Roberto Vecchioni incanta lo Sferisterio: il Banco Marchigiano dona cinque mila euro all'Associazione G.A.I.A. Onlus (FOTOGALLERY)
Una serata esclusiva quella che è andata in scena questa sera allo Sferisterio di Macerata. “Il Banco Marchigiano ascolta L'INFINITO" ha visto il teatro del capoluogo gremito in ogni ordine di posto (2.400 le persone presenti) grazie alla presenza dei tanti soci dell'istituto di credito, arrivati nel centro storico di Macerata per godere del concerto di Roberto Vecchioni. Una serata-evento dal grande spessore sociale: l'incasso sarà infatti devoluto in beneficenza all’Associazione “Progetto G.A.I.A. Onlus”, presieduta dal Dottor Filippo Marilungo, attiva presso il reparto oncomatologico pediatrico dell’ospedale “Salesi” di Ancona.
Il Professore ha regalato ai presenti dei fantastici momenti attraverso l'esecuzione del suo concept album, volutamente non pubblicato in digitale, che lui stesso ha definito "non dodici canzoni ma una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti". Nostalgia, rabbia politica, amore e autobiografia. Vecchioni è sempre lui, un uomo d'altri tempi che non tramonta mai e che sa coinvolgere, come un bravo Professore, il suo pubblico. Un romantico nostalgico che attraversa con la musica e con le parole il suo tempo e la sua epoca.
Vecchioni ha arricchito la serata con aneddoti letterari e di vita vissuta, come il giorno in cui conobbe Francesco Guccini. "Lo incontrai a Sanremo. Lui stava seduto su un divano, lo occupava tutto - ha scherzato -. Mi disse 'tu sei quello che ha scritto la canzone di quelli allo stadio?'. Io gli risposi: 'sì, tu invece sei quello del trenino che va a sbattere'. È sempre stato così tra noi."
"La mia ragazza", "Mi manchi", "Sogna ragazzo sogna" e i pezzi del nuovo album. Il Professore, che più volte si è emozionato, tra un brano e l'altro non ha mancato di regalare una "piccola" lezione di vita e un momento di riflessione ai presenti, salutandoli con una commovente "Luci a San Siro" e una altrettanto coinvolgente "Samarcanda".
Nota di merito anche alla performance del DG del Banco Marchigiano, Marco Moreschi, che ha interpretato, senza nascondere l'emozione, "Ho conosciuto il dolore" di Vecchioni. Il Prof. è stato poi omaggiato del Disco d'Oro griffato Banco Marchigiano.
"Vi inviterei tutti sul palco per vedere che effetto fa - ha esordito il Direttore del Banco Marchigiano Marco Moreschi -. Mi dicevano che questo posto era magico ma non credevo così tanto. Questa per noi è una serata magica perché festeggiamo la nascita di una nuova realtà voluta dal nostro Presidente Sandro Palombini."
"Voglio ringraziare tutti i presenti per questa serata voluta dalla direzione generale - ha commentato Palombini -. Due anni fa abbiamo deliberato un progetto per far crescere una banca di carattere regionale e abbiamo fatto passi molto importanti. In un anno e mezzo abbiamo aperto tre filiali ad Ancona. Nel 2018 abbiamo modificato la denominazione sociale e la dimensione della banca è raddoppiata: da 4mila soci siamo passati a 9mila, con una operatività che è passata da due province a quattro. Un valore è stato dato anche dalle tante attività culturali, benefiche e assistenziali che abbiamo messo in atto. Il bilancio del 2018, chiuso qualche giorno fa, ha dato risultati buoni e numeri lusinghieri per il 2019."
"Questo di oggi è un evento straordinario ed emozionante" - ha aggiunto Marco Bindelli, Vice Presidente del Banco Marchigiano.
La parola poi alla vice presidente dell'Associazione Gaia Onlus Maria Paoloni. "Questa sera abbiamo dimostrato il 'poco fatto da molti'. Io prima di rivestire il mio ruolo da vice presidente sono una mamma e abbiamo dimostrato, insieme, di poter dare un aiuto non solo affettivi e psicologico ma anche economico al reperto del Salesi di Ancona ."
Presente sul palco anche il primario del reparto di oncologia pediatrica del nosocomio idrico, il Dottor Piermani che ha ringraziato i presenti per aver dato un "contributo per la salute dei bambini e per le famiglie."
Foto di Lucia Montecchiari
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