"Per bar, ristoranti e negozi bolletta doppia rispetto alla Francia": allarme di Confcommercio Marche
Caro energia, un colpo tremendo per le imprese marchigiane. Uno studio Confcommercio-Nomisma Energia evidenzia come, per l’elettricità, alberghi, bar, ristoranti e negozi pagheranno quest’anno una bolletta quasi doppia rispetto alla Francia e tra il 15 e il 20% in più della Germania.
“Ad esempio – spiega il Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche –, un albergo di medie dimensioni pagherà quest’anno, con i prezzi di gennaio 2022, una bolletta elettrica di 104 mila euro, il doppio rispetto alla Francia e oltre il 21% in più della Germania. Un ristorante avrà una bolletta elettrica di 13.650 euro, quasi il doppio rispetto ad una simile situazione in Francia e il 15% in più della Germania".
Differenziali simili si riscontrano anche per i negozi e per i bar. "Un divario insostenibile" lo definisce Polacco, che aggiunge "ci sono molte imprese a rischio che vanno tutelate, pertanto sono necessari provvedimenti immediati da parte del Governo. Servono interventi sulla fiscalità energetica a favore delle imprese del Terziario di mercato come la riduzione al 10% dell’aliquota IVA sulle bollette elettriche, come già previsto per altri settori produttivi e per le famiglie, e del peso di accise ed Iva sui carburanti".
"Inoltre è fondamentale ridurre la dipendenza dalle forniture estere e riformare la struttura della bolletta elettrica, affrontando anche il nodo degli oneri generali di sistema” puntualizza Polacco.
Le misure fino ad ora decise dal Governo hanno contenuto limitatamente l’incremento dei costi sostenuti dalle imprese e tale situazione è evidente nel comparto dei trasporti. Il settore si trova infatti ad affrontare il raddoppio del costo del metano per autotrazione e un aumento della spesa annua per il gasolio di circa 10 mila euro per ciascun mezzo pesante.
“Per i trasportatori - conclude Polacco -, questo incremento generale del costo del metano e dei prezzi del petrolio, e di conseguenza del gasolio-diesel utilizzato dalla logistica italiana, ha come effetto diretto un peggioramento in termini di competitività, soprattutto nei confronti degli operatori provenienti dall’Europa dell’Est, che possono godere di prezzi del gasolio più bassi e di una minore tassazione”.
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