Macerata, frecciata al Papa e discorsi sulle droghe: divide il concerto di Venditti allo Sferisterio
Ha lasciato una eco di polemiche il concerto che ha visto protagonista Antonello Venditti allo Sferisterio di Macerata venerdì 16 agosto. Nelle oltre tre ore e mezzo di concerto, il cantautore romano ha intervallato l'esecuzione di alcuni dei suoi brani più celebri con monologhi che ne hanno spiegato la genesi.
Negli intermezzi, Venditti ha confrontato la realtà sociale degli anni '70, quella che ha visto nascere il suo album "Sotto il segno dei pesci", con quella attuale.
Proprio la celebrazione dei 41 anni dall'uscita di "Sotto il segno dei pesci" (datata 1978, ndr) è il tema del tour 2019 che lo sta portando in giro per l'Italia. I brani contenuti in quel lavoro sono stato eseguiti con la composizione originale della band dell'epoca, mentre i successi più recenti hanno visto il cambio di guardia sul palco con la formazione di musicisti attuale a cui Venditti si accompagna.
Uno spettacolo che ha deliziato i fan accorsi numerosi in un'Arena, praticamente sold-out, sollevando però anche qualche dibattito.
Tanti sono stati i taglienti monologhi di cui il cantante si è reso protagonista nel corso della lunga serata, non nascondendone l'orientamento politico. Riguardo la questione migranti, che infervora il dibattito pubblico, Venditti non ha risparmiato una frecciata a Papa Francesco: "Si contraddice quando afferma di aiutare i poveri. O fa il fenomeno e si prende 10 mila migranti a San Pietro, oppure inizia a pagare le tasse sugli immobili dividendo la ricchezza della chiesa".
Sferisterio spiazzato quando è stato toccato il delicato tema della droga, in una città che non ha dimenticato il brutale omicidio di Pamela Mastropietro: "I drogati sono fragili, e le ragazze sono ancora più deboli se lasciate in balia della loro dipendenza e del branco di spacciatori". Tra le pieghe del discorso Venditti fa anche implicito riferimento a Pamela quando afferma che si può finire con l'essere fatte a pezzi in una valigia.
Prima dell'esecuzione del brano "Lilly", il cantautore racconta anche di come il suo ex batterista Marcello Vento, fosse solito "bucarsi insieme alla compagna", affermando come quello dell'eroina sia stato un problema mai affrontato in Italia dagli anni Settanta.
Un riferimento va anche alla "marijuana come dono di Dio. Il vero problema è lo spaccio e chi vive sulle spalle degli altri".
Commenti