“Il continuo aumento delle spese delle materie prime, sta generando una speculazione che non consente alle imprese di coprire tutti i costi”. Ad affermarlo è Roldano Tartarelli dell’impresa edile Roldedil di Corridonia
Il problema riguarda in particolar modo la ricostruzione post-sisma e il bonus 110, ovvero i lavori di adeguamento degli edifici da eco bonus e sisma bonus.
“In questi ultimi mesi – spiega Tartarelli - la maggior parte delle materie prime ha avuto un’impennata dei prezzi impressionante, in particolare il ferro e il legno, dove il prezzo d’acquisto da parte dell’impresa è maggiore di quello che si trova nell’elenco da capitolato e da contratto”.
“ In questi giorni – prosegue - mi sono consultato con altre ditte e colleghi e c’è molta preoccupazione nell’effettuare il proseguo di lavori già iniziati e, in questo momento, di andare ad aggiudicarsi nuove commesse senza sapere se il materiale potrebbe ulteriormente aumentare, considerando anche che i fornitori ti garantiscono il prezzo di vendita del prodotto con un massimo di 30 giorni”.
“Anche la Confartigianato – conclude l’imprenditore - si è molto sensibilizzata sul problema e sta cercando di poter fermare questa emorragia economica, ma se non intervengono in primis il Governo e l’Europa credo che sia la ricostruzione sisma che il bonus 110 possano avere un serio rallentamento, e considerando che dietro all’indotto dell’edilizia c’è una grossa fetta dell’economia italiana, penso che ci sarà di nuovo una grande crisi come quella del 2008”.
Fileni ancor più vicina alle famiglie nell’anno della pandemia
Venerdì 25 Giugno, nella splendida cornice di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, a partire dalle 18.00, si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio erogate dalla Fondazione Marco Fileni alla presenza delle autorità cittadine e della famiglia Fileni. Un momento che ha testimoniato l’impegno della famiglia in ambito sociale ed il forte radicamento al territorio.
“Con lo scoppio della pandemia - si legge in una nota dell’azienda - e delle conseguenti restrizioni che hanno colpito duramente anche i più giovani e i loro percorsi scolastici, la Fondazione ha sentito ancora più forte la propria vocazione a contribuire al sostegno delle carriere studentesche dei ragazzi più meritevoli del territorio. La Fondazione Marco Fileni ha contributo fattivamente alla campagna organizzata dalle istituzioni jesine per fornire computer ai ragazzi costretti a casa in didattica a distanza. Attraverso la realizzazione della partnership con il Gruppo Econom Italia la Fondazione ha donato quindi 20 laptop tra la Onlus Padre Oscar Centro servizi Caritas di Jesi e l’Oikos di Jesi, che si occupa di dipendenze patologiche, minori vittime di maltrattamenti e abusi. Tale progetto è mirato a contribuire allo sviluppo delle competenze digitali dei più giovani”.
“Con le borse di studio e con la consegna dei computer - ha spiegato Roberta Fileni Vicepresidente del gruppo - la famiglia Fileni intende riconfermare il proprio ruolo di azienda vicina alle famiglie che, in una situazione come quella attuale, hanno bisogno di certezze ed aiuto concreto a partire dal futuro dei propri figli”.
La Fondazione Marco Fileni
Nel 2016 la famiglia Fileni ha costituito la Fondazione Marco Fileni in memoria di Marco, terzogenito dell’imprenditore Giovanni Fileni e Rosina Martarelli. La fondazione, che dal 2018 ha ottenuto la qualifica di Onlus, persegue esclusivamente scopi di utilità e solidarietà sociale, promuovendo non solo iniziative di supporto al diritto allo studio rivolte ai giovani, ma anche attività di beneficienza/solidarietà nei confronti di persone svantaggiate o associazioni ed enti.
“Il legame con il territorio in cui operiamo è di fondamentale importanza; scegliamo quindi di contribuire alla crescita sostenibile del nostro territorio- ha spiegato Massimo Fileni Vicepresidente del gruppo-. Investiamo sui giovani attraverso la nostra Fondazione e collaboriamo con Università e Centri di ricerca per stimolare il progresso nella nostra regione”.
Borse di studio: un sostegno concreto alla formazione
La cerimonia di consegna - che si è aperta con il saluto del Vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, dell’Assessore alla cultura Katiuscia Cassetta e del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato - ha visto gli interventi della famiglia Fileni e del Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori. Gli studenti premiati sono stati 31: 11 studenti Universitari, 10 studenti delle Scuole Superiori, 10 studenti figli di dipendenti Fileni.
L’impegno a sostegno della comunità nel Manifesto di Sostenibilità Fileni
La storia di Fileni è quella di un’azienda alimentare italiana, a conduzione familiare, che nasce da una scelta pioneristica di sostenibilità: quella del proprio fondatore, Giovanni Fileni e divenuta oggi primo produttore italiano ed europeo di carni avicole da allevamento biologico e il terzo player nel settore avicunicolo nazionale. Il Gruppo marchigiano ha recentemente presentato il proprio Manifesto di Sostenibilità che tra gli impegni assume proprio di “sviluppare la comunità per sostenere la formazione dei giovani e il loro accesso al mondo del lavoro”, ma anche di collaborare con Università e Centri di ricerca su agronomia, biologia e marketing.
Ica Group, azienda specializzata nella produzione di vernici innovative ed ecosostenibili, annuncia l’ingresso dell’architetto Giulio De Carli nel CDA, in qualità di Consigliere Indipendente.
De Carli, Managing Partner di One Works tra i principali studi di architettura italiani attivi a livello internazionale, è stato scelto dalla multinazionale con sede a Civitanova Marche per potenziare in particolare il presidio di tutti gli stadi del progetto realizzativo dei propri clienti, dal concept design alla progettazione esecutiva, dall’industrializzazione del prodotto fino alla produzione industriale.
“In questa importante fase di crescita che ci ha visto conquistare nuovi mercati internazionali e rafforzare la posizione anche in Italia, abbiamo individuato nell’architetto De Carli le competenze necessarie per accompagnarci nell’esecuzione della nostra strategia di potenziamento del dialogo con i committenti finali, per poter esprimere e portare il valore del nostro prodotto già nella fase di ideazione del progetto, nella convinzione che la cultura e conoscenza dell’innovazione e delle tecnologie su cui investiamo costantemente vada condivisa a beneficio dell’intero sistema” commenta Sandro Paniccia, CEO di ICA Group.
ICA Group e l’architetto De Carli condividono la visione sui temi dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, binomio che li vede protagonisti nei propri campi. L’azienda della famiglia Paniccia, da sempre, sviluppa e ricerca formulazioni di alta qualità che rispondono alla massima attenzione dell’ambiente e alla salute delle persone; Giulio De Carli porta nel gruppo il suo know-how e network consolidato in oltre 30 anni di esperienza, durante i quali ha maturato una spiccata sensibilità e cultura sul valore aggiunto che la ricerca e l’eccellenza delle soluzioni di dettaglio portano al progetto, offrendo opportunità di differenziazione fin dalla sua fase concettuale, sia che si tratti di una grande opera infrastrutturale che di progetti di interior o product design. Una convinzione questa che trova conferma nella progettazione stessa dell’headquarter di One Works a Milano, concepito proprio come hub per dare spazio al confronto e al dialogo creativo tra committenti, professionisti della filiera e utenti.
Contestualmente all’ingresso di Giulio De Carli nel CDA della capogruppo ICA SpA sono stati altresì nominati nuovi consiglieri, Andrea Paniccia, General Manager, e Lorenzo Paniccia, R&D Technical Manager, coerentemente con il passaggio generazionale in corso.
L’allargamento del CDA fa parte di un progetto complessivo, teso a costruire una governance di ICA Group efficace e reattiva verso le opportunità di business future, in un contesto sempre più dinamico e articolato.
iGuzzini illuminazione - leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale e parte del Gruppo Fagerhult - continua nella sua strategia di costante innovazione ed evoluzione tecnologica e di prodotto, e di sviluppo di soluzioni intelligenti e sostenibili, per ripartire dopo la contrazione di fatturato nel 2020 causata dall’emergenza Covid-19.
L’azienda ha realizzato nel 2020 un fatturato di € 189,9 milioni a cambi correnti, in calo rispetto ai € 237,7 milioni dell’anno precedente, pur chiudendo l’anno ampiamente in utile (valori adjusted) grazie alla oculata gestione aziendale che ha comportato anche un’ottima generazione di cassa e la chiusura dell'anno con assenza di indebitamento finanziario netto.
L’area geografica che ne ha risentito meno è l’Europa Settentrionale e Orientale che ha registrato solo un -1%.
Nel 2020 iGuzzini ha venduto l’82% della propria produzione all’Estero, mentre in Italia le vendite rappresentano il 18%, a dimostrazione della leadership consolidata sul mercato domestico e della primaria posizione in Europa e sui mercati internazionali più dinamici.
Il fatturato - per il 55% di soluzioni da interni e il 45% di soluzioni per esterni - è realizzato esclusivamente con prodotti a LED lanciati sul mercato prevalentemente negli ultimi 5 anni, a testimonianza dell’elevato tasso di innovazione.
“La capacità di innovare e, quindi, di mettersi in costante discussione rispetto a paradigmi consolidati caratterizza da sempre l'attività di iGuzzini che continuerà a investire le proprie risorse in ricerca e sviluppo, sostenibilità e soluzioni connesse, per fornire sistemi illuminotecnici risolutivi, all'avanguardia e all’occorrenza ad hoc su richiesta del cliente. Al contempo stiamo espandendo l’offerta commerciale per entrare consistentemente nei segmenti di mercato ad oggi più periferici" ha commentato Cristiano Venturini, Chief Executive Officer di iGuzzini illuminazione. “Guardiamo con molto ottimismo agli incoraggianti segnali del 2021 che ci fanno ben sperare nel superamento di questa fase a livello globale”.
Oltre ai dati di bilancio 2020, iGuzzini illuminazione annuncia l’uscita dalla società di Adolfo Guzzini, Presidente Emerito, e di Massimiliano Guzzini, Vicepresidente e Chief Marketing Officer. Entrambi lasceranno ogni carica operativa da agosto 2021 e manterranno le quote azionarie nel Gruppo Fagerhult per garantire continuità al progetto industriale dell’azienda recanatese.
Cristiano Venturini, Chief Executive Officer di iGuzzini illuminazione ha dichiarato: “Ringrazio Adolfo per aver forgiato l’identità di quest’azienda, per averne determinato, assieme alla sua famiglia, i valori fondanti e la sua cultura portandola al successo internazionale e contribuendo alla crescita del territorio in cui operiamo, e Massimiliano per il grande lavoro svolto in tutti questi anni, dove ha profuso un impegno costante e ammirevole, dal determinante ruolo svolto per l'avvio del mercato cinese e asia pacific allo sviluppo della strategia di marketing aziendale, di cui ancora raccogliamo i frutti. È davvero un onore aver trascorso con loro parte del mio percorso professionale in iGuzzini. Auguro ad entrambi ogni successo.”
Adolfo Guzzini ha commentato: “iGuzzini illuminazione rimane una parte fondamentale della mia vita. Con i miei fratelli abbiamo sempre avuto a cuore il bene dell’azienda, delle persone che vi operano e del nostro prezioso territorio. Un territorio che continua a sostenere la sinergia tra imprese, scuole e università e in cui i talenti possono contare su aziende che coltivano la creatività permettendo loro di mettere a frutto le proprie doti per il benessere della collettività.”
Inoltre, iGuzzini illuminazione annuncia le nuove nomine di Gabriele Perrini a Regional Director Northern, Southern, Eastern Europe & South America e di Giulio Scabin a Italy Sales Director.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda di abbigliamento tecnico da lavoro un addetto/a alle spedizioni (cod. annuncio Conf 231). La risorsa si occuperà della bollettazione, dell'emissione dei documenti di trasporto e dei rapporti con i corrieri.
Si richiede esperienza pregressa nella mansione e buona conoscenza della lingua inglese.Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
"Il tema trattato nei giorni scorsi dalla Fillea Cgil (così come fanno - seppur con un altro stile – anche Feneal Uil e Filca Cisl) che ha denunciato la “giungla nei cantieri senza regole e i controlli zero”, merita senz’altro un approfondimento e una presa di posizione da parte di Ance Macerata, la quale, pur condividendo alcune preoccupazioni espresse dal sindacato, prende però le distanze da certe affermazioni che rischiano di demonizzare non solo l’intera categoria delle imprese del settore edile serie, qualificate e responsabili, ma anche l’intero sistema delle Istituzioni preposte all’attuazione ed al controllo dei lavori della ricostruzione e delle opere pubbliche".
Così il Presidente della locale Associazione dei Costruttori, Ing. Carlo Resparambia, che aggiunge: “non condividiamo questo modo di comunicare da parte della Fillea CGIL, che con la denuncia a fattispecie specifiche e circoscritte sottintende una denuncia al sistema tutto, da quello delle Imprese a quello delle Istituzioni preposte alla gestione dei lavori e al rispetto delle regole. Non tutti sbagliano, come sembra invece evincersi dai comunicati della Fillea Cgil. Ritengo anzi di rappresentare una categoria che nonostante le molte difficoltà della ricostruzione e non solo – dalla gestione delle macerie private ai ritardi nei pagamenti alle imprese, dai prezzari non remunerativi al gravissimo problema del caro materiali fino ad arrivare alla crescente difficoltà di reperire manodopera qualificata, ha condiviso molte iniziative finalizzate a tutelare la legalità del lavoro”.
È stata proprio l’Ance Macerata ad introdurre il Durc di congruità per i cantieri della ricostruzione insieme al Sindacato provinciale, così come è stato il nostro territorio provinciale, primo tra tutti, a dotarsi di un “Accordo di collaborazione sperimentale”, sottoscritto sotto l’egida della Prefettura di Macerata e nell’ambito del Tavolo di monitoraggio dei flussi della manodopera.
Sui temi del Durc di congruità e del badge elettronico la considerazione che fa la Filca CGIL non sembra pertanto corretta. I cantieri che hanno avviato la sperimentazione del badge elettronico sono solo due allo stato attuale perché questi sono quelli individuati dal Commissario Straordinario.
D’altra parte al Tavolo di Monitoraggio della Prefettura è stata sempre ribadita da parte di tutti i sottoscrittori dell’Accordo di Collaborazione “Sperimentale” la necessità che i nuovi strumenti di controllo, seppur condivisibili, dovessero passare per un periodo di sperimentazione, proprio per testarne l’utilità e l’efficacia, limitando al massimo gli appesantimenti amministrativi e procedurali per le Imprese. Non sfugge poi di certo a nessuno che la mancata “beggiatura” da parte del lavoratore fa crollare il castello del badge e che solo i controlli in cantiere da parte degli organismi ispettivi possano attuare forme credibili di controllo della sicurezza e della legalità.
Una precisazione infine sul cantiere di Villa Potenza, rispetto al quale la Fillea CGIL dichiara: “nessun badge nonostante il protocollo firmato”. Sono in atto delle verifiche con il D.P.O. (responsabile della protezione dei dati) della Cassa Edile, ben conosciute dalla Fillea CGIL, che riguardano la normativa privacy. Il Protocollo costruito dal sindacato è infatti carente nei contenuti e potrebbe esporre la Cassa Edile di Macerata (ma non solo), Ente bilaterale partecipato dal sindacato e dall’Ance, a pesanti sanzioni, che l’Ance – anch’esso Amministratore dell’Ente – vuole legittimamente evitare.
“Sono certo che insieme si va più lontano”, così conclude il Presidente Resparambia, pensando alle sfide che la ricostruzione pone ad un Sistema di Rappresentanza che tanto potrebbe fare, anche con l’utilizzo dei propri Enti Bilaterali, uno su tutti la costruzione di una Scuola Edile per l’Edilizia.
Inaugurato oggi il nuovo stabilimento di Blupura a Recanati, la più grande azienda manufatturiera italiana di refrigeratori d’acqua collegati alla rete idrica di qualità, alla presenza del Sindaco di Recanati Antonio Bravi, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo del Sindaco di Loreto Moreno Pieroni, di tanti imprenditori e di tutti i dipendenti
A fare gli onori di casa insieme ai soci fondatori storici dell’azienda recanatese nata nel 2008 Luca Costantini e Gianni Grottini, Scott Clawson e Laurence Bower, rispettivamente Presidente e CEO e Presidente EMEA di Culligan International leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi per il trattamento dell’acqua per case, uffici e industrie fondata nel 1936 a Chicago, capogruppo della Blupura di Recanati dal 2017
“Questo è il terzo trasferimento della Blupura srl - ha sottolineato il Presidente e CEO del grande gruppo internazionale Culligan International di Chigago Scott Clawson - Blupura è fortemente cresciuta in così breve tempo grazie alla passione ed alla conoscenza delle persone che vi lavorano ogni giorno. L’esperienza e la visione di Gianni Grottini e Luca Costantini hanno guidato Blupura fin qui, ma questo non è che l’inizio della storia di un’azienda importante che ha ancora molto da dare al territorio di Recanati ed a tutto il mondo, offrendo soluzioni altamente tecnologiche per l’acqua da bere, al contempo contribuendo alla riduzione della plastica nel mondo".
Il Sindaco Antonio Bravi ha omaggiato Scott Clawson con la moneta di Recanati coniata dalla Zecca dello Stato italiana, recante le incisioni dei luoghi simbolo della città leopardiana.
“Siamo felici di festeggiare l’apertura del nuovo stabilimento della Blupura- ha detto Il Sindaco Antonio Bravi – un’eccellenza tutta recanatese che ha dimostrato capacità imprenditoriali, creatività e competenze riconosciute dal mercato mondiale, siamo certi che in futuro si potranno sviluppare insieme visioni di sostenibilità ambientale e nuove opportunità di lavoro per tutto il territorio recanatese".
Blupura ad oggi conta circa il 2% in termini di fatturato nel Gruppo Culligan, formato da centinaia di aziende focalizzate nel settore acqua in tutti i continenti, ma è altamente riconosciuta per essere la più innovativa ed è fortemente riconosciuta da tutto il gruppo.
La nuova sede, di ben 11.000MQ, ha una capacità produttiva di 100.000 impianti annui ed è pronta a produrre impianti per la refrigerazione e gasatura professionale dell’acqua in modo sostenibile. Grazie, infatti, al team di 125 persone e ben 10 linee produttive, Blupura distribuisce i suoi prodotti in oltre 75 paesi in tutto il mondo, offrendo soluzioni di grandissimo prestigio ed innovazione tecnologica, come l’ultima installazione di rubinetti elettronici che erogano acqua microfiltrata fredda liscia e calda per via dell’intelligenza artificiale presso l’Aeroporto Internazionale di San Francisco (U.S.A). Tali rubinetti hanno contribuito alla transizione dell’aeroporto verso il Plastic Free oltre ad aver aumentato la sicurezza igienico-sanitaria in tempi di Covid-19. Come dice lo stesso aeroporto: I rubinetti elettronici SFO’s Hydration Stations promuovono la conservazione delle nostre risorse naturali e preservano il nostro ambiente aiutando la riduzione di rifiuti solidi creati dalle bottiglie d’acqua in plastica monouso".
Blupura, fondata nel 2008 da Luca Costantini e Gianni Grottini, è oggi la più grande azienda manufatturiera di refrigeratori d’acqua collegati alla rete idrica di qualità e design 100% made in Italy. Blupura, citata da Greenpeace nei suoi Cool Technology Reports, è stata la prima nel settore ad utilizzare gas refrigeranti naturali come R290 e R600 ad impatto zero sul riscaldamento globale.
Blupura si dimostra l’azienda leader di settore, e per rimanere tale, non smette mai di lavorare a nuovi progetti e sviluppare nuove tecnologie, facendo del Green una filosofia di vita e diventando così un punto di riferimento per la Green Economy dei refrigeratori d’acqua. Offre un’ampia gamma di prodotti per il settore hospitality, ufficio, domestico, nonché per il mondo del vending.
Nel 2017 entra a far parte del gruppo Culligan, leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi per il trattamento dell’acqua per case, uffici e industrie fondata nel 1936 a Chicago e con un giro d’affari di oltre 1,5miliardi di dollari.
Si è svolta ieri a Recanati presso l'Orto sul Colle dell'Infinito la quinta edizione del Premio Giuseppe Guzzini, la manifestazione promossa da Ucid Marche (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) finalizzata alla promozione di una imprenditorialità rispettosa dei valori dell'uomo e della dottrina sociale della Chiesa, in grado di coniugare lo sviluppo economico dell’ impresa con quello del territorio; una cultura d’impresa basata sul merito e sulla solidarietà, rispettosa dell’ambiente, incentrata sulla valorizzazione e responsabilizzazione del capitale umano, tesa a realizzare un concetto di innovazione e progresso sostenibile.
Il premio è stato assegnato quest’anno ad Enrico Loccioni, a capo dell’omonimo gruppo industriale attivo nel settore dei sistemi di misurazione e controllo per migliorare la qualità, sicurezza e la sostenibilità di processi e prodotti industriali.
“Enrico Loccioni è un esempio eccellente di imprenditore illuminato dai valori cristiani” ha affermato Alessandro Guzzini, organizzatore del premio “Loccioni ha sempre mostrato una grande sensibilità verso le tematiche legate all’innovazione ed al rispetto dell’ambiente, mettendo sempre al centro del suo operato la persona ed in particolare le nuove generazioni, affinché ogni giovane possa diventare imprenditore di se stesso".
“Cerca di lasciare un po’ meglio di quello che hai trovato. È il motto di Loccioni che ha ricordato, ricevendo il premio, l’amicizia che da sempre lo lega alla famiglia Guzzini ed anche i valori che ha cercato di perseguire in oltre 50 anni di attività .“Cerchiamo problemi da risolvere, creiamo lavoro da affidare alle persone. Lavoro per la persona per crescere come identità personale, in un’organizzazione d’impresa che reinveste nel lavoro i profitti che realizza”.
Dopo la premiazione la serata è continuata con la relazione del Ministro Giovannini, collegato in videoconferenza da Roma, che ha commentato la situazione attuale dell’economia italiana e ha parlato di un possibile shock positivo che potrebbe avvenire se il paese saprà sfruttare l’occasione unica fornita dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
La discussione è proseguito quindi nella tavola rotonda moderata dal giornalista Roberto Petrini, a cui hanno partecipato il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, il Cardinale Edoardo Menichelli, il presidente di Ucid Nazionale ed ex ministro Gianluca Galletti, e l’assessore al bilancio della regione Marche Guido Castelli.
Hanno partecipato alla serata molti volti noti dell’imprenditoria regionale e delle istituzioni locali, tra cui il Cavaliere del lavoro Gabrielli, il sindaco Bravi, il vescovo Nazzareno Marconi, il direttore della sede regionale della Banca d’Italia Gabriele Magrini Alunno, il presidente del Banco Marchigiano Sandro Palombini, la presidente di Fai Marche Alessandra Stipa, il vice presidente nazionale di UCID Stelvio Lorenzetti.
Il voto unanime di tutti gli aventi diritto presenti in sala o collegati in streaming ha eletto Maurizio Tritarelli, 60 anni, imprenditore di Esanatoglia nel settore pellami, Presidente della CNA provinciale di Macerata per i prossimi 4 anni. Comporranno con lui l’Ufficio di Presidenza Patrizia Tiranti (vice Presidente), Giuliana Bernardoni, Giacomo Cameli, Carlo D’Angelo, Simone Giglietti, Milko Morichetti, Mara Petrelli, Patrizia Vico. Nel documento programmatico presentato, il neo Presidente ha sottolineato l’importanza di fare rete per risolvere le molte criticità: “Le ondate di crisi e cambiamento originate da sisma e pandemia rendono fondamentale per l’Associazione rafforzare l’incontro tra gli associati. La CNA deve essere in grado di accompagnare i processi di trasformazione delle imprese, mettendo a disposizione informazioni, opportunità, conoscenza e favorendo la condivisione in reti settoriali e intersettoriali”. A passargli il testimone, dopo i 2 mandati previsti dallo statuto, Giorgio Ligliani che nella sua relazione di congedo ha ricordato come, nonostante il sommarsi di eventi catastrofici, la sua CNA abbia tenuto: “Sono stati anni durissimi per le imprese, colpite dalle sciagure che di volta in volta si sono presentate. Appena insediato nel 2013 l’Italia ed il mondo erano nel pieno di una crisi economica iniziata qualche anno prima e mai terminata. Anzi, quella crisi economica è stata surclassata solo l’anno scorso dalla crisi, ancor più grave, venuta come conseguenza della pandemia Covid. Nel frattempo nella nostra provincia si sono aggiunti il crack Banca Marche ed il sisma”. “Nonostante tutti questi avvenimenti avversi per l’economia – ha affermato orgogliosamente Ligliani - la nostra Associazione ha conquistato passo dopo passo autorevolezza. È stata protagonista, dinamica e pro-attiva, si è fatta promotrice di proposte e, dobbiamo riconoscerlo, spesso è stata anche ascoltata dalle istituzioni ottenendo risultati concreti per le piccole imprese rappresentate”. Molti gli ospiti presenti in sala che hanno animato una tavola rotonda stimolata dalla relazione introduttiva del Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori e moderata da Daniele Salvi del Team Sisma CNA Marche. Scuola, sanità, lavoro, sviluppo delle aree interne i principali temi dibattuti dagli Assessori regionali Filippo Saltamartini e Guido Castelli, dal Presidente Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, dal Direttore generale Uni.Co. Paolo Mariani e dalla Sindaca di San Severino Marche Rosa Piermattei. Particolarmente significativi i messaggi di saluto arrivati dalla Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico on. Anna Ascani e dei Rettori Francesco Adornato (Università di Macerata) e Claudio Pettinari (Università di Camerino), pronti a fare squadra con CNA. Gli artigiani e gli imprenditori presenti in sala hanno particolarmente apprezzato l’intervento conclusivo del Segretario generale CNA Sergio Silvestrini che ha messo in ordine le priorità delle riforme necessarie per investire al meglio le risorse europee in arrivo: “Il decreto semplificazioni è il primo grande intervento per modernizzare il Paese, è lo spartiacque fondamentale. Senza una radicale riforma della P.A. e una semplificazione di procedure e meccanismi, ogni altra riforma sarà aleatoria e non ci farà uscire dalla palude”. Silvestrini ha poi ribadito la necessità per il nostro Paese di una “grande Politica” che superi tatticismi e affronti la riforma del fisco: “Parlare di patrimoniali, di ridisegno degli scaglioni e delle aliquote senza comporle in un approccio organico non ha alcun senso. È necessario ridisegnare un quadro completo che preveda innanzitutto un fisco sostenibile e semplice, una tassazione equa che non discrimina in base alla natura del reddito e che abbia particolare riguardo nei confronti del ceto medio e delle piccole imprese, il bersaglio preferito dell’iniquità del fisco». Il pomeriggio assembleare dell’Associazione di categoria maceratese ha alternato ai momenti di approfondimento dei temi in discussione, la proiezione di video sull’attività sindacale e di rappresentanza girati dagli stessi artigiani associati. La consegna di una pergamena fatta a mano con dedica al Presidente uscente Ligliani è stato il momento più emozionante della gior
Con l’intensificarsi della campagna vaccinale e in previsione della normalizzazione sanitaria le imprese del territorio, già strutturalmente vocate all’export con oltre l’80% dei prodotti “moda” venduti all’estero, stanno cercando di riallacciare i rapporti con i mercati internazionali affrontando contesti normativi e prassi in forte cambiamento, spesso complessi, onerosi e diversificati da stato a stato.
Pertanto la conoscenza delle procedure vigenti, delle innovazioni normative, delle soluzioni tecniche e degli sviluppi attesi nella legislazione doganale in Europa e nei mercati extraeuropei è un fattore chiave per il successo dell’internazionalizzazione delle PMI.
Per tali ragioni Confindustria Macerata, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, avvalendosi della collaborazione di realtà specializzate come SCS Venturini ed Eurobaires Service di Civitanova Marche, ha organizzato martedì 15 giugno un partecipatissimo webinar, con oltre 130 operatori economici collegati, un incontro che si è dimostrato particolarmente utile sia per fornire alle imprese impegnate sui mercati esteri un quadro su normative e su istituti che permettono di snellire le procedure doganali e facilitare il rapporto con l’Amministrazione competente, sia per comprendere che l’Agenzia delle Dogane può essere volano e partner per sviluppare relazioni commerciali virtuose ed esenti da rischi.
Il Dott. Franco Letrari Direttore interregionale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) per Emilia Romagna e Marche, insieme al Dott. Taddeo Palacchino, Dirigente ADM, al Dott. Roberto D'Arminio, Dirigente Ufficio Doganale di Ancona e Civitanova Marche, al Dott. Angelo Infante, POER della Dogana, al Dott. Giuseppe Condina, dell’ Ufficio Doganale di Piacenza, alle Dott.sse Claudia Serra e Elisabetta Di Giosia, dell’Ufficio Dogane di Civitanova Marche, hanno sviluppato i temi legati alla gestione aziendale dei processi doganali, all’evoluzione del rapporto tra dogane, alle procedure e semplificazione doganali all’export e all’import, la questione dei controlli sulle merci, le Certificazioni, i nuovi percorsi imposti dalla Brexit e agli accordi con l’UE.
La dott.ssa Daniela Conestà, Consulente Eurobaires Service Srl e il dott. Daniele Paolini, Consulente SCS Venturini Srl, hanno invece affrontato le problematiche relative all’ Origine Preferenziale, al Made In, offrendo un focus sulle tecniche di tracciabilità interna dell’origine doganale e la concreta testimonianza di un’impresa che ha sottolineato i vantaggi delle Certificazione AEO e delle altre semplificazioni doganali.
Giorgio Ligliani, 52 anni, maceratese, dal 1994 artigiano odontotecnico, conclude venerdì il suo doppio mandato da Presidente della CNA provinciale di Macerata e fa un bilancio del lavoro svolto: “Impossibile raccontare tutto quello che è stato possibile realizzare dal 2013 ad oggi. Con l’incredibile velocità dei cambiamenti in cui siamo immersi, in questo lasso di tempo è cambiato il mondo ed è cambiata anche la nostra Associazione”.
“Ricordo – sottolinea Ligliani – che l’Italia ed il mondo erano nel pieno di una crisi economica iniziata qualche anno prima e mai terminata. Anzi, quella crisi economica è stata surclassata solo l’anno scorso dalla crisi, ancor più grave, venuta come conseguenza della pandemia Covid. Nel frattempo nella nostra provincia si sono aggiunti il crack Banca Marche ed il sisma”.
Il Presidente uscente fa un conteggio amaro: “Sono stati anni durissimi per le imprese, colpite dalle sciagure che di volta in volta si sono presentate; ne abbiamo perse 2.600 solo nella nostra provincia, una su 10 ha dovuto chiudere”.
In questo contesto socio economico in costante calo, il Sistema CNA ha però tenuto: “Nonostante tutti gli avvenimenti avversi per l’economia – afferma orgogliosamente Ligliani - la nostra Associazione ha conquistato passo dopo passo autorevolezza. È stata protagonista, dinamica e pro-attiva, si è fatta promotrice di proposte e, dobbiamo riconoscerlo, spesso è stata anche ascoltata dalle istituzioni”.
Ligliani rivendica quindi il ruolo dell’Associazione di categoria: “La pandemia ci ha insegnato che per capire ciò che accade intorno a noi occorre affidarsi alla scienza. Poi la politica ha sempre l’ultima parola sulle decisioni e sulle scelte, ma mai come in questo periodo ha basato la propria linea sulle basi scientifiche che, di volta in volta, le sono state sottoposte. Così come ha fatto il mondo scientifico, la CNA e il nostro Centro Studi, hanno fornito dati, strumenti e proposte alla politica per aiutarla nelle scelte. È così che siamo riusciti ad ottenere moltissimi risultati per le piccole imprese e per l’economia in generale”.
L’odontotecnico che ha rappresentato le piccole imprese nel sindacato artigiano riconosce come: “soprattutto in quest’ultimo anno, c’è stato un ascolto attento da parte della politica al mondo delle imprese; una attenzione che è stata conquistata con autorevolezza e fiducia, giorno per giorno, e senza distinzione di colore politico. Ne sono passati tanti di governi, di tutti i colori e con le più diverse composizioni, e con tutti la CNA ha dialogato proficuamente facendo valere tutto il suo peso di rappresentanza, forte delle oltre 700.000 imprese rappresentate in tutta Italia”.
Ligliani consegna quindi al suo successore una CNA Macerata solida e forte: “Abbiamo avviato un fondamentale ricambio generazionale interno che ci permette di guardare con ottimismo al futuro e che dovrà essere portato fino in fondo per ridare costante energia e slancio alla nostra proposta sindacale e di rappresentanza. Abbiamo allargato la gamma dei servizi offerti ai nostri clienti, creando consulenze specializzate e innovative per le imprese. La nostra Società di servizi, grazie all’accorpamento della parte fermana, è cresciuta molto sia quantitativamente che qualitativamente ed è oggi più forte e competitiva che mai”.
In contro tendenza rispetto alle altre associazioni di categoria e oltre ogni aspettativa e previsione, l’Associazione in provincia di Macerata, in questo ultimo terribile anno, è addirittura cresciuta: “La CNA Macerata cresce e, seppur inaspettata, questa crescita non è affatto una coincidenza o un dato casuale ma frutto della pronta reazione che tutto il sistema CNA Macerata ha saputo mettere in campo per dare risposte alle imprese. In pieno marasma, quando tra dpcm, protocolli, norme e regolamenti, ufficiali o solo annunciati, codici ateco compresi o esclusi, i nostri uffici hanno dato risposte pronte e certe, lì abbiamo vinto la sfida”.
Il Presidente Ligliani ringrazia, infine, gli artefici di questo successo che hanno collaborato con lui: “È con immenso orgoglio e gratitudine che ringrazio tutto il Sistema CNA Macerata, il gruppo di presidenza, le presidenze territoriali e di mestiere, tutti i collaboratori, i capo ufficio e i responsabili dei servizi, i nostri rappresentanti nazionali e regionali, gli artigiani e gli imprenditori associati, con un ringraziamento speciale per il Direttore Ramadori, vero motore e mente di tutta la struttura. È stato un grande onore rappresentarvi e lavorare al vostro fianco”.
L’Assemblea per eleggere il nuovo Presidente CNA Macerata è in programma venerdì 18 giugno alle ore 17 presso le tenute Muròla di Urbisaglia; previste dirette sui social network dell’Associazione e in tv sul Canale 14.
Parteciperanno, portando il loro contributo alla discussione sul tema “L’artigianato e le PMI per la ricostruzione e la ripartenza”, Sergio Silvestrini Segretario generale CNA, l’on. Anna Ascani Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, i Rettori UniMC e UniCam Francesco Adornato e Claudio Pettinari, gli Assessori regionali Filippo Saltamartini e Guido Castelli, Rosa Piermattei Sindaca di San Severino Marche, Gino Sabatini Presidente Camera di Commercio delle Marche e Paolo Mariani Direttore generale Uni.Co.
Secondo il Governo, l’Assegno unico interesserà 1,8 milioni di famiglie italiane con 2,7 milioni di minori a carico. Le CNA di Macerata e Fermo hanno quindi pensato che illustrare questo provvedimento, che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito ‘epocale’, potesse essere un servizio molto utile alla cittadinanza e un momento per far conoscere i tanti servizi offerti ai cittadini dal Patronato della Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese.
L’Assegno unico andrà a vantaggio di famiglie oggi sprovviste di questo tipo di sostegni. L’intensità del contributo per questi nuclei familiari può variare; se si hanno tre figli a carico, ad esempio, è previsto un consistente aiuto che può arrivare a 653 euro al mese.
Il provvedimento, in attesa di essere esteso a tutti l’anno venturo, interessa per ora categorie molto diverse fra loro, disoccupati ed autonomi inclusi. Per conoscere le modalità ed i criteri con i quali si potrà usufruire del sostegno, la CNA organizza per martedì 15 giugno alle ore 19,15 un webinar gratuito e aperto a tutti.
Oltre all’intervento dell’esperta del Patronato Epasa – Itaco di Fermo Sabrina Giusti, interverranno sull’argomento le presidenti di CNA Impresa Donna e Massimiliano Moriconi, Direttore provinciale Uni.Co. Macerata, per illustrare i servizi del confidi ai cittadini.
Appuntamento martedì 15 giugno ore 19,15 in diretta su Canale 14 Marche e dalle ore 19,00 sulla piattaforma zoom. Per partecipare alla videoconferenza zoom e fare domande agli esperti è necessario scrivere una mail all’indirizzo comunicazione@mc.cna.it.
La CNA di Macerata è presente in maniera capillare in tutto il territorio della nostra provincia e, proprio in questi giorni, sta rinnovando gli organi di rappresentanza nelle 10 sedi zonali e per i 18 mestieri rappresentati.
Un presidio di rilievo è senza dubbio la struttura comunale di Macerata che ha visto riunirsi recentemente l'assemblea elettiva locale. Gli associati CNA maceratesi hanno quindi eletto all’unanimità Marcello Onofri come nuovo presidente zonale.
Il neo presidente, oltre a ringraziare l'intera CNA per la fiducia accordata, ha annunciato la sua disponibilità a mettersi a disposizione dell'Associazione per aiutare la piccola imprenditoria locale ad affrontare la crisi economica in corso: “Sarà un lavoro di squadra – ha dichiarato Onofri – che intendo portare avanti con tutto il nuovo Direttivo e con il funzionario CNA referente di zona Osvaldo Messi”.
Onofri potrà contare sulla collaborazione di un ufficio di presidenza composto da Milko Morichetti, Elisa Bolognesi, Loretta Genangeli, Alberto Brandi, Beniamino Gigli, Alessandra Bellucci, Mariano Angeletti, Marco Paolucci, Lorenzo Perucci e Anna Repaci.
“Andremo oltre i limiti dei confini strettamente comunali – promette il nuovo presidente - e guarderemo con spirito di collaborazione ai territori limitrofi di Corridonia, Montecassiano e Pollenza. Insieme con le imprese associate cercheremo di dialogare e di portare le nostre proposte alle Amministrazioni comunali in modo da contribuire con idee concrete al rilancio della nostra provincia".
La fase elettiva degli organi di rappresentanza di CNA Macerata si concluderà venerdì 18 giugno con l’elezione del nuovo Presidente provinciale nel corso di un’iniziativa in programma presso le tenute della Muròla ad Urbisaglia. Sarà possibile seguire l’evento in diretta tv dalle ore 17 sul Canale 14 e in streaming sui canali digitali di CNA Macerata.
Fileni Alimentare SpA, leader in Italia nelle carni bianche da agricoltura biologica, terzo player nazionale nel settore delle carni avicole ha reso disponibile il Bilancio di Sostenibilità relativo all’anno 2020.
I dati economico-finanziari riportati nel documento illustrato nel corso della conferenza stampa odierna certificano l’eccellente stato di salute di cui gode il Gruppo agroalimentare marchigiano: 1852 dipendenti, un fatturato di filiera pari a 450 milioni di euro, 7 stabilimenti produttivi, 300 allevamenti e investimenti per 100 milioni di euro programmati nei prossimi 5 anni. Numeri eloquenti.
Fileni è una delle aziende italiane leader del settore alimentare in campo con un percorso di sostenibilità che inizia con l’eccellenza di prodotto e punta dritto al rispetto dell’ecosistema. A conferma dell’impegno di Fileni contro il cambiamento climatico, tutte le emissioni generate nel 2020 dagli impianti del Gruppo sono state compensate attraverso l’acquisto di certificati di compensazione, riferiti ad attività di riforestazione e installazione di impianti eolici.
Inoltre, grazie all’acquisto di energia elettrica con garanzia di origine, per tutti gli stabilimenti produttivi e gli allevamenti, si è evitata l’emissione in atmosfera di 15.812 tonnellate di CO2. Grazie a queste due attività gli stabilimenti del Gruppo sono considerati Carbon Neutral. Il concetto di carbon neutrality, è sinonimo di zero-impatto climatico. La carbon neutrality viene raggiunta tramite riduzioni nelle emissioni di CO2 combinate con l’utilizzo estensivo di energie rinnovabili.
In un contesto globale ancora scosso dalla pandemia Covid-19, in cui i principali Stati del mondo stanno attuando forti politiche di recupero incentrate su obiettivi di sostenibilità, il gruppo Fileni si trova all’avanguardia rispetto alla gestione dei trend in atto. La pubblicazione del proprio Manifesto testimonia e rafforza l’impegno del gruppo a favore dell’ambiente, del lavoro, del territorio, delle persone e degli animali.
“Abbandoniamo l’egoismo, affrontiamo le responsabilità. Rimandare è un errore, delegare non basta, scegliamo di agire. Agiamo per sostenere e difendere il diritto globale al benessere. Scegliamo di rigenerare la terra. Scegliamo di rispettare gli animali. Scegliamo di ripulire l’atmosfera. Scegliamo di promuovere il territorio. Scegliamo di valorizzare i lavoratori. Scegliamo di sviluppare la comunità. Scegliamo di proteggere le persone” è questo l’imperativo assunto da Fileni e pubblicato nel Manifesto.
BIOLOGICO COME SCELTA - L’attenzione al benessere animale si traduce in alimentazione curata in ogni minimo dettaglio e utilizzo di strutture modello per l’aerazione e l’illuminazione; inoltre, tutta la linea Fileni BIO è confezionata in Ecovassoio, un packaging sostenibile capace di abbattere del 90% l’utilizzo della plastica in favore della carta.
L’inizio del 2021 ha rappresentato un momento di ulteriore crescita e consapevolezza, che dimostra quanto il DNA di Fileni sia focalizzato sulla sostenibilità: infatti, il Gruppo ha modificato la propria forma giuridica, diventando Società Benefit. Con questo passaggio l’azienda ha ufficializzato l’affiancamento di obiettivi di impatto sociale a quelli tradizionali di natura finanziaria, ponendoli sullo stesso piano. Fileni ha individuato tre finalità specifiche di beneficio comune, per i quali si impegna a generare un impatto positivo: ambiente e territorio, modello di filiera e prodotto, persone e comunità.
“Questa opportunità ci porterà a raggiungere nuovi ambiziosi traguardi - sottolinea Massimo Fileni, Vice Presidente Fileni Alimentare SpA -. Per noi è importante diffondere una cultura rigenerativa, trasmettendo, anche alle nuove generazioni, la bellezza della vocazione agricola e l’urgenza di proteggere e rigenerare la terra. La nostra società attua pratiche agricole, saperi ecologici, scegliendo di coltivare, allevare e lavorare il prodotto nel rispetto delle materie prime del territorio e delle biodiversità, esaltando le eccellenze regionali e la qualità dei prodotti locali. La nostra filiera è aperta, interdipendente e ispira lo sviluppo di imprese responsabili e valoriali”.
I due importanti traguardi raggiunti, fungono solo da impalcatura al cuore del messaggio veicolato attraverso il Bilancio di Sostenibilità.
“Noi di Fileni- sottolinea Giovanni Fileni fondatore e Presidente del Gruppo - ci impegniamo a promuovere scelte strategiche di valore condiviso per tutti con un approccio che mette al centro Trasparenza, Coraggio e Rispetto: i valori che ieri come oggi ci guidano lungo il nostro percorso e che continueranno a farlo anche in futuro”.
La filiera biologica avicola rappresenta il core business di Fileni. Da alcuni anni l’azienda ha intrapreso un percorso di diversificazione dei prodotti, inserendo nell’offerta anche le carni rosse bio. In particolare, dal 2018, il Gruppo ha avviato una partnership con Bioalleva, leader riconosciuto nel mercato della carne Bio degli “specializzati”. Nel 2020 questo percorso si è sviluppato, ulteriormente, tramite la costituzione della newco Fattorie Venete Srl, che ha acquisito la Società Agricola Semplice Fattorie San Bellino, che si occupa di allevamento di bovini biologici.
“In questo anno complesso, il sistema ha tenuto, qualcosa per forza di cose lo abbiamo perso a causa del blocco della ristorazione, ma fortunatamente abbiamo avuto un flusso di ritorno su altri canali, riuscendo così a non perdere l’abbrivio - ha evidenziato Marco Ciurlanti, CFO di Fileni - un enorme merito dell’azienda è quello di avere investito su un genere pionieristico, oggi infatti la filiera biologica di qualità ci sta premiando. È stato importante che in questo frangente, il Gruppo continuasse a facilitare gli investimenti che servono in questa fase di trasformazione”
LA COMUNICAZIONE - Nel 2021 il gruppo ha intrapreso una nuova strategia di comunicazione, ideando una nuova campagna e un nuovo jingle “Il buono che canta”. La campagna firmata da TBWA\Italia segna la nuova strategia di comunicazione Fileni: fresca, coinvolgente e orecchiabile, lo spot si rivolge a un pubblico attento a uno stile di vita sano, alla ricerca di un prodotto buono, gustoso e pronto all’uso.
Lo spot è stato girato nelle Marche dal regista Luca Lucini, terra originaria di Fileni: sono stati scelti luoghi cari all’azienda, paesaggi famigliari, al fine di canalizzare al meglio la naturalità e la genuinità dei suoi prodotti ì, così come la concretezza dei suoi progetti bio; tra questi, la libertà degli animali di razzolare e la coltivazione diretta dei cereali con cui vengono nutriti.
I DIPENDENTI - Il gruppo è cresciuto, arrivando a 1.852 dipendenti al 31 dicembre 2020. Circa il 40% sono donne. I nuovi assunti sono 127, di cui 88 lavoratori somministrati, assunti come dipendenti. A causa dell’emergenza sanitaria Fileni ha moltiplicato gli sforzi per la modifica dei luoghi di lavoro al fine di garantire l’adeguato distanziamento sociale, la rimodulazione dei turni e delle pause lavorative, nonché tutte le procedure a garanzia del controllo sanitario. Il tasso di assunzione nel 2020 è stato pari al 7%, in aumento del 5% rispetto l’anno precedente. La maggior parte delle nuove risorse si colloca nella fascia di età “30-50 anni” (79 dipendenti) e tale politica di assunzioni rientra in una strategia di transizione generazionale con cui Fileni mira ad arricchire la diversità dei dipendenti.
Oltre 8000 le ore di formazione nel 2020 (+4% rispetto al 2019), erogate in remoto nel rispetto delle procedure regolate dall’emergenza sanitaria. In riduzione del 25% rispetto al 2019, anche gli infortuni sul lavoro, che nel 2020 sono stati 49 a fronte dei 54 nel 2019.
Fimag, finanziaria della famiglia Guzzini, annuncia oggi la nomina di Massimiliano Guzzini a nuovo Presidente Esecutivo. Con questo incarico, Massimiliano Guzzini succede nella funzione ad Andrea Sasso – dal 2013 CEO del Gruppo Fimag e attualmente Chairman & CEO del Gruppo IDB (Italian Design Brands) e Consigliere di Amministrazione di Umbra Group e della F.lli Guzzini – e Adolfo Guzzini, dal 2009 Presidente del Gruppo Fimag e dal 2019 Presidente Emerito di iGuzzini illuminazione.
Ad affiancarlo per il prossimo triennio i Consiglieri di Amministrazione: Monica Guzzini, Domenico Guzzini e Mauro Guzzini, che sarà nominato Vice Presidente Fimag.
"Sono felice di poter affidare le redini di Fimag a Massimiliano Guzzini, con il quale ho avuto il piacere di collaborare per anni" ha dichiarato Andrea Sasso. "Sono certo che le sue competenze, insieme alla lunga esperienza internazionale, gli consentiranno di dare ulteriore slancio al progetto di crescita della società."
“Sono orgoglioso di assumere la direzione della finanziaria di famiglia e onorato di portare avanti l’operato di Adolfo Guzzini e di Andrea Sasso, in stretta collaborazione con i miei cugini” ha commentato Massimiliano Guzzini. “Siamo fortemente determinati ad accelerare il lavoro svolto in questi anni per rafforzare ulteriormente la presenza sul mercato del gruppo e il legame con il territorio.”
Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi di Ancona, Massimiliano Guzzini si specializza in International Business e Doing Business presso l’Harvard Business School e consegue il Master in Business Administration all’Università Luiss di Roma.
Attualmente è Vice Presidente di iGuzzini illuminazione dal 2012 e Chief Marketing Officer di iGuzzini illuminazione dal 2013, Membro del CdA iGuzzini illuminazione dal 2010 e Membro del CdA F.lli Guzzini dal 2019.
E’ stato Presidente di ASSIL (Associazione Nazionale Produttori di Illuminazione) dal 2016 al 2020. E’ Consigliere dal 2020, come rappresentante ASSIL, del Lighting Europe Executive Board (Associazione Europea Produttori di illuminazione). Inoltre, è stato coordinatore del Dipartimento Imprese di ADI (Associazione per il Disegno Industriale) dal 2014 al 2017.
È stata pubblicata sul sito del Ministero della Salute l'Ordinanza del Ministro Speranza del 29 maggio che recepisce le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Come avvenuto l’indomani dell’ufficializzazione di qualsiasi tipologia di provvedimento in tema di sicurezza Covid, anche questa volta si sono immediatamente moltiplicati i dubbi interpretativi della norma.
Limite di persone non conviventi al tavolo, cosa vale per la zona gialla e cosa per quella bianca, possibilità di consumare al bancone, quali cartelli esporre, limiti di orario, sono solo una parte degli interrogativi che gli esercenti si pongono. Per dare delle indicazioni corrette su molti di questi aspetti, gli esperti CNA sono in continuo contatto con le prefetture e, attraverso gli uffici nazionali, con i Ministeri interessati.
Per illustrare le Linee guida e per aiutare le imprese a rispettare le norme, le CNA di Macerata e Fermo organizzano per lunedì 7 giugno alle ore 10 un webinar gratuito sulla piattaforma zoom e in diretta sul Canale 14 Marche.
Nel corso dell’incontro sarà presentato dagli esperti del Confidi Uni.Co. anche il nuovo bando regionale per la riqualificazione e la valorizzazione delle imprese commerciali, che prevede 1.300.000 euro per ristrutturazioni e manutenzione straordinaria, ampliamento locali, acquisto attrezzature e arredi.
Per partecipare all’incontro on-line e fare domande agli esperti occorre iscriversi inviando una mail all’indirizzo comunicazione@mc.cna.it.
Un contributo a fondo perduto per incentivare le attività commerciali di prossimità, con un occhio di riguardo per le imprese giovani e i centri storici. Lo prevede un bando della Regione Marche che concede 1,3 milioni di contributi a fondo perduto per valorizzare il commercio nelle aree, vie e piazze dei nuclei urbani, privilegiando, allo stesso tempo, i giovani e gli esercizi che hanno sospeso le attività, anche temporaneamente, a causa del Covid-19.
L’ampio ventaglio di opportunità previste viene riservato alle micro, piccole e medie imprese di vendita al dettaglio e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande già esistenti.
Il volume di affari di queste attività non deve superare i 2 milioni di euro.
“Il contributo regionale - aggiunge il vice presidente Mirco Carloni, assessore al Commercio - è stato implementato dal 20% al 30 per cento della spesa ammessa”: contributo che non potrà essere inferiore a 15 mila e superiore a 60 mila euro e concesso in conto capitale.
Le domande andranno presentate alla Regione entro il 5 luglio 2021 e dovranno riguardare progetti realizzati a partire dal 1° gennaio 2020.
Tutti i progetti ammessi a finanziamento devono essere ultimati entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul B.U.R della graduatoria, salvo proroghe debitamente autorizzate di non più di due mesi. “L’intervento rientra nell’ambito di un pacchetto di iniziative per il commercio che il nuovo Governo regionale ha attivato allo scopo di rilanciare le attività terziare nelle aree urbane, aiutandole anche sul fronte della ripartenza post Covid – afferma Carloni – In questa fase abbiamo ritenuto opportuno prevedere un sostegno che agevolasse anche i giovani esercenti, allo scopo di favorire un ricambio generazionale nelle attività e premiare chi investe nella rivitalizzazione commerciale dei nostri paesi”.
Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea ordinaria dei soci della BCC di Recanati e Colmurano, tenutasi nel rispetto del protocollo Covid, con il ricorso, ex art.106 del D.L. n.18 del 17/03/2020, al “Rappresentante designato”.
Il Presidente Sandrino Bertini ed il Direttore Generale Fabio Di Crescenzo hanno sottoposto al giudizio dei soci un bilancio estremamente positivo, nel quale si evidenzia una serie di lusinghieri risultati che certificano e consolidano il percorso virtuoso iniziato alcuni anni orsono in coincidenza dell’insediamento del nuovo CDA e della nuova Direzione:
1) Utile netto di circa 1,3 milioni;
2) Impieghi commerciali (al netto delle sofferenze) a circa 325 milioni (+ 25 milioni, pari a +8% sul 2019);
3) Raccolta da clientela ad oltre 710 milioni (+ circa 70 milioni, pari ad oltre il 10% sul 2019);
4) NPL ratio poco sopra al 10% (32% nel 2017, 24% nel 2018 e 16% nel 2019);
5) Copertura delle “sofferenze” a circa il 64% (60% nel 2019);
6) Copertura delle “inadempienze probabili” a circa il 35% (30% nel 2019); 7) CET1 al 13,58% (12,24% nel 2019);
8) TCR al 15,93% (13,81% nel 2019);
Il dato positivo che emerge dalle risultanze del conto economico è stato conseguito nonostante la Capogruppo Iccrea abbia chiesto a tutte le Banche del suo gruppo di effettuare straordinari accantonamenti per fronteggiare adeguatamente l’eventuale deterioramento del credito che si profila in conseguenza dei negativi effetti della pandemia.
A ciò si aggiunge l’importante supporto fornito alle famiglie ed alle imprese dei nostri Territori, con:
a) Oltre 700 moratorie Covid per oltre 80 milioni di euro di mutui;
b) Circa 800 nuovi finanziamenti Covid per circa 50 milioni di euro.
“E’ stato un anno impegnativo sotto tutti i punti di vista - afferma il Presidente Sandrino Bertini - ma la struttura della Banca ha saputo rispondere alle esigenze del mercato ed alle richieste della Clientela in modo rapido, efficiente e professionale, e di ciò non posso che ringraziare, a nome dell’intero CDA che ho l’onore di presiedere, sia il Direttore Generale Fabio Di Crescenzo che l’intero organico. Abbiamo cercato di rispettare tutti i protocolli sanitari per evitare i contagi ed i dipendenti, in parte in presenza, in parte da remoto, hanno continuato a svolgere la propria attività.
L’aver evitato la presenza contemporanea di tutto il personale in Banca ha certamente attenuato le possibilità di contagio. Disponibilità e consapevolezza che hanno contribuito alla scelta del CDA di aderire alla campagna vaccinale in azienda, promossa da Federcasse, manifestando la convinzione della necessità di adoperarsi per questo obiettivo e di farlo bene, grazie anche ad un importante Hub rappresentato dagli ampi locali presenti presso la Filiale di Montecassiano, al servizio e nell’interesse dei dipendenti, dei soci e dell’intera collettività.
Quanto ai numeri, la Banca ha chiuso l’esercizio 2020 con un risultato più che soddisfacente: l’utile netto conseguito è stato di 1.263.642 euro.
Prosegue con successo quel percorso di crescita e rafforzamento patrimoniale avviato alcuni anni fa.
Sono convinto che la BCC di Recanati e Colmurano avrà sempre più un ruolo determinante se non addirittura decisivo per la crescita dell’economia locale.
Il forte consolidamento bancario in atto a livello nazionale sta riducendo le fonti di finanziamento per imprese e famiglie. Si avranno sempre meno Istituti Bancari e sempre più grandi; tutto ciò si tradurrà in una minore attenzione per i singoli territori e per le attività locali, spesso piccole e non sempre adeguatamente strutturate. Questi spazi potranno essere occupati dalle Banche di Credito Cooperativo che hanno per statuto e per vocazione la mission di sostenere l’economia del territorio di competenza. La BCC di Recanati e Colmurano saprà svolgere questo ruolo con determinazione e lungimiranza; siamo Banca del territorio ed il territorio potrà sempre contare su di noi”
Abbiamo centrato rilevanti crescite degli impieghi e della raccolta – sottolinea il Direttore Generale Fabio Di Crescenzo - toccando percentuali di sviluppo largamente al di sopra delle medie di settore, sia locali che nazionali.
Abbiamo rimesso in ordine importanti indicatori, a cominciare dall’NPL ratio, che si è attestato su di un livello prossimo al 10% (era al 33% a fine 2017) per finire con il CET1, attestatosi al 13,58%.
Una Banca in salute con un bilancio che evidenzia numeri che sarebbe stato difficile immaginare solo pochi anni fa: una considerazione che può naturalmente scaturire confrontando, ad esempio, il bilancio del 2017 con quello del 2020, appena approvato.
La BCC di Recanati e Colmurano ha fatto sentire la sua presenza in questo periodo in cui gran parte delle aziende e delle famiglie hanno dovuto fronteggiare una situazione inedita e drammatica e si è proposta come attore protagonista della trasmissione degli aiuti che lo Stato ha messo a disposizione degli operatori economici, come dimostra la rilevante mole di finanziamenti Covid erogati.
Il Consiglio di Amministrazione ha condiviso e favorito un approccio di massima apertura della Banca rispetto alle esigenze dei territori; il Collegio Sindacale, nell’ambito della sua funzione di controllo, ha svolto un importante ruolo finalizzato al sano sviluppo della Banca ed i Colleghi, spesso in condizione di grande disagio, hanno fatto un grande lavoro e, quindi, interpretando anche il sentimento del Vice Direttore Generale, Davide Celani, che insieme a me ha gestito questa lunga e delicatissima fase, sento il bisogno di ringraziare pubblicamente tutto il personale della Banca che ha operato con passione e professionalità, senza lesinare energie.
Ora stiamo uscendo da questa terribile situazione con l’orgoglio di aver contribuito in maniera efficace alla tenuta del nostro sistema economico”
La ”famiglia” della BCC di Recanati e Colmurano si allarga con una nuova filiale a Civitanova Marche, nel cuore di un territorio tra i più dinamici e vivaci della Regione Marche.
Una filiale che nasce con la prospettiva di diventare presto uno dei punti di riferimento, anche in termini dimensionali, della nostra Banca; una filiale che va ad arricchire la nostra presenza nella vallata del Chienti.
La BCC Recanati e Colmurano guarda quindi, con ragionevole ottimismo, alla prospettiva che si possa aprire presto una nuova fase, fiduciosi che l’ormai prossimo ritorno alla normalità saprà dare a tutti una spinta propulsiva in grado di superare le difficoltà del passato per affrontare il futuro con determinazione e rinnovato slancio.
Continuare nella politica della crescita e dello sviluppo; confermare il ruolo di promotore di reti sinergiche con le eccellenze marchigiane; sostenere il territorio, le famiglie e le imprese; portare a termine il progetto di aggregazione con la Banca del Gran Sasso; sostenere le Marche in questa difficile fase di ripresa socio-economica dal periodo pandemico. Sono solo alcune delle sfide che si pone il Banco Marchigiano per il prossimo futuro.
Anche di questo si è parlato durante l’Assemblea dei Soci che si è tenuta al cineteatro Rossini di Civitanova.
“Il 2020 è stato l’anno della pandemia – dice il Presidente Sandro Palombini - con ripercussioni che si sono riversate su tutti i settori economici del Paese e del mondo. Noi abbiamo continuato nella nostra missione primaria di sostenere il territorio, famiglie e imprese, e tentare di dare loro un supporto, rapido ed efficace, in questo periodo così complicato”.
Volge lo sguardo allo sviluppo del Banco il Vice Presidente e Amministratore delegato ai rapporti col Credito Cooperativo, Marco Bindelli: “I prossimi mesi vedranno il Banco Marchigiano ancora rivolto verso la crescita: stiamo lavorando, infatti, al progetto di aggregazione con la Banca del Gran Sasso d’Italia, una Banca piccola ma virtuosa, e in autunno il nuovo Istituto prenderà vita. Per la prima volta, dunque, ci apriremo ad un’area extraregionale accettando con entusiasmo la sfida di misurarci con nuovi territori, nuovi fabbisogni e nuove attività da sviluppare”.
Nel corso dell’Assemblea, organizzata in presenza e nel rispetto delle norme anti Covid, sono state rinnovate le cariche sociali con l’elezione dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione: Giuseppe Ascani, Marco Bindelli, Antonio Erme D’Agostino, Carlo D’Angelo, Patrizio Frati, Claudio Marcantognini. Giuseppe Montelpare, Sandro Palombini, Maria Tiziana Pepi.
Confermati, dal neo Consiglio di Amministrazione, il Presidente Sandro Palombini e il suo Vice Marco Bindelli, anche amministratore delegato per i rapporti con il mondo del Credito Cooperativo.
La compagine sociale ha inoltre approvato il bilancio 2020, il secondo da quando, nel dicembre del 2018, l’Istituto è nato dalla fusione della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro e della Banca di Suasa.
Un bilancio che vede il Direttore Generale Marco Moreschi soddisfatto per il lavoro e i risultati finora conseguiti: “Abbiamo le carte in regola per essere un punto di riferimento per imprenditori, Istituzioni e per l’intero sistema Marche – dice il DG – sia per il nostro livello di patrimonializzazione che per la capacità di produrre reddito e la fortissima contrazione dei livelli di esposizione. Noi ci siamo e, anche nel difficile periodo pandemico, abbiamo mantenuto il livello del nostro servizio, con l’obiettivo di continuare a supportare il territorio nel fronteggiare le difficoltà economiche purtroppo generate dalla pandemia”.
I numeri del bilancio 2020
Spazio ai numeri: l’utile netto è stato di 5 mln di euro, totale raccolta + 9,52% con il gestito che segna una variazione del +36,01%; sviluppo degli impieghi a sostegno del territorio con una crescita pari al +8,79% (impieghi vivi +10,91%); positivo anche il quadro economico con il margine da servizi a +9,85%. Spese amministrative ancora in contrazione dell’ 11,81%; Npl ratio 6,15% e NPL netto 2%.
Si è svolta ieri, in modalità digitale, l’assemblea elettiva della CNA Camerino, a cui hanno preso parte diverse artigiane, imprenditrici e artigiani e imprenditori del territorio di Camerino, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montecavallo, Muccia, Serravalle del Chienti, Visso e altri Comuni montani dell’Alta valle del Chienti e del Fiastra.
Nel corso dell’Assemblea sono state approfondite le tematiche di stringente attualità, come la situazione dell’economia del territorio alla luce dei lunghi mesi di emergenza pandemica, le attese per l’avvio della stagione turistica alle porte, la situazione per i settori delle produzioni tradizionali come l’agroalimentare e per quello del commercio, e naturalmente, lo stato della ricostruzione post-sisma.
L’occasione ha anche fornito la possibilità di ragionare sugli scenari futuri relativi agli investimenti attesi e alla creazione di “corridoi economici” che interessano tutta la zona, da Nord a Sud – lungo la linea dell’entroterra che unisce l’anconetano con l’ascolano - e da Est ad Ovest, lungo i collegamenti tra l’Adriatico e Roma e il Tirreno.
Al termine dell’interessante e approfondita discussione, l’assemblea CNA ha riconfermato Presidente Giuseppe Corridoni, titolare della storica fabbrica di liquori Carsetti: “tra le priorità per le quali ci daremo da fare - ha tenuto a sottolineare Corridoni - non c’è solo la ricostruzione fisica dei luoghi colpiti dal sisma ma anche e soprattutto la necessità di dover ricostruire al meglio e al più presto il tessuto sociale di queste zone, lacerato dal sisma prima e ora dalla pandemia Covid”.
Giuseppe Corridoni coordinerà un gruppo di lavoro composto da artigiani e commercianti della zona della CNA: Maria Cristina Strappaveccia, commerciante di Camerino, Anna Carioli, imprenditrice del settore pelletteria di Muccia, Stefano Bellesi, fabbro di Camerino, Emanuela Leli, imprenditrice di Fiastra, Luca Maccari, imprenditore edile e Marco Marsili, commerciante, entrambi di Camerino.