Petrolio, tagli del greggio prorogati alla fine del 2018: ecco le previsioni sul prezzo
Lo scorso 30 novembre i Paesi dell’Opec ed esterni al cartello hanno raggiunto l’intesa per prorogare alle fine del 2018 i tagli alla produzione di greggio. Una importante decisione che costringe gli analisti a rivedere le previsioni sul prezzo del petrolio nel prossimo biennio.
Petrolio stime gestori e analisti
L'accordo raggiunto a Vienna sulla proroga a dicembre 2018 dei tagli sulla produzione di greggio, ha costretto a rivedere le previsioni di gestori e analisti sul prezzo della materia prima nel 2018 e nel 2019.
Goldman Sachs, Bank of America-Merrill Lynch, Société Générale e Morgan Stanley hanno reso noto le rispettive stime sulle quotazioni nel prossimo futuro.
Gli esperti di Goldman Sachs, sulla scia dei tagli alla produzione decisi dall’Opec, hanno rivisto al rialzo il prezzo nel 2018 a 62 dollari per il Brent e a 57 dollari per il Wti, a fronte di una precedente rilevazione rispettivamente a 58 e 55 dollari. Per il 2019 si attende un consolidamento dei prezzi verso il ribasso, con il Brent a circa 59 dollari e il Wti a 55 dollari al barile.
Gli specialisti di Bank of America-Merrill Lynch sono più cauti ed evidenziano come il taglio alla produzione di greggio deciso a Vienna era stato già scontato nei prezzi dal mercato. Il gestore prevede una ripresa dell’offerta di shail oil americano già nel 2018 e per questo motivo i prezzi del greggio sono attesi in moderata crescita. Nel 2018 la quotazione del Brent è atteso a 56 dollari e il Wti a 52 dollari al barile.
Secondo gli analisti di Société Générale, i prezzi del greggio saranno influenzati dalla crescita della domanda globale, con un incremento delle quotazioni nel 2018 del Brent a 58 dollari e del Wti a 54 dollari al barile.
Infine le previsioni della banca di investimenti americana Morgan Stanley. La domanda in ulteriore crescita e la minore offerta dei paesi Opec porterà il prezzo del Brent a raggiungere quota 63 dollari nel 2018.
Nel frattempo l'Arabia Saudita ha annunciato la riduzione del prezzo del petrolio che verrà richiesto agli Stati Uniti il prossimo mese di gennaio e il simultaneo aumento in Europa occidentale e Asia.
Petrolio quotazioni
Al momento è debole il prezzo del petrolio sui mercati internazionali, con il Brent in calo dello 0,35 per cento a 62.64 dollari al barile ed il Wti in flessione dello 0,40 per cento a quota 57.39 dollari.
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