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Civitanova torna indietro nel tempo: rivivono per un weekend le vicende dei Cesarini e del "nobile Ducato"

Civitanova torna indietro nel tempo: rivivono per un weekend le vicende dei Cesarini e del "nobile Ducato"

È stata presentata questa mattina, nella Sala dell’Amicizia, la tre giorni Civitas Nova dedicata ai Cesarini e il nobile ducato, che avrà luogo dal 4 al 6 ottobre a Civitanova, grazie all’associazione 'La torre che ride' che lo realizza in collaborazione con il comune di Civitanova e l’azienda Teatri, Atac spa, Marche all’opera, Sentinelle del mattino, Archeoclub, Centro studi Civitanovesi e con i patrocini di Ministero della Cultura e del Consiglio Regionale delle Marche.

Presenti questa mattina alla conferenza stampa il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore alla Delegazione Ermanno Carassai, il direttore artistico Stefano Cosimi, l’attrice Paola Cosimi, il direttore musicale Alfredo Sorichetti, Annamaria Vecchiarelli e Roberto Giannoni dell’Archeoclub cittadino, autori della ricerca storica insieme ad Alvise Manni, Paola Recchi direttrice dei Teatri insieme al consigliere Armando Lazzarini.

L’evento si incentra su Papa Giulio III che conferisce nel 1551 al barone romano Giuliano Cesarini l’amministrazione di Civitanova, cui si aggiunge l’anno seguente quella di Montecosaro, a pagamento di un credito di 14.000 scudi.

Dopo alterne vicende, lo scaltro nobile ottiene quelle terre in feudo perpetuo marchionale per sé e i suoi successori. Il 12 luglio del 1585, il neoeletto papa marchigiano Sisto V Peretti eleva Civitanova a "Nobile Ducato"

In assenza di eredi maschi, la casata si estingue alla fine del XVII secolo e il matrimonio di Livia Cesarini con Federico Sforza di Santa Fiora dà origine al casato degli Sforza Cesarini. Nel 1817 il feudo viene definitivamente soppresso.

Il programma si apre venerdì 4 ottobre, alle ore 17.30-19.30, nella Sala Consiliare, con il convegno "Civitas Nova. I Cesarini e il nobile Ducato". Moderatore: Stefano Cosimi e relatori: Alvise Manni (Il feudo Cesarini a Civitanova e Montecosaro); Filiberto Bracalente (Progetti sistini nel Piceno al tempo dei Cesarini); Roberto Giannoni (La Bolla Cesarini di Sisto V); Annamaria Vecchiarelli (La “Nobile duchessa” Clelia dai Farnese ai Cesarini); Stefano Papetti (Pellegrino Tibaldi nelle Marche).

Sabato 5 ottobre, Civitas Nova va in scena a Civitanova Alta, ore 21:15, Teatro "Annibal Caro" con "Il Ducato delle Dolci Colline", dramma storico di Stefano Cosimi per la regia di Andrea Rosati.

Domenica 6 ottobre, sempre a Civitanova Alta alle ore 17:00, si svolgerà il corteo storico dalla fermata della tranvia a Piazza della Libertà; il corteo simboleggia l’ultima visita fatta alla città nel 1601 da Clelia Farnese, vedova del marchese Giovan Giorgio e madre del duca Giuliano. Alle ore 17:30-18:30, in piazza della Libertà, spettacolo circense e alle ore 18:45-19:45, al teatro 'Annibal Caro', 'Clelia Farnese', dramma storico e regia di Stefano Cosimi, commento musicale Alfredo Sorichetti con il Quintetto Gigli.

Il sindaco Ciarapica nel suo intervento ha ringraziato Cosimi per l’opera di divulgazione storica svolta ed ha sottolineato: "Nel corso dei secoli le Marche hanno affrontato una moltitudine di vicissitudini storiche. Alcuni di questi episodi segnano momenti importanti, non solo per la nostra geografia, ma nella storia del nostro Paese. Un plauso alla Torre che Ride, che ridà vita al passato, facendoci ritrovare uniti, da marchigiani, nel racconto delle nostre comuni radici. La narrazione, che in questa occasione cade sulla storia della famiglia Cesarini, valorizza la città di Civitanova Marche e il suo Nobile Ducato".

Il maestra Sorichetti ha detto: "É bellissimo partecipare ad un evento così importante sulla storia della nostra città, così poco conosciuta. Il ruolo della musica è da una parte coinvolgere il pubblico, dall’altra il commento musicale arricchisce la narrazione sottolineando aspetti caratteristici dei personaggi, con gli strumenti tipici dell’epoca".

La professoressa Vecchiarelli e l’architetto Giannoni hanno illustrato l’opera di ricerca dell’Archeoclub, rimarcando la necessità di proseguire nelle iniziative divulgativa anche tra i giovani che poco conoscono le vicende storiche del feudo civitanovese, dapprima di rango marchesale e quindi ducale, dopo la bolla del marchigiano papa Sisto V Peretti.

 

 

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