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Civitanova, stampe, cartoline e alta moda retrò: il Vintage Market approda sul lungomare sud

Civitanova, stampe, cartoline e alta moda retrò: il Vintage Market approda sul lungomare sud

Si svolgerà il 3 e 4 maggio al lungomare sud, nel tratto compreso tra gli chalet “Croce del Sud” e “Petè”, il Civitanova vintage market, manifestazione organizzata dalla "Brandozzi snc" con il patrocinio dell’Assessorato al Commercio del Comune di Civitanova Marche. Dopo diverse edizioni al Varco sul Mare l'iniziativa, che ospita circa 50 operatori qualificati e selezionati provenienti da varie regioni d'Italia, debutterà sul litorale Piermanni, lungo il marciapiede. Spazio ad oggetti di collezionismo, dell'antiquariato, modernariato, capi di abbigliamento sartoriali di alta moda d'epoca provenienti dal mondo della cultura, dell'arte e dell'artigianato artistico e tradizionale. Senza dimenticare le curiosità anni '90, le stampe, i lumi, i giocattoli, i libri, la biancheria, cartoline ingiallite dal tempo, pubblicità e tante altre rarità. L’orario di svolgimento della manifestazione è dalle ore 9:00 alle ore 19:00, l’allestimento delle strutture è previsto il venerdì antecedente l’evento. Ingresso libero    

28/04/2025 10:32
"Questo Comune ripudia la guerra": alla Marcia della memoria la campagna di Emergency

"Questo Comune ripudia la guerra": alla Marcia della memoria la campagna di Emergency

La marcia della Memoria che ogni anno si snoda da Caldarola a Montalto, per commemorare la strage nazifascista in cui furono fucilati 31 partigiani, ha visto quest'anno una partecipazione particolarmente intensa e sentita. Cittadini, associazioni e studenti hanno ribadito che la memoria storica è un valore imprescindibile e che la pace è un bene da difendere con forza. In questa occasione, Emergency — da trent'anni attiva nei luoghi dilaniati dai conflitti — ha presentato la campagna R1PUDIA, un'iniziativa che invita a riempire ogni spazio pubblico e privato di un messaggio chiaro: l'Italia ripudia la guerra, come sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione. La campagna propone l’esposizione della bandiera R1PUD1A su palazzi, vie, scuole, enti, Comuni e piazze per lanciare un appello ai governanti e all'opinione pubblica: il ripudio della guerra non è solo un principio astratto, ma una necessità concreta e urgente. Diverse scuole della provincia di Macerata, amministrazioni comunali e singoli cittadini hanno già aderito, esponendo la bandiera e diffondendo materiali scaricabili dal sito www.ripudia.it. "La guerra è sempre una tragedia: il 90% delle vittime sono civili, oltre un terzo sono bambini. Emergency lo sa bene", si legge in una nota: dal 1994 ha curato più di 13 milioni di persone in 21 paesi devastati dai conflitti, da Gaza all'Ucraina, dal Sudan all'Afghanistan e all'Iraq, costruendo ospedali e salvando vite umane. Perché la cura e la vita sono diritti fondamentali di tutti, senza distinzione". Eppure, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, dagli anni ’90 l’Italia ha progressivamente riabilitato l’uso della forza militare, giustificando gli interventi armati come "guerre umanitarie" o "guerre giuste". Gino Strada, fondatore di Emergency, ammoniva con parole nette: “Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata uccisione di nostri simili, distruzione di pezzi di umanità. La ‘guerra umanitaria’ è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: qualunque siano le ragioni, ogni guerra è un crimine contro l’umanità”. Oggi, il linguaggio della guerra torna a imporsi nel dibattito pubblico. I governi italiani ed europei progettano il riarmo, mentre assistiamo a una crescita vertiginosa della spesa militare: nel 2025, l'Italia ha previsto di destinare 32 miliardi di euro alle spese militari, un aumento del 60% rispetto a dieci anni fa. Per avere un’idea: il costo di un solo aereo F-35 equivale a 3.244 posti letto di terapia intensiva.  

28/04/2025 10:00
Da Avenale a Capo di Rio: la camminata della memoria che celebra  Silvano Bracaccini, partigiano monfefanese

Da Avenale a Capo di Rio: la camminata della memoria che celebra Silvano Bracaccini, partigiano monfefanese

Nel pomeriggio del 26 aprile, cantando “Bella ciao” in coro, si è svolto il cammino della memoria dell’ANPI di Montefano nei luoghi del partigiano Silvano Bracaccini, morto in combattimento a Capo di Rio di Cingoli, il 26 aprile del 1944. La presenza dei suoi nipoti e delle rispettive famiglie, ha reso ancora più emozionante il cammino che, seppur breve, ha toccato i luoghi dove Silvano Bracaccini e gli altri partigiani caddero in quel tragico 26 di aprile, uccisi dalle rappresaglie nazifasciste. Tanta gente d’ogni età, pure oltre ogni aspettativa, per accompagnare la presidente Nunzia Coppari a deporre fiori di garofani rossi sui cippi che ricordano il sacrificio del giovane partigiano montefanese. Da Avenale a Capo di Rio, poi davanti alla piccola croce in ferro che ricorda il luogo dove cadde, si è raccontata la sua storia e quella dei suoi compagni nei giorni pericolosi trascorsi in montagna dal ventenne Silvano Bracaccini. Da parte dell’ANPI di Montefano, che giusto un anno fa ha intitolata la propria sezione a Silvano Bracaccini, è stata occasione per fare promessa partecipata dell’impegno civile a mantenere alto il ricordo del sacrificio di molti in quei terribili mesi e operare per la libertà e la giustizia sociale. 

27/04/2025 20:15
Matelica mantiene la categoria in Eccellenza: l’assessore Conti celebra il traguardo della squadra

Matelica mantiene la categoria in Eccellenza: l’assessore Conti celebra il traguardo della squadra

Ultima partita di campionato oggi (domenica 27 aprile) per la S.S. Matelica che si è salvata al primo anno in Eccellenza. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale della Città di Matelica, queste le parole dell’assessore allo Sport Filippo Maria Conti: “Facciamo i complimenti alla società, allo staff, ai giocatori ed alla presidentessa Sabrina Orlandi per aver, al primo anno dopo la promozione in Eccellenza, mantenuto la categoria, e quindi per aver tenuto in alto in tutte le Marche il nome della società e della Città di Matelica. Ci auguriamo che nel futuro questa realtà possa crescere sempre di più vista anche l’attenzione data al settore giovanile”.  

27/04/2025 19:35
Le Regine del Volley festeggiano la Serie A1 al Donoma: tra musica, applausi e coriandoli dorati

Le Regine del Volley festeggiano la Serie A1 al Donoma: tra musica, applausi e coriandoli dorati

Le regine del Volley sono tornate, e lo hanno fatto in grande stile. Le campionesse guidate da Alessia Fiesoli, artefici della splendida promozione in Serie A1, per festeggiare una vittoria così importante, hanno scelto una cornice d’eccezione: il Donoma di Daniele Angelini. La serata si è accesa fin da subito, tra musica, balli sfrenati e un’atmosfera carica di entusiasmo. Il vocalist del locale ha dato vita a un momento emozionante, pronunciando ad alta voce i nomi delle giocatrici, accolti da un coro di "olà" e applausi scroscianti, mentre una pioggia di coriandoli dorati cadeva sulla pista come un simbolico omaggio alla loro impresa. A partecipare alla festa, una folla calorosa e variegata, arrivata non solo da tutta la regione ma anche da fuori. Ma il Donoma non è nuovo a queste atmosfere da grande evento. Questo locale è solito ospitare anche eccellenze del calcio come le squadre di serie C del Pineto, del Giulianova e persino del San Marino. Non è solo un luogo dove si balla, ma un punto di riferimento dove i traguardi si festeggiano in grande stile e dove ogni serata diventa un tributo all’eccellenza. Le ragazze del Volley hanno ringraziato per l’accoglienza ricevuta, lasciando il locale intorno alle 3:30, con negli occhi la gioia di un sogno realizzato e nel cuore il calore di una notte da ricordare.

27/04/2025 16:58
L'abbraccio dei giovani per il Giubileo degli adolescenti: oltre 600 studenti all'Abbadia di Fiastra

L'abbraccio dei giovani per il Giubileo degli adolescenti: oltre 600 studenti all'Abbadia di Fiastra

Si è chiuso in un grande simbolico abbraccio riscaldato dalla voce di papa Francesco il Giubileo degli adolescenti della Diocesi di Macerata. «Vivi, ama, sogna, credi», queste le parole di speranza del Pontefice per affrontare giorni difficili. Momenti che i giovani potranno superare grazie agli insegnamenti donati dalla preghiera, dalla gioia e dalla reciprocità, dallo star bene insieme.  Ragazzi e ragazze, circa 600, tra scuole medie e superiori che, grazie all’organizzazione della Pastorale Giovanile Diocesana, in questa due giorni hanno attraversato i comuni di Tolentino e Urbisaglia prima di avviarsi insieme in pellegrinaggio all’Abbadia di Fiastra, ricordando nelle loro intenzioni il Santo Padre e il beato Carlo Acutis.  Ad attenderli il vescovo Nazzareno Marconi che, riprendendo le parole del Papa, ha impartito loro la benedizione con l’acqua santa, ricordando gli insegnamenti di Gesù nel Vangelo: «Il segreto della vita è portare frutto, avere la gioia di fare cose buone e belle durante la propria esistenza. Non dobbiamo lasciarci scoraggiare dai difetti che vediamo in noi, perché restando vicini a Gesù potremo fare grandi cose». Ed è nel Battesimo che questa unità si presenta per la prima volta e si rinnova: «Alcuni anni fa in una Piramide è stata ritrovata un’anfora piena di semi di grano – ha continuato il Vescovo –, hanno provato ad annaffiarli e dopo 3500 anni alcuni di quei semi sono germogliati, la vita è ripresa. Uno può pensare che il proprio Battesimo non funzioni più, ma non è così, è come quel seme, per rifiorire e portare frutto basta che riceva la forza di Dio e si apra al dono dello Spirito Santo». Dopo il momento di preghiera in Abbazia, il gruppo si è spostato al vicino campetto insieme al Vescovo e ai sindaci di Tolentino e Urbisaglia, Mauro Sclavi e Riccardo Natalini, evidentemente soddisfatti: «Questi ragazzi camminano nella speranza e nella cristianità – ha detto Sclavi –, spero sia la prima di tante esperienze simili. Tolentino non aspetta altro che riaccoglierli». La piazza di Urbisaglia riempita di speranza è invece l’immagine scelta da Natalini: «Papa Francesco invitava i giovani a camminare come l’acqua che non ristagna, noi dobbiamo aiutarli ed essere orgogliosi di quello che è stato vissuto in questi giorni». Giovani che, ha detto nei ringraziamenti finali don Marco Petracci, responsabile Diocesano del Servizio dell’Ufficio Pastorale Giovanile e Oratori, «si sono fidati e affidati ai loro catechisti ed educatori nel partecipare con gioia e comunione a tutti gli eventi». Un’organizzazione che ha visto provenire partecipanti da tutte le parrocchie della Diocesi (per un totale di 750 accreditati tra giovani e adulti); e che ha coinvolto la totalità degli uffici diocesani, sfidato la pioggia e saputo superare qualche imprevisto lungo il cammino. «È stata un’esperienza significativa che ha coinvolto tutti da Tolentino a Urbisaglia fino all’Abbadia di Fiastra – ha poi concluso il vescovo Marconi –, un’esperienza che spero potremo ripetere perché far entrare i nostri giovani con la nostra grande tradizione di fede e il nostro territorio con la natura che ci circonda è una grande attività educativa e formativa sulla quale vogliamo continuare a investire».

27/04/2025 12:30
Uniti sotto la pioggia per ricordare: Montefano commemora l’80° anniversario della Liberazione

Uniti sotto la pioggia per ricordare: Montefano commemora l’80° anniversario della Liberazione

Nonostante il cattivo tempo, questa mattina una folla attenta e partecipe ha celebrato il 25 Aprile presso il Teatro Comunale, dopo il trasferimento della cerimonia dal Monumento ai Caduti. L’ottantesima celebrazione della Liberazione d'Italia ha rappresentato un momento carico di memoria e gratitudine. Il sindaco Angela Barbieri ha pronunciato un incisivo discorso con un focus particolare sul messaggio di pace e speranza lasciato da Papa Francesco e sul sacrificio dei nostri concittadini Silvano Bracaccini e Marino Belluccini vittime della barbarie nazi-fascista:  "Oggi ci riuniamo per ricordare un momento cruciale della nostra storia, onorando il sacrificio di coloro che hanno lottato per la nostra libertà. È fondamentale continuare a trasmettere questi valori alle future generazioni." Il Sindaco ha inoltre espresso il suo impegno a intitolare una lapide in memoria di Marino Belluccini, affermando: "Mi impegno a nome di tutta l’Amministrazione Comunale a intitolare una lapide in memoria di Marino Belluccini, proprio qui al Monumento dei Caduti per onorare e ricordare il suo sacrificio." Nel suo intervento, la Presidente dell’ANPI di Montefano, Nunzia Coppari, ha messo in evidenza l'importanza storica della Resistenza, sottolineando come i valori di giustizia e libertà per cui i partigiani hanno combattuto rimangano attuali anche oggi. Ha affermato che, sebbene siano passati ottant'anni dalla Liberazione, le sfide che affrontiamo nel mondo contemporaneo richiedono lo stesso coraggio e la stessa determinazione mostrati dai nostri predecessori. Alla celebrazione hanno partecipato anche membri delle forze dell'ordine, tra cui i Vigili Urbani e i Carabinieri. Presenti inoltre erano le associazioni AVULSS, AVIS, Carabinieri in Congedo, Pro Loco, e la Protezione Civile, insieme alla Banda Musicale comunale “Oddo Marconi”. La cerimonia della Festa della Liberazione si è conclusa con un corteo dal Teatro al Monumento ai Caduti, dove il Sindaco ha deposto una corona d’alloro in onore di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.  È stato un momento di riflessione, unità e impegno verso un futuro di pace e solidarietà. La celebrazione del 25 Aprile non è solo una commemorazione, ma un richiamo alla responsabilità di ogni cittadino nel mantenere viva la memoria storica e i valori di libertà. Che il sacrificio di chi ci ha preceduto non venga mai dimenticato e ci ispiri a lavorare insieme per un futuro di pace.

25/04/2025 20:30
Macerata, dalle truffe telefoniche alle finte eredità: inizia la campagna di prevenzione. Ecco quando

Macerata, dalle truffe telefoniche alle finte eredità: inizia la campagna di prevenzione. Ecco quando

I truffatori con sempre maggiore frequenza portano avanti la loro criminale attività, escogitando nuove casistiche e nuove modalità oppure riprendendo anche collaudati sistemi. A questa situazione rispondono istituzioni e associazioni, correndo ai ripari. La regione Marche ha di recente approvato e finanziato un progetto dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, Gruppo Volontariato e Protezione Civile, che prevede una serie di incontri con i cittadini e la distribuzione di un opuscolo contenente ben 52 casi di truffe verificatesi nel territorio. L’Associazione, oltre ad invitare i cittadini a contattare il 112 in caso di situazioni sospette, indica i numeri di telefono di soci che possono essere chiamati per consigli immediati tesi a fronteggiare esigenze improvvise. Il primo incontro è previsto per lunedì 28 aprile alle ore 17 presso l’oratorio della Parrocchia Santa Madre di Dio di Macerata. Il responsabile del Gruppo Commissario Capo Fabio Tarquini illustrerà l’opuscolo con dettagli sui vari tipi di truffe e sui comportamenti da tenere. Sarà coaudivato per questo incontro da Giorgio Iacobone e dai commissari Valter Angelici e Claudio Tarulli, rappresentante di RED ( Rete Educativa Digitale), nonchè responsabile della Polizia Postale di Macerata. Si parlerà della recente truffa del curriculum, per poi approfondire smishing, vishing, malware, la denuncia di pedofilia, il finto carabiniere o avvocato, gli investimenti di danaro con alti interessi , l’eredità disposta dal Tribunale di Lione, i mille modi per entrare in casa, i mille modi per ottenere i codici del conto corrente, il falso rimborso da parte di Enel o agenzia delle Entrate, l’alert della tua banca per un bonifico che non hai fatto, i pericoli del bonifico immediato, le pietre preziose, ti ricordi di me?, lo specchietto, devo darti soldi per tuo nipote,fammi vedere dove li custodirai, e tanti tanti altri episodi che persone per nulla sprovvedute hanno subito da parte di truffatori privi di scrupoli, con organizzazioni collaudate alle spalle, capaci di effettuare dalle 600 alle 1200 telefonate al giorno come accertato dall’operazione della polizia di Genova conclusasi nel mese di aprile 2025, con 77 misure cautelari disposte da quella Procura a carico di truffatori, con basi nelle province di Napoli e Caserta e che operavano in tutta Italia.

25/04/2025 19:45
Matelica celebra l'80° anniversario della Liberazione: "Viva l’Italia, unita, libera ed antifascista"

Matelica celebra l'80° anniversario della Liberazione: "Viva l’Italia, unita, libera ed antifascista"

Matelica ha celebrato oggi, venerdì 25 aprile 2025, l'80° anniversario della Liberazione d'Italia con una serie di eventi che hanno coinvolto tutta la cittadinanza in un'importante riflessione sulla memoria storica e sull'impegno civile. La giornata è iniziata alle 9:30 con un convegno tenuto dal professor Igino Colonnelli, che si è svolto nella suggestiva Sala Boldrini di Palazzo Ottoni. Un’occasione di approfondimento che ha avuto il compito di ricordare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà, ma anche di far riflettere sulle sfide attuali della nostra democrazia. Subito dopo, alle 10:30, la città ha partecipato alla santa messa nella Cattedrale di Santa Maria, un momento di raccoglimento e preghiera in memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà del nostro Paese. A seguire, il corteo, accompagnato dal gruppo bandistico “Pacifico Veschi”, ha attraversato il centro cittadino, con la deposizione delle corone di alloro al monumento ai Caduti presso i giardini pubblici e alle lapidi dei Martiri della Resistenza presso Palazzo Ottoni. Tra i partecipanti, anche Tommaso Mentonelli, il giovane sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, simbolo di un impegno civico che guarda al futuro. Il momento culminante della cerimonia è stato il discorso del sindaco Denis Cingolani, che ha sottolineato il valore del 25 aprile non solo come data storica, ma come un impegno quotidiano per difendere i principi di libertà, giustizia e democrazia. "La memoria non è un esercizio del passato, ma un dovere del presente", ha affermato Cingolani, ricordando l'importanza di difendere la libertà contro ogni forma di revisionismo. Il sindaco ha anche ringraziato tutti coloro che mantengono viva la memoria storica, come le scuole, le associazioni e gli studiosi, e ha voluto esprimere il suo apprezzamento al professor Colonnelli per il suo contributo al convegno e alla banda "Pacifico Veschi" per aver accompagnato musicalmente il momento solenne. Nel pomeriggio, alle 15:00, Cingolani ha partecipato a una seconda celebrazione in memoria del Capitano Salvatore Valerio, un eroe della Resistenza che ha perso la vita nel 1944. Il monumento dedicato a Valerio si trova tra Gagliole, San Severino Marche e Matelica, e il sindaco ha ricordato il suo sacrificio, sottolineando l'importanza di questo gesto eroico per la nostra memoria collettiva. "Non possiamo costruire il futuro se non abbiamo il coraggio di guardare al passato con rispetto e verità", ha dichiarato Cingolani, che ha ribadito l'importanza di unire le forze e i valori di tutte le comunità locali: "Matelica, Gagliole, San Severino Marche: qui non ci sono confini, ma un’unica storia, un unico valore, un unico debito di riconoscenza." Un 25 aprile di grande significato per Matelica, che ha onorato il passato con il cuore e l’impegno di chi sa che la libertà va difesa ogni giorno, non solo celebrata.

25/04/2025 17:20
Morrovalle, la pioggia non ferma le celebrazioni per il 25 aprile: il sindaco cita Primo Levi

Morrovalle, la pioggia non ferma le celebrazioni per il 25 aprile: il sindaco cita Primo Levi

La pioggia battente non ha fermato le celebrazioni per l’80° anniversario della liberazione a Morrovalle, che però si sono spostate all’interno della chiesa di Sant’Agostino anziché nel tradizionale format che prevedeva un corteo da piazza Vittorio Emanuele al Monumento ai Caduti.  Dopo la messa in memoria dei caduti, la banda musicale Giuseppe Verdi si è schierata ai piedi dell’altare, mentre il sindaco Andrea Staffolani, affiancato dal primo cittadino del consiglio comunale dei ragazzi Lucia Cartechini, dalle autorità civili e militari, dai rappresentanti del consiglio comunale e delle associazioni cittadine, ha rivolto il suo discorso alla cittadinanza citando, in chiusura, la poesia di Primo Levi “Shemà”. «Il 25 aprile 1945 nasceva una nuova Italia – ha sottolineato Staffolani – questa è e deve essere la festa di tutti gli italiani, una giornata da celebrare per rafforzare la nostra identità, la nostra cultura e lo spirito di unità.  Il nostro operare, come quello dei nostri padri, deve continuare a incentrarsi nel rispetto dei valori della libertà e dell'uguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza, principi fondamentali richiamati dalla nostra Costituzione. La guerra, questo lo possiamo appurare anche ai giorni nostri, produce solamente orrori. L’umanità, purtroppo, la conosce fin troppo bene. Eppure non riusciamo a imparare dal passato». «Ricordo il nostro Santo Padre, Papa Francesco, che in diverse occasioni ha affermato che la guerra è sempre una sconfitta, un inganno, una distruzione della fraternità umana, un crimine contro l’umanità. Dobbiamo allora sforzarci di essere tutti quanti costruttori di pace. Costruire la pace, in ogni ambito e in ogni luogo, è un processo che richiede impegno, cambiamento di stile di vita e volontà di agire in modo non violento - ha aggiunto Staffolani .. È possibile costruire la pace nel quotidiano, partendo dalle proprie scelte e dai propri comportamenti. Come l’Italia è ripartita e ha trovato la forza di risorgere, così anche noi dobbiamo affrontare le difficoltà con coraggio e determinazione. Mi rivolgo, in particolare, ai giovani, affinché con l’energia e la grinta che vi appartengono, sappiate affrontare le sfide di oggi e guardare al futuro con ottimismo traendo dalla nostra storia gli stimoli giusti e il senso di responsabilità. Le donne e gli uomini della Resistenza, sono un esempio di resilienza e coraggio straordinari». Spazio poi ai rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi, che hanno ricordato le figure di due martiri della Resistenza maceratese, Livio Cicalé e Giuseppe Biagiotti, che vennero fucilati nel campo di concentramento di Sforzacosta dopo aver tentato di catturare un gerarca fascista. In chiusura l’intervento del consigliere comunale di opposizione Francesco Sopranzi, che ha letto un messaggio a nome del gruppo Cura e Partecipazione. «L’antifascismo non è una bandiera di questa o quella parte, ma un filo che ci lega – ha rimarcato Sopranzi – oggi non può esserci divisione, questa festa ci connette a quella storia, a chi ha dato la vita per la nostra libertà. Questa non è una cerimonia polverosa, ma una festa vita. Il messaggio più autentico, con parole nette e senza fronzoli, ce lo ricorda la lapide di piazza Garibaldi: “Nel secondo anniversario della liberazione di Morrovalle, ricordando i militari e i civili morti nella guerra 1940-1945, voluta dalla follia di un regime totalitario e tirannico, contro la volontà del popolo”. E la firma è “La cittadinanza”. Non un partito, non una fazione. La liberazione l’hanno voluta tutti, tutti insieme. Morrovalle allora ha scelto da che parte stare e quelle parole non sono ideologia, sono la nostra identità, la nostra radice».   

25/04/2025 16:01
Civitanova Marche celebra il 25 Aprile: "Il giorno in cui l'Italia è uscita dal buio del nazifascismo" (FOTO)

Civitanova Marche celebra il 25 Aprile: "Il giorno in cui l'Italia è uscita dal buio del nazifascismo" (FOTO)

Si è svolta questa mattina la cerimonia ufficiale per onorare la ricorrenza del 25 Aprile, organizzata dall’amministrazione comunale di Civitanova Marche in collaborazione con l’Anpi e le associazioni combattentistiche e d’arma. Le celebrazioni si sono aperte, come tradizione, sotto Palazzo Sforza con la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide in memoria dei caduti alla presenza delle massime autorità civili e militari e della Banda cittadina. Il corteo ha poi reso omaggio ai caduti di tutte le guerre a Civitanova Alta, in viale della Rimembranza e al monumento in piazzale Italia. Ampia partecipazione da parte dei cittadini ai giardini di Piazza Gramsci, dove il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente Anpi Francesco Peroni hanno espresso le loro riflessioni sul significato della Liberazione alla luce delle vicende attuali. "Il 25 Aprile è il giorno in cui il nostro Paese è uscito dal buio del fascismo e dell’occupazione nazista grazie al sacrificio di tanti uomi e donne. Ma permettetemi in questa circostanza di ricordare Papa Francesco - ha detto il sindaco Ciarapica nel ricordare il significato della Liberazione come momento fondativo - un uomo che ha incarnato i valori profondi della Resistenza, della pace, il rispetto per la dignità di ogni essere umano, la difesa dei più deboli". "Papa Francesco è stato e resterà un punto di riferimento morale e spirituale per il popolo intero, le sue parole contro la guerra ci hanno toccato il cuore - ha aggiunto Ciarapica -. Dobbiamo anche ricordare che la memoria non è un omaggio rituale, ma un impegno che ci chiede di fare i conti con il nostro tempo e le sfide che abbiamo davanti. Abbiamo il dovere di difendere ogni giorno la libertà, la democrazia, la pace. Non possiamo permettere che l’odio torni a trovare spazio nelle parole e anche nella politica. La memoria del 25 Aprile ci insegna che il futuro si costruisce solo se abbiamo il coraggio di non dimenticare. Il 25 aprile ci chiede non solo di dire grazie a chi ci ha donato la libertà, ma anche di impegnarci ogni giorno a mantenerla e quindi un invito ai giovani di lottare per il futuro".  Il presidente Anpi Francesco Peroni, ringraziando il sindaco per le parole pronunciate ha sottolineato: "Nel 1945 gli Italiani furono liberi e liberati dal fascismo e da Hitler, dalla seconda guerra mondiale e dall’inaudito carico di tragedie e distruzione che la dittatura fascista aveva prodotto. Da quelle macerie, con la lotta di liberazione gli Italiani hanno ricostruito e fatto risorgere un paese libero e democratico ed economicamente potente e raggiunto grandi conquiste sociali. Tutti noi siamo cresciuti in un clima di pace e prosperità, ma 80 anni dopo, purtroppo, ripiombiamo in un tempo in cui assistiamo a fenomeni di razzismo e intolleranza e attacco a valori democratici con le guerre". "Invasioni, esodi di massa di persone, il popolo ucraino nel terrore, come non disperarsi per l’ennesima tragedia che vive il popolo palestinese! La nostra Europa, nata dal manifesto di Ventotene, sembra perdere qualsiasi valore quando i potenti che la governano pensano al riarmo. Diciamolo chiaramente con tutte le nostre forze: siamo in prima fila per un’Italia e un’Europa di pace e eguaglianza, solidarietà lavoro e dignità della persona", ha concluso Peroni. Al termine, le celebrazioni si sono spostate nella sala del Consiglio comunale dove il presidente Troiani ha letto il suo intervento sui fatti storici, concludendo così: "Il 25 Aprile 1945 ha segnato una data importante per tutta la nazione, il popolo italiano ha scelto la libertà e la democrazia, ecco perché tale data deve rappresentare la festa di tutti quegli italiani che credono in questi valori, la festa di tutti gli schieramenti politici che hanno accettato di confrontarsi con libere elezioni in uno stato democratico. Dobbiamo chiederci se stiamo davvero onorando il sacrificio di chi ha combattuto oppure se stiamo utilizzando la loro memoria per alimentare rancori e divisioni". "La vera sfida è costruire un Italia in cui il 25 Aprile sia la festa di tutti, un’Italia che non rinneghi la sua storia, ma che abbia il coraggio di guardarla in faccia, con tutte le sue luci e le sue ombre - ha proseguito Troiani -. Ecco perché noi crediamo che il 25 Aprile sia la ricorrenza che non deve continuare a dividere gli Italiani, ma li deve unire, la festa di una vera pacificazione nazionale”. La parola poi è passata al professor Piccioni (professore associato di Storia contemporanea Dipartimento di Studi Umanistici Università di Macerata). "A ottant’anni di distanza dagli eventi che la data simbolo del 25 aprile 1945 ingloba e riassume, la via più adeguata per comprenderne il significato (e capire anche il perché nel corso degli anni la memoria di tali avvenimenti abbia suscitato momenti di divisività non trascurabili) sembra essere il ricorso alla storia - ha detto Riccardo Piccioni -. A partire dalla ricostruzione delle dinamiche in atto fra la fine del 1943 e la Liberazione (dinamiche che lo storico deve analizzare senza tralasciare alcuno degli attori in campo), e dall’intreccio fra le tre dimensioni della guerra di liberazione, della guerra civile e della lotta sociale che si sovrapposero così fittamente da produrre un enorme potenziale conflittuale, che fu all’origine della nascita delle istituzioni repubblicane. Solo il rifiuto delle ricostruzioni unilaterali 'di parte' può offrire l’occasione per una valutazione scientifica ed equilibrata degli accadimenti che portarono alla sconfitta del Fascismo, alla liberazione del paese dalla feroce occupazione nazista e all’avvio nella penisola di una Repubblica certo fragile, ma che ha garantito per decenni a tutti gli italiani un habitat libero e democratico nel quale politicamente confrontarsi".

25/04/2025 14:30
Dal "Silenzio" a "Bella Ciao": a Tolentino le celebrazioni provinciali della Festa della Liberazione

Dal "Silenzio" a "Bella Ciao": a Tolentino le celebrazioni provinciali della Festa della Liberazione

Una città vestita a festa e unita nel ricordo. In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione nazionale dal nazifascismo, Tolentino ha ospitato le celebrazioni provinciali della Festa della Liberazione, accogliendo una grande partecipazione di cittadini, autorità civili e militari, rappresentanti istituzionali, associazioni combattentistiche e d’arma, sindacati e scuole del territorio. Una cornice solenne e partecipata, quella che ha visto la città, insignita di due Medaglie d’Argento al Valor Civile e Militare, rendere omaggio alla data simbolo della rinascita democratica dell’Italia. L’iniziativa, promossa dal Comitato Provinciale A.N.P.I. e dalla sezione locale, ha rinnovato il significato profondo del 25 aprile: la fine della guerra, la liberazione dagli eserciti nazifascisti, il riscatto della libertà e della democrazia. Ad aprire la cerimonia, l’esecuzione dell’Inno nazionale e del Silenzio in memoria dei caduti di tutte le guerre, a cura del Corpo bandistico “N. Simonetti” dell’Associazione musicale “N. Gabrielli – Città di Tolentino”. Un momento toccante e carico di emozione, che ha dato il via agli interventi istituzionali. Dopo i saluti del sindaco Mauro Sclavi e del presidente della Provincia Sandro Parcaroli, sono intervenuti il prefetto Isabella Fusiello, il rappresentante dei Sindacati Confederali Daniele Principi, il Presidente dell’Istituto Storico di Macerata Juri Meda e il presidente del Comitato Provinciale ANPI Francesco Rocchetti. Ognuno ha sottolineato l’importanza della memoria storica e del rinnovato impegno a difesa dei valori fondanti della Repubblica. La giornata si è conclusa con l’esecuzione del brano "Bella ciao", inno della Resistenza e simbolo universale della lotta per la libertà, che ha emozionato e unito i presenti in un canto collettivo di memoria e speranza. Come da tradizione, il sindaco Sclavi, affiancato dal prefetto Fusiello, dai Presidenti dell’ANPI Francesco Rocchetti e Lanfranco Minnozzi, dai rappresentanti del Consiglio comunale dei Ragazzi, da numerose autorità e cittadini, ha deposto una corona d’alloro sul graffito in Corso Garibaldi dedicato ai Martiri di Montalto, rinnovando il tributo della città ai caduti per la libertà. Una cerimonia che ha saputo unire solennità, memoria e partecipazione, nel segno della continuità tra passato e presente, per riaffermare – ancora una volta – che la libertà è un bene prezioso da difendere ogni giorno.

25/04/2025 14:00
San Severino, lacrimazione della Madonna: torna il pellegrinaggio al santuario del Glorioso

San Severino, lacrimazione della Madonna: torna il pellegrinaggio al santuario del Glorioso

In occasione dell’anniversario della miracolosa lacrimazione della statua della Madonna, avvenuta per la prima volta il 22 aprile 1519, domenica 27 aprile si rinnova l’appuntamento con il tradizionale pellegrinaggio a piedi al santuario di Santa Maria del Glorioso, uno dei luoghi di culto più cari ai fedeli di San Severino Marche.  Il programma prevede il ritrovo alle ore 8 presso il piazzale del Duomo. Da lì i partecipanti si incammineranno lungo via Nazario Sauro, via Giuseppe Garibaldi, piazza del Popolo, via Bartolomeo Eustachio, via Settempedana, strada Septempedana e infine via del Glorioso, fino a raggiungere il santuario. L’arrivo è previsto per le ore 9, in tempo per la celebrazione della Santa Messa. Alla cerimonia prenderanno parte anche le confraternite locali che sfileranno in abiti tradizionali. Il pellegrinaggio si terrà anche in caso di maltempo.  Il santuario del Glorioso custodisce la memoria di eventi prodigiosi che si ripeterono nel tempo, come ricordato dallo storico Raoul Paciaroni nella sua pubblicazione “Gli ex voto del santuario di S. Maria del Glorioso”. Qui, il 22 aprile 1519, durante il Venerdì Santo, moltissimi fedeli furono testimoni della lacrimazione della statua della Madonna Addolorata, evento che si ripeté anche nel 1701 e nel 1702.  L’edificio sacro, oggi in parte inagibile a causa del terremoto, fu progettato nel XVI secolo dall’architetto Rocco da Vicenza e costruito grazie alle offerte dei fedeli e al contributo del Comune. Monumentale nella sua architettura rinascimentale, il santuario è da sempre meta di pellegrinaggi e luogo di profonda devozione, simbolo della fede e della memoria collettiva della comunità settempedana.  Un appuntamento di fede, storia e tradizione che ogni anno richiama numerosi fedeli, uniti nel ricordo di un evento miracoloso e nel desiderio di mantenere viva una delle più sentite espressioni della spiritualità locale.      

25/04/2025 12:54
"Quale futuro vogliamo?”: il 25 aprile di San Severino parla ai giovani

"Quale futuro vogliamo?”: il 25 aprile di San Severino parla ai giovani

La pioggia battente ha interrotto, ma solo sul finire della cerimonia, le celebrazioni ufficiali per l’80esimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo organizzate dal Comune di San Severino Marche, Medaglia d’Oro al Merito Civile per la partecipazione alla lotta partigiana, e dalla sezione “Cap. Salvatore Valerio” dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Un 25 aprile sobrio quello che ha visto muovere il corteo, con in testa il Gonfalone medagliato e le autorità, le associazioni combattentistiche e d’arma e quelle di volontariato insieme ad una rappresentanza delle scolaresche cittadine. Davanti al Monumento alla Resistenza di viale Mazzini il corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani”, diretto dal maestro Vanni Belfiore, ha eseguito il Canto degli Italiani. Qui la presidente dell’Anpi settempedana, Donella Bellabarba, ha ricordato il sacrificio di tanti uomini, e tante donne, nella lotta di Resistenza che ha donato al nostro Paese la libertà. Subito dopo aver portato il saluto dell’Amministrazione comunale, con il sindaco impegnato nelle celebrazioni provinciali che quest’anno sono state ospitate a Tolentino, la vicesindaca e assessora alla Cultura della città di San Severino Marche, Vanna Bianconi, ha chiesto  un minuto di silenzio e raccoglimento in memoria di Papa Francesco, sottolineando il suo impegno per la pace e gli emarginati. Poi il focus del suo intervento si è spostato sui giovani e sui giovanissimi presenti insieme a una rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, protagonisti con il baby sindaco di un “importante esercizio democratico”. È a loro, e a tutti i presenti, che Bianconi ha posto una domanda chiave: “Quale futuro desideriamo? Quale antifascismo vogliamo vivere?” E di seguito la risposta: “Un futuro di resistenza alla violenza ovunque essa si manifesti, un futuro di democrazia e di ascolto che è antidoto alla violenza che opprime, un futuro non di individui ma di comunità. Essere antifascisti oggi – è la strada che ha indicato la vicesindaca ai giovani – è coltivare il desiderio di lottare per questo futuro. E questo futuro ci chiede passione. Ci chiede generosità. Ci chiede di educarci a vedere il bene dove c’è”. Infine l’appello a non voltarsi dall’altra parte a riconoscersi e unirsi nei valori sanciti dalla Costituzione, nata proprio da quel 25 aprile 1945, e figlia della Resistenza. Annullate, causa minaccia di maltempo, le iniziative del pomeriggio con la tradizionale “Marcia sui Sentieri della Memoria”, passeggiata a piedi fino al monumento al Capitano Salvatore Valerio, in località Monte Argentaro – Valdiola, dove verrà comunque deposta una corona d’alloro.     

25/04/2025 11:34
San Severino, padre e figlio per la Memoria: Raoul e Lorenzo Paciaroni raccontano Mario Depangher

San Severino, padre e figlio per la Memoria: Raoul e Lorenzo Paciaroni raccontano Mario Depangher

A 80 anni dal 25 Aprile di quel 1945, Raoul Paciaroni e Lorenzo Paciaroni, padre e figlio, hanno pubblicato uno studio storico sulla figura di Mario Depangher, comandante partigiano del Battaglione “Mario” e primo sindaco di San Severino Marche dopo la Liberazione.  “Partigiano triestino, combattente antifascista, dopo vent'anni di persecuzioni e confino ha guidato nel periodo a cavallo tra l'8 settembre 1943 e la Liberazione di San Severino Marche (1 luglio 1944) – ricordano gli autori - una delle più importanti e strutturate formazioni della Resistenza marchigiana. A seguito di quella vittoriosa esperienza, a furor di popolo fu nominato primo sindaco della città liberata, carica che ricoprì nei mesi difficili dell'immediato dopoguerra. Poi, un improvviso silenzio, per certi aspetti anche misterioso, ha avvolto Mario Depangher, trascinandolo in un oblio durato decenni, che ha impedito una narrazione completa della sua vicenda personale. Un silenzio che chiedeva di essere interrotto. Questo lavoro – sottolineano ancora gli autori - è stato l’occasione per saldare il debito che la città di San Severino aveva nei confronti di Mario Depangher, per restituire al comandante/sindaco il posto centrale assunto in quella fase della storia della città così difficile e, nello stesso tempo, carica di aspettative e di speranze. Ma è stato anche un'opportunità per conoscere la situazione socio economica e politica di San Severino all'alba della Democrazia, tra epurazioni mancate e difficili rapporti con gli alleati, infrastrutture e geopolitica, donne e partigiani e clero, attraverso ricerche archivistiche, documenti perlopiù inediti e fotografie dell'epoca. Materiale che accompagna il lettore in un viaggio in quella San Severino che sembra così lontana, eppure, a ben vedere, appena dell'altro ieri”.  Raoul e Lorenzo Paciaroni, padre e figlio, storico il primo e giornalista il secondo, da anni indagano le vicende del periodo della Seconda Guerra mondiale in terra sanseverinate. Su questo tema hanno scritto: Una lunga scia di sangue. La guerra e le sue vittime nel Sanseverinate (1943-1944) (2014), La Resistenza sanseverinate nelle medaglie (2015), Una notte di guerra. I tragici eventi del 12 giugno 1944 a Sanseverino (2019), Elcito 1944. Tre cadaveri non identificati (2021), Memorie di guerra (2022).  Il volume “Mario Depangher e la San Severino liberata” è stato pubblicato per le Edizioni Hexagon (San Severino Marche) nel mese di aprile 2025, è composto da 384 pagine e si può acquistare presso le librerie di San Severino o online sul sito www.unalungasciadisangue.it        

24/04/2025 16:42
Sulle orme della Resistenza: torna la "Marcia della Memoria" per l’Eccidio di Montalto

Sulle orme della Resistenza: torna la "Marcia della Memoria" per l’Eccidio di Montalto

Torna anche quest'anno "la Marcia della Memoria... sulle orme della Resistenza". L'evento è in programma domenica 27 aprile, nel giorno in cui si ricorda l'81° anniversario dell’Eccidio di Montalto. Giunta alla ventunesima edizione, la marcia continua a coinvolgere istituzioni, associazioni, studenti e cittadini in un percorso a piedi sui sentieri dei partigiani. La manifestazione è promossa dall'Anpi di Tolentino e Caldarola, insieme a un comitato organizzatore e in collaborazione con la regione Marche, l’Unione dei Comuni Montani Monti Azzurri, i Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e Tolentino, l’Istituto Storico della Resistenza “Mario Morbiducci”, l’Istituto Alcide Cervi, Coop Alleanza 3.0, Emergency, la Fondazione Brigata Maiella e la Pro Loco di Cessapalombo. Il programma della giornata inizierà alle 8:30 a Tolentino, con la deposizione della corona in piazza della Libertà, presso la lapide dedicata all’Eccidio di Montalto, alla presenza delle autorità. Alle 9:30, i partecipanti si ritroveranno nella zona industriale di Caldarola, raggiungibile con mezzi propri, da dove partiranno navette gratuite per piazza Vittorio Emanuele, punto di partenza della marcia. La camminata inizierà alle 10:00 e si svilupperà lungo un suggestivo percorso di circa 8,5 chilometri, attraversando i borghi di Vestignano e Valle di Montalto, fino a raggiungere la Villa di Montalto, dove, intorno alle 12.30, sarà offerto un rancio partigiano a cura dell’organizzazione, in collaborazione con la Coop di Tolentino. Nel primo pomeriggio, alle 14:30, spazio alla musica con il concerto live dei "Ribelli della Montagna", che proporranno canti della Resistenza e musica popolare. Per facilitare il ritorno, dalle 13:30 alle 17:00 saranno attive le navette di rientro verso la zona industriale di Caldarola. Al termine della manifestazione, per chi desidera continuare a riflettere e confrontarsi, sarà possibile partecipare a un momento conviviale presso il Circolo Arci "Radeche Fonne" di Villa Pianiglioli (Villa Case), a Belforte del Chienti, dove si continuerà a parlare di Resistenza, memoria e impegno civile. La giornata è stata presentata in conferenza stampa dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, dagli organizzatori Giorgio Roselli e Alessandro Campetella, dai rappresentanti dell’ANPI Lanfranco Minnozzi e Vittorio Luciani, insieme al vicesindaco di Belforte del Chienti Mariella Migliorelli, al sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni, al vicesindaco di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli e alla sindaca di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti. Si raccomanda ai partecipanti di parcheggiare nella zona predisposta all’interno dell’area industriale di Caldarola e di rispettare con puntualità gli orari indicati e le raccomandazioni degli organizzatori, per garantire il corretto svolgimento della manifestazione.

24/04/2025 15:50
Comunanza agraria di Elcito: approvato lo Statuto, si chiude la fase di commissariamento

Comunanza agraria di Elcito: approvato lo Statuto, si chiude la fase di commissariamento

La Comunanza agraria di Elcito si avvia alla conclusione della fase commissariale disposta dall’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche nel luglio 2024 a causa di contrasti interni che ne avevano paralizzato, da alcuni anni, l’attività. Lo rende noto la stessa Comunanza a seguito dell’approvazione dello Statuto alla Legge n. 168/2017 approvata nella seduta della assemblea degli utenti il 24 febbraio scorso. Sebbene con oltre sei anni di ritardo sulla previsione normativa, l’approvazione dello Statuto era infatti un passaggio indispensabile per aggiornare il funzionamento del dominio collettivo ai principi e direttive previsti dal legislatore statale. Nei prossimi giorni lo Statuto adeguato alla legge verrà trasmesso alla Regione Marche e al Commissario per gli usi civici competente per territorio per la presa d’atto. Conclusasi positivamente la fase commissariale, la Comunanza agraria di Elcito dovrà a sua volta uniformare il proprio operato alle nuove disposizioni statutarie che, se correttamente recepite, le consentiranno di dare una gestione operativa efficace ad una istituzione locale che ha oltre sette secoli di vita ma che, per le trasformazioni nel frattempo venutesi a determinare, prima tra tutte lo spopolamento del territorio; ha corso il rischio di scomparire. Basti pensare che i soggetti anagraficamente residenti nel dominio della Comunanza si sono ridotti nel tempo a due o tre unità abitative. Fortunatamente nel frattempo, parallelamente alla indubbia suggestione dei luoghi e all’interesse turistico assunto dal “Castello” di Elcito, si sono venuti affermando la presenza abitativa ed il protagonismo di nuovi utenti, molti tra questi discendenti da famiglie un tempo residenti, i quali affiancandosi ai pochissimi residenti rimasti, potranno dare un contributo alla buona amministrazione di un territorio altrimenti destinato ad un inevitabile abbandono.

24/04/2025 14:43
Mogliano, "Semi in festa sulle rive dell’Ete": natura, cultura e sapori al Parco Fluviale Santa Croce

Mogliano, "Semi in festa sulle rive dell’Ete": natura, cultura e sapori al Parco Fluviale Santa Croce

Una giornata per celebrare la biodiversità, il sapere botanico e le tradizioni locali: domenica 27 aprile il Parco Fluviale Santa Croce di Mogliano ospiterà la prima edizione di "Semi in festa sulle rive dell’Ete", un evento all’aria aperta che promette di unire natura, conoscenza e convivialità. L’ingresso è libero e l’iniziativa si svolgerà dalle ore 10 alle 18. Organizzata dall’Associazione Amici di Santa Croce in collaborazione con la Confraternita del SS. Sacramento, il comune di Mogliano e la sezione Marche dell’A.di.P.A. (Associazione per la diffusione di piante tra amatori), la manifestazione sarà un'occasione speciale per scambiare semi, piante, talee, ma anche esperienze, racconti e profumi di stagione. Il programma si arricchisce grazie a una serie di laboratori artigianali: dalla produzione della carta, alla lavorazione del tè e delle spezie, fino alle affascinanti "impressioni delle foglie sulla ceramica", un modo creativo per unire arte e botanica. Tra gli ospiti di rilievo, lo scrittore Valido Capodarca, che presenterà il suo libro "Grandi alberi delle Marche", e Mariarosa Castelletti, autrice di "Un ritratto della botanica italiana", che racconteranno il patrimonio vegetale della nostra regione e la sua storia attraverso parole e immagini. Durante la giornata sarà anche possibile partecipare a visite guidate alla suggestiva chiesa del SS. Crocefisso d’Ete e gustare piatti della tradizione locale presso gli stand gastronomici allestiti per l’occasione. L’evento non è che l’inizio di una settimana ricca per l’Associazione Amici di Santa Croce, che pochi giorni dopo, il Primo Maggio, darà vita alla quindicesima edizione della "Magnalonga: p...assaggiamo tra la nostra storia, la natura e le nostre radici", una camminata enogastronomica tra paesaggi, racconti e sapori tipici del territorio. Due appuntamenti imperdibili per chi ama la natura, la cultura e le eccellenze locali.  

24/04/2025 09:45
Camerino, Corsa alla Spada e Palio 2025: il programma completo tra cultura, spettacolo e tradizione

Camerino, Corsa alla Spada e Palio 2025: il programma completo tra cultura, spettacolo e tradizione

La Corsa alla Spada e Palio 2025 svela il suo calendario ricco di eventi e novità. Dal 14 maggio, con il tradizionale appuntamento a tavola della cena dei mille preceduto dall’intitolazione di un largo della città a Emma Magini, e fino alla domenica della Corsa alla Spada del 25 maggio ci sono approfondimenti culturali, spettacoli, animazioni e tanta corsa: quella seria, quella rosa, quella dei giovanissimi e quella dei meno giovani, quella del palietto e persino quella della Spatola. Questa è la 44° edizione presentata oggi pomeriggio nella Sala consiliare del Comune di Camerino alla presenza del sindaco Roberto Lucarelli e del rettore Graziano Leoni, del vicepresidente del Consiglio Regionale Marche Gianluca Pasqui, del presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, di Don Marco Gentilucci, parroco di San Venanzio, dei capi terziero nonché vicepresidenti Paolo Paternesi, Stefano Re e Marco Gagliardi. Dal 14 al 25 maggio eventi per tutti che si svolgeranno nelle taverne dell’area ex City Park in via Madonna delle Carceri e in piazza Umberto, al Sottocorte Village ma anche in luoghi suggestivi come il Convento dei frati cappuccini di Renacavata, il Monastero Santa Chiara e l’Orto Botanico “Carmela Cortini” e l’Archivio di Stato. Iniziative che spaziano dall’utilizzo delle nuove tecnologie (videomapping “Storie di luce”) al vernacolo (Reccontate a veja la storia secondo Quinte de Martella) alle giornate dedicate a Santa Camilla Battista Varano e alla sua casata e a quella che vede protagoniste tutte le scuole della città, fino ai tanti appuntamenti musicali, di danza e di giocoleria che animano le singole giornate. Quest’anno c’è anche la mostra “Il Dono L’Arte, i Documenti, le Testimonianze: Riflesso e Patrimonio della Comunità” che l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche ha allestito nella Chiesa S. Maria delle Grazie e che sarà visitabile nei giorni della rievocazione storica. La Croce Rossa Italiana è stata scelta per ringraziare tutti i volontari che operano incondizionatamente per il bene degli altri e così vestiranno i panni dei Signori di Camerino della 44° edizione della Corsa a e Palio Gianfranco Broglia, presidente del Comitato CRI di Camerino e la sua signora Fabrizia Piccinini. A Emma Magini, infermiera volontaria CRI tra i fondatori della rievocazione storica, verrà dedicato un largo della città nel giorno dell’apertura della 44° edizione. La spada è donata da Il Paniere e in fase di ultimazione presso la bottega dei fabbri Reversi di Muccia (il 17 maggio verrà presentata insieme alle atlete e agli atleti della 44° edizione). Particolare attenzione anche quest’anno è rivolta alla conservazione del patrimonio con la sistemazione delle attrezzature grazie a Marino Fabiani, la realizzazione del nuovo drappo da mettere intorno al palco e la realizzazione di tutti gli abiti delle arti minori. Dei sei abiti realizzati ex nove, quello ispirato alla Pala di Antonio da Fabriano (detta anche "Pala di San Domenico") opera importante del pittore italiano Gentile da Fabriano, datata intorno al 1425 e oggi conservata al Museo delle Belle Arti di Budapest, e realizzato da Patrizia Menghi con la consulenza di Fiorella Paino è stato presentato in chiusura della presentazione. L’abito è anche riportato nella copertina del libretto realizzato da Stefano Mosciatti e stampato da Artelito che è stato consegnato a tutti i partecipanti e che verrà distribuito nei prossimi giorni. Per vedere nel dettaglio tutti gli appuntamenti clicca qui.   

23/04/2025 19:50
Un antipasto di 1° maggio: il Banco del Mutuo Soccorso apre le celebrazioni a Corridonia

Un antipasto di 1° maggio: il Banco del Mutuo Soccorso apre le celebrazioni a Corridonia

Anticipato dal singolo "Il Mietitore", è uscito a febbraio "Storie Invisibili", il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso. La band che ha fatto scuola nel prog rock, è tornata con un lavoro che è l’ideale completamento di una trilogia dedicata all’esistenza umana. Dopo "Transiberiana" (2019) e "Orlando: le forme dell'amore" (2022), nel nuovo concept album "Storie invisibili" il particolare diventa universale e contemporaneo, attraverso il racconto di dodici storie individuali di personaggi comuni ma che rappresentano tutti noi e che costituiscono la storia vera dell’umanità. Donne e uomini reali fotografati in momenti delle loro vite, nelle loro vicende personali, o all’interno di periodi storici del genere umano, attraverso le quali poter parlare di tutti noi, spesso alludendo ai grandi temi dei nostri tempi. L'idea di scrivere una trilogia dedicata all'esistenza umana nasce nel 2015, un anno molto duro per il Banco, con la scomparsa di Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, e l’emorragia cerebrale che colpisce Vittorio Nocenzi. Ma la storia del gruppo è destinata a rinnovarsi e ripartire, con la voglia di progettare qualcosa di mai fatto prima: un racconto molto più ampio del solito, tre album collegati uno all’altro in modo da formare un quadro unico. E così il Banco, dopo aver raccontato il cammino delle nostre vite con il viaggio sui binari della "Transiberiana", e aver celebrato il sentimento più potente fra tutti quelli che hanno sempre provato gli uomini, l’amore ("Orlando: le forme dell’amore"), presenta ora la parte principale e imprescindibile di questo racconto sull’esistenza umana: "Storie invisibili". Non mancheranno al concerto previsto a Corridonia i grandi successi della band, da album divenuti leggendari come "Darwin", "Io sono nato libero" e popolari Hit come Moby Dick, Paolo Pa’ e Canto di primavera. Appuntamento a domenica prossima, 27 aprile, alla Festa dei Lavoratori che si svolge nella Zona Industriale di Corridonia.  

23/04/2025 17:07
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