L’agenzia internazionale di rating Fitch ha confermato il rating di lungo termine della Regione Marche al valore “BBB-” con prospettive “stabili” e al contempo, essendo il rating della Regione limitato dal rating della Repubblica italiana, ha assegnato alle Marche anche un profilo di credito standalone (cioè senza considerare il contesto nazionale) pari a 'aa-', superiore al rating della Repubblica italiana.
L’agenzia, in particolare, ha considerato come elementi qualificanti la sostenibilità del debito, classificata addirittura nella categoria “aaa”, e il moderato livello di rischio della Regione rispetto agli enti locali e regionali a livello internazionale.
Ha inoltre evidenziato che le Marche sono tra le migliori regioni secondo la valutazione nazionale del livello di qualità ed efficacia del servizio sanitario regionale.
Previsto un nuovo stop alla riscossione e in arrivo la rottamazione quater delle cartelle esattoriali.
Il presidente dell'associazione Tutela impresa, Giuseppe Tosoni, fa il punto su tale complessa situazione.
“L'attività di riscossione è ripresa il primo settembre dopo una sospensione di un anno e mezzo nell'ambito delle misure anti Covid. Ma in vista potrebbe esserci già una nuova proroga, ipoteticamente al 31 dicembre 2021 (termine dello stato di emergenza). Alla Camera è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare: l'opportunità di un piano straordinario di proroga dei termini delle notifiche delle cartelle riferite al periodo pandemico e una nuova disciplina della riscossione dei debiti iscritti a ruolo (rottamazione quater)”, spiega Tosoni.
Tale impegno politico è stato ritenuto necessario anche perchè l'Agenzia delle entrate a settembre non invierà tutti i 20 milioni di cartelle che si sono accumulati nei suoi cassetti. Ne partiranno al massimo un milione, un milione e mezzo, in relazione alla capacità operativa dell'Agenzia che è sostanzialmente questa.
In realtà c'è anche un altro motivo, le cartelle arretrate che dovranno essere consegnate sono atti in buona parte formatisi durante la pandemia. Atti, insomma, che in una certa misura andranno a colpire quelle stesse imprese o quei stessi cittadini che il Governo nei mesi scorsi ha indennizzato e aiutato stanziando miliardi.
I versamenti oggetto di sospensione potranno essere rateizzati, ma bisognerà presentare domanda prima della fine di settembre. Una via d'uscita a questa complicata situazione è che non sia un nuovo congelamento delle cartelle, va trovata e quella che sembra più alla portata di mano è una quarta operazione di rottamazione.
“Le giustificazioni sarebbero diverse, sottolinea il presidente di “Tutela Impresa”.
La prima, come detto è che la notifica dei 20 milioni di atti insieme alla ripresa dei pignoramenti, potrebbe intaccare il clima di fiducia nel Paese che sta alimentando la ripresa. Ma c'è anche una seconda, e forse più forte ragione, per attaccare una nuova operazione di "pace fiscale" anche per le liti pendenti.
A luglio di quest'anno, il ministro dell'Economia Franco, ha depositato in Parlamento una proposta di riforma della riscossione.
Dunque, se fino ad oggi le prime tre rottamazioni sono state fatte in tempi "normali" e solo con la promessa di una riforma della riscossione, adesso la ragione sarebbe che i tempi non sono "normali" e che la riforma è davvero alle porte. La rottamazione-quater potrebbe essere dunque inserita all'interno della manovra di bilancio, con la speranza che sia incisiva e determinante per le aziende, e non solo di pura “facciata politica” come il Decreto Sostegni n. 41 del 22 marzo 2021”.
“Quest'ultimo infatti, impropriamente chiamato “condono fiscale per le aziende” ha portato con se lo stralcio dei debiti emessi dal 2000 al 2010, esclusivamente per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro. Saranno cancellati in automatico i debiti fino a 5.000 euro, secondo la schema già adottato con il decreto legge n. 119/2018, senza adempimenti da parte dei contribuenti.
Ciò però nella realtà rappresenta quasi esclusivamente debiti già prescritti quindi non più esigibili per lo Stato.
Quindi – conclude Tosoni - l’associazione Tutela Impresa consiglia di far sempre una attenta valutazione della cartella e verificare tutte le varie condizioni formali e sostanziali se conformi o meno alle normative vigenti".
“Ripartire insieme”, sono queste le due parole chiave nel futuro del settore Benessere di CNA Macerata. In visita ieri al One Beauty by Cosmoprof di Bologna, le 20 imprese del settore estetica e acconciatura hanno riportato a casa, oltre ad acquisti e contratti, anche tanta voglia di innovazione e desiderio di unirsi in progetti di crescita aziendale. Federica Carosi, referente per CNA Macerata del settore: “Oggi più che mai si deve essere veloci nell’interpretare un trend ormai consolidato ed evidente anche alla fiera italiana più importante del settore. La persona richiede il trattamento benessere a 360 gradi – prosegue Carosi - non soltanto la cura dell’aspetto estetico e dell’acconciatura ma anche un momento di rilassamento, di cura del sé per ritrovare un equilibrio completo anche nell’interiorità”. Via libera quindi a trattamenti integrati capelli, corpo, viso e relax per ritrovare vigore in un momento di grande difficoltà anche psicologica. Soddisfatte anche le Presidenti CNA Macerata Acconciatori, Loretta Genangeli, e la Presidente CNA Estetica, Katiuscia Macellari, alla guida del nutrito gruppo di imprenditrici in missione a Bologna: “Ho potuto apprezzare – sottolinea Genangeli - nuove tecniche di lavoro, molto innovative, in campi in cui finora non mi sono mai avventurata ma che sarebbe veramente utile e bello portare a termine. Ho visto, inoltre, dei complementi d’arredo interessanti per garantire alle mie clienti anche un momento di relax ulteriore oltre a quello che già serviamo in salone”. Per Katiuscia Macellari l’iniziativa è stata molto importante per una ripartenza di gruppo: “Con questa pandemia non avevamo più avuto la possibilità di vederci di persona e questo è stato molto duro da superare. Questa partenza in gruppo, tutte insieme nello stesso pullman, è stata anche l’occasione, oltre che per consolidare contatti interessanti in fiera, anche per confrontarsi con altre operatrici del mio settore. Ringrazio la CNA Macerata per aver organizzato la partecipazione al meglio”
Da domenica prossima riaprono i battenti delle principali manifestazioni fieristiche internazionali della calzatura, della pelletteria e degli accessori, rispettivamente Micam e Mipel dal 19 al 21 settembre e poi Lineapelle dal 22 al 24 settembre: saranno presentate le anteprime delle collezioni primavera estate 2022 di oltre 60 marchi della provincia di Macerata.
Operatori ed espositori potranno lavorare con sicurezza grazie ai protocolli predisposti dalla Fiera Milano.
Ci sono grandi aspettative di incontrare Buyer provenienti da tutta Europa, dopo i segnali positivi registrati al Gallery di Dusseldorf e al Salone del Mobile a Milano, mentre si dovrà probabilmente ancora attendere per le consistenti rappresentanze che negli anni passati provenivano da Russia, Cina, Giappone e Stati Uniti.
Si confida anche sulla rinnovata frequentazione dei negozi (+17,4% la spesa delle famiglie nei primi mesi del 2021 registrata da Confindustria Moda) e sulla decisa ripresa della produzione industriale e dell’export (nelle Marche + 12,9% per calzature e pelletterie).
“Calzature e Moda sono decisamente i settori più danneggiati dalla pandemia – sottolinea Matteo Piervincenzi, Presidente della Sezione Calzaturieri di Confindustria Macerata – i segnali di ripresa ci sono anche nel nostro distretto, l’export è ripreso ma non con lo stesso vigore registrato da altri comparti economici e da distretti analoghi di altre Regioni, perché portano con sè problematiche mai risolte dovute alla piccole dimensioni delle nostre imprese che rendono difficoltoso avviare processi strutturati verso l’affermazione di marchi, processi di innovazione e digitalizzazione, lasciando sempre più spazio alle grandi griffes e alla logiche della grande distribuzione, capaci di colpire direttamente e in modo sempre più suggestivo il consumatore finale".
"Siamo cioè ancora degli ottimi artigiani ma sempre meno registi del nostro destino; anche nel recente convegno dello studio Ambrosetti si è convenuto che la crescita dimensionale delle imprese è ritenuta strategica per la ripresa dell’economia, e questi processi possono essere avviati solo tramite innovative politiche di credito e di finanziamento che incentivino in modo deciso e cospicuo percorsi di aggregazione tra imprese" aggiunge Piervincenzi.
"Ringrazio – continua Piervincenzi – Regione Marche con il Presidente Acquaroli e il Vice Presidente l’Assessore Carloni, la Camera di Commercio delle Marche con il Presidente Sabatini e l’Azienda Speciale “Linea” della Camera di Commercio con la Presidente Orlandi, perché stanno dimostrando vicinanza e attenzione con le misure e i sostegni adottati per il comparto calzaturiero, tanto che saranno anche in Fiera insieme ai rappresentanti di Confindustria, di Assocalzaturifici e al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che interverrà nell’ambito di un dibattito su “Nuovi Modelli di Business delle Aziende Calzaturiere”.
"Auspico che la rinnovata attenzione delle Istituzioni, in questo contesto di cambiamenti epocali, possa consentire al comparto calzaturiero marchigiano di avviare quei processi necessari in termini di riqualificazione e tutela delle competenze e del Made in italy, di innovazione digitale, di sostenibilità e di marketing territoriale, in grado di restituire piena identità e valore ad un distretto che può offrire moltissimo a consumatori, buyer, investitori e anche alle oltre 25000 famiglie che traggono da esso il loro reddito” conclude Piervincenzi.
Il 15 settembre Federmeccanica celebra 50 anni di vita, 50 anni di impegno, di lavoro costante da parte delle aziende metalmeccaniche, che ne sono la struttura portante.
In questo cinquantennio l’Associazione di categoria (che negozia il contratto nazionale per 1,5 milioni di lavoratori per 12.000 aziende della manifattura italiana) è stata un riferimento per le aziende metalmeccaniche. Lo spirito imprenditoriale, la sperimentazione, le competenze, il lavoro, lo sviluppo, la capacità di fare, sono i valori che da sempre caratterizzano Federmeccanica e che hanno contribuito in maniera determinante alla crescita dell’Industria italiana.
Federmeccanica inoltre in collaborazione con le Organizzazioni sindacali ha creato un fondo previdenziale ed un sistema di sanità integrativa tra i più importanti a livello nazionale.
Ha inserito nel contratto nazionale elementi di welfare aziendale, di formazione continua, di adeguamento delle competenze.
Nell’accordo sottoscritto assieme alle sigle sindacali a febbraio 2021 ha proposto una revisione epocale degli schemi di inquadramento, per adeguarli alle esigenze sorte dall’avvento del paradigma di industria 4.0 che porta l’industria nell’era dell’interazione tra industria e rete.
Le aziende di Confindustria Macerata che rientrano nel sistema Federmeccanica sono circa settanta.
A luglio 2021 hanno rinnovato la presidenza, affidando a Giovanni Faggiolati, della Faggiolati Pumps S.p.a, il compito di proseguire il lavoro che la Sezione porta avanti da tempo in perfetta sintonia con l’Associazione nazionale.
“Questo importante anniversario rappresenta una occasione dopo 20 mesi di pandemia – dichiara il Presidente Faggiolati – per augurare alle aziende meccaniche, ma anche a quelle degli altri settori, una veloce ripresa all’insegna della crescita e del rilancio.
Non deve essere una celebrazione fine a se stessa, ma l’occasione per un momento di riflessione e di analisi, per andare avanti con più forza di sempre per il benessere del territorio e del Paese”.
Si è tenuto ieri 7 settembre al Teatro dal Verme di Milano, contemporaneamente alla presenza al Supersalone e al Fuorisalone, l’evento “Essere Lube. L’eccellenza si evolve negli store”; una convention fortemente voluta da Gruppo Lube, l’azienda leader in Italia nel settore cucine, dove è stato fatto il punto della situazione a seguito dei mesi di pandemia che hanno interessato da vicino anche il mercato delle cucine, ma soprattutto è stata l’occasione per illustrare i progetti e le strategie del Gruppo dei prossimi 3 anni.
“L’ultimo anno e mezzo stato lungo; è come se fossero passati 10 anni – con queste parole l’Amministratore Delegato Fabio Giulianelli inizia la convention -. Per descrivere le conseguenze del Covid mi piace usare questa metafora: la pandemia ha avuto lo stesso effetto di una safetycar durante una gara di formula 1. Le distanze tra i concorrenti si sono ridotte, tutti sono stati obbligati a rallentare e andare alla stessa velocità, senza poter superare. Per noi, che eravamo lanciati in una fuga vincente, è stato un duro colpo ma ora è arrivato il momento di riaccendere i motori e ripartire. Ora la safetycar è rientrata nei box ed è arrivato il momento di accelerare; a questo punto chi ha la macchina migliore può tornare a primeggiare e farsi valere. Il motore della nostra macchina è la cucina, il telaio lo store, il pilota la forza vendita; adesso possiamo tornare a correre e gareggiare in modo competitivo”.
L’evento si è svolto alla presenza delle autorità tra cui il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Assessore allo sport e al turismo della Regione Lombardia e della Regione Marche Giorgia Latini, i Sindaci di Macerata Sandro Parcaroli e Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, i giornalisti e le direzioni generali dei principali gruppi Eldom partner.
Alla convention hanno partecipato anche tutti gli store del Gruppo Lube Italia ed estero; i veri protagonisti della strategia messa in atto con successo ormai da diversi anni dall’azienda, che vede la centralità dello store, dell’esperienza memorabile dell’acquisto, della qualità unità alla professionalità, strategie vincenti e che si concretizzano nella filosofia "Essere Lube". Molto più di due semplici parole, ma un modo di essere e concepire il proprio spazio cucina, la propria casa e la propria vita. Un insieme di valori condivisi e tangibili che si concretizzano proprio nei numerosi punti vendita distribuiti su tutti il territorio nazionale.
Gruppo Lube ha infatti festeggiato a fine 2020, nonostante la pandemia, l’apertura in Italia di 500 store monomarca e ulteriori 150 store verranno aperti entro la fine del 2021: "Abbiamo in mente un obiettivo ambizioso per i prossimi 3 anni – racconta Fabio Giulianelli – vogliamo raggiungere il traguardo dei 300 milioni di euro di fatturato; ma come? Puntando sullo store monomarca”.
Parola d’ordine è quindi specializzazione; il modello di distribuzione generalista non ha più senso di esistere, al suo posto uno store monomarca distintivo e riconoscibile grazie ad un preciso posizionamento e un’identità forte sul mercato.
Nel 2017 gli store specializzati veicolavano il 45% di fatturato aziendale, a fine 2020 il dato è salito all’ 84% e nei primi 7 mesi del 2021 gli store specializzati hanno veicolato il 89% del fatturato del Gruppo LUBE. “Puntare sugli store monobrand è l’unica strada da percorrere. per raggiungere la leadership nel mercato”, aggiunge Giulianelli. “Il tratto distintivo della nostra strategia è l’unicità, è aprire una rete di negozi monomarca specializzati su tutto il territorio che vendono solo cucine, la cosa che sappiamo fare meglio da oltre 50 anni”.
“Unicità e specializzazione che abbiamo voluto ribadire con il marchio CREO Kitchens, marchio che esiste sotto lo stesso cappello della “casa madre” Gruppo LUBE ma che vive di vita propria e ha un chiaro posizionamento sul mercato”, ribadisce Giulianelli. “CREO Kitchens è nato come un nuovo modello distributivo e sin da subito ha conquistato la sua quota di mercato con una identità chiara e riconoscibile; la sua strada è ben delineata. Non è un secondo marchio, un’appendice di Cucine LUBE, ma un marchio concorrenziale che opera in un preciso segmento di mercato”.
L’ultima evoluzione per ribadire l’identità e la riconoscibilità di uno store Cucine LUBE e CREO Kitchens è la certificazione. Gruppo LUBE è infatti la prima azienda che dal 2021 certificherà i propri store monomarca; un segnale forte all’interno del settore ma soprattutto una garanzia di qualità, trasparenza, autenticità e sicurezza per il consumatore finale che ha la certezza di acquistare un prodotto made in Italy in uno store che rispecchia tutti i requisiti di un Gruppo leader nel mercato di riferimento.
La separazione tra CREO Kitchens e Cucine LUBE è la naturale conseguenza della specializzazione e dell’identità distintiva tanto voluta del Gruppo: in una parola eccellenza, che si evolve nello store e affonda le radici nell’ESSERE LUBE.
La convention si è poi conclusa con un’emozionante esibizione di Antonello Venditti che ha regalo agli ospiti quel momento di normalità e spensieratezza atteso da troppo tempo e quella carica di energia positiva utile a ripartire al meglio.
L’azienda marchigiana, leader nelle carni bianche bio, torna dal 12 al 14 Settembre alla fiera di Modena per la settima edizione di iMEAT – presso il padiglione C, posizione B10 -, per presentare un assortimento di prodotti a marchio Club dei Galli, Fileni e Fileni BIO.
Grande spazio sarà dato anche alla linea dedicata alle macellerie che aderiscono al “Club dei Galli” e al racconto di questa esperienza di successo. Alle macellerie che fanno parte del Club creato da Fileni viene fornito l’assortimento di una linea esclusiva e selezionata di carni di pollo e tacchino di alta qualità. Tutti i polli della linea sono certificati dal CSQA e sono scelti con criteri di selezione rigorosi da personale appositamente formato per garantire ed esaltare un prodotto di eccellenza che rispetta la tradizione del gusto e le migliori pratiche di allevamento.
I macellai che aderiscono al club ricevono i materiali ideati per i negozi soci del “Club dei Galli” e possono usufruire dei privilegi di una rete dedicata, tra cui consulenza e collaborazione, grazie a un canale sempre aperto con l’azienda Fileni. Il Club (sito web www.clubdeigalli.it) è così il luogo in cui i maestri macellai si incontrano come una community di professionisti in continua evoluzione per confrontarsi e crescere insieme nel segno della qualità.
La risposta vincente su cui si concentra il progetto “Club dei Galli” è dare ai professionisti del settore gli strumenti per diventare “macellai gastronomi” e trasformare le proprie macellerie in botteghe del gusto e macellerie gourmet con ristorante, valorizzando anche gli aspetti della comunicazione e le opportunità offerte dal web.
Lo stand Fileni ad iMEAT metterà in rilievo l’intera linea Fileni BIO, lanciata sul mercato nel 2015 e divenuta punto di riferimento nel settore benessere per i consumatori italiani attenti ai molteplici benefici derivanti dalle carni biologiche. La linea offre tanti prodotti diversi per portare in tavola piatti sempre nuovi, nutrienti e gustosi: dal petto di pollo a fette alla fesa di tacchino, passando per gli hamburger e le polpette di pollo. I prodotti Fileni BIO significano anche sviluppo armonico della crescita degli animali e rispetto della natura in allevamenti dedicati, garantiti da una filiera bio integrata di altissima qualità che salvaguarda anche l’ambiente e la salute delle persone.
Negli ultimi anni, il comparto della carne ha subito una forte evoluzione che ha portato metodologie innovative sia da un punto di vista tecnico che propositivo. Proprio da questa constatazione nel 2013 Ecod ha creato iMEAT, una fiera dedicata esclusivamente alle attività operative nel settore della carne: macellerie al dettaglio, gastronomie, ristorazione specializzata. iMEAT mette in relazione questi operatori con i fornitori di tutti le merceologie dedicate in quanto unica fiera nazionale business to business. iMEAT, inoltre, costituisce un momento di approfondimento di varie tematiche e di aggiornamento su una serie di problematiche che guardano al futuro del settore.
"Ognuno di noi dovrebbe sentire sulle spalle la responsabilità di salvaguardare l’ambiente e il pianeta. E ognuno, a seconda del ruolo che occupa nella comunità, dovrebbe tradurre questa responsabilità in fatti concreti e tangibili". dichiara Domenico Guzzini, presidente dell’omonima azienda marchigiana che opera nel settore dell’arredo e design dal 1912. E Guzzini l’ha fatto con il suo programma Circle, trasformando la plastica in una continua risorsa per il pianeta, dandole nuova vita creando oggetti belli, benfatti e dalle alte prestazioni attingendo a materiali plastici riciclati post-consumo e mettendo in atto così il circolo virtuoso del riuso.
E per raccontare tutto questo ha scelto un partner d’eccezione come Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in Plastica e un palcoscenico prestigioso come il Fuori Salone “Creative Connection” 2021.
“La partecipazione a Creative Connections insieme a Guzzini rappresenta per noi una nuova opportunità di trasferire il concetto che gli imballaggi in plastica possono trasformarsi da rifiuto a risorsa” - dichiara Giorgio Quagliuolo, presidente del Consorzio- “Occorre guardare oltre la prima impressione e visualizzare il risultato tangibile, in questo caso i prodotti Guzzini, della trasformazione resa possibile dall'impegno dei cittadini che hanno fatto la raccolta differenziata, da Corepla che ha gestito la filiera e dalle aziende che hanno messo a disposizione le loro risorse, tecnologie e know-how per utilizzare plastiche di seconda vita”.
Tutto questo è stato magistralmente tradotto in un’installazione ideata e realizzata da Stroop Design, in collaborazione con Jeffrey Beers International. L’opera – lunga 6,5, larga 3,5 e alta 4 metri – invita i partecipanti a confrontarsi con un tema di stretta attualità in modo personale e consapevole; il suo aspetto è quello di un parallelepipedo interamente in policarbonato 100% riciclabile, al cui interno è presente una crepa frastagliata riempita da bottiglie di plastica compattate, a simboleggiare come anche un materiale complesso come la plastica, possa trasformarsi da rifiuto a risorsa.
Un messaggio di speranza che invita ad adottare un modo di vivere che ci dia la possibilità di riconnetterci con la Terra. Puntando su una condizione di necessità e contando sull'innovazione umana, Stroop pensa che sia ancora possibile invertire la rotta e sanare i danni che l'uomo ha inferto all'ambiente e al nostro mare.
A rendere immersiva l'esperienza dei visitatori, provvedono anche i filmati dedicati a immagini marine che scorrono sulle pareti interne, mentre il senso dell'operazione è confermato ed enfatizzato dalla presenza di colonne realizzate nella stessa plastica riciclata degli oggetti che sostengono elementi del programma Circle di Guzzini, qui utilizzati come vasi per contenere piante di Tillandsia.
Il programma Circle di Guzzini, che rappresenta ormai il 45% dell’intera produzione e a cui appartengono importanti linee del catalogo, come Tierra disegnata da Pio e Tito Toso, Regeneration di Spalvieri & Del Ciotto e Twist ideata da Setsu&Shinobu Ito, è un sistema interno che integra il recupero di plastiche riciclate post-consumo con la produzione di oggetti per la tavola, la cucina e la casa.
“La plastica ha proprietà così convincenti da essere diventata il materiale più usato nel mondo”, commenta Domenico Guzzini “Ma deve essere usata e smaltita responsabilmente. Se inserita in un processo intelligente non “a perdere” ma a “riutilizzare”, la plastica rappresenta l’alternativa alla plastica".
In quest’occasione, verrà presentato anche Eco Packly, un contenitore flessibile multiuso e salva spazio, disegnato da Roberto Giacomucci e realizzato in materiale plastico post-consumo. Il valore di un prodotto bello e funzionale come Eco Packly, brevettato e completamente made in Italy, risiede, oltre che nell’utilizzo di plastiche di seconda vita, anche nel suo essere flessibile permettendo un maggiore stoccaggio in fase di trasporto.
“In un TIR da 16 ton, trasportiamo ben 1848 Eco Packly chiusi in più rispetto ai prodotti totalmente aperti riducendo così l’emissione di CO2 nell’atmosfera del 50%” spiega Domenico Guzzini “ Inoltre Eco Packly, per le sue caratteristiche funzionali e il suo design, si adatta a differenti utilizzi: da pattumiera in cucina o sul balcone a cesta per la biancheria in bagno a contenitore per i giochi nella camera dei più piccoli”.
Per parlare di riciclo, di responsabilità sociale, di riutilizzo dei materiali plastici di seconda vita, venerdì 10 settembre, all’interno dell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, si terrà un talk show condotto da Nicola Porro, volto televisivo del giornalismo, e animato da personaggi di spicco del mondo dell’industria, del design e delle istituzioni, tra cui: Domenico Guzzini, Presidente Fratelli Guzzini, Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla, Gilda Bojardi, Direttore Interni, Luciano Galimberti, Presidente ADI , Enea Roveda - CEO Lifegate, Setsu&Shinobu Ito, designers, Roberto Giacomucci, designer, Pio e Tito Toso, designers , Spalvieri e Del Ciotto- designers.
“Sosteniamo le nostre piccole e micro imprese, che rappresentano l’ossatura dell’imprenditoria nelle Marche e in Italia, in questa fase in cui diventa cruciale riuscire ad intercettare i tanti fondi che arriveranno dall’Europa con il PNRR”.
L’appello parte dal Direttore Generale del Banco Marchigiano che, nel corso della tavola rotonda che si è tenuta stamane alla Mole Vanvitelliana, ha posto l’accento su un grande tema di strettissima attualità.
“Un sostegno che a mio avviso dovrà essere sinergico e di sistema – continua Moreschi – e su questo tema, cruciale per il sistema economico marchigiano e non solo, visto che oltre il 90% delle imprese nostrane sono piccole e piccolissime, qui in Ancona abbiamo voluto aprire un dibattito e avviare dei ragionamenti concreti”.
Tema di dibattito accolto da Confapi Industria Ancona che ha aggiunto la necessità di progettualità per le imprese regionali, e dal Magnifico Rettore di UNIPM Gianluca Gregori che ha evidenziato l’importanza di metodo, sostenibilità, fattibilità e misurabilità dei progetti dei nostri imprenditori, oltre al tema di potenziare competenze e internazionalizzazione.
La tavola rotonda, condotta da Valentina Clemente, giornalista di Sky Tg24, si è tenuta all’interno della “tre giorni” organizzata dal Banco Marchigiano per portare nelle Marche il Forum di Cernobbio, il più prestigioso tra i think tank italiani sui temi economici e finanziari.
Una tre giorni iniziata venerdì, che si concluderà domani (domenica) e che ha visto la presenza alla Mole Vanvitelliana di oltre 300 imprenditori regionali ed esponenti del mondo economico marchigiano che hanno risposto “presente” alla chiamata dell’Istituto di credito con sede a Civitanova Marche.
Un evento, quello in corso alla Mole, con 5 sessioni di lavoro, dibattiti, riflessioni per un totale di 17 analisi e ricerche presentate in anteprima.
Alla tre giorni organizzata dal Banco Marchigiano ha aderito una importante squadra di partners (Confapi Industria Ancona, Innoliving, Med Systems, Loacker, Emmedata, M&P-Mobilità & Parcheggi, coordinati da Tipicità e con il patrocinio del Comune di Ancona).
Nella serata di venerdì, invece, è andata in scena una cena di gala in cui l’hanno fatta da padroni la l’enogastronomia marchigiana con un percorso di prelibatezze preparate dagli chef dell’Accademia di Tipicità, con il supporto di MicaMole ed Istituto Alberghiero di Loreto, e l’arte con performance canore e musicali in collaborazione con Sferisterio Opera Festival.
Visita a Matelica per la ricostruzione dell’azienda Merloni. Si è svolta ieri, alla presenza dell’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, del direttore dell’Usr Stefano Babini, del dirigente Daniela Del Bello, del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, accompagnati dal sindaco Massimo Baldini.
Una visita nell’impianto produttivo della “Antonio Merloni” di Matelica, storica realtà situata in provincia di Macerata, che, dopo il terremoto, ha rischiato di chiudere i battenti a causa dei gravi danni, riportati, in particolare, da uno dei capannoni produttivi.
La sua ricostruzione rappresenta infatti un’iniezione di fiducia per tutto il cratere, un modello di ripartenza, 17.000 metri quadrati per oltre 200 lavoratori e una “burocrazia” che funziona: è così che un’azienda rinasce e ricostruisce, in quello che è uno dei cantieri più grandi del post sisma.
Tante difficoltà, che oggi sembrano un lontano ricordo grazie a un lavoro sinergico che coinvolge diverse e decisive componenti, tra cui la Regione, con l’assessorato alla Ricostruzione della Regione Marche, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e l’imprenditore Paolo Sparvoli, che ha rilevato l’azienda nel momento più duro e che ha illustrato i passi avanti fatti verso la piena operatività del sito, dove si produce anche serbatoi gpl e bombole per il gas.
"Siamo davanti al più grande intervento di ricostruzione su un immobile produttivo enorme, che dà lavoro a più di 200 persone - spiega l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli - Sappiamo che negli ultimi mesi è stato possibile imprimere un’accelerazione grazie all’Usr, capace di gestire con estrema flessibilità tutte le innumerevoli difficoltà amministrative, che sembravano inizialmente insormontabili. Si tratta dell’ennesima prova di come la ricostruzione sia partita, proprio perché la Regione, di intesa con l’Unità commissariale, ha saputo affrontare la situazione con un nuovo piglio e una rinnovata interpretazione delle cose, diretta non tanto a garantire adempimenti quanto l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. È un modo di vedere le cose della giunta Acquaroli, che qui sta completando un intervento che non tarderà ad essere considerato un modello, nell’interesse del cratere e della regione, ma soprattutto delle oltre 200 famiglie che hanno avuto possibilità, anche grazie a un illuminato imprenditore, di poter continuare a lavorare".
"Data la dimensione e l’importanza della “Merloni” sul territorio, c’è stata sin da subito sinergia tra la parte più burocratica e amministrativa dell’Usr e le necessità della ditta – continua la dirigente Del Bello - Sono stati coniugati tutti gli interventi, dalla delocalizzazione temporanea (con un contributo di circa 1,5 milioni di euro) per consentire di non arrestare la produzione, fino all’intervento di ricostruzione, che peserà circa 22 milioni di euro. Il tutto si è inserito in un contesto di crisi della ditta di appartenenza, risolta in maniera positiva tanto da avere evitato il conseguente fallimento proprio grazie alla collaborazione di tutto l’Usr. A tal proposito devo ringraziare la squadra dei collaboratori, che ci ha messo impegno e cuore, insieme alla “Merloni” e ai suoi tecnici che hanno avuto sempre interesse a dare continuità ad un’azienda che porta effetti benefici sul territorio e sulle famiglie che hanno proseguito ogni giorno ad esserci e lavorare: ci hanno creduto e lo abbiamo fatto anche noi".
Se a livello nazionale gli ultimi numeri diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro non sono incoraggianti, dopo 5 mesi di crescita a luglio sono stati 23mila gli occupati in meno, c’è chi vorrebbe assumere ma fatica a trovare le figure professionali necessarie alla propria attività. Secondo l’indagine condotta dalla CNA più del 50% delle piccole imprese sarebbe intenzionata ad aumentare il numero di personale nei prossimi sei mesi ma la stragrande maggioranza, addirittura il 79%, non riuscirebbe a trovare candidati idonei alle mansioni richieste.
Questo il commento in proposito di Maurizio Tritarelli, Presidente CNA Macerata: “La buona notizia è che sono tante le micro imprese italiane intenzionate ad assumere personale nel prossimo periodo. Quella cattiva è rappresentata dalle difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie”.
“Le micro imprese ancora una volta hanno retto ma adesso che pensano al rilancio s’imbattono in difficoltà principalmente burocratiche – commenta Tritarelli – non riescono a trovare personale qualificato e il ricorso ai centri per l’impiego è quasi inesistente”.
“È necessario – secondo il Presidente CNA – riorganizzare le strutture dedicate al collocamento e adattare i percorsi formativi alle esigenze del sistema produttivo, soprattutto di artigiani e piccole imprese. Come CNA Macerata stiamo organizzando insieme ad alcune scuole secondarie del territorio e alle Università dei corsi formativi tenuti dagli stessi artigiani in modo di far incontrare domanda ed offerta e permettere che si conoscano sul campo”.
Il Presidente CNA commenta gli ultimi dati diffusi da Unioncamere: “In questo trimestre (agosto - ottobre 2021) nella nostra provincia si prevedono ben 6.710 entrate nel mondo del lavoro, +165% rispetto allo stesso periodo del 2019 (pre-pandemia). Questi ingressi saranno per l’84,6% come personale dipendente, per il 9,4% lavori somministrati, per un 3,6% collaboratori. Il 56% sarà inserito nella produzione di beni e servizi”.
Questo è ciò che potrebbe accadere qualora domanda e offerta di lavoro coincidano ma purtroppo ciò non si sta verificando: “Le aree tecniche e della progettazione – prosegue Tritarelli - sono quelle con la difficoltà maggiore di reperimento, con ben il 55,8% delle risorse umane necessarie, corrispondente a 170 figure, che sono di difficile reperimento”.
Con orgoglio il Presidente dell’Associazione maceratese saluta e certifica il successo dei piccoli imprenditori locali: “Saranno le piccole imprese maceratesi con meno di 50 addetti ad assumerne il maggior numero; ne cercano 5.380 unità, corrispondente al 78% del totale”.
Questi i settori maggiormente interessati: 1.520 sono richiesti nel settore turistico-ricettivo (alloggio, ristorazione e servizi turistici in generale), 800 impiegati nel settore dei servizi alle persone, 700 nel commercio e 520 nelle macro settore delle costruzioni. Queste, invece, le professioni ricercate dalle imprese: 440 unità (36%) operai specializzati e conduttori impianti; 410 unità in professioni commerciali e dei servizi (33%); 160 profili generici (13%); 150 dirigenti, specialisti e tecnici (12%); 70 gli impiegati (6%).
Circa 300 tra imprenditori ed autorevoli esponenti del mondo economico marchigiano, con presenze anche da altre regioni italiane; 5 sessioni di lavoro, analisi, dibattiti, riflessioni per un totale di 17 analisi e ricerche presentate in anteprima; una tavola rotonda tutta incentrata sui temi marchigiani della “Dimensione aziendale e competitività”; e poi il battesimo di un modello di cooperazione e sviluppo territoriale molto innovativo con a capo Banco Marchigiano, in collaborazione con Confapi Industria Ancona, supportati da una importante squadra di partners e dal coordinamento di Tipicità.
Dal 3 al 5 settembre, per la prima volta, le Marche saranno parte attiva del Forum di The European House – Ambrosetti.
L’evento è stato ideato dal Banco Marchigiano che ci ha creduto fermamente e che poi ha coinvolto e messo in piedi la squadra organizzativa e di partners.
Dunque il più prestigioso tra i think tank italiani sui temi economici e finanziari e uno dei più importanti al mondo, quest’anno avrà un proprio hub anche nelle Marche, oltre alla storica sede di Villa d’Este a Cernobbio e ad altri due hub, uno in Puglia ed uno in Piemonte, pensati per, in periodo pandemico, evitare assembramenti nella sede di Cernobbio.
La Mole Vanvitelliana di Ancona sarà la sede del polo marchigiano, uno spazio che si è via via affermato come luogo di cultura e di incontro, particolarmente vocato ad accogliere iniziative di alto profilo.
La tre giorni dorica è stata presentata in conferenza stampa presso la sede del motore dell’iniziativa, il Banco Marchigiano alla presenza di tutti gli autorevoli partner della “squadra” che ha messo in piedi l’hub marchigiano del think tank, ovvero, oltre al promotore Banco Marchigiano che ha coinvolto Confapi Industria Ancona e il coordinamento di Tipicità, i partners Università Politecnica delle Marche, Emmedata, Innoliving, Loacker e Med Systems, con il supporto del Comune di Ancona e di M&P-Mobilità & Parcheggi.
“Portare nelle Marche questo grandissimo evento – ha detto il DG del Banco, Marco Moreschi - che mette le Marche in evidenza nel dibattito economico finanziario nazionale, è stata un’operazione enorme, messa in piedi grazie ad una strategia organica e ad un grande lavoro di squadra tra i soggetti partners. Con questa iniziativa il Banco si afferma definitivamente come soggetto promotore di reti sinergiche tra i soggetti portatori di valore del territorio e come motore di sviluppo per le Marche”.
“Un’opportunità straordinaria – continua Moreschi - per osservare il mondo attraverso le testimonianze dirette dei policy maker più autorevoli, approfondire gli attuali trend internazionali e crescere insieme in conoscenza e consapevolezza”.
Come oramai consolidata tradizione del Forum di The European House – Ambrosetti, enorme sarà il novero dei personaggi che porteranno il loro prezioso contributo nei tre giorni di Forum: ministri e commissari europei, presidenti e direttori di istituti internazionali e di aziende leader, giornalisti che fanno opinione a livello internazionale, scienziati ed economisti di fama mondiale.
Tra i quasi sessanta relatori già confermati: il Presidente Sergio Mattarella, l’immunologo Anthony S. Fauci, il CEO di Moderna, il presidente di Alibaba, i Fabiola Giannotti, direttore generale del CERN, Joseph E. Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia, il primo ministro della Libia Abdul Hamid Dbeibeh, Félix Tshisekedi, Presidente della Repubblica Democratica del Congo.
Ci sarà poi una sessione tutta “in chiave marchigiana”, con la tavola rotonda del sabato mattina su “Dimensione aziendale e competitività”, cui prenderanno parte tutti i partner del progetto con la conduzione di Valentina Clemente, giornalista di Sky Tg24, e la serata di gala di venerdì, dove anche la cultura e l’enogastronomia marchigiana saranno protagoniste, unitamente a Sferisterio Opera Festival ed all’Accademia di Tipicità, con il supporto di MicaMole ed Istituto Alberghiero di Loreto.
“Per noi è un onore essere presenti anche nelle Marche come Forum di The European House-Ambrosetti – ha detto Danilo Di Matteo, referente del Centro Italia per The European House-Ambrosetti - merito del Banco Marchigiano aver colto questa occasione di coinvolgere le Marche nel dibattito alto che ogni anno sviluppiamo nel Forum”.
“Siamo grati al Banco Marchigiano e al DG Moreschi per averci coinvolto in questo prestigioso appuntamento - ha detto in conferenza stampa Mauro Barchiesi, Presidente di Confapi Industria Ancona – si tratta dell’occasione di creare aggregazione ed avere un osservatorio privilegiato su quanto sta accadendo oggi nel mondo. Un’opportunità che abbiamo voluto dare ai nostri imprenditori associati”.
“Siamo lusingati di affiancare anche in questa occasione il Banco Marchigiano – ha detto Angelo Serri direttore di Tipicità, prima di snocciolare il programma dell’evento – l’adesione alla tre giorni del Forum da parte della classe imprenditoriale marchigiana è stata davvero molto importante con quasi 300 presenze, tutto nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza Covid”.
“Come capoluogo abbiamo voluto assumerci la responsabilità di ospitare questo evento così prestigioso e valorizzarlo con una delle nostre location più belle”, ha detto Paolo Marasca, Assessore alla cultura del Comune di Ancona.
“Fare unione è una delle strade più importanti per ottenere dei successi e tagliare dei traguardi e questo evento va esattamente in questa direzione”, ha detto Danilo Falappa, founder dell’azienda anconetana Innoliving.
“Abbiamo risposto con grande entusiasmo perché sarà un momento per fare rete e promuovere cultura imprenditoriale nel territorio”, ha sottolineato Stefano Parcaroli, AD di Med Systems.
“La tre giorni darà a tutti la possibilità di accedere a riflessioni e a un dibattito alto, occasione preziosa per tutti coloro che saranno presenti”, ha detto Fabrizio Mori, co-founder di Emmedata.
“Una organizzazione esemplare per un evento di pregio che consente anche a noi di approfondire contatti e relazioni con le Marche”, ha evidenziato Sven Rossi, Business director Italia per la Loacker.
Presente anche M&P-Mobilità & Parcheggi con la responsabile Barbara Marchetti.
Ha portato i suoi saluti Gianluca Gregori, Magnifico Rettore Università Politecnica delle Marche.
Da sottolineare anche la presenza della bella realtà sociale locale di MicaMole (che presenterà in anteprima i propri pacchi Natale solidali) ed altre imprese e realtà del territorio che hanno collaborato (Conero Bus per i transfer, Di Battista per l’eco design).
RECANATI - Guzzini illuminazione, leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale e parte del Gruppo Fagerhult, annuncia oggi l’acquisizione del restante 30% delle azioni di Sistemalux Inc. Con questa operazione, l’azienda rafforza ulteriormente la sua presenza e quella del Gruppo Fagerhult in Nord America, migliorando la capacità di penetrazione di questo importante mercato caratterizzato da grande specifica internazionale, elevati standard tecnologici e alta stima di crescita.
Sistemalux ha sede a Montreal, in Canada, e ha un rapporto commerciale di lunga data con iGuzzini. Oltre a offrire soluzioni di illuminazione premium con il proprio marchio, è stato un partner importante per l'introduzione del marchio iGuzzini negli Stati Uniti e in Canada. Nel 2020 le vendite nette sono state di circa 27,3 milioni di euro. Nel 2018 iGuzzini aveva acquisito il 70% delle azioni di Sistemalux e ora ne acquisisce il restante 30%.
“Sono entusiasta che iGuzzini illuminazione abbia assunto il controllo del 100% della proprietà di Sistemalux, atto che testimonia quanto l’azienda e il Gruppo Fagerhult credano nella loro organizzazione e nel mercato nordamericano. Sono felice di dare ai nostri collaboratori d’Oltreoceano un rinnovato benvenuto ufficiale all’interno del Gruppo e di poter continuare a contare su di loro come ambasciatori dei marchi iGuzzini e Sistemalux, in maniera sinergica con tutto il Gruppo Fagerhult", ha affermato Cristiano Venturini, CEO di iGuzzini illuminazione. “Nonostante le sfide e l’elevata aleatorietà del momento, non abbiamo esitato a continuare ad investire, per perseguire nuove evoluzioni tecnologiche e nuovi prodotti innovativi, e ad espandere la presenza sui mercati internazionali, come testimonia questa fondamentale acquisizione, strategica per tutto il Gruppo. Siamo determinati nel voler scrivere nuove pagine di sviluppo per il mercato nordamericano e continuiamo a investire, con coraggio, per consentire all’azienda e alle persone di continuare a vincere le sfide future".
Tra le attività manifatturiere principali delle Marche la fabbricazione di calzature e pelletterie è il settore che ha perso imprese più intensamente tra il 2020 e i primi 6 mesi del 2021, con l’export calzaturiero marchigiano che non brilla affatto. Ecco perché il “bonus moda”, un credito di imposta per le rimanenze di magazzino, messo a disposizione dal MiSE rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese del settore, come spiega Giuliana Bernardoni, Presidente dei pellettieri di CNA Macerata: “l’export calzaturiero marchigiano segna un -11,7%, che risulta ancor più grave se paragonato con i trend addirittura in crescita in altre regioni come Veneto, Umbria e Toscana”. “Inoltre – ricorda la Presidente CNA - nel sistema moda la diminuzione di ricavo più marcata nel corso del 2020, secondo i dati di TrendMarche, ha riguardato proprio i principali settori presenti nella nostra provincia, cioè l’abbigliamento (-28,8%), il tessile (-12,7%) e pelli-calzature (-9,0%)”.
Da qui il positivo accoglimento dell’agevolazione del Ministero per lo Sviluppo Economico: “Il credito d’imposta – commenta Giuliana Bernardoni - non risolverà di certo la crisi del settore ma tiene conto di un aspetto particolarmente importante come le rimanenze di magazzino. Con questo bonus, moda, tessile, calzaturiero e pelletteria possono usufruire di un credito d’imposta del 30% per contenere gli effetti negativi dell’invenduto, aumentato a causa dell’emergenza Covid”. CNA ricorda che per l’incentivo il Mise mette a disposizione 95 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022. Il credito d’imposta diventerà operativo con un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definirà i termini e le modalità per usufruire dell’agevolazione. “Per il Sistema moda – conclude Giuliana Bernardoni – restano fondamentali gli investimenti sulle politiche attive del lavoro, volte alla defiscalizzazione e ad agevolare nuovi ingressi professionali per una crescita delle competenze. Su questo attendiamo risposte importanti dal governo e dalla Regione prima che sia troppo tardi”.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la semestrale 2021, che evidenzia l’ottimo stato di salute di cui gode la Banca. Il Direttore Generale Fabio Di Crescenzo sottolinea la bontà del risultato economico al 30 giugno con un utile netto di 2,2 mln di euro, il doppio rispetto all’utile di chiusura del 2020, con un margine di intermediazione in crescita del 50,5% rispetto al giugno 2020, così come il margine di interesse che si attesta a 4,6 mln di euro, segnando un +25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Altrettanto interessante la crescita delle componenti positive di reddito, con particolare riguardo alle commissioni attive (+4,1%) e la sensibile contrazione dei costi operativi (-9,2%) che hanno permesso di contenere il cost/income al 71%, in forte riduzione rispetto all’esercizio 2020. Per quanto riguarda le masse amministrate, il Direttore Generale evidenzia l’importante crescita dei volumi che si attestano abbondantemente sopra il miliardo, con la raccolta complessiva a circa 750 mln di euro (+3,4%), caratterizzata da un incremento della raccolta gestita del 5,7% e gli impieghi netti che si attestano a 340 mln di euro, con una crescita del 4,5%. Sul versante del credito si conferma il trend in calo delle sofferenze lorde -5,7% (copertura superiore al 65%) e delle inadempienze lorde -5,1% (copertura superiore al 37%); ne consegue un NPL ratio che scende al 9.6% a riprova dell’importante politica di attenzione al comparto che la Banca ha attuato nel corso degli ultimi anni, permettendo la riduzione ad un terzo rispetto alle grandezze del 2018, con un indice di copertura complessivo dei crediti deteriorati che passa al 54,7%, in miglioramento rispetto al 52,8% di fine 2020. Dati di tutto rispetto, a dimostrazione del buon operato della BCC di Recanati e Colmurano a sostegno dell’economia locale, dei soci, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni locali, come confermato anche dalle numerose convenzioni di tesoreria che la Banca vanta con Enti del territorio.
Grazie all’attenzione al tessuto economico di riferimento ed alla ampia e variegata proposizione commerciale, nella quale va annoverata, tra le altre, la recente iniziativa del “Prestito Universitario”, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, la BCC di Recanati e Colmurano rappresenta un partner dinamico e sempre pronto ad affiancare le comunità locali. La BCC di Recanati e Colmurano intende consolidare la propria presenza sul territorio attraverso l’imminente apertura della Filiale di Civitanova Marche e ribadire l’assistenza consulenziale alla clientela per forme di investimento qualificato e per qualsiasi esigenza in merito al sostegno finanziario, anche nelle forme agevolative, confermando la piena operatività in merito ad interventi nel settore dell’edilizia (eco-sisma bonus, superbonus 110%, ristrutturazione, efficientamento energetico, bonus facciate, ecc..). Altrettanto meritevole di evidenza risulta l’impegno profuso nell’ambito socio-assistenziale, attraverso “INFINITO VITA”, la Cassa Mutua della quale la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano è promotore e primo Socio Sostenitore. Un Ente Associativo di assistenza costituito nella forma di Società di Mutuo Soccorso, senza scopo di lucro, che opera con un’ampia serie di servizi per i propri iscritti, prevalentemente in ambito sanitario e di assistenza alla famiglia, ma anche culturale, ricreativo e turistico. La Banca di Piazza Leopardi esprime il proprio ringraziamento ai Soci, ai Clienti, ai Dipendenti ed alle strutture della Capogruppo Iccrea che hanno permesso il raggiungimento di risultati così significativi, sostenendo ed alimentando costantemente lo sfidante e ambizioso percorso di crescita intrapreso. Come dire “E il naufragar m’è dolce in questo mare”.
Sono pronti i nuovi finanziamenti che serviranno a ridare lustro alla moda artigianale, che porta e valorizza da sempre il Made in Italy in tutto il mondo. E la vocazione manifatturiera delle Marche lo sa bene.
Nuovi contributi a fondo perduto per il settore tessile e la moda
Dalle ore 12.00 del 22 settembre 2021 le imprese marchigiane del settore tessile e del fashion, potranno presentare al Ministero dello Sviluppo Economico , tramite Invitalia, la domanda di contributo a fondo perduto, che potrà coprire fino al 50% delle spese di progetti finalizzati: alla realizzazione di nuovi elementi di design; all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo; alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi; all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali; al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili, in linea con i principi dell’economia circolare.
Le spese ammissibili, che vanno dall'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, all'acquisizione di brevetti, fino alla formazione del personale, devono essere comprese tra un minimo di 50mila e un massimo di 200mila euro.
L'importo del contributo può arrivare ad un massimo di 100mila euro. Le imprese dovranno essere di piccola dimensione, non quotate, non devono aver rilevato l’attività di un’altra impresa e non devono essere state costituite a seguito di una fusione. A causa della pandemia da Covid-19, oltre alle imprese che non erano in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, sono ammesse alle agevolazioni anche quelle che lo sono diventate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2021. Si tratta di una procedura valutativa a sportello, fino all'esaurimento dei 5 milioni di euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Dovrà trattarsi di progetti innovativi, ispirati ai principi della sostenibilità e dell’economia circolare o che sfruttano le nuove tecnologie digitali. Sarà valorizzata, in particolare, la promozione di giovani talenti.
Un punteggio ulteriore sarà riconosciuto sulla base dell'incidenza sull'organico aziendale di giovani di età massima di 35 anni, compresi gli eventuali soci della società. Gli investimenti dovranno ri-valorizzare il Made in Italy e quindi, dovranno essere realizzati con sede operativa in Italia, successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo e dovranno essere ultimati entro 18 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.
E sempre sul tema, non perdetevi il 28 settembre 2021 il live streaming dell’Innovation Day del Sole24Ore e di Confindustria che girano virtualmente l’Italia e il 28 settembre si parlerà dell’innovazione anche del settore moda e tessile marchigiano e abruzzese.
(Articolo scritto da: C.I. - giornalista esperta in politiche europee)
Nuovo intervento del Comune di Recanati per il rilancio delle attività commerciali nel centro storico della Città dell’Infinito.
L’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Bravi promuove l’apertura di nuove attività commerciali con contratti di affitto agevolati in tredici locali commerciali inutilizzati o sfitti situati all’interno del centro storico di Recanati. Per individuare un elenco di operatori interessati all’assegnazione dei locali sfitti, l’Amministrazione ha emesso un avviso pubblico con relativa domanda da compilare, scaricabile dal sito del Comune.
“Vogliamo promuovere e sostenere gli operatori di Recanati per il riuso degli spazi commerciali inutilizzati del centro storico – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – stiamo già lavorando da tempo per la riqualificazione del Centro Storico con il concorso di idee per la sua valorizzazione, oggi diamo la possibilità a operatori economici di affittare i locali con importanti agevolazioni per avviare le nuove attività. ”
Questo l’elenco delle unità immobiliari ad uso commerciale disponibili che hanno aderito all’intervento del Comune per la riqualificazione del centro storico:
- Via Falleroni 30 - mq. 48;
- Via Falleroni 76 - mq. 35;
- Via Falleroni 90 - mq. 130;
- Corso Persiani 12 - mq. 20;
- Corso Persiani 26 - mq. 45;
- Corso Persiani 63 - mq. 278;
- Via Cavour 14 - mq. 46;
- Via Cavour 39 - mq. 131;
- Via Calcagni 5 - mq. 108;
- Via Calcagni 11 - mq. 16;
- Via XX Settembre 6 - mq. 48;
- Via Roma 6 - mq. 30;
- Via Roma 18/20 - mq. 59.
“A seguito dell’ indebolimento dell’offerta commerciale nel centro storico di Recanati causato, da ultimo, dalla pandemia, stiamo portando avanti numerose azioni per il rilancio delle attività. – Ha affermato il Vice Sindaco Mirco Scorcelli – Dopo vari incontri con i proprietari dei locali commerciali sfitti, abbiamo realizzato un ulteriore intervento per dare la possibilità a tutti i commercianti di aprire nuovi punti vendita con un comodato d’uso a titolo gratuito per sette mesi. Ci auguriamo che pervengano varie domande per attività commerciali dedicate al turismo, all’artigianato e ai servizi, per ripensare gli spazi pubblici in chiave integrata e consentire il miglioramento della qualità della vita della nostra comunità e una maggiore attrattività nei confronti di visitatori e turisti.”
Il contratto che verrà stipulato tra il proprietario del locale e l’ operatore commerciale selezionato dal Comune sulla base della domanda presentata, si attuerà, alternativamente, nella seguente modalità:
- in un contratto di comodato d’uso per sette mesi a titolo gratuito
- in un contratto di locazione per sei anni prorogabile, con canone scalare in aumento, i cui primi sette mesi a titolo gratuito.
In entrambi i casi il Comune provvederà a corrispondere al proprietario del locale un contributo forfettario di euro 1.500 per locali con superficie inferiore a 100 mq. e di euro 2.000 per i locali con superficie superiore o uguale a 100 mq.
L’operatore assegnatario dovrà avviare l’attività nel locale prescelto entro il termine massimo dell’1.12.2021, pena la revoca dell’assegnazione, in tal caso il locale risulterà disponibile per chi ne avrà fatto richiesta in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda.
Possono presentare la domanda per l'assegnazione dei locali i soggetti che intendono avviare attività commerciali, artigianali, professionali, iniziative artistiche,
attività espositive e sociali.
Per partecipare all’avviso d’interesse è necessario presentare l’apposita domanda, scaricabile sul sito del Comune di Recanati, www.comune.recanati.mc.it, con relativo documento di identità dalle ore 9:30 del giorno 16 agosto 2021 e dovrà pervenire al Comune di Recanati entro il 10 settembre 2021, mediante consegna a mano presso l’Ufficio URP, oppure mediante PEC o e-mail.
Nell’assegnazione dei locali verrà data precedenza all’ordine cronologico di arrivo delle domande, per le richieste pervenute nello stesso giorno si terrà in considerazione l’ora di arrivo.
Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: telefono: 0717587310 - 0717587276 o tramite e mail al seguente indirizzo di posta elettronica: urp@comune.recanati.mc.it.
“Raccogliamo il frutto di anni di lavoro intenso e finalizzato a costruire una realtà regionale che oggi vanta performances e indicatori da indiscusso punto di riferimento per il territorio”. Il Dg del Banco Marchigiano, Marco Moreschi, è molto soddisfatto della semestrale appena approvata.
Un utile netto pari a 6,2 milioni di euro (più che triplicando il risultato netto rilevato a giugno 2020), NPL Ratio netto al 2% e tutti i principali indicatori patrimoniali in crescita con 60 milioni di euro di nuovi mutui erogati.
“Siamo una Banca che in quattro anni ha raddoppiato masse e sportelli e ridotto a meno di un terzo il credito non performing traguardando una semestrale 2021 da record”.
Veniamo ai numeri dei risultati patrimoniali: il totale dei mezzi amministrati, ormai abbondantemente oltre il miliardo, segna un incremento del 7%, con la raccolta indiretta che cresce del 14,7% grazie al contributo della forte dinamica positiva del comparto gestito e assicurativo in crescita di oltre il 22,3%.
Gli impieghi netti, pari a 549 milioni di euro sono in crescita del 5,7%, e sono caratterizzati da una crescita sia della parte a vista dell’1,7% che della parte a scadenza del 6,2%; gli impieghi a scadenza, in particolare, hanno visto l’erogazione di 60 milioni di euro di nuovi mutui. Armonica e decisa, pertanto, la crescita di tutte le componenti legate all’attività caratteristica.
Prosegue la politica estremamente rigorosa nella gestione dei crediti deteriorati: la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 62,5%, con le sofferenze coperte all’83% e le inadempienze probabili al 41%. Su tale fronte si sottolinea l’ulteriore significativo sensibile miglioramento dell’indice NPL ratio: già sceso al 6,15% a dicembre 2020, è ulteriormente diminuito a 5,48%. Considerando l’NPL ratio netto, il valore tocca il 2,15%.
Da evidenziare inoltre l’indicatore principe dello stato di salute del Banco sui crediti deteriorati, il Texas ratio, che si attesta al 32,5% tra le banche “best in class” del panorama nazionale.
I principali risultati economici: il margine d’interesse, pari a 7,6 milioni di euro è in aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. In forte incremento rispetto allo scorso anno risulta anche la componente dei ricavi da servizi che si caratterizza per una variazione positiva dell’11,6% e rafforza ulteriormente la redditività caratteristica del Banco.
Il margine di intermediazione presenta un andamento fortemente positivo con un delta del 14,6% rispetto al valore del 2020.
I costi operativi presentano un’incidenza sul margine d’intermediazione, rappresentata dal cost income ratio, del 60,3% in forte recupero rispetto all’indicatore dell’anno precedente pari al 67,6%.
Il Gruppo Luciana Mosconi, che presidia l'intero universo della pasta secca all’uovo, fresca ripiena e non ripiena - e oggi anche "semola" (grazie alla recente acquisizione dello storico marchio Pasta Ercoli) - entra nel mercato nazionale ed internazionale del vino dalla porta principale.
Il brand, forte di due Pastifici, uno con sede a Matelica e l'altro ad Ancona, rileva il 75% della Cantina La Monacesca, player marchigiano da sempre associato a produzioni enologiche di altissima qualità e di elegante raffinatezza.
L'operazione è la felice conclusione di un lungo e riservatissimo percorso di conoscenza, sostenuto, sin dall'inizio, da una profonda affinità strategica tra due player che hanno fatto del posizionamento Premium il loro tratto distintivo.
Luciana Mosconi esporta in oltre 30 Paesi ed è leader italiano nel posizionamento d'eccellenza della pasta all'uovo secca; La Monacesca è icona e benchmark del Verdicchio di Matelica, e non solo, con una ricca messe di riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Un punto qualificante dell'accordo prevede che l’attuale proprietà, nella persona di Aldo Cifola, visionario caposcuola e pioniere del Verdicchio, mantenga il 25% delle quote societarie e la direzione agricolo-produttiva della Cantina, a garanzia di continuità.
Con questo investimento, il Pastificio Luciana Mosconi, guidato dalla Famiglia Pennazzi e dalla Famiglia Bartocci-Mosconi, consolida il proprio legame con il territorio, tratto che l’ha sempre caratterizzato sin dalla fondazione, e amplia la sua presenza nell'agroalimentare, in un settore strategico globale come il comparto del vino.
L’ingresso del Pastificio Luciana Mosconi ne La Monacesca, rafforza il potenziale commerciale della prestigiosa Casa Vinicola di Matelica ed al contempo arricchisce entrambe le Società di competenze e know-how complementari, nel rispetto delle reciproche identità.
Un progetto sinergico volto alla creazione di un Polo agroalimentare multIbrand made in Marche, rigorosamente caratterizzato da un posizionamento d’eccellenza in una prospettiva di crescita nazionale e internazionale.
L'azienda La Monacesca, immersa in una location paesaggistica e storica di straordinaria bellezza, possiede una superficie agricola di 56 ettari, 33 dei quali vocati alla produzione vitivinicola, e può contare oltre che sulla cantina di Matelica, anche su quella di Porto Potenza Picena per un potenziale superiore alle oltre 100.000 bottiglie attuali.
Le produzioni a denominazione sono caratterizzate in primis dai tesori del terroir di Matelica: Verdicchio Doc e Verdicchio Riserva Docg.
“Sono molto felice di questa operazione su cui ho lavorato personalmente e con i nostri consulenti per oltre un anno - afferma Marcello Pennazzi, ad del Pastificio Luciana Mosconi -. Ho trovato in Aldo Cifola persona competente e dagli altissimi valori umani e tutta la nostra azienda è fiera di affiancarlo nel percorso di sviluppo de La Monacesca”.
“Era giunto il tempo per la nostra azienda di individuare una partnership di alto livello per poter creare delle condizioni di crescita, pur mantenendo sempre il focus sull’assoluta qualità dei prodotti - dice dal canto suo Aldo Cifola, titolare de La Monacesca -. Debbo dire che l’incontro con la famiglia Pennazzi è stato in tal senso risolutivo, per le loro qualità personali e per la stima che mi hanno sempre mostrato. Sono certo otterremo insieme grandissimi risultati”.
L’operazione è stata coordinata da Lorenzo Tersi di LT Wine&Food Advisory, in qualità di advisor de La Monacesca; hanno agito per tutti i profili relativi alla strutturazione societaria e contrattuale dell’operazione Silvia Romanelli partner di BonelliErede per gli aspetti legali e Alessandro Broccolo partner di Studio PlanA per gli aspetti fiscali.
Il Pastificio Luciana Mosconi è stato supportato nella strutturazione dell’operazione da Fortunato e Valeria Civerchia dello Studio Up Professionisti d’Impresa di Ancona e dall’Avvocato Manuela Pennazzi.
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea nel corso dei primi giorni di giugno, semaforo verde definitivo alla fusione del Banco Marchigiano con la Banca del Gran Sasso d’Italia BCC.
Nei giorni scorsi, infatti, le rispettive compagini sociali hanno votato il progetto di fusione dei due Istituti, con il Banco Marchigiano che incorporerà la giovane Banca abruzzese, nata nel 2015.
Una data storica, per i due istituti di credito guidati dal Presidente Sandro Palombini, dal Vice Presidente Marco Bindelli e dal Direttore Generale Marco Moreschi, sponda Banco Marchigiano, e da Giulio Cesare Sottanelli, Gabriele Di Simone e Maria Concetta Di Saverio, rispettivamente Presidente, vice Presidente e Direttore Generale facente funzione dell’istituto abruzzese.
“Queste due votazioni – dice Palombini - rappresentano un doppio imprescindibile e importantissimo passaggio verso l’ulteriore sviluppo e crescita della nostra Banca”.
L’articolato percorso, iniziato già dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa avvenuta il 23 dicembre dello scorso anno, procederà in base ad un serrato cronoprogramma che vedrà la nascita ufficiale del nuovo Istituto di Credito, frutto della fusione, per il primo ottobre di quest’anno.
Dopo il pronunciamento delle due Assemblee dei Soci, la stipula dell’atto di fusione avverrà a fine settembre per poi procedere allo start ufficiale, come detto, il 1 ottobre 2021. Il tutto avverrà ovviamente sotto l’egida della Capogruppo di cui fanno parte entrambe le Banche, ovvero Cassa Centrale Banca S.p.A.
La nuova Banca
La nuova Banca avrà un totale di 11.400 soci, frutto dei 9000 del Banco e dei 2.400 della Banca abruzzese; le filiali saranno 28 (25 Banco e 3 Banca del Gran Sasso d’Italia BCC), i dipendenti saranno 188 (171 quelli marchigiani e 17 i colleghi provenienti dall’Istituto limitrofo; il patrimonio complessivo sarà di 71 milioni (66 Banco, 5 Gran Sasso), mentre l’attivo patrimoniale sarà di oltre un miliardo e 100 milioni, frutto dell’oltre un miliardo del Banco e dei 64 milioni dell’Istituto abruzzese.
Alle 25 filiali del Banco Marchigiano, articolate tra le provincie di Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo, si aggiungeranno pertanto le filiali dell’Istituto abruzzese di Pineto e Montorio al Vomano, provincia di Teramo, e quella de L’Aquila.
Ancora per quel che concerne la copertura territoriale, la nuova Banca farà registrare fin da subito numeri importanti nel mondo delle Bcc italiane per il numero di Province coperte (ben 6: Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo, Teramo, L’Aquila) e di Comuni serviti per competenza (106, di cui 32 della Banca del Gran Sasso d’Italia Bcc e 74 del Banco Marchigiano).