Il sisma bonus al centro dell'incontro organizzato da Confindustria al Castello della Rancia
Si è svolto ieri pomeriggio l'incontro sul tema della ricostruzione organizzato presso il Castello della Rancia da Confindustria tra oltre 120 tecnici.
Parola d'ordine: "sisma bonus". Tutti concordi i relatori in merito alla necessita di centrare l'attività di prevenzione post sisma sull'importante incentivo introdotto dal Governo nella Legge di Bilancio 2017.
Il Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini ritiene fondamentale inoltre delineare ex novo l'economia dell'intero territorio colpito dal sisma.
Anche Carlo Resparambia, presidente Ance Macerata, è d'accordo sul ricorso al sisma bonus come punto di partenza per la ricostruzione.
Entrando nel dettaglio si spiega che tra gli interventi che danno diritto alla detrazione Irpef delle spese per il recupero edilizio (e la riqualificazione energetica) degli edifici (articolo 16-bis, Tuir Testo Unico delle imposte sui redditi) sono inclusi anche quelli finalizzati all’adozione di misure antisismiche (comma 1, lettera i).
La legge di bilancio per il 2017 ha rimodellato il “sisma bonus”, prevedendone non solo la proroga, ma anche un potenziamento e una definizione maggiormente articolata.
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (incluse quelle per la classificazione e la verifica sismica) su edifici adibiti ad abitazioni private e attività produttive, ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità), nonché nella zona 3 (in cui possono verificarsi forti, ma rari, terremoti), fino a un importo massimo di 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno, spetta una detrazione nella misura del 50%, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo (se gli interventi consistono nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, si deve tener conto delle spese sostenute in quegli anni per le quali si è già fruito della detrazione).
Esiste anche il sisma bonus “rafforzato” :
è previsto infatti un aumento della percentuale di detrazione qualora, in virtù delle misure antisismiche adottate, si ottenga una riduzione del rischio sismico tale da determinare il passaggio a una classe di rischio inferiore.
Per le abitazioni e gli edifici produttivi, la detrazione maggiorata è pari:
- al 70%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore
- all’80%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori.
Per gli interventi realizzati su parti comuni di edifici condominiali, la detrazione maggiorata è pari:
al 75%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore
- all’85%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori.
Le disposizioni attuative: linee guida e decreto del Mit
Per la concreta operatività del sisma bonus “rafforzato”, la legge di bilancio 2017 aveva demandato a un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici) il compito di stabilire:
- le Linee Guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni;
- le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati.
Il decreto è stato emanato e le sue disposizioni sono efficaci a partire dal 1° marzo.
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