A Montelupone il convegno "L’espansione del lupo - Problematiche e ipotesi gestionali". Si svolgerà sabato 15 aprile, alle ore 9, al teatro Nicola degli Angeli e vedrà al centro del dibattito il ritorno del predatore il cui legame con gli esseri umani affonda le radici nella notte dei tempi e si perde nelle leggende e nel mito.
"Un convegno che nasce da un’idea di Franco Perco, già direttore del Parco Nazionale dei Sibillini dal 2010 al 2016, scomparso lo scorso anno, mio caro amico e un luminare nel settore della gestione faunistica in Italia - ha spiegato il sindaco Rolando Pecora -. È dedicato alla sua memoria".
Il lupo appenninico, dopo aver sfiorato l’estinzione tra gli anni Sessanta e Settanta, è tornato a ri-colonizzare lo stivale sulle sue zampe con oltre 3mile e 300 esemplari, aiutato da leggi di tutela, campagne di sensibilizzazione e dalla trasformazione del paesaggio.
Dopo i saluti del sindaco Rolando Pecora, interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini; il dottor Willy Reggioni responsabile del servizio conservazione della natura del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano; il dottor Paolo Forconi zoologo dello studio faunistico Chiros; la dottoressa Giulietta Mungo veterinaria e dirigente di sanità animale della Regione Marche AV3; il dottor Duccio Berzi, dottore forestale; il dottor Paolo Giacchini, biologo Hystrix srl; Roberto Gatto, Regione Marche, direzione agricoltura e sviluppo rurale.
Il ritorno del lupo nelle zone da cui era scomparso per decenni o secoli pone la grande sfida di riuscire a instaurare una pacifica convivenza, per gli allevamenti, cercando di prevenire i danni e rispettare le leggi comunitarie, ma anche attraverso una corretta comunicazione e informazione con i cittadini. "Negli anni si sono registrati casi di lupi giovani, alimentati dall’uomo come fossero cani randagi. Mitigare queste situazioni conflittuali richiederà impegno e proprio nel corso del convegno saranno illustrate prospettive e possibilità" spiega il primo cittadino di Montelupone, Rolando Pecora.
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