Macerata, serata di beneficenza dedicata ai minori in difficoltà: Kiwanis presenta "La casa sull'albero"
Si è svolta sabato 18 novembre, presso la cornice di Villa Giustozzi, la serata di beneficenza dedicata ai minori che vivono situazioni di disagio organizzata dal Kiwanis Club di Macerata.
Il nome “Kiwanis” deriva dall’espressione degli Indiani d’America “Nun- Kee-Wan-Nis, che significa “conoscersi meglio e lavorare insieme” ed è con questo spirito che è stato presentato il sostegno da parte dell’omonimo club maceratese al progetto “La Casa sull’albero. Un rifugio sicuro per minorenni e aiuto alle famiglie” fortemente voluto dalla attuale presidente, Patrizia Papetti.
“La struttura, inaugurata dalla Associazione Piombini Sensini ONLUS di Macerata lo scorso maggio alla presenza di autorità civili ed ecclesiastiche - ha spiegato Andrea Marangoni, responsabile dei servizi socio assistenziali dell’associazione - si trova in via dei Velini ed accoglie in semi-residenzialità bambini e ragazzi che si trovano in difficoltà i quali possono essere così seguiti e assistiti nelle attività di dopo scuola e ricreative, senza dover essere allontanati dalla famiglia”.
La presidente Papetti, nel suo discorso, ha ricordato il motto adottato da Kiwanis: “Serving the Children in the world” e l’imminente data del 20 novembre in cui si celebra in tutto il mondo la giornata internazionaleo dell’infanzia. Ha inoltre sottolineato che, al fine di sostenere il progetto in collaborazione con l’Associazione Piombini Sensini ONLUS, si lavorerà in sinergia con il Comune di Macerata, in particolare con l’assessore ai servizi sociali e vicesindaco Francesca D’Alessandro, presente alla serata.
La presidente ha illustrato le modalità di sostegno al progetto, a partire dalle iniziative di beneficenza durante tutto l’anno fino al prossimo allestimento di un gazebo, nella giornata del 3 dicembre, in centro a Macerata al fine di raccogliere fondi. Ha infine ringraziato i partecipanti per la generosità dimostrata, le autorità civili presenti ed il socio Giuseppe Renzi per aver deciso di devolvere l’intero ricavato del suo libro, edito da Mondadori e intitolato “Mi chiamo Giuseppe anch’io”, al progetto.
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