La vita di Dolores Prato messa in scena nelle vie del borgo: passeggiata speciale a Treia
Grande successo e partecipazione per la passeggiata patrimoniale teatralizzata che si è svolta a Treia nel pomeriggio di sabato, ideata da Edi Castellani presidente dell’Associazione Culturale ArTemisiaLab, con staff di attori, regia, coordinamento e naturalmente realizzazione testi, tutto a cura di alcuni soci della stessa Associazione Culturale treiese, con sede al Centro Storico in via Cardinale Grimaldi.
La “Passeggiata con Dolores” è stata un tuffo nel passato. ArtemisiaLab ha fatto rivivere su due differenti linee temporali che si sono magicamente ricongiunte in quelle due ore, poiché tra il vissuto dell’infanzia e la scrittura del romanzo integrale della sua vita sono passati più di settant’anni, la Dolores bambina, che ha vissuto a Treia, interpretata da Rachele Gennaro e la Dolores adulta, che oramai trasferitasi a Roma da molti anni scrisse da lì dei suoi accorati ricordi in terra marchigiana, interpretata da Morena Oro.
Sotto un cielo azzurro, un nugolo attento di spettatori è partito dalla piazza a seguito della Dolores bambina che li ha accompagnati per le vie principali, nei vicoli più misteriosi, le porte più importanti, i giardini e gli antichi palazzi più significativi per le vicende della scrittrice, sempre narrando stralci di vita e dipingendo i ritratti delle persone con cui ha vissuto a stretto contatto in quegli anni, gli zii, la signora Rosina, Caterina, riuscendo a commuovere i partecipanti con la genuinità e la leggerezza che solo una bambina ancora possiede e riesce a trasmettere agli altri.
Mentre Dolores bambina canticchiava la sua canzoncina preferita, come una pifferaia magica affascinava la serpentina di persone raccolte in una suggestione tangibile, la sua vocina allegra echeggiava fra i muri delle vie scaldati dal sole, avanzando il suo percorso ideale e vitale si andava intrecciando misteriosamente, in alcuni punti del paese “che è città” come scriveva ella stessa, con la figura più austera, diretta ma allo stesso tempo straordinariamente energica della Dolores adulta, che con cipiglio intenso e fluente raccontava aneddoti dei fatti e dei luoghi che hanno caratterizzato la sua crescita a Treia.
Le due voci, presenti e intense quanto perse e distanti in un tempo lontano si sono alternate perfettamente fino a ricreare uno sfalsamento temporale talmente efficace che i partecipanti si sono sentiti inaspettatamente quasi racchiusi in un'altra dimensione, tangibile il pensiero per tutti di come sarebbe stato per Dolores Prato ritrovare Treia semmai un giorno avesse avuto quel coraggio di tornarci che invece non l’ha mai più ghermita, andandosene.
Indicativo il particolare di vedere crescere il numero dei “camminatori pratiani” di via in via. Alle attrici va certamente dato il merito essersi messe totalmente al servizio del personaggio e di essere riuscite a restituire agli astanti una versione quanto più fedele ed emozionante della donna e della scrittrice che traspare dalle pagine travolgenti dei suoi libri, primo fra tutti "Giù la piazza non c’è nessuno", uno dei capolavori assoluti delle letteratura del Novecento.
Una delle scene più importanti ha visto la scrittrice bambina e il suo alter ego adulto sedute davanti la porta della sua Casa del Beneficio a raccontare scene di vissuto in quelle stanze riportate proprio in quel libro. Un altro momento toccante del percorso è stato rappresentato presso l’antico Convento, l’ambiente esterno ricco di architettura antica e il delizioso chiostro interno che si apre su un magnifico giardino verdeggiante hanno amplificato il suono di quelle sue parole impresse in “Scottature”, altro suo capolavoro letterario.
Durante l’evento ha portato il suo saluto, l’assessore alla Cultura e vicesindaco di Treia David Buschittari. La presidente di ArTemisiaLab Edi Castellani, che ha curato la regia della "Passeggiata con Dolores" ha dato appuntamento al prossimo settembre, ringraziando la consigliera Pari Opportunità della Provincia di Macerata Deborah Pantana, sia per la presenza che per il patrocinio all’evento.
Il percorso ha visto la straordinaria partecipazione, se pur breve, di Don Manuel, parroco della Città di Treia, chiamato da ArTemisiaLab ad interpretare Don Domenico Ciaramponi, lo zio prete di Dolores Prato.
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