Overtime conquista anche Cecina: grande successo per l'edizione "Spring"
La squadra di Overtime vince e convince non solo in casa, ma anche in trasferta. A confermarlo anche al di là del tradizionale appuntamento autunnale a Macerata, sono la sconfinata passione e la straordinaria partecipazione che hanno accompagnato il debutto di Overtime Spring, l’edizione primaverile del Festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo andata in scena a Cecina (Livorno) nel weekend appena trascorso.
Tre intense giornate di storie ed emozioni raccontate dai grandi campioni di ogni epoca e dai maestri della letteratura sportiva italiana, che da venerdì 6 a domenica 8 giugno hanno animato un inedito e particolarmente apprezzato weekend sulla costa tirrenica.
Dopo il tutto esaurito delle prime due giornate, nella mattinata di domenica 8 giugno Cecina ha salutato Overtime e le sue emozioni accogliendo nel Palazzetto dei Congressi un’autentica colonna portante del giornalismo italiano. Tra fuoriclasse del pallone e miti della canzone italiana, dialogando con Andrea Capretti di Radio Sportiva, Marino Bartoletti ha presentato “Il Festival degli Dei”, ultimo atto di un’appassionante e premiatissima saga dedicata ai grandi miti del passato.
In uno scambio continuo tra il calcio e la musica, da Lucio Dalla a Diego Maradona, passando per Mia Martini, Domenico Modugno, Paolo Rossi e Stefano Borgonovo, ancora una volta Bartoletti ha deliziato la platea di Overtime alla sua maniera, condividendo con i presenti alcuni passaggi di un libro in grado di commuovere, ma anche di strappare sorrisi.
La canzone preferita di Marino Bartoletti? «"Io che non vivo senza te", perché penso a Overtime» racconta al pubblico di Cecina, che allo stesso modo si è affezionato al Festival fin dai primissimi appuntamenti, dialogando con competenza, garbo e un profondo amore per lo sport insieme ai suoi grandi protagonisti, in campo e fuori.
Dal taglio del nastro con il cecinese doc Massimo Bulleri all’incontro conclusivo con Marino Bartoletti, senza dimenticare i numerosi visitatori giunti dal Centro e dal Nord Italia per ascoltare le storie di Federico Buffa, i ricordi di Gianni Rivera e Francesco Moser, e ridere con gli striscioni di Cristiano Militello, il format di Overtime ha saputo coinvolgere ed entusiasmare appassionati e sportivi di ogni età, confermandosi punto di riferimento nel panorama culturale italiano.
In attesa di fare ritorno nelle Marche per la quindicesima edizione di Overtime, dedicata al tema delle scelte, in programma a Macerata da mercoledì 8 a domenica 12 ottobre, il bilancio di questa prima edizione non può che essere ampiamente positivo.
«Siamo entusiasti e profondamente grati per l’accoglienza che Cecina e la Toscana hanno riservato a questa prima edizione - commentano Angelo e Michele Spagnuolo, organizzatori di Overtime Spring - In queste tre giornate abbiamo respirato passione ed emozioni autentiche, condiviso ricordi indimenticabili e stretto un legame speciale con un territorio e una comunità sportiva estremamente partecipi. Ringraziamo l’Amministrazione comunale, Nicola Calzaretta i partner e tutti gli ospiti che hanno creduto in questo progetto: Overtime non è solo un Festival, ma una comunità che cresce, si muove e racconta».
«Voglio ringraziare lo staff di Overtime e Nicola Calzaretta per aver organizzato questa prima edizione primaverile del Festival - dichiara il sindaco Lia Burgalassi - Cecina sarà felice di ospitare una seconda edizione ancora più importante il prossimo anno».
«Mi unisco ai ringraziamenti all’Amministrazione comunale, al sindaco Burgalassi e all’assessore allo Sport Michele Bianchi. La base del successo di questa edizione sta nell’associazione culturale Pindaro e nella squadra di Overtime, composta da Angelo, Michele, Pamela e da tutti i ragazzi che hanno contribuito al Festival - afferma Nicola Calzaretta, collaboratore del Guerin Sportivo, nonché amico di vecchia data del Festival ed autentica anima di questo Overtime ospitato nella sua città - È stato davvero un bel momento per Cecina e speriamo di ripeterlo il prossimo anno».
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