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Economia Macerata

Confartigianato dice no alle imposizioni del Decreto Legge sui Compro Oro

Confartigianato dice no alle imposizioni del Decreto Legge sui Compro Oro

“Con l’approvazione del Decreto legge per i Compro Oro e la stretta significativa sulle loro attività, in particolare sull’uso dei contanti, – dichiara Giuseppe Verdenelli, Presidente Regionale Orafi di Confartigianato Imprese - ci saranno contestualmente gravi conseguenze per le nostre gioiellerie e laboratori orafi, che comunque non hanno come attività principale la compravendita di ori usati”.

Confartigianato Imprese Macerata, a tutela dei propri associati, vuole lanciare un segnale d’allarme e puntare l’attenzione sulla delicata questione dell’antiriciclaggio e del relativo Decreto legge che, senza le opportune modifiche, andrà a danneggiare le oltre 80 attività della provincia maceratese, sulle quasi 400 imprese del territorio regionale.

Il Decreto, che interviene sulla già vigente Legge di delegazione europea n.170/2016 (art. 15 - comma 2, lettera I), prevede che ogni attività di preziosi al dettaglio, compreso quindi anche chi, ad esempio, cambia un moschettone ad un bracciale o trasforma un gioiello, dovrà iscriversi al Registro nazionale dell’OAM-Organismo Agenti e Mediatori, non ancora attivo.

Oltre a comunicare i dati del cliente attraverso il Registro, le attività dovranno aprire un conto corrente dedicato solo alle transazioni relative alla compravendita di oggetti usati e segnalare, a loro discrezione, le operazioni sospette.

“E’ inconcepibile pensare di equiparare gioiellerie e laboratori artigiani con attività commerciali che fanno esclusivamente compravendita, ovvero i Compro Oro – prosegue Verdenelli. Obbligare ad aprire nuovi conti correnti e registrare ogni singola operazione, anche semplici riparazioni o trasformazioni, renderà impossibile lo svolgimento del nostro lavoro. Giuste le severe regole per la permuta o il ritiro di oggetti dai privati, ma queste non possono e non devono essere applicate anche alle piccole operazioni di trasformazione di oro e preziosi”.

Confartigianato ritiene quindi necessari immediati chiarimenti sulle norme contenute nel Decreto Legislativo 92/2017 che penalizza fortemente l’intero settore orafo, in particolare le micro imprese, senza distinzione alcuna.

“Il nostro comparto artigianale orafo è decisamente favorevole a sostenere interventi che vadano a presidiare e prevenire azioni illecite, - conclude Giuseppe Verdenelli - purché però esse siano in linea con le effettive caratteristiche delle varie attività svolte dal nostro settore e con le esigenze degli operatori del comparto”.

“Purtroppo questo Decreto Legge non tiene affatto conto delle peculiarità delle singole attività artigianali e dell’indispensabile distinzione fra i soggetto coinvolti – afferma il Responsabile del comparto di Confartigianato Imprese Macerata, Paolo Capponi.

L’Associazione, come già avvenuto ad inizio anno, ribadisce l’importanza di modificare le norme di questo Decreto riguardanti l’attività degli artigiani orafi e le relative limitazioni da valutare nell’ambito della contrattazione. Chiediamo quindi con urgenza che venga istituito un ulteriore confronto nazionale con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le altre Associazioni di categoria coinvolte, proprio per illustrare le preoccupazioni evidenziate dai nostri associati e spiegare dettagliatamente le incongruenze del Decreto”.

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