Dieci anni di storie, emozioni e immagini: la grande festa di Picchio News in un posto da sogno (FOTO e VIDEO)
Dieci anni di informazione, dieci anni di storie raccontate con passione e dedizione. Un traguardo importante, celebrato non a caso, venerdì 12 settembre, in una cornice che sembra uscita da un sogno, ma che è, al contrario, ancorata alla storia: Villa Koch a Recanati. Questo gioiello neoclassico, arricchito da tocchi liberty, ha offerto il palcoscenico ideale per una serata che, come da miglior copione teatrale, ha trasformato l'evento in un vero e proprio spettacolo in due atti.
Sotto la sapiente regia del direttore Guido Picchio, la villa ha smesso i panni della storica dimora per diventare un teatro a cielo aperto, le cui trame sono state magistralmente tessute e condotte fino all'epilogo finale da Daniela Gurini.
La prima parte ha visto la proiezione del racconto di trent’anni di storia fotografica di Guido Picchio, davanti agli occhi increduli degli ospiti: dall’America’s Cup a San Diego, passando attraverso le guerre a Sarajevo, in Kosovo, in Afghanistan, i terremoti che hanno dilaniato il centro Italia, le paparazzate finite su tutti i giornali nazionali, fino all’ultimo viaggio del papa Wojtyla. Frammenti fotografici che racchiudono una vita, quella dell’umanità in tutte le sue declinazioni. Un corollario di immagini proiettate che è stato reso ancor più profondo e approfondito dalle testimonianze di chi- in questa parabola trentennale- ha preso parte alle ‘avventure’ del Picchio.
Tra queste, ad avvicendarsi, c’è stata quella della giornalista Laura Trovellesi Cesana, con cui il direttore Picchio ha documentato la competizione velica più antica e prestigiosa del mondo.
Andrea Angeli, funzionario italiano delle Nazioni Unite in molti scenari di guerra, tra cui Cile, Iraq, Namibia e Cambogia. Angeli, nel corso della serata, ha ricordato quando al bar da ‘Pierino’ lasciò un giubbetto antiproiettile e un pass per Sarajevo, destinati a un Guido Picchio ancora ignaro di tutto. Ed è così che dall’oggi al domani si è ritrovato a immortalare gli scenari più drammatici dell’epoca. Scatti che hanno fatto il giro del mondo su tutte le pagine dei giornali internazionali.
Sul solco di un animo curioso, poliedrico e anche iperattivo, nella carriera del direttore non poteva mancare l’esperienza da paparazzo, sollecitando l’ira delle star e rischiando più volte o la propria pelle o il tribunale, nel migliore dei casi. In questa avventura ha avuto la fortuna di incontrare il “King”, il Re dei Paparazzi, Rino Barillari che è intervenuto ribadendo l’amicizia che lo lega a Guido e la sua capacità di fotografare con un’inquadratura e un tempismo così azzeccati tanto da essere quasi inconsapevoli, innati.
Poi è stato il turno di Carlo Iammarino, vigile del fuoco e amico che Guido ha conosciuto sui luoghi dove il terremoto, più volte, ha portato devastazione; grazie a lui e agli altri vigili del fuoco ha potuto svolgere in sicurezza e in maniera professionale il suo lavoro da fotografo, toccando con mano che cosa significa la vita prima, durante e dopo il sisma.
Sempre legato allo scenario del terremoto ha preso la parola l’ex sindaco di Muccia, Mario Baroni che ha ricordato come, grazie alle conoscenze e amicizie di Picchio, è stato possibile raccogliere dei fondi per dare alla comunità una chiesa, che è stata in primis un luogo in cui ritrovarsi.
Infine, Don Felice Riva, giunto da Roma ha benedetto gli invitati. Occorre sottolineare che non è stata la solita benedizione perché a essere pronunciata è stata una preghiera siglata dal nuovo papa Leone XIV.
Chiuso il Primo Atto, si è passati al Secondo con un cambio di scenografia, spostandosi nello spiazzale antistante la facciata del Palazzo, con i tavoli allestiti per una cena che poteva solo che promettere bene, al chiaro di tenui luci e candele sparse sui tavoli.
Ma l’atmosfera più bella è stata creata dagli ospiti stessi, più di un centinaio, tutti legati da affetto e stima nei confronti di Guido, venuti da ogni parte, anche da fuori Regione, per festeggiare il traguardo di Picchio News. Un traguardo celebrato con un propizio taglio di una torta che ha fatto gioire i palati di tutti i presenti, firmata Nino Caffè.
La serata, come conviene a una festa che si dice tale, è stata attraversata dal fil rouge della musica, impreziosito dall'elegante Marta Porrà che ha interpretato un medley dei Queen e “Il mio canto libero” di Lucio Battisti.
Per finire i carismatici Favelas che hanno regalato momenti unici con un loro repertorio di canzoni, tra riflessioni e danze, e con una selezione- tutt’altro che scontata- di brani rock e blues.
“Ringrazio con affetto tutti i presenti, i partner della serata e in particolar modo Germano Ercoli, Umberto Antonelli e Mauro Quacquarini che, da oltre vent’anni, mi sono sempre stati vicini e continuano a esserlo”, ha concluso il direttore Guido Picchio.
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