Il prossimo 4 giugno San Ginesio ospiterà la 21° Edizione de "Il Ritorno degli Esuli". La manifestazione nasce nel 1963 dalla collaborazione tra i comuni di San Ginesio e Siena con l'intento di rievocare un fatto storico accaduto a metà del 15° secolo.
Si tratta delle vicende di un gruppo di ginesini, esiliati per motivi politici, che dopo molte peripezie, vengono accolti a Siena. In questa città gli esuli si mostrarono così operosi e meritevoli che, a seguito dei buoni uffici degli ambasciatori senesi, gli esuli furono riaccompagnati nella loro città natale recando in dono un crocifisso ligneo e gli statuti.
La manifestazione si caratterizza per la condivisione di questo momento di riconciliazione, oltre che con gli illustri amici senesi, con i comuni che hanno importanti legami storici e attuali con San Ginesio.
Si tratta della più antica e prestigiosa rievocazione ginesina. Si svolge ogni 3 anni e la prima edizione risale al 9 giugno 1963. È l'unica manifestazione in Italia a poter vantare la partecipazione attiva di una delegazione del Corteo storico della Municipalità di Siena. Dal 2017, inoltre, il corteo senese è stato arricchito dal Labaro del Magistrato delle Contrade. Questa nuova simbolica partecipazione ha inserito all’interno dell’iniziativa anche le 17 "consorelle", aprendo la possibilità a inesplorati territori di collaborazione.
Oltre all’esclusiva partecipazione della delegazione senese, la manifestazione vede la presenza di gruppi di figuranti provenienti dalle più importanti rievocazioni marchigiane aderenti all’Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche Amrs, desiderose di omaggiare l’illustre sorella toscana. Tra tutte segnaliamo la "Corsa alla Spada" di Camerino, per i profondi legami storici tra i due Centri e la "Cavalcata dell’Assunta" di Fermo, città protagonista, questa volta come nemica, della più giovane delle rievocazioni organizzate dall'Atsg, ovvero "La Battaglia della Fornarina".
La manifestazione prevede che il corteo comunale, i figuranti delle quattro porte in cui è divisa la città, le delegazioni delle altre rievocazioni, radunate in piazza A. Gentili, dopo aver ricevuto il messaggero a cavallo che annuncia l’imminente arrivo degli Esuli, si rechino fuori Porta Picena. Da un irreale silenzio emerge lontano il suono dei tamburi senesi.
All'apparire del Carro trainato da buoi che trasporta il Crocifisso, le chiarine d’argento dei trombetti comunali spezzano la tensione che si distende in un lungo applauso. L'abbraccio tra il Podestà e il capo degli Esuli completa una narrazione tutta volta all'emozione, nel segno della pace e della riconciliazione. Il corteo riguadagna Piazza Alberico Gentili dove i saluti delle autorità concludono la giornata.
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