“Confermiamo la nostra presenza capillare nelle Marche e intendiamo distribuire parte del nostro valore alle imprese, alle famiglie e agli enti del territorio”. Il direttore generale del Banco Marchigiano, Massimo Tombolini, non nasconde le ambizioni dell’Istituto di credito nel ricoprire un ruolo di primo piano nel supporto all’economia regionale.
E lo fa alla vigilia della 32° edizione di Tipicità di cui il Banco anche quest’anno è project partner. “Investiamo – continua Tombolini - sulla crescita e sul progresso della comunità marchigiana per cui avremo un ruolo più che attivo nella tre giorni fermana di Tipicità”.
“In questa edizione, infatti, supporteremo anche una serie di eventi che metteranno in vetrina e valorizzeranno alcune delle eccellenze con cui lavoriamo in una logica di rappresentanza del territorio”.
Il dg, oltre a partecipare, con le più alte cariche istituzionali, alla cerimonia inaugurale di sabato 9 marzo presso il Fermo Forum, nel pomeriggio di sabato e domenica presenterà due aziende “icona” del saper fare marchigiano: la Cantina “La Monacesca” ed il salumificio “Tre Torri”, mentre nel pomeriggio di lunedì, nel corso del forum economico Ri-Evoluzione, Tombolini sarà intervistato dalla giornalista de La Repubblica, Barbara Gasperini, nell’ambito del panel “Impresa e processi in transizione. Come rendere l’azienda attrattiva”.
“Noi ci siamo, e vogliamo contribuire adesso a far crescere il benessere dei territori in cui siamo presenti”. Il Banco vanta 28 filiali distribuite in 6 province (Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Teramo, L’Aquila), a servizio complessivamente di 121 comuni, un numero di soci pari a oltre 11 mila e 500 e con circa 200 dipendenti.
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