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San Ginesio, dipendenze e legalità: incontro con gli studenti alla scuola "Betti"

San Ginesio, dipendenze e legalità: incontro con gli studenti alla scuola "Betti"

Lunedì 11 dicembre il Lions di Macerata Sferisterio, in collaborazione con le associazioni “Insieme in Sicurezza” e “Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza” ha organizzato un incontro sulla legalità e sulle dipendenze all'Istituto "Ugo Betti" di San Ginesio, cui hanno partecipato gli alunni di sei classi dalla prima alla terza media.

Hanno introdotto i presidenti Fulvio Del Monte del Lions e Romeo Renis di "Insieme in Sicurezza", i quali hanno invitato gli studenti a recepire le notizie fornite dai relatori, di farne tesoro in modo da poter sempre discernere e comprendere il pericolo insito nelle decisioni da prendere: "talvolta ciò che appare piacevole e bello nasconde insidie che pregiudicano tutta la vita".

L’ex questore Giorgio Iacobone si è soffermato sulla legalità, coinvolgendo gli studenti, rappresentando loro possibili situazioni di vita reale, implicanti decisioni opposte: quella illegale, apparentemente più conveniente, finiva per portare dritto ad abbracciare la delinquenza, quella legale, meno conveniente in apparenza, alla distanza si rivelava giusta e fruttifera.

Il presidente dell’associazione “Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza” Giuseppe Bommarito si è rivolto agli studenti indicandoli, per la loro fascia d’età, come i soggetti che più fanno gola agli spacciatori. "Sono adolescenti, ingenui al punto giusto, curiosi, adescabili proprio in un’età tra le più pericolose. Ottenerne la dipendenza significherebbe per loro una miniera da sfruttare per decine di anni. Per le organizzazionii criminali la droga costituisce l’affare più remunerativo che esista, il modo più celere per guadagnare sulla pelle dei giovani"

A scalare guadagnano tutti tanto, dai produttori agli importatori, ai grossisti fino al pusher sottocasa e a nessuno di loro interessa il danno che fanno. L’adescamento avviene spesso  con le frasi, “prova… se non ti piace non la prendi più”…. oppure “fatti tanto tu sei forte quando vuoi smetti”o ancora "vedi come ti senti meglio"; sono tutte frasi dette ben consapevoli della loro falsità, ben sapendo che l’entrata nel tunnel è facile e celere, mentre l’uscita è difficile, lunga, con cicatrici che non vanno mai via. Il racconto della vicenda personale dell'avvocato Bommarito, che ha visto il figlio morire sulle sue ginocchia per un’overdose di eroina ha commosso gli studenti ed è stata la testimonianza più significativa per dimostrare la pericolosità della droga.

Molta attenzione è stata riservata al dottor Giorgio Tombesi per i 41 anni in servizio presso l’unità operativa di gastroenterologia  dell’ospedale di Macerata che, con diapositive, ha illustrato i mali derivanti dalle varie dipendenze, l’incidenza che hanno sul corpo umano e come, quando colpisce la parte celebrale del corpo, determini situazioni non più recuperabili. Malattie che nel passato si riscontravano in pazienti over 80 e ora si registrano in quarantenni: sono dati molto tristi.

Studenti e docenti hanno posto domande a tutto campo, da come intervenire in caso di overdose, a come fare per contrastare più efficacemente lo spaccio, a testimonianze di tragiche situazioni vissute, all’origine della droga, a come fare per sconfiggerla, all’utilizzo per terapia, all’assunzione involontaria in discoteca, ai controlli negli aeroporti. 

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