Da domani, 7 novembre, e per tutti i giovedì fino al 31 marzo 2020, la biblioteca comunale “Francesco Antolisei” di San Severino Marche, ospita una serie di letture ed iniziative, grazie alla collaborazione con “Nati per Leggere” e “Nati per la Musica”, destinate a bambini e bambine ma anche a mamme e papà.
Il primo giovedì del mese, appuntamento riservato ai piccolissimi, con letture condivise da 0-2 anni mentre gli altri giovedì del mese, appuntamento per i più grandi, con letture destinate ai bambini e alle bambine da 3 a 6 anni d’età.
Tutti gli appuntamenti, ad ingresso libero, si terranno a partire dalle ore 17:30. Quello che verrà ospitato in biblioteca sarà uno spazio di letture condivise con libri, album illustrati, giochi con i suoni, la musica, canzoni e filastrocche da cantare ovviamente insieme. All’iniziativa partecipa anche l’associazione Sognalibro.
L'edizione 2019 de “Lu prui' de Sa' Mmartì'”, festa autunnale petriolese arrivata alla terza edizione, sarà all'insegna dell'ormai storico gemellaggio del comune di Petriolo con la cittadina ungherese di Mezőkövesd. Una grande novità caratterizza la festa: la scelta di farla diventare “plastic free”. Bicchieri, cannucce e piatti saranno in materiale ecologico e biodegradabile nel rispetto dell’ambiente per una svolta green. Protagonisti gastronomici, accanto a frascarélli e vincisgrassi, castagne e vin brulé della tradizione petriolese, ci saranno specialità ungheresi come gulasch, pálinka e tokaji.
Come sempre l'evento si svolgerà in due punti specifici del paese: piazza Umberto I e Piazzetta San Martino. Corso Umberto I, invece, sarà interamente dedicato al mercatino artigianale che vedrà la partecipazione di hobbisti, piccoli artigiani ed espositori. Alla festa ci saranno anche le attività unite nel progetto Rizomi - Terre Fertili in Rete: prime generazioni di agricoltori e tecnici qualificati che hanno come obiettivo quello di produrre beni invece che prodotti, da materia prima sana e di qualità.
A fare da contorno a tutto l’evento ci sarà come sempre buona musica: sabato 9 novembre aprirà la manifestazione il gruppo “Deja Vù” in Piazza Umberto I, poi in Piazzetta San Martino potrete trovare gli stornelli, i canti e le danze popolari marchigiani del gruppo “Folkswagen”. A concludere la serata, concertone dei “La Terapia Latina” al frenetico ritmo della rumba ska.
Domenica 10 novembre sarà interamente dedicata ai più piccoli e alla nostra tradizione popolare: fin dal primo pomeriggio saranno aperti i laboratori per bambini organizzati dalle ragazze di “Settimo cielo srls” e i loro dipinti realizzati con castagne, foglie autunnali e vino, il tutto legato ai detti popolari tramandati dall’immancabile concittadino Giovanni Ginobili.
Nella giornata di domenica la tradizione popolare Ungherese incontrerà la nostra tradizione, con la gioiosa presenza del gruppo folkloristico patrimonio UNESCO Matyó accanto alle note del saltarello del gruppo “Quelli dell'ara” di Filottrano.
Alle ore 18 presso il Teatro Comunale, l'associazione culturale l'Orastrana e Nooz porteranno la performance "Favole tradizionali marchigiane illustrate e musicate dal vivo". I testi saranno letti da Carlo Natali, autore anche delle riscritture in vernacolo petriolese, e da Katuscia Palmili; le musiche saranno eseguite da Paolo Cossa e i disegni dal vivo saranno eseguiti dall'artista maceratese Nooz. La domenica terminerà con il concerto del gruppo Warsavia, subito dopo l’apertura degli stands gastronomici.
“Lu prui' de Sa' Mmartì'” è presentato dalla PROPETRIOLO 2000, la proloco di Petriolo già reduce dai successi de “Le Cantinette”, con il patrocinio del Comune di Petriolo, il comune gemellato di Mezőkövesd Unghrtis e con la collaborazione dell'associazione culturale L'Orastrana. L'ingresso a tutti gli eventi, ai mercatini e agli spettacoli previsti in cartellone, è totalmente gratuito.
Cinico, intenso, corrosivo. Giorgio Canali, vero e proprio protagonista della storia del rock italiano, venerdì 8 novembre alle ore 22 sarà al MIND Studios di Civitanova Marche per uno straordinario concerto in solo accompagnato dalla sua chitarra e dal suo grande talento che lo ha reso un riferimento sia come componente di formazioni fondamentali per la musica italiana, quali CCCP e CSI, che come chitarrista, cantautore, produttore discografico e ingegnere del suono per PFM, Litfiba, Noir Desir, Verdena e Le luci della centrale elettrica. L'ingresso è riservato ai soli soci Arci.
Dalla fine degli anni 70' Canali inizia a frequentare la scena musicale romagnola, dal punk delle prime esperienze con Potemkin alla ricerca sonora e alle sperimentazioni elettro/elettroniche con Roberto Zoli e Politrio nel panorama in fermento della musica anarco/indipendente di quegli anni, impara ad avere a che fare con il lato tecnico della cosa.
È infatti come tecnico del suono che arriva a collaborare con Litfiba verso la seconda metà degli anni ottanta. L'incontro con Gianni Maroccolo, bassista del gruppo fiorentino, segna l'inizio di una collaborazione che dura negli anni, dalle produzioni di Beau Geste, Timoria, CCCP, ai CSI, PGR e POST CSI.
Pendolare instancabile fra Italia e Francia, parallelamente alla nascita e alla crescita dei CSI, vive per cinque anni l'avventura Noir Desir, in qualità di tecnico del suono live e studio della band transalpina maturando una sensibilità musicale che lo riporta alle origini del punk e del rock senza fronzoli.
Nel 1998 esce il suo primo album "Che fine ha fatto Lazlotoz" per Sonica, etichetta del Consorzio Produttori Indipendenti, una raccolta di canzoni inedite, metà in italiano e metà in francese, che vede la partecipazione di quasi tutti i suoi illustri amici italiani e d'oltralpe.
Nel 2002 è la volta del secondo album "Rossofuoco", questa volta ci sono un po' più di canzoni in italiano e un po' meno di testi in francese, il titolo dell'album diventerà dal lavoro successivo il nome della band. Il suo percorso artistico continua con altri dischi in un turbinio di ricerca e contaminazioni.
Una nota a parte merita l’attività di Giorgio Canali produttore. Tanta energia, poesia, creatività ed anarchica bellezza non poteva non essere immessa nei suoni di molti di quelli che sono divenuti, nel tempo, alcuni dei migliori artisti del rock italiano. Le sue mani sono in alcuni dei migliori lavori di Verdena, Le luci della centrale elettrica, Bugo, Marlene Kuntz, Tre allegri ragazzi morti, The Zen Circus.
Biglietti su www.ciaotickets.com o direttamente presso il Mind Studios.
Civitanova ritrova il suo amore per i fiori d’arancio. Il 16 e 17 novembre, i padiglioni della Nuova Fiera di via San Costantino ospiteranno “CivitaExpoSposi”, un grande evento dedicato al matrimonio, con esibizioni culinarie, tableau vivant e presentazione delle nuove collezioni. Questa nuova edizione della manifestazione, che era assente da anni in città, è stata presentata questa mattina dall’organizzatrice Raffaella Biccirè della Blu Service, alla presenza dell’assessore al Commercio Pierpaolo Borroni, che ha concesso il patrocinio del Comune di Civitanova.
“Il CivitaExpo rappresenta la location ideale per valorizzare le numerose attività produttive del settore cerimonia – ha spiegato Biccirè - In un salotto luminoso e accogliente si mostreranno le migliori aziende del territorio: sartoria, atelier, confezioni, wedding planner, saloni di bellezza, scarpe da favola, catering, ristorazione, dalle partecipazioni al viaggio di nozze”.
Sono stati coinvolti anche i commercianti del centro, che sabato 16 novembre, alle ore 19.00, prepareranno il ‘gran aperitivo’, per aspettare le ore 20.00, quando ci sarà il gran défilé collettivo di abiti sposo sposa e cerimonia.
Novità di quest’anno sarà il settore dell’intrattenimento, dove fioriscono le curiosità e le novità. Il matrimonio infatti sta cambiando veste e da festa dove si puntava tutto sull’offerta della ristorazione o sulla scelta del ristorante sta diventando sempre più momento di divertimento con musica e spettacoli alternativi per far divertire gli ospiti.
Continua il successo, inarrestabile, di Tolentino Brick Art che con l’esposizione dedicata alle costruzioni colorate, con in mostra tanti diorami, play set e mog ossia creazioni esclusive realizzate appositamente perl’occasione, richiama sempre più famiglie.
Infatti bambini e genitori hanno letteralmente preso d’assalto i locali espositivi restando davvero colpiti dalle tante bellissime costruzioni che Collego ha selezionato per la mostra tolentinate. Moltissimi anche gli appassionati di tutte le età che con grande attenzione vanno alla ricerca di ogni più piccolo particolare e segreto costruttivo, entrando a contatto con un mondo estremamente creativo e fantasioso.
Nel primo fine settimana di novembre, dal 1° al 3, complice anche il periodo festivo, Tolentino Brick art è stata visitata da 1.022 persone paganti.
Rilevanti, per il periodo autunnale, anche le 150 presenze fatte registrare dal Castello della Rancia e i 50 visitatori che hanno voluto sorridere con il MIUMOR, il Museo dell’Umorismo nell’Arte. Sold out anche per i laboratori linguistici e creativi programmati per sabato e domenica scorsa. "Siamo felici di questo successo – sottolineano soddisfatte Silvia Luconi e Silvia Tatò, rispettivamente vicesindaco e assessore al Turismo e Assessore alla Cultura e Istruzione – che testimonia come questa esposizione sia gradita al grande pubblico. Tanti i visitatori da fuori regione che sono arrivati a Tolentino sia per la mostra che anche per visitare i nostri luoghi turistici come la Basilica di San Nicola, il Castello della Rancia e il Museo dell’Umorismo. Del resto, grazie anche alla Pro Loco TCT e alla collaborazione con l’Associazione Tolentino Arte e Cultura, abbiamo attivato una campagna di promozione della mostra volta a richiamare sempre più persone in città, favorendo anche il lavoro degli esercenti commerciali e della ristorazione. In tutto questo fondamentale anche l’apporto dei tantissimi laboratori che completano la già ricca e particolare esposizione."
"Il successo è sicuramente frutto anche della sinergia che si è creata con i commercianti che entusiasticamente ci aiutano nella promozione dell’evento e alle scuole che partecipano attivamente con i laboratori, sia organizzandoli che portando i propri alunni in settimana per una prima visita, per poi tornare quasi sempre nei week end con i propri genitori. Grazie ai colleghi Monia Prioretti e Andrea Crocenzi che ci aiutano concretamente nella gestione dell’evento in tutte le sue sfaccettature" hanno concluso Luconi e Tatò.
È attesa per domani, martedì 5 novembre, Carolina Bocca, mamma coraggio volontaria della Fondazione Ema PesciolinoRosso, ospite dell'associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV nella rassegna “Progetto Donna Oggi”, con il patrocinio del Comune di San Severino Marche.
Carolina Bocca è una mamma che ha vissuto sulla propria pelle e quella dei familiari il dramma della tossicodipendenza del figlio Sebastiano detto Seba, iniziata quando aveva appena 13 anni, e raccontata nel libro "Soffia forte il vento nel cuore di mio figlio". Carolina non è una scrittrice ma una mamma meravigliosa che ha vissuto, con tutto il nucleo familiare e con il figlio Sebastiano, un'esperienza devastante che ha voluto raccontare al mondo.
Infatti Seba, frutto del suo primo matrimonio, all’età di soli 13 anni entra nel tunnel della droga e in un giro di spaccio, diventa una scheggia impazzita. Droga e alcol rischiano di rovinarlo per sempre. Carolina, detta Cao, e la sua famiglia allargata, unitamente al padre di Seba, Enrico, si trovano costretti a prendere una scelta difficile: quella della comunità di recupero. E, ad un tratto, per l’imprenditrice Cao, tutto diventa in salita. Nulla è più come prima. Lei, e non solo, viene travolta da un turbine di emozioni, che la costringono a fare i conti con se stessa e con il proprio passato. Viene messa in discussione tutta la sua vita e scava dentro, nel profondo, riuscendo a realizzare una metamorfosi che coinvolgerà inevitabilmente tutta la sua famiglia.
Carolina s’interroga, soffre, sprofonda in una latente depressione ma alla fine risorge, perché crede che occorre stare accanto ai propri figli, ascoltarli, guardarli, osservare i loro cambiamenti di umore, insomma esserci sempre per loro, soprattutto nel periodo difficile dell’adolescenza.
"Senza Pelle", invece, è il secondo romanzo di Carolina Bocca, da poco nelle librerie, in cui affronta una storia di adolescenza, perché “l'adolescenza non è una malattia, va conosciuta e per farlo è necessario mettersi in gioco”.
Carolina Bocca terrà due incontri al mattino dalle ore 9,00 riservati ai ragazzi dell’ITTS “Divini”, e alle ore 20,30 un incontro aperto a tutti all’ex Cinema Italia.
L’Auditorium del Centro direzionale di Simonelli Group, a Belforte del Chienti, ospiterà mercoledì 6 novembre, la Conferenza nazionale dell’Associazione Italiana Lean Managers. All’evento hanno dato la loro adesione un centinaio di imprenditori, amministratori delegati, direttori generali, dirigenti e manager di importanti aziende e gruppi industriali di tutta Italia.
L’AILM è un riferimento in Italia per chi si occupa dei progetti di miglioramento in ambito industriale e dei servizi. Essa associa quelle figure ormai indispensabili anche nelle piccole e medie imprese che all’interno delle aziende hanno il compito di guidare i team nell’azione di perfezionamento continuo dei processi produttivi, attraverso l’implementazione di soluzioni economicamente sostenibili, eliminando sprechi e costi superflui.
L’assemblea nazionale si aprirà alle ore 10 con il saluto da parte del presidente di Simonelli Group, Nando Ottavi e del presidente dell’AILM, Sergio Di Tillio. Seguiranno diverse relazioni da parte di lean manager di aziende di eccellenza che operano nei diversi campi della produzione di beni e servizi. Tra queste alcune aziende multinazionali, come Artsana, Agilent Technologies, Expedia, Livanova o importanti gruppi industriali italiani, quali Thyssen Krupp Acciai Speciali Terni, Acque San Benedetto, Fedon (packaging di lusso), Calearo (telecomunicazioni), Indel (attrezzature per hotel), Universal Pack (imballaggi), Umbra Group (meccanica di precisione). I lavori saranno coordinati da Carlo Rogante.
La scelta di Simonelli Group per lo svolgimento della propria assemblea nazionale da parte dell’AILM non è casuale. L’azienda di Belforte del Chienti, produttrice di due noti brand di macchine professionali per caffè e leader mondiale nel proprio settore, è da anni all’avanguardia con continue innovazioni tecnologiche e di sostenibilità ambientale che riguardano anche i processi produttivi.
Per molti, anche nella sua Macerata, Raffaele Foglietti (1847-1911) è una sorta di “Carneade”. Eppure la città natale gli deve molto, se non altro per l’amore e il continuo interesse che ebbe per Macerata, testimoniato con i suoi studi e le sue pubblicazioni. Su tutte la “Storia di Macerata”, che abbraccia un arco temporale di ben tre millenni, dal 1500 a.C al 1400 d.C.
A Raffaele Foglietti è dedicato venerdì 8 novembre alle ore 16 (Aula Verde del Polo Pantaleoni, in via Pescheria vecchia n.26 a Macerata) il terzo convegno che l’ALAM riserva annualmente “ai grandi Laureati” dell’ateneo maceratese. Dopo Arturo Mugnoz e Diomede Pantaleoni – ricordato nel 2017 insieme al figlio Maffeo – è ora la volta dell’avvocato Raffaele Foglietti, che per tutta la sua vita affiancò ai suoi interessi per il diritto quello per la storia – della sua città in particolare, ma non solo – spaziando nell’archeologia.
Insomma un umanista a tutto tondo, sulla cui opera, almeno per l’attività relativa ad alcuni suoi studi giuridici, c’è un certo interesse anche della Harvard University, prestigioso ateneo statunitense che nella propria libreria online ha l’edizione delle Constitutiones Marchiae Anconitanae del 1881.
Il convegno di venerdì prossimo si aprirà con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Francesco Adornato e della presidente dell’ALAM Daniela Gasparrini Pianesi e verterà su quattro relazioni, a coprire un ampio panorama degli studi condotti da Foglietti e testimoniati ancora oggi dalle sue opere. Riccardo Piccioni parlerà di Raffaele Foglietti come giurista, studioso e politico.
Silvano Iommi si occuperà delle ricerche storico-urbanistiche svolte da Foglietti sulla città di Macerata. Gabriella Almanza Ciotti parlerà del contributo data da Raffaele Foglietti all’edizione del “Journal de Voyage” di Montaigne (opera per certi versi antesignana della cosiddetta letteratura di viaggio) curata da Alessandro D’Ancona.
Infine, Patrizia Scaramazza si soffermerà sull’opera di Foglietti “Constitutiones Marchiae Anconitanae”.
Come accaduto per Mugnoz e Pantaleoni, il convegno su Raffaele Foglietti – al quale si devono anche due saggi sulla storia dell’università di Macerata, dalle origini fino al 1620 – sarà un’occasione per far scoprire agli stessi maceratesi figure del passato che hanno dato lustro alla città, ma che poi sono stati a lungo dimenticati.
Un'ottima notizia per tutti gli appassionati di musica e in particolare per i fan dei Radiohead. Il chitarrista Jonny Greenwood ha in programma di tornare a esibirsi presto nella Regione per aiutare la popolazione terremotata.
Dopo il concerto della scorsa settimana a Fermo, Greenwood tornerà a suonare nella Marche. Questa volta la location sarà lo splendido borgo di Monte San Martino, in particolare l'idea è di suonare nella chiesa di San Martino Vescovo, dove sono custodite le opere di Carlo e Vittore Crivelli. Il concerto è previsto per primavera 2020, anche se la data ufficiale non è stata ancora fissata.
Il polistrumentista e compositore inglese è molto legato alla regione Marche, avendo una casa nel Fermano. E proprio in quelle zone si trovava, come da lui stesso dichiarato, durante le terribili scosse di terremoto del 2016. L'incasso del concerto al Teatro dell'Aquila di Fermo è stato donato al Comitato ArteProArte, che sin dal 2017 è impegnato in una grande operazione di restauro dei beni culturali danneggiati dal sisma custoditi nei luoghi più significativi del sud delle Marche. Ora l'esibizione a Monte San Martino avrà come scopo, ancora una volta, la solidarietà.
Si avvicina Appassimenti aperti, l’evento dedicato alla valorizzazione del vitigno autoctono Vernaccia nera in programma nel borgo di Serrapetrona nelle domeniche del 10 e 17 novembre. Ed è un’ottima vendemmia a dare il benvenuto migliore a questa tredicesima edizione.
Come spiegano i produttori, si preannuncia un’annata eccezionale: un ottobre senza pioggia ha consentito di mettere in appassimento grappoli asciutti ed integri. Una raccolta che si presenta dunque molto positiva dal punto di vista qualitativo: un buon appassimento, prima fase della lavorazione lunga e complessa che caratterizza questa produzione, è infatti condizione indispensabile per un’ottima annata. L’opportunità unica di visitare le stanze di appassimento, i luoghi suggestivi dove l’uva riposa in grappoli appesi o disposti in cassette, è da sempre il cuore di questa manifestazione.
Nelle due domeniche a Serrapetrona sarà possibile conoscere da vicino tutte le sfumature di questo piccolo gioiello del panorama vitivinicolo delle Marche (70 ettari vitati) ed apprezzarne le diverse qualità, grazie a degustazioni in piazza e visite in cantina. Appassimenti aperti è un evento organizzato dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) nell’ambito del piano di promozione sostenuto dal Programma di Sviluppo rurale 2014 – 2020 (misura 3.2) della Regione Marche. È realizzato grazie all’impegno del Comune di Serrapetrona e delle cantine protagoniste: l’Azienda agricola Alberto Quacquarini, Cantine Fontezoppa, Terre di Serrapetrona, Podere sul lago e Vitivinicola Serboni.
Successo per l’appassionato “Omaggio a Nicola Arigliano” degli Abat-jour Quintet di scena al Politeama di Tolentino lo scorso giovedì, secondo appuntamento della stagione allestita in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz. Il gruppo ha proposto un gradevolissimo viaggio nel repertorio del crooner pugliese e della canzone italiana swing con classici come “Ho un sassolino nella scarpa” e “Il pinguino innamorato”. Da ”20 km al giorno” a “Lodovico” sino a “Bombolo” (con tanto di imitazione dell’omonimo attore comico recentemente scomparso), Carlo Piermartire, voce solista del gruppo, ha rivestito con grande verve il ruolo del front-man sfoderando presenza scenica e carisma.
Supportato con la dovuta leggerezza dai suoi compagni di avventura, Piermartire ha fatto coppia con il suo trombone, tra jungle style e toni retrò quasi dixie, con la tromba ed il flicorno di Luca Giardini, mentre la sezione ritmica ha avuto il brillante supporto di Giammarco Polini alla chitarra (lanciatissimo in numerosi soli), Manuele Montanari al contrabbasso e di Paolo Valentini alla batteria.
I successi di Arigliano, con tutta loro carica ironica e i riusciti arrangiamenti appositamente elaborati da Piermartire, sono stati interpretati in modo brillante e accattivante spaziando da “ Quel motivetto” e “Permettete signorina”, alla grintosa “Sixteeen tons” e la deliziosa “I sing ammore”, fino ad includere brani dalle atmosfere più languide e sentimentali come “Amorevole” e “Colpevole”. Non sono mancati evergreen come “Maramao perché sei morto” con il raffinato tocco felino della voce solista e “Donna”. Il meritato bis ha concluso in bellezza il concerto sulle note del suggestivo “Abat-Jour”, ricordando i nostalgici anni Cinquanta.
Dopo il sold-out dell’anteprima al Birdland di New York, la straordinaria artista internazionale Mafalda Minnozzi, cantante cresciuta a San Severino Marche ma poi trasferitasi da alcuni anni in Brasile dove è divenuta ambasciatrice della canzone di casa nostra, torna a calcare la scena del prestigioso teatro comunale Feronia per l’unica tappa regionale del suo breve ma intenso tour italiano che anticipa di poco la pubblicazione del nuovo album “Sensorial”
Il nuovo progetto discografico è stato realizzato da Mafalda negli Stati Uniti con la partecipazione di alcuni grandi nomi dell’attuale scena musicale newyorchese.
Cinque di loro, con la direzione artistica di Paul Ricci, accompagneranno la cantante nella settimana dal 7 al 14 novembre in alcune importanti realtà del nostro Paese: Milano, in occasione del JazzMi, Roma, presso la Casa del Jazz, Villa Redenta di Spoleto, Padova, in occasione del Padova Jazz, al Castello di Rubbia, per il festival “Note Nuove”, e al Feronia di San Severino Marche dove l’appuntamento è per sabato 9 novembre alle ore 21.
Mafalda e Paul Ricci, affiatata coppia che al Feronia si è già esibita in versione live più volte per lanciare nuovi album, ma anche per serate a favore dei terremotati oltre che per i nonnini della locale casa di riposo, saranno sul palco insieme a Harvie S al contrabbasso, John Di Martino al pianoforte, Victor Jones alla batteria e Amoy Ribas alle percussioni.
San Severino Marche per due giorni sarà la città del tour che proporrà portraits in bossa & jazz e i brani del nuovo album dedicato alla magica alchimia che unisce questi due straordinari e coinvolgenti linguaggi musicali.
Artista italiana di caratura internazionale, Mafalda Minnozzi vanta 25 anni di carriera trascorsi specialmente nelle Americhe. La sua intensa convivenza con la musica brasiliana l’ha portata nel tempo ad assorbirne profondamente lo spirito per integrarlo ad altri linguaggi musicali già acquisiti, come la chanson francese, il canzoniere napoletano, la musica d’autore italiana e naturalmente il jazz, fonte ispiratrice di tutti i suoi progetti.
Nel progetto “Sensorial - Portraits in Bossa & Jazz” esplode tutta la “brasilianità” di Mafalda, con sonorità esotiche ed improvvisazioni dal sapore ancestrale che rileggono la bossa nova legandola al samba e alle sue radici più profonde, in terra di Bahia.
Perle di autori come Baden Powell, Chico Buarque, Toninho Horta e Filó Machado, si alternano a composizioni di Antonio Carlos Jobim immortalate dall'immenso João Gilberto, a cui il concerto rende uno speciale omaggio in un crescendo di emozioni.
“Tutti a Teatro”, la rassegna teatrale 2019/2020 dedicata a bambini e famiglie, a cura di Lagrù Ragazzi e realizzata in collaborazione con l'Associazione Genitori, parte domenica 3 novembre alle 17 al Teatro Comunale di Petriolo, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. In scena la compagnia Teatrino dell'Es di Bologna con lo spettacolo “Il Manifesto dei Burattini”, un varietà di teatro d'animazione musicale e recitato.
Dedicato al maestro di Vittorio Zanella, Otello Sarzi Madidini, lo spettacolo si articola in vari momenti, sviluppati attraverso tecniche differenti: dalle marionette a filo mosse da un unico animatore ai burattini a guaina, dalla recitazione dialettale e animazione a vista al teatro in nero con oggetti in spugna, dai pupazzi in gommaspugna al mimo a mezzo busto, dalle ombre cinesi su diapositive a dissolvenza incrociata alle marionette a bastone.
In occasione della giornata del 31 ottobre, l’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” - con sede a Sforzacosta di Macerata - ha sfruttato la Festa di Halloween per dar vita a un incontro di ludodidattica che ha abbinato elementi italiani a elementi anglosassoni.
Halloween è una festa di origine celtica che fu in qualche modo cristianizzata durante il medioevo tramite l’istituzione del giorno di Ognissanti il 1° Novembre e, in seguito, della commemorazione dei defunti il 2 Novembre.
Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi.
È noto che l’Associazione annovera tra le proprie attività una realtà unica a livello nazionale, ossia la Playgroup d’inglese per i 0-3 anni, e che usa le festività di tutto il mondo come un veicolo didattico e come strumento di avvicinamento alle altre culture e perciò all’integrazione e alla lotta all’emarginazione, isolamento e pregiudizio verso tutto ciò che può essere considerato “altro” o “diverso”.
Così, i bambini, insieme ai genitori, si sono presentati mascherati e con i “dolcetti”, salutari e non commerciali, fatti a casa, che servivano per il “Trick or Treat”. Un gesto simbolico per contrastare il lato “commerciale” della festa e per promuovere una sana alimentazione tra le famiglie.
Ad accogliere i piccoli c’erano le Jack O’Lantern, le zucche vere intagliate e decorate dai bambini durante la settimana durante il laboratorio creativo apposito nella sede dell’Associazione.
Si è cantato il “Knock, knock, Trick or Treat?” in inglese e si è ballata la “Danza delle streghe” in italiano, “La pentola della strega” ha servito per dissipare tutte le paure dei bambini e a parlare delle emozioni.
Cavalcare l'opportunità di una festività fa sì che i bambini e le bambine fanno il pieno di esperienze dove condividono qualcosa con l'adulto che si mette a loro livello, si creano dei bei ricordi, si dà sfogo alla creatività, si fa esercizio di motricità fine e grossolana, si manipola un ortaggio a tal punto che viene la voglia spontanea di mangiarlo poi a casa, si legge, si balla, si canta, si socializza, si confronta, si maschera, si usa un’altra lingua (inglese). Si fa il pieno di esercizi cognitivi che aiutano la crescita e il benessere del bambino.
Continuano con successo gli appuntamenti promossi in occasione della mostra Tolentino Brick Art. Sempre più bambini, famiglie, adulti ma anche studenti di tutte le età stanno visitando questa particolarissima esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 6 gennaio 2020, ed è interamente dedicata al mondo dei mattoncini Lego®: strumenti didattici ideali per realizzare percorsi formativi stimolanti e mai banali in cui, sfruttando la creatività di bambini e ragazzi, si apprende divertendosi.
Nel complesso monumentale della Basilica di San Nicola e più precisamente nella tensostruttura posizionata nel cortile dietro la ex scuola Bezzi, sono esposti molti playset, diorami, di varie dimensioni, che ricostruiscono, utilizzando i mattoncini colorati, diverse scene come ad esempio quelle ispirate a Star Wars, alle serie Architecture, Ideas, Vintage, Technic, ma anche diorami con treni, auto, luna park, scene invernali e della serie Super Eroi, City, Ninjago, Galeoni e Friends. Tutti realizzati dall’Associazione “Collego”. Non mancheranno le aree giochi con centinaia di mattoncini colorati per dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia e tanti laboratori sia per bambini che per adulti.
In occasione delle prossime festività, sabato 2 novembre la Casa editrice Giaconi Simone organizza il laboratorio linguistico, riservato a bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni “Le Marche ed i giochi di parole. Storie realizzate in BrickArt”. Il laboratorio, della durata di 60 minuti, si articolerà in due sessione da 15 partecipanti ognuna come numero massimo: la prima alle 16:00, mentre la seconda alle 18:00.
Domenica 3 novembre, invece, Chiara Cottone di “Incanto Event” propone il laboratorio creativo “Omino Palloncino. Costruisci con i palloncini il tuo omino Lego e portalo a casa con te”. Si inizia alle ore 16.30 con i bambini tra i 3 e i 5 anni. Alle 17:30 si continua con i bambini tra i 6 e gli 11 anni. Il costo per la partecipazione al laboratorio è di 5 euro.
In occasione della ricorrenza del 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Comune di Civitanova organizza una manifestazione celebrativa, in collaborazione con le locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Lunedì 4 Novembre, alle ore 09,00, le manifestazioni iniziano con il raduno dei partecipanti in Piazza XX Settembre e la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide ai Caduti (Palazzo Sforza). Dopo il trasferimento in autobus a Civitanova Alta (Piazzale ex capolinea A.T.A.C), alle ore 09,30 seguirà la deposizione di un’altra corona d’alloro sulla targa in memoria dei Caduti di tutte le Guerre (viale della Rimembranza). Presso il Piazzale Italia, alle ore 10,00 si svolgerà l’Alzabandiera e la posa di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti.
Alle ore 10,15, al teatro Cecchetti, apertura dei lavori da parte del presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi e saluto dell’Assessore all’Istruzione Barbara Capponi. Il Sindaco Fabrizio Ciarapica proporrà il suo intervento ai ragazzi delle scuole, lasciando poi spazio alle riflessioni sull’argomento da parte degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ungaretti” dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino. L’intervento conclusivo sarà a cura di un rappresentante delle locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Domenica 3 novembre al Teatro Ferri di Montecassiano continua la quarta edizione di "Marche in Atti", la kermesse regionale dedicata al teatro amatoriale, il cui spettacolo vincitore parteciperà al Gran Premio Nazionale della Fita (la Federazione Italiana Teatro Amatori).
In scena, alle ore 17;15, lo spettacolo "Tre civette sul comò" della compagnia Teatro Accademia di Pesaro, per la regia di Massimo Buonanno. Una commedia brillante in due atti che parla al cuore del grande pubblico. Il cambiamento che irrompe nella vita di tre donne non più giovanissime. Troveranno difficoltà o coglieranno l'opportunità per migliorare la propria vita?
I prossimi spettacoli ci saranno domenica 10 novembre, sempre alle 17:15, sarà poi la volta di "Moby Dick – L'incubo di Achab" del C.T.R. Calabresi Te.Ma Riuniti, per arrivare a sabato 16 novembre quando alle 21:15 l'Associazione "Mnemosine Gruppo Keteatrotifo" presenterà "Non tutti i ladri vengono per nuocere". Domenica 17 novembre alle 17:15, infine, lo spettacolo finale di Marche in Atti e la premiazione della compagnia che avrà accesso all'evento nazionale, in rappresentanza del teatro marchigiano. Il costo dei biglietti è di sette euro.
Sarà Macerata a inaugurare venerdì 22 novembre il festival Sedendo e mirando, iniziativa nata dalla felice esperienza che ha visto lavorare sinergicamente la Regione Marche, l'AMAT, Associazione Marchigiana Attività Teatrali e il Salone Internazionale del Libro di Torino – progetto di Associazione Torino, la Città del libro e Fondazione Circolo dei lettori – che ha curato il programma culturale, dopo l’esperienza nei padiglioni del Lingotto dove le Marche è stata regione ospite dell’ultima edizione della kermesse letteraria. Esperienza che aspira adesso a consolidarsi e allargarsi grazie a incontri, libri, autori e spettacoli organizzati per la platea delle Marche in un festival che coinvolge per il 2019, oltre alla nostra città anche Fabriano (23 novembre) e Ascoli Piceno (24 novembre), tutte e tre inserite nel cosiddetto “cratere del terremoto”.
L’iniziativa – promossa nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma finanziato dal MiBACT – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020.
“Una nuova bella occasione per Macerata Città del libro - afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - un appuntamento importante con i libri, le storie, il libero pensiero. Abbiamo messo insieme tante realtà culturali di eccellenza, Salone del Libro di Torino, Amat, Macerata Racconta per mettere al centro la riflessione sull’essere una comunità civile, coinvolgendo le scuole e tutte le generazioni in un confronto che fa crescere.”
La particolarità della scelta dei teatri storici come sedi prevalenti del festival, un prezioso patrimonio culturale per la regione Marche, unico in Italia, imponeva quasi naturalmente una scelta di programmazione congeniale. Il programma risponde pertanto all'esigenza di valorizzare la peculiarità degli spazi ospitanti con la necessità di declinare al meglio, anche attraverso il dialogo fecondo con discipline espressive come il teatro, i temi dei libri e degli autori proposti.
Il festival prende avvio a Macerata, grazie alla collaborazione con Macerata racconta e al suo direttore Giorgio Pietrani. Al mattino, alle ore 10.30, il programma della giornata si apre con Capolavori, lecture show di Mauro Berruto dal suo libro Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove pubblicato da Add Editore per la regia di Roberto Tarasco. Quando si parla di capolavori, il primo pensiero va all'arte: pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura, ma che dire delle imprese sportive? Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube Banca Marche Macerata nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, conduce lo spettatore in un’indagine appassionata per scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo.
Si prosegue nel pomeriggio, alle ore 17.30, con la presentazione del libro Il coraggio e l'amore. Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verità (Rizzoli), di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo che, a dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi a seguito di un pestaggio di tre carabinieri, ripercorrono la vicenda giudiziaria che ha segnato la storia recente italiana. A dialogare con i due autori è il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi.
Alle ore 21 la scena è per la versione recital dello spettacolo di Valter Malosti tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, una condensazione scenica curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal TPE e dal Teatro Stabile di Torino. Tutti gli appuntamenti hanno luogo al Teatro Lauro Rossi.
La titolazione Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celeberrimo verso de L’Infinito di Leopardi, il cui manoscritto compie 200 anni, e al noto dipinto di Tullio Pericoli ma, nell'isocolia dei due gerundi si racchiude probabilmente la miglior definizione possibile dello spirito e dello stile di vita marchigiano, e di una tradizione culturale che s'intende celebrare attraverso un festival che unisca la quiete, lo stato contemplativo alla capacità di ascolto, di riflessione e di azione. Un festival dunque che sappia scrutare a fondo l'orizzonte delle cose, il paesaggio anche umano, sapendolo però attraversare. Mirare è infatti guardare intensamente, con attenzione, anche con un sentimento di meraviglia, ma è anche puntare, mettere a fuoco un obiettivo, tendere l’animo verso una meta da raggiungere, dirigere la propria azione a uno scopo.
Tutti gli appuntamenti di Sedendo e mirando sono gratuiti. Gli studenti delle scuole secondarie superiori marchigiane che parteciperanno agli incontri loro dedicati avranno diritto ad un biglietto ridotto in occasione della 33a edizione del Salone Internazionale del libro di Torino.
A Montelupone prende il via il Mistery Tour Halloween Festival. Quest'anno, gli organizzatori hanno messo in atto una maratona lunga quattro giorni, per uno spettacolo indimenticabile.
Il 31 ottobre e l'1, il 2 e il 3 novembre, gliattori in costume guideranno i convenuti attraverso la storia e il tempo. Sono previste circa 500 presenze, suddivise in sette tour. I presenti diventeranno protagonisti di storie assurde ma vere, leggende e misteri accaduti in questi luoghi, dall'anno 980 al 2019.
Per queste serate speciali, le storie prenderanno davvero vita con il coinvolgimento di molti attori in costume che renderanno quest'avventura unica nel suo genere, anche con storie inedite rispetto al normale Mystery Tour Montelupone.
il Mistery Tour è adatto a tutte le età (bambini accompagnati). È un teatro di strada, che si basa su storie, leggende e credenze popolari antiche, perfetto anche per chi ha già vissuto il Mystery Tour Montelupone. Sarà interattivo, divertente, “spaventoso” al punto giusto: fantasmi, streghe, lupi mannari, duelli con spade, torture, folli personaggi, misteri irrisolti e sorprese inaspettate, in bilico tra storia, leggenda e avventura.
La figura di Norberto Bobbio è al centro di uno dei lavori più affascinanti di Maurizio Galimberti, che sarà messo in mostra a Biumor 2019. “Elogio della tolleranza, ritratto di Norberto Bobbio”, sarà aperta dal 21 al 23 novembre al Politeama di Tolentino. Il raffinato fotografo, maestro indiscusso nell'uso della Polaroid e nel suo utilizzo in particolari mosaici, ha avuto con il filosofo e politologo un rapporto eccezionale. Bobbio è stato uno dei protagonisti dei lavori dell'artista, con Galimberti che ha sempre prediletto soggetti dalla forte personalità. Fonti inestimabili da raccontare mediante l'occhio delle istantanee. A Biumor 2019 si parlerà proprio di Bobbio a 110 anni dalla sua nascita, per ricordare chi ha lasciato un segno indelebile e significativo nella storia culturale del nostro Paese. Dedicandone uno spazio alla memoria, l'intento è quello di mettere a fuoco gli scatti di Galimberti, già altre volte ospite d'onore di Popsophia.
Proprio nel 2015, nelle giornate di #Oppureridi al Castello della Rancia, il fotografo aveva infatti realizzato, con la sua tecnica ritrattistica, un mosaico di polaroid dal vivo. Quel modus operandi che lo ha reso di respiro internazionale (si pensi ai sui ritratti di Johnny Depp o Lady Gaga). Questa performance è stata preludio alla mostra del 2015 dedicata al suo incontro giovanile con la scrittrice Lalla Romano. Un evento nell'evento a #Oppureridi. Ma Galimberti è legato a Tolentino da un altro grandioso progetto, “San Nicola ReMade”. Circa 80 opere, tra mosaici e big polaroid, realizzate dal fotografo all'interno della Basilica di San Nicola di Tolentino. Un progetto artistico-documentario voluto dal mecenate e collezionista Alberto Marcelletti, e patrocinato dal Comune di Tolentino, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni riportati dalla Basilica a seguito del terremoto.
“Galimberti è un narratore intimo – ha sottolineato la direttrice di Popsophia Lucrezia Ercoli – che con la sua tecnica riesce a cogliere ogni scorcio d'emozione che si cela dietro ad un volto. L'utilizzo di un mezzo “analogico”, diventa nelle mani del fotografo uno strumento per esplorare gli angoli più reconditi dell'anima. Quelli che sfuggono ancora alle moderne tecnologie di realtà virtuale. E chissà se riusciranno mai a raggiungerli”. “Elogio della tolleranza” è reso possibile grazie alla collezione di Alberto Marcelletti, mecenate con attento occhio artistico.