Trentaquattro appuntamenti in quattro cartelloni principali, più una sezione extra “Altri percorsi” con almeno dieci ulteriori date. Sono i numeri della nuova stagione teatrale 2025/2026 del Teatro comunale di Caldarola, presentata in conferenza stampa e per la prima volta pensata non solo per il paese, ma per l’intero territorio dei cinque Comuni coinvolti: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
L’organizzazione, affidata alla Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia, porta in scena una proposta senza precedenti per varietà e quantità, capace di soddisfare pubblici di tutte le età.
Il cartellone si apre con la 14ª edizione di “Dialettiamoci”, la rassegna di teatro dialettale che proporrà dieci spettacoli fino a dicembre. Segue la seconda edizione di “Brillanti a Teatro”, con la direzione artistica di Francesco Facciolli, sette appuntamenti più un fuori abbonamento, accompagnati da aperitivi a base di prodotti locali nella Sala Tonelli.
Due le novità assolute: “Ragazzi a Teatro”, con quattro appuntamenti domenicali pensati per bambini e famiglie, e i “Caffè letterari”, dodici incontri con autori e scrittori del territorio ospitati nei locali dei cinque Comuni.
Il presidente della Compagnia Valenti, Fabio Macedoni, ha sottolineato il valore di una stagione costruita insieme: «Da quest’anno tutti i cinque Comuni hanno aderito a tutte le iniziative del teatro, a dimostrazione della dimensione territoriale del progetto. E per i premi di Dialettiamoci, oltre alle targhe ci sarà anche un piccolo contributo economico per valorizzare le compagnie».
Orgoglio anche da parte del sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni: «Questa presentazione così partecipata dimostra che fare squadra porta risultati concreti. È il segno di un teatro non solo di Caldarola, ma dei cinque Comuni».
Il regista e attore Francesco Facciolli ha posto l’accento sulla rassegna dedicata ai più giovani: «Educare al teatro è fondamentale: i pubblici stanno invecchiando e spesso non sono abituati a frequentare le sale. Parlare ai ragazzi è una sfida necessaria per il futuro».
A chiudere l’incontro, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha ricordato come l’esempio del Teatro di Caldarola debba fare scuola: «Questa sinergia per la cultura può diventare un modello anche per altri settori».
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