre eccellenze, come questo festival, che da più di 20 anni colora e anima l'estate montegranarese. Ringrazio il sindaco e amico Endrio Ubaldi per questa opportunità di vivere in anteprima lo spirito del festival".
Si inizierà intorno alle 21:30: il Circo Sonanbulos porterà in scena "Elisir Panace", Fireaida Masdar lo "Spettacolo di fachirismo", El no Palito Clown con "Improvisarte", Fiammetta con "Fiammetta on fire", Ida Clown con la "Fabbrica delle bolle" ed infine Nagual con "Nagual mosso dal vento".
Il festival entrerà nel vivo giovedì 20 giugno e fino a domenica 23, vedrà Montegranaro protagonista con più di 100 spettacoli e performance di assoluto livello con artisti provenienti da tutto il mondo. Novità di quest'anno il Veregra Bus, a disposizione per collegamenti dalle aree parcheggio al centro (dalle 19 all’1), oltre alle linee extraurbane da Porto Sant’Elpidio e da Civitanova Marche.
Presentato ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa, il programma della "Notte dei migliori anni ‘70/’80/’90" che animerà sabato 22 giugno, il centro città di Tolentino, dal tramonto fino a tarda notte con musica, animazione, degustazioni, musei e negozi aperti.
Il ricco calendario di appuntamenti è stato illustrato dal vicesindaco e assessore allo sport Alessia Pupo e dall'assessore alle attività produttive Fabiano Gobbi. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i consiglieri comunali Fabio Montemarani, Fabio Borgiani e Giordano Tasselli; Martina Cicconetti e Tatiana Raffaelli per la Pro loco 2.0, Michele Polisano di Zagreus, Raffaele Filoni per l'istituto musicale Nicola Vaccaj e Marco Attili con Iolanda Fermani per il Centro Santa Teresa.
Come nelle passate edizioni, per la notte più lunga dell'anno è stato allestito un programma molto variegato di musica live e animazione che prevede anche la piena partecipazione di bar, pizzerie, osterie e ristoranti che proporranno gustose degustazioni con piatti della tradizione, aperitivi, cene e tipicità.
Tutti i negozi rimarranno aperti fino a tarda sera con offerte, sconti e proposte commerciali di qualità. Inoltre in piazza della Libertà ci saranno due food truck locali: "Mavoja" e "Il Braciere del diavolo". Sarà aperto fino alla mezzanotte anche il Miumor, il Museo dell’Umorismo.
L’evento, legato alla tradizione della notte del solstizio d’estate è organizzata dal comune di Tolentino con la Pro Loco 2.0, in collaborazione con Zagreus, i Commercianti, le attività di somministrazione del Centro Storico, il Centro Socio Culturale Santa Teresa, l'Istituto musicale Nicola Vaccaj e il club Caem Lodovico Scarfiotti di Montecassiano. Preziosa la collaborazione con Isolani Spettacoli e con lo sponsor Crucianelli Rest Edile srl.
Il tema della serata sarà incentrato sui ruggenti anni ‘70/’80/’90 con la musica dance ma anche italiana più famosa e che ancora oggi fa ballare e scatenare sia i giovani che i meno giovani. Ospite speciale, in piazza della Libertà, il celebre Dj Fargetta, noto anche con lo pseudonimo di Get Far è lo storico dj del Deejay Time, il programma cult-dance di Radio Deejay che ha spopolato con record di ascolti. A precederlo sul palco sarà la musica live de "La Notte Italiana", mentre a seguire dj set con Multiradio e Giusy Minnozzi.
Questo il programma completo con gli eventi presenti anche nelle altre piazze:
- Alle ore 19:15 inizio evento a cura dell'Associazione Zagreus "Ieri, oggi, domani: Tolentino negli anni '70/'80/'90" con allestimento nel cortile di macchine d'epoca grazie alla Caem Scarfiotti;
- Alle ore 21:00 in via Parisani: diretta radiofonica con Multiradio e dj set con Antonio Patani; i n via della Pace karaoke e animazione con Martina;
- In piazza Martiri di Montalto: "Bim Bum Bam Cartoon band", animazione per bambini con "Bimboland" di Gessica Gennarini. Da non perdere il torneo di biliardino e il torneo di ping pong;
- In piazza Madama appuntamento con "La piazzetta del liscio" con Marco e Novella e Silver dj;
- In piazza Niccolò Mauruzi concerto con la band tributo ai Beatles "the Blackpool";
- In piazza San Nicola repertorio jazz, rock, funky a cura dell'Istituto musicale Nicola Vaccaj.
Un omaggio poetico e suggestivo al Futurismo attraverso uno dei suoi principali e più poliedrici esponenti, Fortunato Depero, per raccontare una creatività che ancora oggi si rivela feconda, innovatrice e rivoluzionaria. Fino al 30 novembre la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti presenta "futurBella", mostra ideata e curata da Raffaele Curi negli spazi di rhinoceros, lo spettacolare palazzo nel cuore di Roma progettato da Jean Nouvel per Alda Fendi come luogo di scambio intellettuale e artistico. L'esposizione, con ingresso gratuito, si snoda verticalmente lungo i 6 piani dell'edificio e si ispira ai molteplici aspetti dell'attività di Depero, pittore, scultore, illustratore, scenografo, costumista e designer.
L'itinerario della mostra si apre con le riproduzioni dell'iconica bottiglia di Campari Soda, ideata da Depero nel 1932, e divenuta poi parte dell'immaginario collettivo italiano. A seguire, in un videowall, il pubblico potrà scoprire il "Balli Plastici by Fortunato Depero", con la ricostruzione e la messa in scena del 2009, per la regia di Franco Sciannameo.
Nel segno della versatilità artistica di Depero, "futurBella" propone un omaggio ai costumi di Povere creature di Yorgos Lanthimos, che Holly Waddington, vincitrice quest'anno del Premio Oscar per i migliori Costumi del film, ha realizzato ispirandosi proprio all'estetica del Futurismo, oltre che a Schiaparelli e a Courrèges futurista. Nel percorso, con il sottofondo della colonna sonora di Povere creature, saranno esposti scatti del fotografo di scena Atsushi Nishijima.
Per ammirare la suggestiva installazione di Raffaele Curi, sempre ispirata al Futurismo, i visitatori dovranno alzare gli occhi in su: sospese in aria, dal soffitto penderanno 60 paia di mutande d’epoca, le stesse che hanno “accarezzato” le donne come Bella Baxter –il ruolo che è valso il Premio Oscar 2024 a Emma Stone nel film di Lanthimos- vissute tra l'età vittoriana e gli inizi del Futurismo, nato nel 1909 a Parigi con la pubblicazione del Manifesto futurista sul quotidiano Le Figaro.
Alla serie delle Marionette dei Balli Plastici, ideate nel 1918 e parte della collezione del Museo Mart, sarà invece dedicato il terzo piano dove saranno esposte quattro marionette di Depero, di una altezza compresa tra i 47 e i 75 cm, posizionate all'interno di teche e, come spiega Raffaele Curi, “specchiate sul loro doppio, asfaltato e stridulo”. Nel cavedio, cuore e centro di rhinoceros, saranno proiettati i manifesti delle numerose campagne pubblicitarie ideate da Depero. Non manca al quarto piano l'omaggio alla letteratura futurista, con il testo della poesia "La fontana malata" firmata da Aldo Palazzeschi, che riproduce attraverso una serie di onomatopee e parole musicali il suono delle gocce d’acqua di una fontana. La poesia è del 1909, anno di nascita del Futurismo: il testo, in italiano e in inglese, verrà mostrato sulle pareti e diffuso in audio, interpretato dalla voce di Raffaele Curi.
"Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchete, chchch... È giù nel cortile, la povera fontana malata; che spasimo! sentirla tossire. Tossisce, tossisce, un poco si tace, di nuovo tossisce. Mia povera fontana, il male che hai il cuore mi preme…".
E ancora, i pattinatori di "futurAlda" percorreranno sulle rotelle il palazzo in lungo e in largo indossando t-shirt con la scritta futurBella, futurBalla, futurBilla, futurBolla, futurBulla, in diversi colori. "Nulla è più affascinante di un movimento artistico che fa 'tabula rasa' di ogni forma espressiva tradizionale, fornendo la struttura a tutte le successive avanguardie", premette Alda Fendi presentando il nuovo progetto, "Siamo ancora immersi nel futurismo (e nel surrealismo).
Quasi nulle le esperienze artistiche che non prendono ispirazione da questi 'ismi'! Uno scherzo futurista che Raffaele Curi 'intona' in questa nuova avventura della mia Fondazione… e le arti minori diventano protagoniste insieme ai più recenti successi cinematografici… e in un mare di mutande…"
Come ogni esperimento passato, anche "futurBella" rispecchia appieno lo spirito di un palazzo in cui Alda Fendi ha voluto creare una vera e propria "città dell'arte": il palazzo è un centro di innovazione e creatività, un luogo dove l’arte, l’archeologia e la contemporaneità si incontrano in un dialogo fecondo tra la città eterna e il mondo. In questo contesto libero da condizionamenti, privo di confini e aperto a ogni contaminazione, si innesta lo scherzo futurista di Raffaele Curi, che così lo descrive, riportando il pubblico indietro di un secolo, alle atmosfere degli anni di Marinetti, Depero, Balla, Palazzeschi e gli altri: "Futurismo dinamico, assorto, copiato, assediato, ricordato, furioso, arterioso, esoterico, indomabile, indicibile, scandaloso, colorato, sincopato, arrabbiato, empatico, irriducibile, fantasioso, feroce, disamorato, patriottico, militare, irrazionale, vitale, anticonvenzionale, tumultuoso, fotodinamico, veloce, musicale, enarmonico. Clof clop cloch. Povera fontana malata…".
La "mostra esperimento", sempre ad ingresso gratuito, coinvolgerà dunque l'edificio nella sua totalità: ogni piano, scala, ascensore, perfino ogni singolo visitatore sarà permeato dell'energia dello spirito futurista. Un percorso diffuso, coinvolgente e pieno di richiami, che Curi, direttore artistico della Fondazione Alda Fendi, ha concepito perfettamente per rhinoceros: il palazzo di sei piani, pensato sul modello dei Passages di Parigi di Walter Benjamin, offre infatti al visitatore spazi espositivi distribuiti verticalmente, che si integrano senza soluzioni di continuità nell'architettura, in un continuo mescolarsi di linguaggi artistici, esperienze, opportunità, panorami mozzafiato del cuore di Roma.
Qui il visitatore può toccare con mano il rapporto tra le suggestioni di ieri e quelle di oggi. Un collegamento innescato da una innovativa collaborazione con il Museo Ermitage, che ha dato vita al dialogo storico e contemporaneo attraverso l’"ospitalità" a capolavori di geni come Michelangelo, El Greco e Picasso. Rhinoceros è più di una struttura; è una testimonianza della potenza della sintesi culturale e dell’innovazione architettonica. Del resto è proprio dalle interferenze tra le arti che nel 2001 nasce la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti: con un lavoro di scavo, restauro e valorizzazione dell’area dell’abside orientale della Basilica Ulpia nel Foro di Traiano. La sua attività poi prosegue con undici anni di teatro multimediale, con le performance di Raffaele Curi, oggetto di studio da parte della Sapienza Università di Roma. In occasione dell’opening di rhinoceros, Alda Fendi con un atto di mecenatismo ha incaricato il premio Oscar Vittorio Storaro di realizzare l’illuminazione permanente dell’Arco di Giano.
"In ogni situazione, Gino sapeva sempre guardare oltre.Da chirurgo, faccia a faccia con l’unica realtà della guerra: le vittime civili.Da uomo di pace, facendo di un gesto medico un atto di uguaglianza e giustizia.Lottando, in ogni idea e progetto, per i diritti di tutti".
Da Kabul a Hiroshima, una narrazione appassionata e avventurosa delle radici che hanno ispirato Gino Strada, giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio. Ma anche una riflessione radicale sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla cura.
Il racconto dell’impegno e delle esperienze che lo hanno condotto da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni fino ai paesi più lontani, per seguire l’idea che portava avanti con la sua passione e con Emergency: salvare vite umane e lottare per i loro diritti.
Curare le vittime e rivendicare i diritti, una persona alla volta: ne era convinto Gino, che dalle sale operatorie in Afghanistan a quelle del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan ci ha insegnato che l’unica medicina possibile è quella che si fonda sull’uguaglianza e sull’umanità. Persona dopo persona, diritto dopo diritto.
«Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c'erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l'è minga un laurà, diceva mia madre, l'è una missiùn. Un'esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica».
Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d'Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell'Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l'ha portato lontanissimo.
Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell'umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l'esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio.
Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l'emozione e il dolore, la fatica e l'amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l'abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.
Il saggio 2024 della Palestra Perfomance di Daniela Compagnucci, che prende il nome dal film Collateral Beauty, è andato In scena domenica 16 giugno nella splendida cornice del teatro Vaccaj di Tolentino, con il patrocinio del comune stesso e di quello di Loro Piceno. Presenti i due sindaci Mauro Sclavi e Robertino Paoloni.
Lo spettacolo ha sortito l’effetto di far riflettere sui tre temi cardine della vita di ogni essere umano: Morte, Tempo e Amore, personificandoli. Le stupende coreografie sono state curate dei maestri Aurora Scocco (tecnica moderna) e Paolo Stoppa (tecnica classica e neoclassica). Le allieve con passione e dedizione hanno saputo coinvolgere il pubblico per svelare la bellezza che si cela dietro le situazioni più difficili che ognuno di noi deve affrontare. Ottimi anche gli abiti di scena e le luci. Ospite della serata Dimitri Porreca, ballerino professionista di fama mondiale, della Compagnia Milano Artem con la collaborazione CDS9Muse di Porto Recanati. Il numeroso pubblico ha dimostrato di gradire tutti i numerosi quadri applaudendo ripetutamente.
Il 21 giugno, data della Festa della Musica che si celebra dal 1982 in più di 120 nazioni del mondo, vede a Civitanova la nascita di un nuovo progetto denominato “Arena Musik Fontespina 24", un particolare festival musicale organizzato per valorizzare la musica, i talenti locali e tutta la vita sociale e le realtà di quartiere. Promosso dal consigliere comunale Paola Fontana con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e il contributo dell’Atac spa e in collaborazione con il consigliere Roberto Tiberi e Gruppo sportivo Fontespina 2000, “Arena Musik” andrà in scena nella caratteristica arena all’aperto di via Magnaghi che può ospitare 250 posti.
Durante la tre giorni, in programma dal 21 al 23 giugno, si esibiranno Paolo Petrini (ore 21,30), i ragazzi de Il Palco (18,00-20,00), Jenny Rose band con un tributo alle donne del rock (21,30) e Flambar band dalle 17,30.
L’evento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui sono intervenuti il vice sindaco Claudio Morresi e l’assessore al Verde pubblico e Decoro Giuseppe Cognigni, i consiglieri comunali Paola Fontana e Roberto Tiberi, i musicisti, i rappresentanti del Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Bocciofila Fontespina, sponsor, associazioni e collaboratori volontari.
“L'idea era quella di organizzare una Festa della musica in uno dei bellissimi giardini pubblici di Civitanova Marche e abbiamo scelto il quartiere di Fontespina – spiega Paola Fontana. É stato naturale coinvolgere associazioni come Gruppo Sportivo Fontespina 2000, la Bocciofila, la parrocchia di san Carlo Borromeo, i volontari e le attività commerciali del posto che hanno risposto con molto piacere, mettendosi a disposizione ognuno come ha creduto opportuno. Questo a confermare che la collaborazione tra noi che viviamo Civitanova, i nostri quartieri, le attività commerciali e l'amministrazione pubblica porta risultati migliori grazie al lavoro di squadra, ma è anche un ottimo modo per creare rapporti positivi, senso civico e rispetto per l'ambiente. Il fine è anche quello di dare ai nostri figli, che purtroppo vivono una socialità innaturale su internet, un esempio di quanto sia bello il contatto genuino con le persone. Voglio perciò ringraziare, il Sindaco e l'Amministrazione comunale e gli uffici turismo e cultura, i tecnici, l’Atac, il gruppo sportivo Fontespina 2000 e tutti gli sponsor, Sì Con te, Panificio Corallini, Electri bike, Il Ciclista, La Ca’Nova ristorante, Pole service, assicurazioni Cattolica Generali di Borroni, Onoranze funebri Lanzi e hotel Girasole”.
“Cerchiamo di curare pulizia e decoro nei tanti luoghi pubblici che i civitanovesi hanno a disposizione e vogliono vivere – ha sottolineato l’assessore Cognigni. Questa nuova iniziativa sarà sicuramente molto apprezzata dagli abitanti di Fontespina e dai Civitanovesi tutti e mi congratulo con il consigliere Fontana per aver organizzato un così ricco programma”.
“Mi auguro che l’evento diventi un vero e proprio festival – Ha detto il consigliere Tiberi – Sono tre gruppi di alta qualità, lo scorso anno c’è stato un pienone al Varco sul mare con Petrini e il Palco. Giusto proporre musica per tutti i gusti e tutti i generi per richiamare persone di tutte le età”.
“È bello che in ogni quartiere ci siano momenti di festa e convivialità – ha dichiarato il vice sindaco Morresi - l’Amministrazione supporta le iniziative anche nelle periferie, e spesso sono proprio le feste di quartiere le occasioni più belle per rivedersi e scambiare due chiacchiere in un clima disteso e di allegria”.
"Si inizia venerdì con Paolo Petrini Band – Tributo a Rino Gaetano ed altri autori e cantanti italiani, sabato dalle ore 18,00, Laboratorio Musicale Il Palco – Esibizione degli alunni e alle ore 21,30 Jenny Rose Band – Omaggio alle voci del blues, funky, soul e rock e Domenica dalle ore 17,00 Flambar e la sua orchestra – Musica da ballo Liscio dal vivo. Ci saranno anche stand gastronomici.
Successo storico per il Castello di Serralta che vince il Palio dei Castelli dopo ben 31 anni. I piccoli di Villa di Cesolo succedono invece ai coetanei di Rione di Contro nel Palio dei bambini, dominando la contesa e svettando sia nel tiro alla fune che nella prestigiosa corsa delle torri. Per Rione Di Contro, la vittoria nella corsa delle torri, memorial Amedeo Gubinelli (l’ispiratore dei giochi), non è stata sufficiente per imporsi nella graduatoria generale a causa dell’ultimo posto nel tiro alla fune.
Grande festa in Piazza del Popolo con il classico epilogo dei fuochi d’artificio su base musicale per la 43^ edizione del Palio dei Castelli. Questa edizione consacra lo storico tris di vittorie dei grandi da parte degli arancioneri e lo schiacciante ritorno al successo dei piccoli biancoblù di Cesolo, in una quindici di giorni di festa in onore del Patrono senza intoppi né rinvii per la pioggia, che ha fatto solo una breve comparsa sull’anello cittadino gremito di spettatori.
“Siamo davvero felici – ha commentato al termine la presidente dell’Associazione Palio, Graziella Sparvoli – per la perfetta riuscita dei festeggiamenti più sentiti nella nostra città. È la festa del Patrono in cui tutti si riconoscono”. Alle premiazioni è intervenuta anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha dichiarato: “Con questo evento eccezionale uniamo il significato religioso della commemorazione del nostro Patrono con la rievocazione storica medievale e i valori dello sport, soprattutto fra i giovanissimi. Bravi tutti!”.
Dai segreti dei baby corridori cesolani: “Ho raccomandato ai miei piccoli atleti – ha svelato il capitano Diego Governatori - di andare a letto presto sabato sera, fare una breve passeggiata domenica mattina e presentarsi con animo sereno alla contesa. Ce l’abbiamo fatta!” ai complimenti del capitano e compagno di squadra della fune Luca Piantoni: “Onore agli sconfitti di Colleluce. Anche se abbiamo vinto 2-0 è stata una bella gara”.
Per il vessillifero della fune dei grandi di Serralta, Marcello Palazzesi: “La mia squadra aveva qualcosa in più, abbiamo vinto tutte le tirate, dalle eliminatorie alla finalissima con Colleluce”, mentre sono raggianti i due capitani di Di Contro, Chiara Stefanelli e Pietro Paparelli: “L’anno scorso mi sono infortunato a ridosso della competizione – ha rivelato Paparelli – ma mi sono rifatto alla grande quest’anno. I ragazzi hanno realizzato il miglior tempo nelle qualificazioni ed hanno battuto con discreto margine Serralta in semifinale e Villa di Cesolo (1’26”70 contro 1’30”41 dei cesolani) nella sfida decisiva”.
Prima del gran finale pirotecnico sono stati comunicati anche i nomi delle vincitrici della seconda edizione del concorso “Finestre in festa”, in collaborazione con il Comitato Centro Storico. Leondina Eusebi ha prevalso su Annamaria Bisello e Manuela Panzarani, con menzioni speciali per la signora Giovanna di via Salimbeni e Rossana di Fonte Nova.
Classifiche finali:
Tiro alla fune bambini:
1. Cesolo
2. Colleluce
3. Serralta
4. Di Contro
5. Settempeda
6. Oltre le Mura
7. Taccoli
Corsa delle torri bambini:
1. Cesolo
2. Settempeda
3. Oltre le Mura
4. Serralta
5. Colleluce
6. Taccoli
7. Di Contro
Palio dei bambini:
1. Villa di Cesolo - 88 punti
2. Castello Serralta - 61 punti
3. Rione Settempeda - 59 punti
4. Contrada Oltre le Mura - 56 punti
5. Castello Colleluce - 48 punti
6. Rione di Contro - 40 punti
7. Rione Taccoli - 35 punti
Tiro alla fune grandi:
1. Serralta
2. Colleluce
3. Taccoli
4. Cesolo
5. Settempeda
6. Oltre le Mura
7. Di Contro
Corsa delle torri grandi:
1. Di Contro
2. Cesolo
3. Settempeda
4. Serralta
5. Oltre le Mura
6. Colleluce
7. Taccoli
Palio dei grandi:
1. Castello Serralta - 94 punti
2. Rione Settempeda - 85 punti
3. Rione di Contro - 83 punti
4. Villa di Cesolo - 82 punti
5. Contrada Oltre le Mura - 64 punti
6. Rione Taccoli - 54 punti
7. Castello Colleluce - 51 punti
Mercoledì 19 giugno la Galleria Scipione di Macerata sarà la location della prossima tappa del progetto “D’ARTE e SAPORI” nato con il contributo della Regione Marche nell’ambito di “Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola”.
Dalle ore 20.30 lo storico cortile di Palazzo degli Studi ospiterà la cena degustazione con un menù tipico marchigiano abbinata alle birre del birrificio artigianale Malaripe di Ripe San Ginesio, guidata da un sommelier professionista che illustrerà gli abbinamenti. L’intrattenimento musicale sarà garantito dalla band Shake’N Bake.
Il menù ideato per la cena include tagliere di salumi e formaggi locali con marmellata di fichi fatta in casa, ravioli ripieni di ciauscolo, stracotto alla birra e ciambellone con gocce di cioccolato e gelato alla vaniglia. Il tutto accompagnato dalle birre Ostberlin, Perpetua e Zona Rossa. Costo della cena 39€.
La Galleria Scipione è da tempo luogo di riferimento per eventi e ritrovi conviviali, la cornice perfetta per la cena degustazione del progetto D'Arte e Sapori che proseguirà per tutto il mese di giugno in alcune suggestive location che sono parte del patrimonio architettonico, artistico e storico delle Marche. Luoghi che grazie alla loro unicità sono il contesto perfetto anche di un ideale percorso culturale-gastronomico capace di creare un racconto immersivo fatto direttamente da chef e produttori.
Il calendario:
9 giugno: Azienda Agricola Stefano Mancinelli (Morro d’Alba, AN)
13 giugno: Chiostro degli Agostiniani (Montecassiano, MC) – birre Birrificio Styles
15 giugno: Tenuta Cocci Grifoni (Ripatransone, AP)
16 giugno: Azienda Agricola De Leyva (Pesaro, PU)
19 giugno: Galleria Scipione Macerata – birre Birrificio Malaripe
21 giugno: Atrio di Palazzo Bonafede (Monte San Giusto, MC) – birre Birrificio il Mastio
21 giugno: Chiostro degli Agostiniani (Montecassiano, MC) – vini della cantina Fattoria Forano
22 giugno: Chiostro di San Francesco (Montefiore dell’Aso, AP) – vini della cantina Terra Fageto
27 giugno: Chiostro di San Francesco (Osimo, AN) – vini della Cantina Finocchi
28 giugno: Tenuta di Tavignano (Cingoli, MC)
Il concorso di bellezza Miss Blumare, noto per coniugare eleganza e solidarietà, farà tappa giovedì 20 giugno alle 21:30 nella Zona Industriale di Corridonia. L'evento rientra nel programma della Festa della Croce Verde di Corridonia, offrendo non solo un tocco di bellezza ma anche l'opportunità di raccogliere fondi per il locale ente di volontariato. La Croce Verde di Corridonia opera da anni nel campo sanitario, fornendo servizi essenziali a persone in stato di necessità, sia temporanea che permanente.
Miss Blumare, nato nel 2008, combina un concorso di bellezza con una crociera MSC, creando un’esperienza unica che unisce viaggio ed evento. Dopo il grande successo ottenuto ai Giardini Diaz di Macerata durante la terza edizione del “Città di Macerata in festa”, ideato dal presidente del consiglio comunale Francesco Luciani, il concorso continua il suo viaggio facendo tappa a Corridonia, città di Filippo Corridoni.
La serata vedrà la partecipazione di numerosi ragazzi e ragazze che sfileranno con abiti estivi, presentando anche anteprime per le prossime stagioni. Un’occasione imperdibile per gli amanti della moda, desiderosi di scoprire le ultime tendenze. A Macerata, il concorso ha visto trionfare Emma Cali di Ancona, Chiara Raccosta di Morrovalle, Tayra Rainova di Sambucheto, Nirmini Badi di Cagli, Maria Cristina di Moresco e Marica Mogetta di Pollenza. Ora, l’attesa è per scoprire chi si aggiudicherà le fasce a Corridonia.
L’evento è frutto della collaborazione attiva dell’Associazione Commercianti di Corridonia, che ha contribuito a rendere possibile questa serata di bellezza e solidarietà. Oltre alla tappa di Corridonia, i prossimi appuntamenti di Miss Blumare si terrann il 22 giugno a Porto San Giorgio, e a seguire a Falconara, Sant’Elpidio a Mare e Castelfidardo.
Miss Blumare non è solo un concorso di bellezza, ma un’iniziativa che unisce la comunità attraverso l’eleganza e la solidarietà, offrendo un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Non perdete l’occasione di partecipare a questa serata speciale, dove la bellezza e il cuore si incontrano per una causa nobile.
Nella settimana della Festa della Musica, le volontarie del presidio misto Nati per Leggere e Nati per la Musica della Biblioteca comunale Silvio Zavatti organizzano un evento speciale dedicato a famiglie con bambini da 3 a 6 anni mercoledì 19 giugno alle ore 17:00 presso l'area verde dietro la Biblioteca di viale Vittorio Veneto 124 (all'interno in caso di maltempo).
I genitori possono portare materiali di riuso e facilmente reperibili, divertendosi a raccoglierli coi propri bambini in questi giorni: pastina, legumi, barattoli, conchiglie, sassolini, rotoli di cartone ricavati dalla carta da cucina, tutto ciò che per bambini fa musica.