Civitanova, bici elettriche modificate come ciclomotori: sequestri e multe da 6.500 euro
Proseguono con regolarità e fermezza i controlli stradali da parte della Polizia Locale di Civitanova Marche, impegnata in un’azione di contrasto al fenomeno dei mezzi non a norma. Gli accertamenti, finalizzati sia alla sicurezza della circolazione sia alla tutela della legalità, hanno portato a nuove sanzioni e sequestri.
Nei giorni scorsi, nell’ambito di servizi mirati, gli agenti hanno effettuato verifiche su decine di ciclomotori e biciclette a pedalata assistita, con l’obiettivo di individuare modifiche non consentite, in particolare agli scarichi acustici e ai sistemi elettronici di propulsione.
I ciclomotori controllati sono risultati tutti regolari, segnale — secondo gli agenti — di una crescente consapevolezza tra i cittadini sull'importanza del rispetto delle norme.
Diversa la situazione per due bici elettriche “truccate”, fermate in momenti diversi: una durante un normale controllo stradale, l’altra in seguito a un incidente. Entrambi i mezzi sono risultati modificati per superare i 25 km/h consentiti, trasformandoli di fatto in ciclomotori, senza che fossero immatricolati né coperti da assicurazione. I conducenti, un cittadino filippino e uno pakistano, sono risultati privi anche della patente necessaria.
Le sanzioni sono state pesanti: 6.500 euro ciascuno, oltre al fermo amministrativo e al sequestro dei veicoli per la confisca.L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di controlli che verranno ulteriormente intensificati: nella prima decade di ottobre, infatti, Civitanova ospiterà un servizio ad alto impatto con la collaborazione dell’officina mobile della Motorizzazione Civile di Bari.
Il comandante della Polizia Locale sottolinea che l’obiettivo non è solo repressivo, ma anche educativo: «Il nostro scopo non è solo sanzionare, ma soprattutto prevenire e sensibilizzare. Chi circola con mezzi non conformi o senza titoli abilitativi mette a rischio sé stesso e gli altri. Il rispetto delle regole è condizione fondamentale per la sicurezza e la convivenza civile»,
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