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Tre anni di concerti ed eventi: siglato accordo tra Comune e coro polifonico di Tolentino

Tre anni di concerti ed eventi: siglato accordo tra Comune e coro polifonico di Tolentino

Nel corso di una conferenza stampa il sindaco Mauro Sclavi, alla presenza del presidente del Rotary Club di Tolentino Stefano Ferranti, Aldo Cicconofri e Adriano Aloisi del coro polifonico città di Tolentino hanno illustrato l’accordo firmato tra il Comune e la stessa associazione che prevede, per i prossimi tre anni, concerti, eventi e festival.

Con l’occasione è stata anche presentata la prima iniziativa programmata nella convenzione. Venerdì 14 aprile, presso la basilica di San Nicola, con inizio alle 21.15 si terrà un grande concerto, in occasione delle celebrazioni per la Pasqua, durante il quale verrà eseguito ilRequiem” in Re min opera 48 ,nella versione del 1888/93, di Gabriel Faurè.

Il coro Polifonico “città di Tolentino”, diretto da Aldo Cicconofri, si esibirà accompagnato da un ensemble strumentale di 12 elementi e con le voci soliste di Maura Gennaro come soprano e di Matteo Pietrapiana, baritono. Il concerto è a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria, grazie alla generosità degli amici sponsor che hanno reso possibile offrire al pubblico questo evento.

Il coro ha accettato l’invito del Rotary Tolentino per una raccolta fondi in favore del progetto: “Assistenza domiciliare degli anziani”, l’obiettivo è quello di permettere un’assistenza continuativa agli anziani, che ne hanno bisogno, direttamente presso la loro abitazione.

Il concerto è patrocinato dal Comune di Tolentino, assessorato alla Cultura. Il Requiem di Gabriel Fauré (1845-1924) fu composto tra il 1886 e il 1887 ed eseguito per la prima volta alla Madeleine, nel 1888. Rimane l'unica opera di vaste dimensioni e con l'intervento dell'orchestra scritta dal compositore francese per la chiesa.

Fauré fece diverse orchestrazioni di quest’opera e ad ogni nuova versione l’organico diventava sempre più grande. La versione che viene presentata in questa occasione è quella del 1888, caratterizzata dall’orchestra composta da archi scuri (viole, violoncelli, contrabbassi) uniti all’arpa e all’organo, con interventi solistici di un violino. Il Requiem fu nuovamente eseguito alla Madeleine nel 1924, per i funerali dell'autore.

Il Requiem di Fauré si distacca notevolmente dalle altre composizioni romantiche del genere: colpisce in primo luogo il rifiuto a musicare il Dies irae, del quale invece sia Mozart che Berlioz e Verdi avevano fatto il centro di un vero e proprio dramma religioso.

Nel Requiem di Fauré è assente ogni violenza e ogni contrasto; in esso prevale un sentimento di rassegnazione e di abbandono, a volte si potrebbe addirittura dire un desiderio di assenza e di silenzio: ha scritto un critico inglese, «Fauré ha centrato il suo Requiem sull'idea dell'eterno riposo. Il suo lavoro comincia e finisce con la parola requiem, che è d'altronde messa nel massimo rilievo ogni volta che ricorre nel testo».

«Sembra che Fauré abbia scelto i brani della liturgia da musicare con il proposito di sottolineare quest'idea, visto che non solo cinque dei sette brani che compongono l’opera contengono la parola requiem, ma che in uno di essi (il Pie Jesu che sta al posto del Benedictus) aggiunge a quella la parola sempiternam».

Nel Requiem di Fauré l'integrazione tra le voci corali, e quelle strumentali è perfetta. La loro fusione, che esclude ogni contrapposizione, crea una particolare atmosfera sonora, della quale è componente importante l'organo, usato in modo da sottolineare il timbro opaco e come velato.

Le due voci soliste compaiono nella seconda parte dell'Offertorio (Hostias et preces tibi) e nel Lìberame il baritono, nel Pie Jesu il soprano. Sono trattate in modo essenzialmente lirico, con piana e semplice effusione melodica.

Il Requiem è impregnato di un lirismo sommesso e intimo che rifugge da ogni esteriorità o urto violento di contrasti, ed è invece animato da una profonda melanconia. La raffinatezza delle tinte, la sobrietà del canto, l'eleganza dell'esposizione, la discrezione del porgere non nascondono nel Requiem dì Fauré la solitudine amara di chi ha preso coscienza della sconsolata impotenza dell'uomo e ne esprime una dolente, equilibrata accettazione.

 La distanza rispetto agli altri modelli di Requiem è ben evidenziata dalle parole dell’autore stesso: «Il mio Requiem si dice che non esprima affatto lo sforzo della morte, al punto che qualcuno lo definisce una “ninna-nanna” della morte, ma è così che io sento la morte, come un delirio felice, una aspirazione alla felicità dell’aldilà piuttosto che come un passaggio doloroso. Bisogna accettare la natura dell'artista. Forse, può essere che io qui abbia cercato, d’istinto, di uscire dalla convenzione. Certo, io ho voluto fare un’altra cosa».

«Né devoto né scettico» si definiva lo stesso Fauré: in questo suo atteggiamento, così lontano dalle passioni e dalle ribellioni prepotenti, e perciò ricche di fede e di forza, dei musicisti romantici, sta la chiave della modernità o meglio dell'attualità della sua musica.

Il Coro Polifonico "Città di Tolentino", storica istituzione musicale cittadina, ha stretto con il Comune un accordo di collaborazione per gli anni 2023, 2024 e 2025 che preveda l’impegno da parte del coro ad organizzare una serie di eventi e concerti e da parte del Comune a sostenere tali attività attraverso la concessione di un contributo a parziale copertura delle spese e lo spazio per le prove, essendo la sede associativa inagibile a causa del sisma del 2016.

Per l’anno in corso sono previsti il 14 aprile 2023, alla basilica di San Nicola, l’esecuzione del Requiem di Gabriel Faure’ per soli, coro, strumenti e organo; a giugno e luglio XXVII Festival di musica corale con diversi momenti musicali e concerti; il 24 giugno concerto di canzoni napoletane con la partecipazione di Emanuele Cedrone; il 25 giugno laboratori di musica per bambini, concerto di voci bianche e alle Terme di Santa Lucia “Bohemian Rhapsody”, i Queen in coro; 30 giugno concerto con il Meleute Ensamble, un viaggio musicale nell’amore.

A luglio 2023 master class e una rassegna di concerti del coro newyorchese Ghostlight Corus, ospite dell’Associazione, presso il Castello della Rancia o presso le Terme Santa Lucia; il 24 settembre 2023, alla Basilica di San Nicola l’esecuzione del Pater Noster - Requiem for the living per orchestra, coro e solisti; il 16 dicembre 2023, al Teatro Vaccaj, il tradizionale concerto di Natale.

“È intendimento del coro organizzare anche il XXVII Festival della musica corale, con dieci eventi musicali in centro storico, qualora l’associazione riesca a reperire le necessarie risorse attraverso attività di ricerca sponsor”, fa sapere il Comune.

Il Coro polifonico città di Tolentino, nato nel 1980, ha all'attivo una intensa attività concertistica sia in Italia che all'estero (Jugoslavia, Germania Federale, Francia, Grecia, Polonia, Spagna, Olanda, Austria, Boemia, Repubblica Ceka, Belgio, Lettonia, Repubblica Slovacca, Portogallo e Russia).

 Dal 1984 organizza il festival di Cori Polifonici "Città di Tolentino" nell'ambito del quale si svolgono mostre di editoria musicale, convegni e concerti cui prendono parte le migliori formazioni coristiche italiane e estere.

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