Continuano grazie al comune di San Ginesio e all’Associazione Culturale "San Ginesio" gli appuntamenti di Marchestorie 2024 a San Ginesio sotto il titolo di "I confini infiniti della poesia".
Passato il successo dello spettacolo di poesia e musica “Da Leopardi a Leopardi - L'intensità umana della poesia” con Piero Piccioni - voce recitante, Luigino Pallotta - fisarmonica, Tony Felicioli - flauto e sax soprano e Marco Ravich - F.O.R.A.R.T. - riprese e creazioni video, a cura dell’Associazione Culturale “San Ginesio” e sotto la direzione artistica di Rita Bompadre e Matteo Marangoni, tenutosi il 7 settembre all’Auditorium di Sant’Agostino, presentiamo di seguito gli ultimi eventi in programma.
Tra i collaterali ed organizzati dall’Associazione “Tra le righe” Odv, con il titolo di “Pensieri, Giochi e Poesie”, incontri, letture, laboratori creativi di poesia per i più piccoli e i ragazzi, e dopo gli incontri passati (con Vera Vaiano e Paola Nardi), ricordiamo quello del 14 settembre sempre alle ore 17:00 con LuNa - Lucia Nardi che come di consueto si svolgerà all’interno della Biblioteca Ragazzi di Via Capocastello.
L’Associazione Culturale “San Ginesio” presenterà invece l’incontro pubblico finale di lettura, reading di poesia di vari poeti e poetesse marchigiani e non solo, ad ingresso libero, che porta il titolo di "Poesia in libertà", il 14 Settembre alle ore 17:00 sempre presso il Belvedere “Monti Azzurri” (Terrazza Residenza Municipale).
Di seguito i nomi dei partecipanti: Riccardo Amicuzi, Piero Tordelli, Anna Carpineti, Lucia Nardi LuNa, Rita Angelelli, Roberto Marconi, Cinzia Canale, Giorgio Olori, Zeudi Zacconi, Leila Falà, Silvia Raccichini, Laura Cesetti, Graziano Ferroni, Edoardo Frustaci e Diego Tancredi.
Il 15 settembre poi alle ore 17:30 presso il Complesso Monumentale Ss. Tommaso e Barnaba, l’Associazione Culturale "San Ginesio" e l’Associazione Congerie presenteranno "La poesia è viva", lectio magistralis ad ingresso libero con il poeta e regista marchigiano Giorgiomaria Cornelio, uno dei direttori artistici della festa “I fumi della fornace” organizzata a Valle Cascia di Montecassiano (MC) da Congerie. Per info e prenotazioni: 340 6657356 - 339 4248865 - e-mail: associazioneculturalesanginesio@hotmail.it -.
Infine sempre il 15 settembre alle ore 10.00 e alle ore 17.00, con ritrovo presso il Loggiato dei Lumi (Via G. Matteotti - San Ginesio) inizierà l’ultimo “Passeggiando per il Borgo”, passeggiate culturali e visite guidate nel Borgo a cura dello I.A.T. San Ginesio e della Pro Loco San Ginesio.
La sezione di Macerata dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra ha compiuto nei giorni scorsi un viaggio della Memoria a Mathausen presso il campo di concentramento. Con i soci hanno partecipato due studentesse di scuole di secondo grado: Veronica e Margherita.
Le due ragazze hanno deposto una corona d’alloro in memoria delle vittime italiane. Valter Monachesi, segretario della Sezione, ha letto la preghiera del mutilato. Dopo la visita al memoriale le due ragazze hanno dichiarato: "È stata un’esperienza molto toccante che ha reso reale quanto studiato sui libri di scuola e che ci ha profondamente toccato il cuore e turbato". Tutti i partecipanti sono rimasti commossi e impressionati dai locali dove si sono compiute torture terribili e in particolare dalle stanze del gas e soprattutto dai forni crematori.
La sesta edizione della Stagione Lirica Civitanova all’Opera, diretta dal maestro Alfredo Sorichetti, comprende due grandi opere tra le più amate e rappresentate nel mondo: Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena il 9 novembre, e Nabucco di Giuseppe Verdi, il 25 gennaio 2025, entrambe al teatro Rossini.
Seguono il Concerto di Capodanno il 30 dicembre e il Concerto di San Valentino l’8 febbraio 2025, sempre con l’Orchestra Sinfonica dell’Adriatico, entrambi al teatro Annibal Caro. A completare il cartellone, la Settimana del Belcanto dedicata allo studio dell’arte lirica attraverso la masterclass di perfezionamento per cantanti tenuta da Inès Salazar e gli incontri con gli studenti dal titolo Dalle Maschere all’Anima: Don Giovanni, Nabucco e il viaggio dell’empatia.
Don Giovanni e Nabucco, sono due opere fondamentali della storia della lirica: Don Giovanni è considerata una delle più grandi espressioni artistiche dell’arte occidentale, sia perché racconta con straordinaria precisione i dettagli delle vicende emotive del dramma, sia per la sublime musica del Mozart maturo. Nabucco è l’opera che consacra il giovane Giuseppe Verdi come grande compositore, spalancandogli le porte del successo alla Scala e in tutto il mondo occidentale.
Civitanova all’Opera, sin dalla sua prima edizione del 2018, ha come prerogativa quella di realizzare i propri allestimenti nel territorio. Questo offre una grande opportunità di lavoro e di crescita artistica ai tanti artisti che collaborano. Altro aspetto è quella di ricordare le straordinarie gesta degli artisti del territorio: uno su tutti, il grande basso-baritono civitanovese Sesto Bruscantini, al quale la stagione lirica è dedicata, che col ruolo di Leporello proprio nel Don Giovanni, è tutt’oggi considerato interprete insuperato.
Oggi, 9 settembre 2024, è stato ufficialmente svelato il calendario della Stagione, con il direttore artistico Alfredo Sorichetti che ha presentato il programma. Il sindaco di Fabrizio Ciarapica ha sottolineato la “forte vocazione lirica di Civitanova, città che ha dato i natali al maestro Bruscantini. Senza dimenticare che è stato il conte Pier Alberto Conti il promotore del primo allestimento allo Sferisterio. Respiriamo una grande tradizione, quindi, ed è partendo da queste radici che abbiamo deciso di promuovere la Stagione Lirica Civitanova all’Opera dalla sua prima edizione”.
La presidente dell’Azienda dei Teatri Maria Luce Centioni, assieme alla vice presidente Agnese Biritognolo, al consigliere del Cda Paolo Giannoni e alla direttrice Paola Recchi, ha posto l’accento sulla volontà dell’Azienda “di lavorare per la comunità con l’obiettivo di valorizzare gli eventi che hanno anche un grande valore sociale. Civitanova all’Opera, visti i temi trattati e il coinvolgimento degli studenti, ha un forte impatto sulla nostra collettività”.
Gli aspetti psicologici raccontati nelle due opere saranno infatti approfonditi negli incontri con gli studenti organizzati in collaborazione con l’Assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Barbara Capponi col supporto del dottor Massimo Bachetti, psichiatra e psicoterapeuta. La stagione ruota quest’anno attorno ad un tema, Legàmi.
Le due opere, infatti, sono state scelte proprio per evidenziare l’aspetto dei legàmi che andrebbero necessariamente riconosciuti, partendo dal legàme di Don Giovanni, un narcisista violento, incapace di amare che seduce ed abbandona le sue prede. Quindi, in Nabucco, dove invece il legàme è legato alla territorialità, anch’esso molto attuale.
Tornando alla parte musicale, il cast è composto da eccellenti cantanti lirici, dall’Orchestra Sinfonica dell’Adriatico e dal Coro Ventidio Basso. La regia è affidata a Mirco Michelon mentre le scene saranno realizzate da Sauro Maurizi. Gli allestimenti, di grande impatto, oltre che le scelte registiche, saranno anch’esse volte a mettere in luce espressamente l’aspetto psicologico di grande attualità del tema trattato.
Civitanova all’Opera è promossa dal Comune di Civitanova Marche e dall’Azienda Teatri di Civitanova ed è organizzata da Marche all’Opera con il sostegno della Regione Marche.
Una domenica tra sport e fede. Si è tenuto domenica 8 settembre il 24esimo ciclopellegrinaggio Matelica-Loreto organizzato da BikeItalia Tour con il patrocinio del comune di Matelica. Anche quest’anno una lunga carovana di bici ha preso parte alla tradizionale pedalata verso la città di Loreto, con tante persone protagoniste e tanti bei momenti che rimarranno impressi nella mente dei partecipanti.
Dagli splendidi panorami delle colline maceratesi, alla Santa Messa presso la Basilica, con il ritorno in autobus per i ciclisti e in mezzi attrezzati per le bici. Al ciclopellegrinaggio ha preso parte anche l'amministrazione comunale, con il sindaco Denis Cingolani e gli assessori Filippo Maria Conti e Graziano Falzetti.
"Una bellissima manifestazione sportiva organizzata in maniera impeccabile da BikeItaliaTour - ha commentato l'assessore allo Sport Filippo Maria Conti, a nome dell’amministrazione comunale -. Una pedalata che unisce lo sport e la fede in uno splendido territorio. Siamo partiti alle 7 da Piazzale Gerani e siamo arrivati a Loreto alle 13 facendo cinque soste ristoro lungo il percorso. Presente la Croce Rossa e il dottor Casucci che facevano da supporto ai tanti partecipanti e che ringraziamo infinitamente. Tutto è andato molto bene e dopo 76 km siamo arrivati a Loreto dove abbiamo mangiato e partecipato alla lotteria".
"Dopo la pedalata siamo andati in Basilica dove ci attendeva il vescovo emerito Giancarlo Vecerrica per la celebrazione. Per me è stata la prima esperienza e devo dire che è davvero bello, emozionante e di bassa difficoltà, quindi adatta a tutti sia bambini che adulti. Un ringraziamento a tutti gli organizzatori e ai tanti partner che hanno lavorato per la buona riuscita della manifestazione. Vi aspettiamo tutti alla prossima edizione", ha concluso Conti.
Nel calendario della prossima settimana, a cominciare da martedì 10 al teatro di Caldarola e proseguendo domenica 15 al teatro di Treia, sempre alle 21.15, il Festival MarcheStorie racconterà due poeti straordinari, per fecondità e per contenuti, ma anche autentici lettori del proprio tempo attraverso il garbo, la dolcezza, la sollecitazione, l’ironia e financo la satira, modo e modello di ammonire raccontando storie piacevoli.
Il concetto centrale di questa edizione è “Il dono della poesia", forma d’arte che offre una comunicazione profonda e universale, connettendo le persone attraverso emozioni ed esperienze. Essa rappresenta una traccia di infinito, che permette di esplorare il mondo in modo più profondo, autentico e, spesso, unico.
Lo scambio poetico durante il festival crea legami duraturi e arricchisce sia chi riceve sia chi offre, alimentando una connessione tra le persone e i luoghi.
La compagnia teatrale Fabiano Valenti organizzerà i due spettacoli con i propri attori, in stretta sinergia con le amministrazioni comunali, con la direzione e la regia di Francesco Facciolli cui si deve l’ideazione delle due rappresentazioni.
Caldarola
Titolo dello spettacolo: L’ALTRO LEOPARDI, la poesia del popolo tra musica e parole. La prèdeca de Padre Lavì e le altre storie di Alfonso leopardi, sacro e profano alla fine dell’Ottocento.
Poesia in lingua dialettale: non è una provocazione, ma un tentativo di far conoscere la grande poesia degli autori marchigiani fuori dalla lingua cosiddetta “ufficiale”: Alfonso Leopardi è un grande letterato ed un eccellente rappresentante della poesia dialettale e nasce a Caldarola in un tempo (1829) in cui si stavano preparando sostanziali rivolgimenti politico-sociali. Il progetto prevede di scoprire il mondo affascinante e proprio della nostra identità territoriale, che si riferisce alla seconda metà del 1800, attraverso lo sguardo lucido, disincantato, patriottico anche, di un poeta e di una poesia che hanno saputo rendere in versi la vita popolare del proprio tempo, della propria provincia, della propria gente e del tenore di vita di allora. Insieme alle poesie le musiche ed i canti di Cristian Latini e Marco Meo. Condurrà al serata Giulia Sancricca.
Treia
Due giornate a Treia con le poesie di Mario Affede, nato a Treia. Un laboratorio il sabato ed uno spettacolo la domenica.
LEGGO, ASCOLTO E CREO Laboratorio creativo, sabato 14, mattino e pomeriggio, (6/12 anni), in collaborazione con la dirigenza dell’I.C. Paladini.
Sarà un laboratorio di lettura e ascolto creativo (degli attori della compagnia che leggeranno le favole di Affede sugli animali e racconteranno le esperienze personali) sulle poesie e sulle storie dialettali (aperto ai bambini della scuola primaria) che eseguiranno, dopo, i racconti, i disegni e le immagini che saranno frutto della loro partecipazione e della loro emozione.
Domenica 15, alle ore 21.15, al teatro comunale:
TI RACCONTO UNA POESIA
Immagini e parole diventano spettacolo
Le Làude e le birbonate di Mario Affede; viaggio poetico popolare di metà Novecento; tramandare parole, storie e sapienze per tenere viva la cultura dei Borghi.
Sarà uno spettacolo di lettura poetica, con proiezioni dei lavori eseguiti dai bambini nella giornata di sabato.
Breve introduzione e presentazione di Mario Affede a cura di Agostino Regnicoli; quindi, basandosi anche sui disegni e lavori effettuati nel pomeriggio, letture di poesie di Affede da parte dei bambini e ragazzi che hanno partecipato al laboratorio del sabato; altre letture di poesie più significative e conosciute di Affede e conclusione con Le Litanie (Le làude). Il tutto alternato dall’organetto di Serena Canala.
Il lavoro vuole evidenziare alcuni fattori essenziali: la forza della poesia propria della letteratura dialettale, troppo spesso relegata al ruolo di produzione inferiore messa a confronto con le favole di Esopo e La Fontaine, alle quali si ispira pure Affede; sarà un confronto da cui il dialetto non uscirà sconfitto.
Lo sguardo attento, chirurgico di Affede che, scherzando e talora ridendo, mette a nudo pregi, difetti e caratteristiche di una popolazione e di un periodo storico che ancora oggi si ritrovano; inoltre l’eroicità e la resilienza di una classe popolare non sempre fortunata, spesso angheriata, sovente in contraddizione, che sa trovare nell’ironia, nello humour e nella fede la forza della resilienza e della sopravvivenza.
Al via la diciottesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Le lezioni sono al cine-teatro Cecchetti, alle ore 18 con ingresso libero.
Il via della rassegna è a cartellone domani, martedì 10 settembre, con l’inaugurazione affidata al professore Stefano Papetti sulla Pinacoteca di Jesi. Le Stanze di Lorenzo Lotto. Si proseguirà il 17 settembre con il professore Roberto Mancini su Il Senso nella Vita. Ragioni e prospettive per una conversione di civiltà, poi ritornerà Papetti per parlare della Casa museo Licini di Monte Vidon Corrado. La casa dell’Anima. Andando avanti, fino a maggio 2025.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti. Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il Ponte del Diavolo di Tolentino torna a vestirsi a festa proponendo la rievocazione che ricrea momenti di vita del Duecento e la leggenda. Diverse le novità previste per la nuova edizione. La manifestazione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda” è a cura dell’associazione artistico culturale “I Ponti del Diavolo", presieduta da Carla Passacantando.
L’iniziativa, comunque, aprirà i battenti il prossimo 10 settembre, alle 21, in piazza della Libertà per la consegna del premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno. Quest’anno l’associazione, di concerto con l’Amministrazione comunale, ha deciso di attribuirlo a don Vitantonio Zecchino, parroco della parrocchia Spirito Santo e referente dell’Unità pastorale n.9. Verranno consegnate anche delle menzioni d’onore all'associazione musicale "Nazareno Gabrielli" - Città di Tolentino; all’attore Fabrizio Romagnoli; a Riccardo Ruggeri, modello; a Leonardo Pasotti, direttore dell’Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Camerino; ad Andrea Mosca, medico di base; a Jania Khalil, studente e infermiere; a Cristina Casadidio, ricercatrice postdoc all’Università di Camerino; agli imprenditori Giuseppe e Gianluca Ciavaroli, titolari della Autotrasporti Ciavaroli Duilio e figli e Ciavtrans; all’imprenditore Rodolfo Mucci; alla Pallanuoto Tolentino femminile.
Partecipano all’evento la Fashion Gia. Man. Dance di Morrovalle, l’associazione musicale “Nazareno Gabrielli - Città di Tolentino. La manifestazione è organizzata in collaborazione con il comune ed è patrocinata dalla Prefettura di Macerata come del resto le altre iniziative inserite nella rassegna ‘’Sul Ponte del diavolo … tra storia e leggenda’’. Seguiranno l’11 settembre, alle 21, la messa che sarà celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica e la rievocazione delle ‘’Antiche canestrelle’’ all’area verde del Ponte del diavolo. Si proseguirà il 14 settembre, alle 21, con la partenza del corteo storico da piazza Don Bosco per piazza della Libertà dove ci sarà uno spettacolo per poi raggiungere il Ponte del diavolo per la rievocazione della leggenda con il gruppo storico e la competizione tra sbandieratori delle cinque contrade. Parteciperà nella veste di attore nella leggenda il cane Billy, l’unità cinofila del comune di Tolentino.
Sfilate, tamburini del ‘’Gruppo tamburini’’ e sbandieratori di Offagna, allieteranno il centro storico. Ci sarà una esibizione del gioco della ruzzola grazie al Comitato provinciale di Macerata della Figest, Federazione italiana giochi e sport tradizionali. E questa una delle novità della nuova edizione della manifestazione. Testimonial della serata sarà l’attore Massimiliano Morra. Al termine, come negli altri due appuntamenti, ci sarà una degustazione di prodotti tipici.
Per l'organizzazione si ringraziano Assm e Terme di Santa Lucia, Montanari, Rhutten, Associati fisiomed, Gioielleria Tesei Valli, Talamonti, Parrucchieria Michela, Artigiansementi, Flati, Crucianelli rest edile, Ciavaroli, Avis, Ales, Vissani macchine, Cantina Serboni, Floridea, Varnelli, Nerea, Tre mori, Cartoleria Filelfo.
Un grande successo da ogni punto di vista e una splendida settimana da ricordare per Camerino e per il territorio circostante: si è chiusa ieri l’edizione 2024 del FIM Enduro Vintage Trophy ospitata dalla Città, la competizione internazionale più importante riservata alle moto d’epoca da Regolarità con oltre 400 piloti iscritti da ben 16 Paesi di tutto il mondo.
Le ultime gare e lo spettacolo, festoso, della cerimonia di chiusura hanno caratterizzato la giornata conclusiva del grande evento. Cerimonia che ha visto la presenza di tutta l’Amministrazione comunale, dell’assessore regionale Chiara Biondi, del vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, del prorettore Unicam Emanuele Tondi.
Per quanto riguarda il risultato sportivo, successo finale proprio per i padroni di casa dell’Italia che conquista per il terzo anno di fila (quarta vittoria complessiva) il FIM Enduro Vintage Trophy. Una successo meritato, con la grande soddisfazione espressa dal presidente FMI Giovanni Copioli, per la formazione composta da Giorgio Grasso, Tullio Pellegrinelli ed Enrico Tortoli, con Team Manager Francesco Mazzoleni.
“I quattro giorni del FIM Enduro Vintage Trophy hanno fatto registrare un risultato eccezionale - dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - con una grande soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione e anche da parte di tutti i cittadini. Siamo molto contenti del bilancio finale dell’evento, segno che Camerino è ancora una grande Città di tradizione motociclistica e di motori. Abbiamo colto al meglio l’opportunità e il grandissimo regalo dell’organizzazione dell’evento, arrivati da parte dal presidente Federazione Motociclistica italiana Giovanni Copioli e del presidente della Federazione internazionale Jorge Viegas, che proprio venerdì ho avuto il piacere di incontrare a Camerino e con cui abbiamo parlato anche di futuro”.
“Sicuramente il grazie va a tutti i cittadini a tutti i volontari e a tutte le associazioni che si sono impegnati per la Città - prosegue il primo cittadino - mettendo in moto la macchina dell'accoglienza che da sempre dà a chi viene a Camerino. Si è chiusa una manifestazione stupenda, che ci ha riportato indietro di cinquant'anni ricordando la mitica Sei Giorni del 1974. La cosa bellissima è stata vedere che motociclisti, cittadini e ragazzi impegnati erano un tutt'uno. Il grazie va al presidente del Motoclub Stefano Ronconi e con lui ringrazio tutto il direttivo le forze dell'ordine, tutti i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione per una riuscita eccellente di questa bellissima manifestazione che certamente rimarrà nella storia così come ci è rimasta quella del 1974”.
Inoltre alle premiazione finale ha partecipato il camerte Cesare Bernardi che con il Team Italia ha vinto nel 1981 la Sei Giorni all'isola d'Elba. “La presenza di Cesare sicuramente qualifica la Città - commenta Lucarelli - perché segna ancora di più il legame tra la Sei Giorni e la città di Camerino. Il grazie va al nostro concittadino Cesare Bernardi perché è stato veramente un momento bello vedere premiare Cesare con alcuni suoi compagni di squadra con cui ha corso e vinto nel 1981. Segno che la Città di Camerino continua a ricoprire ancora oggi un punto di riferimento per il mondo dei motori”.
Dargen D'Amico mantiene le attese e riempie Piazza Garibaldi a Porto Sant'Elpidio per l'evento finale, gratuito, di un'estate di grandi concerti che ha visto esibirsi nella città costiera molti dei protagonisti dei recenti Festival di Sanremo. Ad arricchire la serata anche un protagonista d'eccezione, Tommaso, bimbo di 11 anni che ha coronato il sogno di salire sul palco e suonare insieme al suo cantante preferito la batteria.
Il cantautore milanese non si è risparmiato allietando i fans con uno spettacolo di circa un'ora e mezza, in cui ha eseguito le canzoni presenti nel suo ultimo progetto discografico "Ciao America" e la maggior parte dei suoi brani più celebri. Ad accompagnarlo una vera e propria band: Giacomo Ruggeri, Marilena Montarone, Tommaso Ruggeri e il polistrumentista Diego Maggi.
Il fuori programma arriva intorno a metà concerto, quando Dargen scorge tra la folla il cartello del piccolo Tommaso, 11 anni: "Dargen, posso suonare Onda Alta alla batteria con te?". L'artista ci riflette, giocando con i suoi musicisti per poi sciogliere le riserve e invitare il bambino sul palco.
Dargen comanda l'attacco del suo ultimo successo sanremese e la magia si compie. Seduto dietro alle casse e ai piatti, il "piccolo Tommaso" dimostra la destrezza coltivata nei suoi cinque anni di studio della batteria, terminando il brano senza sbavature e raccogliendo il boato della gremita piazza Garibaldi.
Al termine dell'esecuzione anche un simpatico scambio di battute con l'artista. "Sai, ti ho visto anche a RisorgiMarche. Ti chiesi una foto, ma in quell'occasione mi hai detto che stavi lavorando", ha scherzato il baby fan. "E guarda cosa è successo oggi per contrappasso", ha ribattuto Dargen divertito.
Il concerto è poi proseguito sino al clou registratosi per "Dove si balla", che ha fatto ondeggiare e cantare tutti i presenti. Un boost di energia mantenuto con "Energia Electronica", prima del gran finale che vede il bis di "Onda Alta" e "Modigliani".
La ventunesima edizione di VitaVita non poteva che concludersi nel centro di Civitanova, con quel caleidoscopio di arti varie che è il cuore del festival ideato e diretto da Sergio Carlacchiani.
Così ieri, sabato 7 settembre, le vie della città si sono animate di performance che hanno appassionato il pubblico a passeggio, che ha potuto così fare uno zapping tra musica, artisti di strada, mostre, teatro, danza, ma anche spettacoli per bambini, laboratori, mercatini. E non solo.
Il pubblico, partecipe, ha accolto gli artisti partendo dal via, con la voce dell’attore Marco Di Stefano e con un omaggio a Giacomo Puccini da un’idea di Salvatore dell’Isola, al clarinetto. Intanto, il Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano G.A.M.S. ha immerso piazza XX Settembre nelle avventure di Marco Paolo, tra sbandieratori, fuoco e tamburini.
Tra gli happening, c’è stata tanta la musica, con gruppi che hanno toccato generi per tutti i gusti. Da un travolgente tributo a Ligabue, con La Banda, passando per l’energia dei Sheep Shaker o per la magia di De André con Le Nuvole. Come sempre piacevoli e applauditi, i Ribelli Dentro “capeggiati” dal dottor Cesare Carlucci, primario di Otorinolaringoiatria, che quest’anno ha visto sul palco le simpatiche incursioni del collega primario, il dottor Domenico Sicolo.
Spazio poi alla danza, tra le acrobazie dei giovanissimi della street dance dell’Asd Spazio Hip Hop fino a tango di Pasion Tango Asd e Centro studi Tango Ideal. Non sono mancati artisti di strada per grandi e piccini: le marionette della Compagnia Pouët, il mangiafuoco Andrea Karma o il Silence Teatro, con quattro angeli mascherati che, in silenzio, hanno creato poesia itinerante. E altro ancora.
Verso mezzanotte si è ritornati in piazza XX Settembre, dove si sono esibiti i Riccardo Foresi & That’s Amore Orchestra con il suo swing. A Riccardo Foresi il direttore Carlacchiani e il vice sindaco Claudio Morresi hanno consegnato il Premio Vita Vita Premio VitaVita Giovane Talento 2024. Il giorno prima, venerdì, il secondo riconoscimento della rassegna, il Premio VitaVita alla Carriera, era stato assegnato al cantautore Francesco Baccini.
(Credit foto: Luigi Gasparroni)
Ieri sera, il suggestivo Cortile di Picchio News, incastonato tra le mura dell’antico palazzo di Corso della Repubblica 10, dopo anni ha riaperto le sue porte presentando il primo di una serie di eventi che costelleranno questo periodo di fine estate. Nella fattispecie, la serata ha visto il Kiwanis International di Macerata accogliere come ospite il noto giornalista e corrispondente Rai dall’Africa Subsahariana, Enzo Nucci, che ha presentato il suo libro "Africa contesa. La risposta del continente all'assalto delle superpotenze" (Infinito edizioni).
Quest’ultimo, figura di spicco nel panorama giornalistico italiano, ha condiviso con il pubblico le sue esperienze e le sue riflessioni maturate in anni di lavoro sul campo. Nato a Napoli nel 1957, Nucci ha iniziato la sua carriera nelle redazioni di quotidiani e radio locali, per poi approdare al Tg3, dove ha ricoperto il ruolo di Caposervizio regionale in Campania. La sua carriera lo ha portato in Paesi segnati da scenari geopolitici molto complessi, coinvolti dalla guerra come Albania, Iraq, Afghanistan ed ex Jugoslavia, fino all’apertura della sede Rai a Nairobi nel 2006, da cui ha seguito le vicende dell’Africa centrale e subsahariana.
A fare gli onori di casa, prendendo la parola per primo, il direttore Guido Picchio, che ha espresso con entusiasmo la sua volontà di rilanciare il cortile come centro di cultura e dialogo per tutta la cittadinanza. Mentre a moderare l’evento sono state Paola Pauri e Patrizia Papetti, presidente del Kiwanis International Macerata, che hanno guidato il dibattito ripercorrendo le linee carsiche che affiorano dai vari capitoli del libro e aprendo, al contempo, degli interrogativi anche nell'ottica di sollecitare una rinnovata autocoscienza sul significato del nostro essere 'occidentali' rispetto alla complessità del continente africano, fra ‘identità e differenza’.
Infatti, il libro “Africa contesa” rappresenta una lucida e preziosissima analisi che legge tra le righe, oltre le righe di una narrazione principale, spesso intrisa di pregiudizi ereditati come automatismi generazionali, e approfondisce le dinamiche geopolitiche che segnano il continente africano, evidenziando come le superpotenze mondiali cerchino di influenzare e controllare le risorse e le politiche locali. Nucci descrive "un’Africa in evoluzione, che cerca di ritagliarsi un ruolo autonomo e consapevole nel panorama internazionale, nonostante le pressioni esterne e le sfide interne".
La serata è poi proseguita con un vivace dibattito tra il pubblico e l’autore, arricchito da riflessioni molto stimolanti, a partire dai soci stessi del Kiwanis che hanno ricordato il loro costante e sostanziale impegno nel prestare aiuto ai bambini di tutto il mondo, per l’appunto, anche dell’Africa e nella fattispecie ai bambini non udenti del Benin che oggi lavorano come chef e che hanno una loro attività là, oltre agli importanti finanziamenti volti alla distribuzione di vaccini e molte altre opere improntate alla beneficienza e ancor prima al bene.
La serata, che si è conclusa con una cena conviviale al ristorante Verde Caffè, ha segnato l’inizio di una nuova stagione di eventi culturali, promettendo di essere un punto di riferimento per la riflessione e il dialogo nella comunità di Macerata. Un particolare ringraziamento ai partner Golden Plast, Eurobuilding, Studi Dentistici Galeotti, Agenzia Immobiliare Tasso.
Un potente viaggio musicale nello spazio e nel tempo condotto dalla straordinaria voce di Antonella Ruggiero ha chiuso, tra i grandi apprezzamenti di un pubblico emozionato e in piedi più volte durante il concerto, l’edizione 2024 di Lunaria la rassegna estiva di Musicultura realizzata con il sostegno e la collaborazione del Comune di Recanati.
“Arpeggio Elettrico” questo il nome del magico concerto che ha abbracciato il mondo con brani unici e non replicabili, una vera opera di artigianato musicale offerta dalla straordinaria vocalità di Antonella Ruggiero tra i suggestivi suoni e arrangiamenti firmati e suonati da Roberto Colombo (synth, organo liturgico e vocoder), e da Adriano Sangineto (arpa celtica e clarino basso).
L’affascinante atmosfera del cortile di Palazzo Venieri di Recanati ha creato il palcoscenico perfetto per la massima espressione della grande arte di Antonella Ruggiero che ha incantato il pubblico con il suo talento e una presenza scenica magnetica.
La cantautrice genovese ha proposto una scaletta di brani ricca e variegata, spaziando con la sua voce unica, capace di attraversare generi e stili diversi, dalla canzone d’autore all’etnico, dal sacro al jazz, fino alle celebri canzoni del suo repertorio, con grande versatilità e profondità.
In apertura il pubblico è stato subito rapito dai brani “Elettrochoc” e “Amore lontanissimo”, seguiti da una preziosa interpretazione di “Per un’ora d’amore”, in cui la Ruggiero ha deliziato i presenti anche con le note della sua armonica a bocca.
La magia è continuata con “Non ti dimentico (Se non ci fossero le nuvole)” e “Controvento”, canzoni che hanno fatto vibrare le corde del cuore dei fortunati presenti.
Un passaggio in India con il mantra “Tum Hi Shiva” e poi il ritorno alla sua città, Genova, con le magnifiche interpretazioni degli immortali brani di Fabrizio De André “Canzone dell’amore perduto” e “Creuza de ma”. Tra i momenti più emozionanti della serata le esecuzioni di “Echi d'infinito”, “Solo tu”, “Cavallo bianco” e “Impressioni di settembre” della PFM.
Il viaggio intorno al mondo è proseguito con la raffinatissima esecuzione di "Kyrie (Missa Luba)” la canzone sacra della Repubblica Democratica del Congo con le potenti atmosfere dei canti gregoriani. Ruggiero ha chiuso il concerto con la memorabile “Vacanze romane” e tra gli acclamati bis ha offerto “Ti sento” e direttamente da Cuba, con il pubblico in visibilio in piedi sotto il palco “Guantanamera”.
“Volendo ricorrere ad un’immagine culinaria possiamo dire che Lunaria 2024 è stato un ‘piatto cotto e mangiato’ particolarmente gustoso. - Ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri alla fine dello spettacolo - Lo si deve all’affidabilità dell’intero staff di Musicultura con Giacomo Galassi e Paolo Bruzzesi in testa e al clima propositivo e di fiducia in cui l’Amministrazione ci ha consentito di operare a partire dal sindaco Emanuele Pepa e dall’assessore alla Cultura Ettore Pelati".
"Un grazie particolare va anche all’Ufficio Tecnico, l’Ufficio Cultura, alla polizia municipale e alla Protezione Civile. Ora abbiamo davanti un anno per progettare la prossima edizione, da parte nostra l’intento e di non tradire mai il particolare rapporto di fiducia che la rassegna ha con il suo pubblico, da un lato continuando a privilegiare appuntamenti esclusivi e la reale caratura artistica degli ospiti, dall’altro intensificando l’armonia tra lo specifico mood dei singoli concerti e quello dei luoghi che li accoglie”.
La sesta edizione de “I suoni dei borghi” torna dal 23 al 29 settembre nella assoluta tranquillità di quel San Ginesio dell’Appennino maceratese che è Best Tourism Village UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite), Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nonché uno dei borghi più belli d’Italia.
Il progetto, nato da un’idea di Mario Brunello all’indomani del sisma del 2016 e realizzato da Annalisa Pavoni per gli Amici della Musica di Ancona, comprende concerti aperti al pubblico, un’escursione in montagna con relativo piccolo concerto in quota, una visita alla pala del Lotto a Mogliano (Madonna in gloria e santi, 1548), una visita al Museo della carta e della filigrana di Fabriano e due diverse masterclass, l’una di alto perfezionamento per giovani talenti e l’altra aperta a violoncellisti di ogni livello di preparazione di età compresa tra i 9 e i 99 anni.
Giovedì 26 settembre è la prima data dei concerti aperti al pubblico. La sera, alle ore 21, nel chiostro del Convento di Sant’Agostino, Mario Brunello, uno dei più grandi violoncellisti del panorama attuale, accompagnato al pianoforte da Maria Semeraro, propone un concerto imperdibile dai posti limitati (prenotazione obbligatoria prenotazioneamicimusica@gmail.com, biglietto di cortesia 2 euro), il cui programma prevede: A. Pärt (Fratres), L. Janáček (Pohádka”/Racconto), J.S. Bach/J. Cage (Johann Sebastian Cage Suite), E. Bosso (The Roots).
Per chi volesse provare l’esperienza impagabile di una camminata sul Monte Sibilla (colazione a sacco), al seguito di guide montane, del Maestro veneto appassionato di montagna e dei suoi allievi con violoncello in spalla, potrà godere giovedì mattina di un piccolo concerto in quota in una cornice straordinaria nei pressi della grotta della maga incantatrice. Anche nel caso dell’escursione di giovedì mattina la prenotazione è obbligatoria (prenotazioneamicimusica@gmail.com).
Venerdì 27, alle ore 21, presso l’Auditorium Sant’Agostino di San Ginesio, è previsto il Concerto Orchestra di Violoncelli, maestro concertatore Sanne de Graaf (ingresso gratuito). Sabato 28 alle ore 21, ancora all’Auditorium Sant’Agostino, “Giovani Talenti” il concerto dei violoncellisti dell’alto perfezionamento (ingresso gratuito)
Neanche quest’anno i giovani violoncellisti italiani e stranieri hanno voluto rinunciare a una settimana di lezioni e di condivisione di esperienze con Mario Brunello a San Ginesio, nel cui territorio il maestro di Castelfranco Veneto ha voluto portare un proprio contributo alla rinascita all’indomani del terremoto che ha colpito il Centro Italia. Di fatto, tra i tanti che ne hanno fatto richiesta, Mario Brunello ha selezionato quest’anno sei giovani talenti, due in più rispetto alle scorse edizioni della mastercl
ass di alto perfezionamento. E tra i ventenni selezionati per l’una e l’altra masterclass, torna sui Sibillini per la quinta volta Ettore Pagano, classe 2003 e una carriera concertistica ben avviata che lo vede suonare con grandi orchestre in giro per il mondo e nel cartellone principale della stagione concertistica del Santa Cecilia. Tornano anche Eleonora Testa, che ha suonato di recente al Museo Archeologico di Ancona, e Maria Salvatori che abbiamo ascoltato qualche mese fa a Santa Maria della Piazza.
“I suoni dei borghi” è promosso dagli Amici della Musica di Ancona in collaborazione con Comune e Pro loco di San Ginesio. Patrocinatori e collaborazioni: Università di Macerata, Università di Camerino, Associazione Arena Sferisterio, FORM-Fondazione Orchestra Regionale delle Marche; Ass. Appassionata Macerata; Fondazione Marche Cultura. Il progetto è sempre stato sostenuto dalla Regione Marche e nel 2023 dalla Fondazione Carima. Donazioni per 2024 Fondazione Carima (no edif) e Varnelli (donazioni Art Bonus).
Tutto pronto per la settima edizione di Fiastra Fantasy, il festival che trasformerà il Castello Magalotti di in un mondo fatato, dove vivere avventure e battaglie tra orchi ed elfi, tra nani ed eroi. Sabato 7 e domenica 8 settembre, il suggestivo scenario del Castello Magalotti sarà ammantato di magia e permetterà a chiunque di vivere un'avventura unica, vestendo i panni di mitici personaggi.
Tante le attività che animeranno la due giorni del festival, giunto alla sue settima edizione: ci saranno laboratori, avventure immersive, corsi di scrittura, mercati, giochi, gare per cosplayer, cavalcate e molto altro ancora.
La grande novità dell'edizione 2024 è rappresentata dalla musica dei Brutti di Fosco, band marchigiana, ma ben nota in tutta Italia, molto attiva nel panorama alternativo della Celtic music, che tornano sul colle di San Paolo dopo 5 anni. Per le due sere del festival sarà attivo il servizio navetta per raggiungere il Castello Magalotti.
«Ci aspettiamo un'affluenza importante per quello che, ormai, è diventato l'evento più atteso dell'estate fiastrana – è l'auspicio del sindaco, Giancarlo Ricottini -, al pari dei tradizionali fuochi di San Lorenzo, ad agosto. Siamo contenti di questa manifestazione, che vede l'impegno di tutta la comunità per le settimane che la precedono, che nasce dalla collaborazione del Comune di Fiastra con Keemar – Le Markee Fantastiche e con la fondamentale partecipazione delle associazioni RicostruiAMO Fiastra, ASD Aquila e del Centro di Educazione Ambientale “Valle del Fiastrone”.
Quest'anno – conclude il primo cittadino - sono state aggiunte tante novità e attività che divertiranno tutti, grandi e piccoli. Siamo certi della riuscita di questa edizione e della qualità del format di questo festival, ormai consolidato nel tempo». Fiastra Fantasy, patrocinato dalla Regione Marche e dal Parco nazionale dei Monti Sibillini vede la partecipazione della società Marcheggiando e dell’associazione musicale Giù per Sù.
A distanza di poco più di due settimane dalla fine della quinta edizione del Ginesio Fest 2024, una speciale serata evento, allieterà il pubblico ginesino e non solo. Nel cartellone dell’edizione appena conclusa era previsto lo spettacolo “Aspettando l’Apocalisse” con Valerio Aprea, monologhi di Makkox (Marco Dambrosio). Causa covid, lo spettacolo era stato annullato e sarà recuperato il 12 settembre – ore 21,30 - presso la splendida cornice del Chiostro Sant’Agostino.
Dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e all’inerzia che lo frena. In “Aspettando l’apocalisse” Valerio Aprea porta in scena una serie di monologhi scritti per lui da Marco Dambrosio, in arte Makkox. Nello spettacolo la comicità e l’assurdo divengono strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse, offrendo una chiave iperbolica sulla nostra resistenza e sulla difficoltà che abbiamo nell’adattarci al nuovo. Valerio Aprea, attore poliedrico dallo stile personalissimo, è a suo agio sul palco così come in alcune delle più importanti produzioni televisive e cinematografiche degli ultimi anni. A cominciare dal ruolo di sceneggiatore nella serie cult Boris e nel successivo film del trio Torre-Ciarrapico-Vendruscolo.
Ricordiamo inoltre che nell’ambito della programmazione di eventi dedicati alle arti teatrali, il Ginesio Fest, rende omaggio al grande fotografo Marcello Norberth, nato a San Ginesio il 16 gennaio 1937 e scomparso lo scorso 5 marzo. Inaugurata il 3 agosto, la mostra Marcello Norberth - La prima Retrospettiva dedicata al Maestro della fotografia di scena italiana, andrà avanti fino al 4 ottobre. Attraverso la sua arte Marcello Norberth ha reso immortale il volto dei più celebri attori italiani. La mostra – a cura dal figlio di Marcello Norberth, Luca Manfrini - sarà allestita presso il Loggiato dei Lumi - Via G. Matteotti, San Ginesio, ed è promossa dal Comune di San Ginesio e dalla Proloco, con il patrocinio dell'Assemblea legislativa della Regione Marche e realizzata in collaborazione con l'Associazione culturale Ginesio Fest.
Il sodalizio più celebre e durevole di Norberth fu quello con Luca Ronconi, ma numerosissime anche le collaborazioni con altri illustri registi tra cui Eduardo De Filippo, Squarzina, Castri, Orazio Costa, Peter Stein, Missiroli, Cobelli, i Magazzini e molti altri. Norberth, oltre ad avere dedicato parte del suo lavoro alla fotografia di scena, si cimentò nell’immortalare attraverso i suoi ritratti i più importanti attori; De Filippo, Lollobrigida, Gassman, Lisi, Accorsi, Benigni e molti altri hanno voluto che il suo sguardo si posasse su di loro e li immortalasse in istanti di grande unicità.
La retrospettiva, è curata dal figlio di Marcello Norberth, Luca Manfrini, che racconta così il “ritorno” di suo padre, nella città natale: “Marcello Norberth torna nella sua terra, simbolicamente attraverso le sue fotografie. Un ritorno o meglio un incontro con la sua regione e luoghi di origine, un territorio che non ha mai scordato ma che per lui è stato fonte di continua ispirazione ed orgoglio”. Apertura da sabato 3 agosto a sabato 4 ottobre. Apertura dal lunedì al sabato 9.30-12.30/17.00-19.00.
Da questa settimana a Macerata ci sono due totem che ricordano altrettanti luoghi ormai scomparsi da tempo, molto importanti e significativi per la vita sociale e culturale cittadina. Sono il dono dell'Associazione Culturale Le Casette alla città e rappresentano il continuo dell'attività associativa per la tutela e la promozione dello storico ex Borgo San Giovanni Battista, ora Corso Cairoli.
Sui totem sono riportate una descrizione in doppia lingua (italiano e inglese) e una foto dell'epoca, che raccontano sinteticamente l'origine del luogo. Il primo è situato in piazza Nazario Sauro a ricordo dell'Orto Botanico, situato nella zona retrostante il caffè ora denominato Totò, ma fino a poco tempo fa noto come lo "caffè de lo Ricciu"; il secondo in via Marchetti (angolo via Ariani), dove sorgeva l'ex Cinema Cairoli, a ricordo del Teatro Marchetti-Piccinini.
"Prima dello svelamento dei due totem - dichiara il presidente dell'associazione culturale Le Casette, Pierluigi Pianesi -, abbiamo organizzato un incontro sul periodo della Belle Époque nella nostra città, la cui relazione è stata affidata al professor Hermas Evio Ercoli. È stato certamente un grande successo di pubblico, con la sala Cesanelli dello Sferisterio piena di persone, avallato peraltro dalla presenza del sindaco Sandro Parcaroli e di ben cinque assessori, la vicesindaco Francesca D'Alessandro, Riccardo Sacchi, Katiuscia Cassetta, Paolo Renna e Silvano Iommi, insieme al segretario comunale Francesco Massi. Una testimonianza della significativa valenza civica della nostra iniziativa".
Dopo gli interventi di Pierluigi Pianesi e del presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, Ercoli avvalendosi delle foto storiche di Tullio Bernardini ha tratteggiato la Macerata del 1905. Era l'anno dell'Esposizione Marchigiana, uno degli eventi più significativi per la costruzione dell'identità regionale, organizzato per far emergere le specifiche eccellenze del territorio e per ridefinire il ruolo delle comunità locali nell'alveo del nuovo stato nazionale.
L'esposizione trasformò la città grazie a una esplosione creativa ed ebbe il suo momento di massima risonanza mondana il 22 agosto quando il re Vittorio Emanuele III, accompagnato dalla regina Elena, arrivò a Macerata appositamente per visitarla: "Dato che il prossimo sarà un anno elettorale - ricorda Ercoli - e saranno passati esattamente 120 anni dall'Esposizione Marchigiana, offro questo spunto agli amministratori presenti in sala".
Durante la relazione, i presenti hanno potuto vedere numerose foto storiche della città, delle sue attività tra i numerosi hotel e ristoranti, le botteghe, le persone, le strade, con la profonda differenza tra il centro storico, luogo frequentato dalla nobiltà, con le prime autovetture, e il resto della città, dedito completamente al lavoro dei campi.
Penna San Giovanni si prepara ad accogliere Franco Arminio e il suo reading poetico musicale, domenica 15 settembre alle ore 21.30 nel Chiostro di San Francesco, per l’ultimo dei quattro appuntamenti del Festival itinerante 'Marchestorie' che, con il contributo della regione Marche, ha animato i borghi di tutta la regione con iniziative culturali sul tema del "dono dell’infinito", un omaggio alla poesia come voce del territorio e occasione di scambio reciproco.
Un tema che Penna San Giovanni, borgo medievale al confine tra le province di Macerata e Fermo, ha declinato intorno alle parole "Sogno un domani..." partendo dai versi danteschi con la performance teatrale e musicale "Le donne nel cammino di Dante" di Viviana de Marco e Fausto Palmieri passando per quelli dei poeti locali, con un emozionante viaggio nel tempo nella Penna San Giovanni di ieri, oggi e domani.
Le prime tre serate si sono concluse sabato 25 agosto con un ritorno all'Inferno di Dante messo in scena tra le vie del borgo, con la compagnia Teatro LIoLÀ e la regia di Enrico Borsini, che ha condotto tre gruppi di oltre 40 persone da Porta Marina fino al Parco Monte attraverso i vicoli nascosti del paese e gli episodi più significativi dell’Inferno Dantesco. C’è attesa per la serata di domenica 15 settembre con il poeta e "paesologo" Franco Arminio, già amico del borgo.
"Avere come ospite di chiusura di Marche Storie un poeta come Franco Arminio," dichiara il sindaco Stefano Burocchi "è il miglior coronamento che potessimo auspicare per questo emozionante e importante percorso attraverso la poesia di ieri e di oggi: un linguaggio dal potere musicale, quasi magico, a cui l'umanità affida il proprio profondo sentire dalla notte dei tempi e capace di plasmare, parola dopo parola, l'identità e la forza collettiva della comunità."
In effetti, più che un evento di poesia e musica, è quasi un "rito collettivo" quello che si prospetta per la serata con Arminio, accompagnato dalla musica dei figli Livio e Manfredi: "Una cerimonia lieta e pensosa" la definisce lui, capace di scandagliare con grazia e profondità i più importanti temi al centro di questi tempi complessi, dall’amore alla guerra, dal rapporto uomo-natura al valore del paesaggio.
"Il dono reciproco della poesia, riprendendo le parole del direttore artistico del Festival Davide Rondoni", dichiarano gli organizzatori, grati per la grande partecipazione riscontrata finora "si farà materia viva in questa serata con Franco Arminio e la musica dei suoi figli: un momento di condivisione, di catarsi, di riflessione che crediamo sia la perfetta sintesi del senso di tutto il festival per come l'abbiamo pensato qui a Penna San Giovanni". Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito.
Domani, sabato 7 settembre, il palasport comunale “Albino Ciarapica” città di San Severino Marche tornerà a ospitare il Memorial “Greta Ortenzi” giunto alla decima edizione e patrocinato dal Comune. Alle ore 18 scenderanno in campo la Halley Thunder basket Matelica, impegnata nel campionato di serie A2 femminile, in amichevole contro le Panthers Roseto.
Giovanissima settempedana, studentessa al quinto anno dell’Istituto tecnico “Divini”, giocatrice e appassionata di pallacanestro Greta è stata uccisa dalla leucemia a soli 19 anni d’età nel 2012. Cresciuta nella Sab, aveva poi indossato la maglia proprio della Thunder Matelica.
Avvio con il botto per il Civitanova Film Festival, con la prima giornata di programmazione che culminerà con l’incontro con l’attrice Claudia Gerini e con il regista Dario D’Ambrosi.
Aspettando la presentazione dell’intero cartellone della rassegna, in programma dal 21 al 29 settembre, i direttori artistici Michele Fofi e Peppe Barbera vogliono stuzzicare la curiosità degli amanti del Grande Schermo, annunciando che l’avvio di questa attesa decima edizione vedrà la partenza con due arrivi in città. Gerini e D’Ambrosi saranno infatti sabato 21 settembre al cine-teatro Rossini per incontrarsi con il pubblico dopo la proiezione alle 21.30 del film Io sono un pò matto e tu? (ingresso libero).
Il documentario vede un cast di attori professionisti di respiro (Claudio Santamaria, Raul Bova, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci, Stefania Rocca…), e racconta l’esperienza del Teatro Patologico a Roma, di cui D’Ambrosi è il fondatore: un luogo dove, grazie alla teatro-terapia, ragazzi e ragazze disabili e le loro famiglie vivono percorsi di speranza e benessere. Nel film gli attori e le attrici della compagnia, immedesimandosi con il proprio direttore, cercheranno di risolvere ansie e paure di personaggi famosi che si rivolgono a loro cercandoli in vari luoghi della città.
Al termine della proiezione interverranno D’Ambrosi e Gerini. “Iniziamo Il CFF con una serata di poesia, un’anteprima nazionale che ci permette di entrare in contatto con una realtà così bella come il Teatro Patologico - spiegano Barbera e Fofi -. Non a caso abbiamo scelto di inaugurare l’edizione del decimo anniversario con un tema di estrema attualità sociale, ricordando anche che quest’anno ricorre il centenario dalla nascita di Franco Basaglia: il nostro Festival non è solo cinema, ma vuole essere una vetrina aperta alla comunità”.
Anche per questo motivo il CFF spazia su più generi culturali, tanto che, come annunciato, giovedì 26 settembre al teatro Rossini Antonio Rezza e Flavia Mastrella porteranno il loro spettacolo Fratto_X. (biglietti online su www.ciaotickets.com).
L’intero programma della decima edizione verrà comunque annunciato nei prossimi giorni, ma avrà come sempre al centro il tradizionale concorso dei cortometraggi che, ricordiamo, ha visto una partecipazione importante, con oltre 300 corti iscritti che sono stati visionati dagli organizzatori: da questa selezione sono emersi i 13 finalisti provenienti da ogni parte del mondo e che verranno presentati nei giorni della rassegna.
Il Cff è organizzato dall’APS Favolacce, dall’Azienda dei Teatri di Civitanova e dal Comune di Civitanova, con il sostegno di Regione Marche e con il patrocinio di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission.
L’incanto delle arpe celtiche di Vincenzo Zitello, e i violini di Fulvio Renzi, saranno accolti nella spettacolare Rocca medievale di Urbisaglia, sabato 07 settembre alle ore 19:00 nell’ambito della commemorazione dei 60 anni di Sandro Buongarzoni.
Vincenzo Zitello è compositore, polistrumentista e il suo incrocio con il maestro Alan Stivell lo ha reso nel tempo unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori e virtuosi arpisti viventi. In occasione della recente pubblicazione del suo nuovo concept album ‘Le voci della Rosa’, quattordicesimo disco nella sua carriera solista, assisteremo a un magico sentiero di note e racconti del prodigioso musicista, in passato già al fianco d innumerevoli autori e interpreti al top della grande musica prodotta in Italia, tra cui Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Alice, Franco Battiato, ecc.
Fulvio Renzi è violinista e compositore, ha riesplorato profondamente il linguaggio e la tecnica violinistica arrivando al suono e allo stile inconfondibile con il quale si esprime. Ha collaborato con artisti tra i quali Bruce Springsteen, Roger Waters, Ryuichi Sakamoto, Ornella Vanoni, Claudio Rocchi, ecc.
La musica di Vincenzo Zitello (che ha un’inconfondibile e personale identità espressiva), segue un preciso orientamento di ricerca che mira ad esaltare le insospettabili potenzialità che dimorano tra le corde delle sue arpe. In “Harpe Mundi” utilizza l’arpa celtica e l’arpa clarsach, due strumenti della tradizione Gaelica con caratteristiche sonore ed espressive differenti. Il concerto si svolge in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi che invariabilmente rapiscono ed incantano ogni ascoltatore.
“Ci sono persone – spiega Riccardo Natalini, il sindaco di Urbisaglia – che con leggerezza, ironia e delicatezza incrociano le nostre traiettorie rendendole più ricche e piene: la storia di Sandro, era una di quelle. A noi piace ricordarlo sorridendo e ascoltando buona musica. Invitiamo chiunque si voglia unire a noi per ricordare Sandro e per ricordarci di non sprecare nessun attimo della nostra vita”.
“La serata sarà anche un’occasione – aggiunge Natalini – per ringraziare tante persone speciali che hanno scelto di organizzare una serata per il nostro paese. È il miracolo della solidarietà: amare la vita e nutrire la speranza anche e proprio in nome di chi non c’è più”.