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"Cinema e teatro per elaborare un trauma", Giorgio Felicetti chiude il Civitanova Film Festival

"Cinema e teatro per elaborare un trauma", Giorgio Felicetti chiude il Civitanova Film Festival

Con la proiezione del documentario Aftershock - La terra tremano, lavoro del regista Michele Ciardulli da un’idea di Giorgio Felicetti, si è concluso ieri (21 maggio) al cine-teatro Cecchetti la prima parte del Civitanova Film Festival.

La pellicola nasce infatti dallo spettacolo La terra tremano di Felicetti, che ha ispirato la realizzazione di un documentario che vuole indagare come il teatro possa essere mezzo di aggregazione ed elaborazione collettiva di un trauma: in questo caso, del sisma.

“In questo lavoro teatrale è successa una cosa sorprendente, per alcuni aspetti anche per me che l’ho scritto - ha ripercorso Felicetti la genesi dell’opera -. Quando siamo arrivati  con questa narrazione nelle zone del Cratere, si è creato qualcosa di speciale tra attore e pubblico, sensazioni uniche: la vera catarsi con la platea, che manifesta quella funzione primaria del teatro di elaborare un dolore attraverso il racconto. In questo spettacolo siamo andati oltre, molto oltre, perché abbiamo vissuto qualcosa di antico e rituale. Tutto questo non poteva andare perduto, perché è troppo grande quello che questa comunità sta vivendo”.

Inevitabile, il pensiero del terremoto porta alla mente la recente catastrofe che si è abbattuta sull’Emilia Romagna. “L’Italia è un paese meraviglioso e fragilissimo e dobbiamo con urgenza scegliere come vivere sopra questo Paese - ha riflettuto Felicetti -. Ritrovarci a vedere sul grande schermo il racconto di una catastrofe avvenuta quasi sette anni fa, quando una è in corso, fa pensare come una catastrofe tenda a mangiarsi un’altra, a far perdere la memoria del passato. E questo si ripeterà alla prossima catastrofe, che cancellerà la memoria. E invece sarebbe necessario fermarsi a ragionare su come vogliamo vivere il territorio, perché se facciamo finta di niente stiamo solo procrastinando la prossima lacrima”.  

La domenica del Cff è iniziata con la proiezione di Corti Young, spazio riservato alle scuole in collaborazione con l’Ic Via Tacito ed è proseguito con il cortometraggio Dalle macerie verso la luce, realizzato dai ragazzi dell’istituto di istruzione superiore Leonardo Da Vinci. Il progetto, di più ampio respiro, ha visto gli studenti realizzare anche il docufilm con scorci di Vestignano di Caldarola prima e dopo il terremoto e interviste agli abitanti del borgo, mettendo in luce gli antichi lavori e la bellezza del luogo prima del sisma.

Il CFF, arrivato alla sua nona edizione, accompagnerà il pubblico fino a luglio e intanto va avanti con tre appuntamenti infrasettimanali. Il primo è in cartellone martedì 30 maggio al ristorante Vitanova, al Lido, quando si parlerà alle 18 con i critico cinematografico Roy Menarini del libro Hitchcock, la donna che visse due volte e dalle 21.15 si andrà al cine-teatro Cecchetti: Giulio Sangiorgio ci racconterà i primi 30 anni di Film Tv, poi ragioneremo con Davide Ferrario dopo la proiezione del suo documentario Umberto Eco - La biblioteca del mondo (ingresso 4 euro). Il CFF è organizzato dall’Aps Favolacce con la collaborazione del Comune di Civitanova Marche e dell’Azienda dei Teatri di Civitanova.

 

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