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Marche: una regione in gioco?

Marche: una regione in gioco?

Nelle Marche il gioco è ormai diventato un momento fisso della giornata per tantissimi cittadini. Si gioca costantemente nei luoghi fisici e cresce il gioco virtuale.

Il gioco d'azzardo, le scommesse e le slot attirano un po' tutti. In genere il giocatore medio ha tra i 15 ed i 74 anni. C'è chi gioca online, nella fascia giovanile e chi invece preferisce ancora il gioco fisico.

Osservando alcuni dati prelevati dalla rete scopriamo che ad Ancona si sono giocati, perdendo, ben  101 milioni di euro in scommesse legali, circa 1.011 euro di giocate  per ogni cittadino. Uno stipendio intero andato in giocate. Sempre ad Ancona, dati del 2016, i più recenti, erano presenti ben 663 apparecchi, ovvero  6,6  slot a cittadino.

Altro dato interessante è rilevato a Senigallia dove si sono giovati circa 1.258 euro a testa, con 56 milioni di euro spesi nel 2016 e, nella città sono presenti 7 apparecchi per ogni cittadino.

Anche a Loreto si registrano livelli di gioco simile e, a Fabriano invece si sono giocati 685 euro, meno a Jesi dove si sono spesi 734 euro, e ancora meno a Falconara con 386 euro e Osimo con 429 euro a cittadino; a San Benedetto si giocano circa 1000 euro all'anno, invece proseguendo si nota che a Grottammare si arriva a 1440 euro e a Cupra Marittima 240 euro, mentre sono 299 euro a Monteprandone.

Ad Ascoli Piceno invece, dati recenti del 2017 parlano di una spesa procapite importante: 1500 euro per residente in città ed in provincia.

Ma il gioco non dà solo perdite: infatti nel comparto si lavora e ci sono nuove possibilità per operatori che vengono formati. Nell'ascolano ad esempio ci sono 1008 gli esercizi con licenza e il comparto impiega 1.559 persone, sempre qui le giocate in punti fisici sono 150 milioni di Euro.

Il gioco dà lavoro ed è per questo che va normato, ma non certo demonizzato.

Non solo gioco fisico nelle Marche ma anche tanto, tantissimo gioco digitale. Ad appassionarsi alle giocate virtuali sono giovani e giovanissimi che, a dispetto di quanto si possa pensare, sono giocatori consapevoli in grado di investire non oltre 20 euro al mese su una delle molte piattaforme sicure e legali messe a disposizione dall'ampissimo comparto gioco digitale.

Nei fatti se il gioco fisico è gradito ad una classe media e tendenzialmente popolare, verso il digitale si ha una attenzione di chi è leggermente più scolarizzato ed abituato ad usare la strumentazione digitale ed i vari devices.

Ad oggi sul territorio marchigiano tantissimi sono i comuni che vanno a generare ordinanze tese a ridurre l'orario di apertura delle sale scommesse e dei locali con le slot, questo probabilmente farà avanzare ancora di più il gioco digitale, in questo momento il più regolamentato grazie all’attività dell’ente statale AAMS, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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