Economia

Treia, i “Lunedì di Sira” diventano smart: alle Industrie Vismap anche la formazione si fa online

Treia, i “Lunedì di Sira” diventano smart: alle Industrie Vismap anche la formazione si fa online

Le competenze delle persone sono cruciali per affrontare il futuro ed è importante valersi di questo momento di grande cambiamento per fare evolvere le modalità di formazione e apprendimento dell’azienda. Ed è per questo che Industrie Vismap ha ritenuto necessario organizzare i “Lunedì di Sira”, un’occasione per Rivenditori e Agenti per conoscere meglio l’azienda e il brand Sira seguendo 3 temi principali: - Design: il rivenditore sarà guidato nel nostro showroom per approfondire design e finiture di Sira Cucine; - Innovazione digitale: dietro la guida del Responsabile dei Servizi IT si approfondirà il tema 3Cad e tutti gli aspetti legati ad esso (come presentare il prodotto attraverso render, realtà virtuale e come realizzare un ordine). Vuole essere questa anche un’occasione per approfondire il tema Social Media; - Industria: con una visita approfondita a tutto il sito produttivo, il cuore delle Industrie Vismap, si vuole formare il rivenditore dal punto di vista tecnico. Aiutarlo soprattutto a capire come viene assemblata una cucina. Questo momento è dedicato allo sviluppo delle competenze dei rivenditori Sira Cucine perché possano offrire al cliente un’esperienza di scoperta, scelta e acquisto delle cucine Sira sempre migliore. In questo periodo particolare, le Industrie Vismap si focalizzano su come usare al meglio il software per sviluppare preventivi e ordini il più possibile personalizzati, come trattare tecnicamente disegni con top, mensole, colonne, basi e pensili che sembrino veri e così realizzare un progetto 3D della cucina del cliente accurato e convincente. Prima del lockdown il “Lunedì di Sira” era in presenza. Oggi c’è la possibilità di svolgerlo completamente online grazie a strumenti tecnologici e informatici. Già durante il periodo di lockdown la rete commerciale Sira Cucine tramite meeting online aveva risposto alle proposte dell’azienda, pronti ad accrescere la propria competenza e soprattutto a confrontarsi sulle decisioni da prendere.    

15/06/2020 13:05
Confindustria Macerata, Piervincenzi: "Non c'è più tempo, per la ripresa imperativo fare squadra"

Confindustria Macerata, Piervincenzi: "Non c'è più tempo, per la ripresa imperativo fare squadra"

“La nostra Regione, ed in particolare il territorio fermano-maceratese, annovera da decenni il più importante distretto calzaturiero nazionale e il primo al mondo per qualità, un sistema capace di esportare fino a poco tempo fa oltre l’80% della produzione, con le sue piccole e medie imprese presenti in tutto il mondo, attraverso fiere, agenti , titolari, addetti commerciali. Oggi l’effetto Covid-19  sta cambiando decisamente le dinamiche di approccio al mercato, i modelli di acquisto e gli stessi consumatori, inoltre,  le criticità di fondo sempre appartenute al nostro distretto, si sono trasformate ora in un muro invalicabile che ostacola la ripresa”.  Si espresso così, in una nota, Matteo Piervincenzi Presidente degli Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata, in merito alla crisi che il comparto calzaturiero, e non solo,  sta vivendo dopo l’emergenza Coronavirus. “Come piccole imprese – prosegue Piervincenzi -  avremmo di certo dovuto puntare sul digitale, ma le nostre dimensioni, la carenza di infrastrutture e di sistemi di formazione e sostegno adeguati, hanno reso difficoltoso se non impossibile anche questo passo, così oggi con il Covid 19, le grandi griffes, ma soprattutto le grandi piattaforme di e-commerce,  B2B  stanno consolidando la loro supremazia. Non dimentichiamo inoltre che nel contesto nazionale,  le imprese del nostro distretto,  hanno subito la cosiddetta “tempesta perfetta”,  poiché oltre al Covid stanno subendo gli effetti del post sisma, la particolare crisi del mercato russo e l’assenza di Istituti di Credito consapevoli della peculiarità del comparto”. “È vero come è vero – spiega -  che in questo momento la liquidità delle nostre aziende e della filiera deve essere assolutamente salvaguardata, ma   è altrettanto urgente definire una precisa strategia per il rilancio del settore e del territorio. Il nostro futuro non dipenderà  solo dalla quantità delle risorse attivate, ma in particolare dalla necessità di  cooperare e fare squadra concretamente tra Istituzioni, Banche, Enti  e Imprese, in un percorso di rilancio in cui il digitale, le infrastrutture, il marketing territoriale, la crescita dimensionale  devono  essere  elementi essenziali e prioritari. Inoltre constatiamo che oltre al fatto che le risorse per “contrastare” l’effetto Covid stanno tardando ad arrivare (es. i pagamenti delle Casse Integrazioni e altri sostegni al reddito),  permangono le difficoltà ad avere un  confronto urgente, reale, dettagliato, dedicato con le nostre Istituzioni regionali,  per pianificare il futuro che deve basarsi su nuovi paradigmi. Il benessere socio/economico del territorio passa inevitabilmente per la ripresa delle imprese. La politica industriale per essere efficace e generare ricchezza deve essere attenta alle specificità ed alle necessità dei suoi comparti produttivi, prevedendo azioni di valorizzazione integrata delle eccellenze dei territori sull’esempio di quanto stanno facendo ad esempio Regioni manifatturiere a noi simili come la Toscana, il Veneto e l’Emilia Romagna”. “Le Marche, oltre alla forte valenza turistica e culturale, che è assolutamente da promuovere e su cui investire – ricorda il presidente degli imprenditori calzaturieri -  i sono conosciute nel mondo soprattutto per la qualità del  Made in Italy “cresciuto” nelle nostre imprese, le stesse che oggi, in difficoltà,  chiedono il meritato sostegno affinché  i propri prodotti possano essere conosciuti nei contesti internazionali. Tante sono le eccellenze espresse dal nostro territorio, ma questo valore potrà essere percepito solo se riusciremo a fare sistema come imprese e istituzioni”, conclude.  

08/06/2020 18:13
I proiettori di iGuzzini illumineranno il “Jiu Ke Shu Future Art Center”, polo culturale di Shanghai

I proiettori di iGuzzini illumineranno il “Jiu Ke Shu Future Art Center”, polo culturale di Shanghai

Il Jiu Ke Shu (in italiano ‘nove alberi’) Future Art Center è il nuovo complesso culturale di 60.000 m² situato nei pressi di Shanghai. Il nome del Centro rimanda al concetto di infinito espresso dal numero nove che, moltiplicato a sé stesso, si ricompone in 9 (cioè 9 per 9 fa 81 ed il risultato della somma di 8 più 1 restituisce 9). Un senso enfatizzato dallo stesso ciclo degli alberi che, al passare delle stagioni, cambiano il loro aspetto - dal verde tipico della primavera ai colori dorati dell’autunno, fino alla nudità dell’inverno - e si rinnovano in modo continuo di anno in anno. Completamente immerso nella natura, il complesso - composto da cinque teatri, da spazi adatti a prove generali e alla produzione di diversi tipologie di spettacoli - è anche il luogo ideale per coloro che desiderano allontanarsi dalla frenesia della metropoli per godersi giornate di relax circondati dal verde dei boschi. Il progetto architettonico, messo a punto da Atelier Frederic Rolland e da Shanghai Construction Design & Research Institute, si ispira totalmente al mondo della natura. L’architettura è, infatti, ampia, dominata da linee curve e fluide di ispirazione organica. Nella struttura ritroviamo l’uso abbondante di vetro che rafforza questo costante dialogo tra spazio interno ed esterno. L’attenzione all’ambiente si riflette anche nell’abbattimento dei consumi energetici dell’edificio, reso possibile grazie all’utilizzo di sistemi specifici. Nell’ambito del progetto sono state adottate soluzioni d’illuminazione iGuzzini. All’interno della grande hall sono stati applicati incassi Reflex, che rendono particolarmente brillante l’intreccio delle travature del soffitto, e installati proiettori Palco e Front Light per illuminare in modo omogeneo il grande bassorilievo al centro di questo spazio, per tutta la sua altezza e senza ombre portate. Gli incassi Reflex illuminano perimetralmente anche la sala del Gran Theatre, lo spazio più ampio del complesso, che può ospitare fino a 1.200 persone. Nell’ambiente outdoor sono stati inseriti incassi Light Up Earth, che assicurano un’illuminazione omogenea della superficie esterna del primo livello degli edifici, proiettori Woody, che forniscono luce alla corona superiore del teatro, ed Incassi Walky, installati nella versione rettangolare, per permettere ai visitatori di percorrere le basse scalinate di accesso all’edificio in totale sicurezza.    

08/06/2020 11:48
Riutilizzabile all'infinito ed eco sostenibile: nasce Eco Mask, l'innovativa mascherina firmata Guzzini

Riutilizzabile all'infinito ed eco sostenibile: nasce Eco Mask, l'innovativa mascherina firmata Guzzini

“Non credo nemmeno che sia stata una scelta, ma semplicemente una cosa che un’azienda come la nostra, con le competenze e il know how che ha alle spalle, doveva fare. Pensare, progettare e realizzare dispositivi di protezione individuale sicuri, ecosostenibili, comodi e con un’estetica accattivante era, per noi, un dovere verso i nostri clienti e verso il pianeta” dichiara Domenico Guzzini, presidente dell’omonima azienda marchigiana “Si parla di circa novanta milioni di mascherine giornaliere da smaltire solo in Italia. Sono cifre enormi…Insostenibili…”   A sostegno della necessità di realizzare mascherine riutilizzabili si aggiunge anche la voce di Legambiente nella persona del suo presidente nazionale Stefano Ciafani: “Noi stimiamo che con il paese in piena attività potranno servire diverse decine di milioni di mascherine usa e getta al giorno con costi rilevanti per i cittadini e per l'ambiente. È per questo che sarà importante promuovere, laddove possibile, l'uso di mascherine riutilizzabili certificate. In questo modo si eviterà l'abuso di prodotti usa e getta, limitando anche il fenomeno del littering, l’abbandono dei dispositivi di protezione individuale, che si è affiancato a quello dei rifiuti più in generale e che è diventato una piaga nazionale che stiamo monitorando con i nostri mille circoli locali. Va in questa direzione questa lodevole iniziativa di Guzzini, un'importante azienda italiana da sempre attenta all'innovazione”.   “E così abbiamo realizzato Eco Mask, la mascherina facciale protettiva, riutilizzabile ed ecosostenibile. Prodotta in Italia utilizzando innovativi materiali plastici antibatterici. Inoltre, ci siamo resi disponibili a sostenere Legambiente, destinando una parte dei proventi, per far fronte all’emergenza ambientale che l’utilizzo di tutte queste mascherine monouso, senza dubbio, causeranno” conclude Domenico Guzzini. Eco Mask, disegnata da Spalvieri&Del Ciotto, due designer che da un paio d’anni sono entrati a far parte del prestigioso parterre dei creativi di Guzzini, appartiene alla collezione On The Go, nella sezione Protection, un nuovo item nato proprio per offrire ai clienti strumenti idonei a facilitare le attività quotidiane. Eco Mask è leggerissima, pesa solo 45 grammi e grazie alla morbida guarnizione anatomica, aderisce al volto e si adatta perfettamente a tutte le fisionomie restituendo un comfort che la rende indossabile anche per ore senza procurare fastidi: pruriti, arrossamenti, segni sulla pelle… La mascherina, grazie alla particolare forma, è portabile anche con gli occhiali e minimizza l’appannamento delle lenti. L’ampia camera interna, il corretto dimensionamento del sistema filtrante e l’ottima vestibilità data dalla doppia configurazione, dietro la testa o dietro le orecchie, dei cinturini elastici facilmente regolabili permettono di respirare bene togliendo quel fastidioso senso di soffocamento che molti dispositivi procurano.  Ma se è vero che il comfort è una caratteristica fondamentale per questo accessorio è ancor più vero che la sicurezza e l’affidabilità fanno di Eco Mask un alleato davvero insostituibile. La mascherina Eco Mask ha ottenuto la marcatura CE come dispositivo medico Classe I Tipo I (non sterile) conforme ai seguenti regolamenti/norme EN 14683 - ISO 10993 – Regolamento  (UE) n.745/2017. Dotata di un efficace filtro, della durata di 1 giorno, in tessuto multistrato, con capacità filtrante >=95%, la mascherina firmata Guzzini assicura un elevato isolamento dall’ambiente circostante grazie alla perfetta aderenza al viso della guarnizione in morbida gomma anallergica. Inoltre, l’intera mascherina e i lacci sono realizzati in un innovativo materiale plastico in grado di riducendo la proliferazione batteri riducendo al minimo il pericolo di contaminazione. Realizzata in un ambiente opportunamente igienizzato, in assenza di germi e fonti di contaminazione con standard di qualità massimi, Eco Mask è realizzata in materiali accuratamente selezionati e testati: la guarnizione a contatto con il viso e i cinturini sono realizzati in una particolare gomma termoplastica medicale, biocompatibile  e priva di lattice. Eco Mask è riutilizzabile all’infinito grazie all’utilizzo di materiali plastici durevoli, di elevata qualità e facilmente sterilizzabili e alla possibilità di rimuovere e sostituire facilmente il filtro. L’intera mascherina può essere facilmente igienizzata in quattro diversi modi, tutti adatti a rendere il suo utilizzo sicuro, facile e agevole. Infatti Eco Mask può essere lavata sia a mano in acqua calda con detergente comune, sia in lavastoviglie – ciclo stoviglie a 70°C. Ma non è tutto, può essere anche sanificata nel forno a microonde mediante buste per sterilizzazione a vapore (3 min – 800/900 W) o a freddo con l’uso di appositi disinfettanti liquidi o in compresse effervescenti acquistabili a parte e da utilizzare secondo le indicazioni fornite dal produttore. Eco Mask è sicura, ecosostenibile, confortevole da indossare ma, come tutti i prodotti Guzzini che sanno mixare perfettamente funzione ed estetica, è anche gradevole nella forma, un accessorio personale di design che offre, oltre a una grande vestibilità anche un’ampia gamma di colori alla moda tutti proposti in un’elegante finitura satinata. Due varianti neutre nero, bianco e quattro colorate azzurro, rosa, verde e giallo con coprifiltro abbinato nel colore bianco: colorata per il giorno, bianca o nera per la sera! Inoltre, in famiglia ognuno potrà scegliere il suo colore preferito evitando così di confonderla con quella degli altri. Il kit mascherina è composto da Eco Mask e 4 filtri. I filtri poi saranno acquistabili in confezioni da 14 o 30. “Dobbiamo scegliere quale Italia vogliamo per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti” commenta Domenico Guzzini “Dobbiamo riconoscere i valori come la conoscenza, la tecnologia, la creatività, la sostenibilità, la sicurezza e la salute. Il benessere riguarda tutti noi, le persone che incontriamo e quelle con cui lavoriamo. Per un futuro di benessere e per essere sempre vicini e sensibili alla salute di ognuno di noi dobbiamo scegliere cosa produrre e cosa utilizzare nella nostra quotidianità”. Ed è proprio con questi obiettivi che l’azienda marchigiana ha creato un’offerta merceologica denominata On The Go Protection: una serie di prodotti nati per salvaguardare la salute e l’ambiente come dichiara il suo pay-off Made for Nature, Made for Health, la rinascita del bello, sano e utile per l’Italia, per l’ambiente, per le persone, verso un nuovo futuro.

03/06/2020 19:00
Coronavirus, Aerdorica: "Le decisioni del Governo ci penalizzano, temiamo il peggio"

Coronavirus, Aerdorica: "Le decisioni del Governo ci penalizzano, temiamo il peggio"

"I provvedimenti finora adottati dal Governo per far fronte alla situazione di profonda crisi derivata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno completamente trascurato i gestori aeroportuali, costretti a chiedere la cassa integrazione per oltre 10.000 dipendenti delle società di gestione". È quanto denunciato da Assaeroporti, i cui dati raccolti evidenziano come nel mese di marzo 2020 gli scali italiani abbiano perso 12 milioni di passeggeri, ad aprile 16 milioni e a maggio, stando alle prime proiezioni, 17 milioni.  In tre mesi il sistema aeroportuale nazionale registra quindi una contrazione di 45 milioni di passeggeri, rispetto a un anno fa. Rischiano di avere seri problemi gli aeroporti che hanno garantito, durante il periodo Covid-19, il servizio dei trasferimenti anche di carattere sanitario e che ora si vedono negare un rimborso da parte dello Stato. Se ne è parlato alla Conferenza delle Regioni, dove si è registrato un clima di preoccupazione sia per il mancato rimborso sia per quanto previsto dall'articolo 203 del Decreto Legislativo di rilancio, che impone minimi contrattuali insostenibili per le compagnie aeree low-cost, rischiando di desertificare così tutti gli Aeroporti italiani minori: Trieste, Bologna, Rimini, Ancona, Perugia, Pescara, Pisa, Brindisi, Catania, Alghero, Bergamo Orio al Serio e Ciampino. “Abbiamo garantito l’apertura in questo tempo difficile – dice Carmine Bassetti amministratore delegato di Aerdorica – e questo significa avere dei costi e non avere delle entrate. E’ per questo che le decisioni del Governo penalizzano gli aeroporti come il nostro. Se andiamo avanti così non escludo che il nostro scalo potrebbe avere dei seri problemi già dopo l’estate. Confido in un’azione di rilancio dei flussi e delle rotte da parte della Regione. In un momento come questo tutti gli aeroporti sono aiutati perché questo significa sostenere il turismo e l’economia della nostra regione”. Al termine della Conferenza delle Regioni consenso unanime sulle richieste da avanzare al Governo e sul punto l’impegno del Presidente della Conferenza Bonaccini a rappresentare i problemi degli aeroporti in un incontro al Governo.  

01/06/2020 16:23
"Finanza Subito", accordo tra Confindustria Macerata e banche del territorio: "Sostenere le imprese nella fase 2"

"Finanza Subito", accordo tra Confindustria Macerata e banche del territorio: "Sostenere le imprese nella fase 2"

L’emergenza Covid-19 ha generato per le imprese italiane un’importante crisi di liquidità, il territorio Maceratese, già colpito dagli eventi sismici del 2016, risente maggiormente di questa grave emergenza economica/sociale. La disponibilità di liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, per questo Confindustria Macerata, Confidi Macerata e le Banche, Banca Macerata, Banco Desio, BCC Recanati e Colmurano, BPER Banca, IGEA Banca, Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit S.p.A. hanno firmato l’accordo “Finanza Subito” per affiancare ed accompagnare le imprese associate nella fase delicata della ripartenza. L’intesa rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia: Confindustria Macerata supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; le banche si impegneranno a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità. Gli Istituti bancari firmatari daranno inoltre disponibilità ad agevolare i meccanismi dell’anticipazione della cassa integrazione, come previsto nell’ambito dell’accordo Abi sostenendo i lavoratori che non hanno ancora avuto erogata la CIG. Confindustria Macerata  accompagnerà l’impresa nel definire il suo fabbisogno finanziario, sarà di supporto nell'interpretare i provvedimenti governativi, suggerirà gli strumenti di credito più adeguati e aiuterà nella preparazione e presentazione delle pratiche; le banche collaboreranno con Confindustria Macerata per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate. Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento,   tutti gli attori coinvolti, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile. Il fermo delle attività produttive e il generale rallentamento dell’export hanno generato un blocco di vendite e incassi, a fronte di spese non derogabili e di costi fissi, e, pertanto, una conseguente crisi di liquidità. La ripartenza sta avvenendo in modo rallentato, impedendo un veloce recupero in termini di fatturato e di flussi di entrata.  In questo contesto, la disponibilità della liquidità finanziaria è presupposto fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e il ritorno all’operatività. L’accordo “Finanza Subito” va dunque nella direzione di mettere ogni soggetto della filiera produttiva maceratese in condizione di ripartire e di riavviare la propria attività potendo contare sul sostegno al credito garantito dai principali Istituti Bancari. Confindustria Macerata e gli Istituti di Credito firmatari hanno raccolto l’appello delle piccole medie imprese sul tema liquidità,  la grande parte di queste si ritrova oggi con un fatturato ridotto, impegni con i fornitori da onorare, costi fissi da sostenere e uno scenario di ripartenza molto incerto. L’accordo “Finanza Subito” interviene su uno degli aspetti più critici, quello della disponibilità finanziaria delle imprese.  (Foto di repertorio)     

29/05/2020 17:13
Coronavirus, Cia Marche: "Ripercussioni drammatiche in agricoltura"

Coronavirus, Cia Marche: "Ripercussioni drammatiche in agricoltura"

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha avuto conseguenze drammatiche anche in agricoltura. Un settore che, con impegno e responsabilità, ha svolto la preziosa funzione di garante dell’approvvigionamento alimentare durante la fase di lockdown. La Cia – Confederazione Agricoltori Marche sottolinea come sul fronte economico alcune importanti realtà produttive sono state condizionate negativamente dalla sospensione della commercializzazione e dalla chiusura del canale HO.RE.CA. «Altrettanto drammatica – fanno sapere della Confederazione agricoltori -, la situazione del settore agrituristico che ha azzerato le sue entrate reddituali e che, in prospettiva, rischia di compromettere un valore produttivo di oltre 1,5 miliardi di euro. Non meno impattante, il tema della sostenibilità ambientale condizionato dalla sospensione dell’attività di forestazione e di manutenzione del verde, che ha caratterizzato la prima parte del periodo emergenziale, e dal proliferare incontrollato della fauna selvatica con crescita dei danni, già in passato insostenibili, per le attività agricole». Tutto ciò, se non gestito accuratamente, rischia di svuotare di contenuti le strategie programmate a livello europeo, a partire dalla sfida del green deal al cui interno l’agricoltura con le strategie “From farm to fork” e “Biodiversità” deve svolgere un ruolo da protagonista. Senza dimenticare le ripercussioni che l’emergenza epidemiologica potrà avere sulla politica agricola comune in un contesto d’incertezza anche sul lato delle risorse programmate per i prossimi anni. «Per tali ragioni – spiega Mirella Gattari Presidente della Cia Marche - il prossimo 3 giugno alle 14 la Giunta Nazionale della CIA Agricoltori Italiani ha deciso di inserire all’ordine del giorno dei lavori uno specifico punto sul tema: “La sfida della sostenibilità ambientale nel contesto covid-19: politiche europee – territori sistemi produttivi”. All’incontro è prevista la partecipazione di Anna Casini, vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche».  

29/05/2020 12:06
Tolentino, Simonelli Group: Nando Ottavi vince il Premio Guzzini

Tolentino, Simonelli Group: Nando Ottavi vince il Premio Guzzini

Si è svolto venerdì scorso, il Premio Giuseppe Guzzini, l’evento promosso da Ucid Marche in memoria dell’imprenditore recanatese scomparso nel 2015. Evento che mira ad incentivare e sostenere la propensione di un'imprenditorialità e managerialità rispettosa dei valori dell'uomo e della dottrina sociale della Chiesa, in grado di coniugare lo sviluppo economico dell’impresa con quello del territorio. Il premio, giunto quest’anno alla quarta edizione, è stato assegnato all’imprenditore maceratese Nando Ottavi, presidente della Simonelli Group, azienda leader nella produzione e commercializzazione di macchine da caffè professionali, che si è distinto per aver saputo coniugare il successo industriale con una cultura d’impresa basata sul merito e sulla solidarietà, rispettosa dell’ambiente, incentrata sulla valorizzazione e responsabilizzazione del capitale umano, tesa a realizzare un concetto di innovazione e progresso sostenibile. La manifestazione, che si è svolta in teleconferenza ed è stata trasmessa in diretta YouTube, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti d’onore tra cui Corrado Passera, ex ministro ed ora Presidente di Illimity Bank, Gianluca Galletti, presidente nazionale dell’UCID, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, il vescovo di Macerata Nazareno Marconi ed il cardinale Edoardo Menichelli. I lavori virtuali sono stati condotti da Roberto Petrini, giornalista economico di Repubblica, che ha guidato anche la tavola rotonda dal tema “costruire il futuro dopo l’epidemia: imprese, società e stili di vita”. Ad avviare la manifestazione è stato il presidente UCID Marche Remo Fiori, che ha ricordato il significato e la funzione dell’unione cristiana imprenditori e dirigenti, ed ha ringraziato Confindustria Marche e Macerata che hanno patrocinato l’iniziativa insieme all’associazione il Paesaggio dell’eccellenza ed al Comune di Recanati. E’ stata poi la volta di Alessandro Guzzini, presidente UCID Macerata, che ha ricordato la figura del padre, ed i valori che il premio mira a celebrare “nella convinzione che il vero sviluppo economico possa avvenire solamente mediante l’attività di impresa, mediante la nascita e lo sviluppo di aziende che siano in grado di produrre beni e servizi amati dai loro clienti, di generare innovazione utile per la società, di fare profitti mantenendo allo stesso tempo una fortissima attenzione ai propri dipendenti, ai fornitori, all’ambiente.” Molto incisivo anche l’intervento del Vescovo Marconi che ha sottolineato l’importanza del tessuto industriale per il benessere collettivo, e la necessità di avere un sistema bancario sano e delle famiglie imprenditoriali sane a supporto di questo. Dopo i saluti iniziali è stata la volta della premiazione di Ottavi che, visibilmente commosso, ha mostrato il premio consistente in una scultura di bronzo dell’artista Maceratese Ermenegildo Pannocchia. Ottavi ha voluto innanzitutto ringraziare la famiglia Guzzini e l’UCID e poi ha raccontato brevemente la storia della Simonelli dedicando il premio alla sua famiglia, ai suoi soci che sono venuti a mancare negli scorsi anni e a tutti i suoi collaboratori. La tavola rotonda è iniziata con l’intervento del Dott. Passera che ha manifestato la necessità di riformare il sistema economico capitalistico, iniziando una lotta seria contro i monopoli e l’evasione fiscale, e riportando al centro del sistema economico l’uomo ed il bene comune per la realizzazione di un capitalismo responsabile. Passera ha sottolineato come per realizzare tutto questo serva una nuova cultura e una nuova classe dirigente che possieda certi valori e che sia in grado di costruire un futuro diverso. Il contributo del Presidente Galletti è stato invece incentrato sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale, alla luce dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e sulla necessità di andare verso un capitalismo sostenibile, che si differenzi dal modello finanziario che ha dominato negli ultimi venti anni, ma anche dai sistemi statalisti e socialisti che hanno dimostrato in passato di non funzionare. Marco Tarquinio ha illustrato il tema della solidarietà che si concretizza sia nell’ambito imprenditoriale che in ambito politico: la pandemia fa riscoprire la necessità di riscoprire l’importanza degli altri per la propria salvezza. Non ci si salva da soli ma ci si salva solo come sistema: sistema imprenditoriale, sistema paese, sistema Europa. Il Cardinale Menichelli ha, infine, concluso gli interventi della tavola rotonda ricordando che la crisi significa anche tempo di giudizio e di discernimento e che vi è la necessita di una nuova coscienza per una fraternità responsabile che sappia coniugare la solidarietà con lo sviluppo. Particolarmente apprezzato è stato anche il saluto di Silvana Sabbatini, vedova di Giuseppe Guzzini, che ha ricordato la virtù dell’umiltà che il marito Giuseppe possedeva ed ha esortato ad impegnarsi per fare sempre le cose al meglio mantenendo sempre però un atteggiamento umile ed aperto all’ascolto. Hanno partecipato alla trasmissione YouTube circa 100 persone tra cui la segretaria nazionale dell’UCID Cristina Maldifassi, il presidente onorario Renzo Bozzetti, il membro del consiglio nazionale UCID Stelvio Lorenzetti oltre che tanti altri imprenditori e professionisti da tutta Italia.  

24/05/2020 13:22
Covid-19, responsabilità penale datore di lavoro. Confartigianato: "Ok i chiarimenti dell’Inail, ma serve una legge"

Covid-19, responsabilità penale datore di lavoro. Confartigianato: "Ok i chiarimenti dell’Inail, ma serve una legge"

In merito al delicato tema della responsabilità del datore di lavoro in caso di contagio da Covid-19 di un proprio dipendente in occasione di lavoro, Confartigianato continua la sua azione sindacale nei confronti di Inail, Governo e Parlamento. “E’ impensabile addossare la responsabilità agli imprenditori nei confronti dei propri dipendenti che contraggono il Covid – dichiara il Presidente Renzo Leonori -. Questo è un problema grave che Confartigianato ha denunciato subito, perché il Covid-19 è un rischio generico e non professionale e non può essere attribuita responsabilità civile e penale al datore di lavoro. Se l’Inail ha fornito una prima parziale risposta positiva, ora serve una norma che stabilisca tale principio”. L’Istituto nel fornire precisazioni in ordine alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro, sembrerebbe infatti considerare un cambiamento di indirizzo rispetto alla tesi della presunzione semplice di origine professionale del contagio e, quindi, del conseguente infortunio sul lavoro, specificando che “che dal riconoscimento come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro. Il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa”. In altre parole, la responsabilità datoriale per infortunio va attentamente indagata ed accertata, attraverso la dimostrazione del dolo o della colpa del datore di lavoro, i cui criteri sono pertanto differenti da quelli previsti per il riconoscimento del diritto alle prestazioni assicurative. Sotto il profilo penale, in particolare, il riconoscimento dell’infortunio da parte Inail non assume alcun rilievo, considerata la presunzione di innocenza e l’onere della prova, a carico del pubblico ministero. Per quanto riguarda la responsabilità civile del datore di lavoro è poi sempre necessario l’accertamento della colpa di quest’ultimo per aver causato l’evento dannoso. “Bisogna ribadire  - aggiunge Leonori - che questo virus è un rischio biologico generico che riguarda l’intera popolazione e pertanto le responsabilità improprie e i conseguenti rischi di ingiustificato contenzioso, non possono essere addossate ai datori di lavoro. Abbiamo chiesto al Governo ed al Parlamento una disposizione di legge che preveda espressamente l’esonero della responsabilità civile e penale del datore di lavoro in caso di contagio di un proprio dipendente. La precisazione dell’Inail va sicuramente nella giusta direzione ma, alla luce della molteplicità delle modalità del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare sui luoghi di lavoro, oggetto di continuo aggiornamento da parte delle autorità, non basta”.  

20/05/2020 13:32
Confindustria Macerata, Gianni Tardini: "Non possiamo accettare di essere spettatori dei processi decisionali"

Confindustria Macerata, Gianni Tardini: "Non possiamo accettare di essere spettatori dei processi decisionali"

“Le Marche sono terra di imprese, soprattutto di PMI. Aziende dove nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto tra datore di lavoro e collaboratori è franco, schietto, lineare. Nelle nostre aziende lavorare bene insieme è obiettivo comune. Oggi l’obiettivo è farlo in totale sicurezza. Non accettiamo quindi lezioni da chi strumentalmente usa questa tragedia per spezzare questo rapporto di lealtà e fiducia”. Arriva anche da Gianni Tardini, Presidente Piccola Industria Marche il sostegno alla presa di posizione del Presidente Claudio Schiavoni in merito alla mancata firma del protocollo d’intesa con la Regione Marche in tema di sicurezza. “Nelle Marche l’emergenza sanitaria ci ha visti tutti uniti nel mantenere un comportamento responsabile per contenere il diffondersi del virus e per garantire una ripresa tempestiva delle attività economiche sospese per decreto, riducendo il più possibile l’impatto su un tessuto produttivo già pesantemente provato – spiega Tardini - La crisi economica che ne è seguita dovrebbe vederci altrettanto uniti nel garantire una ripresa delle attività economiche – e una prosecuzione di quelle che non si sono mai fermate – chiara e organizzata. Ci dispiace molto constatare che non è così. Mi riferisco nello specifico al dialogo con la Regione Marche, che in questo momento non sta lavorando per una ripresa armonica e condivisa”. “La rigida applicazione del Protocollo Nazionale ha permesso a tutte quelle imprese che non si sono mai fermate di avere assicurata la propria continuità produttiva al servizio della collettività, garantendo la tutela della salute di tutti i propri collaboratori, prassi che costituisce modello anche per le imprese che dal 4 maggio hanno riavviato l’attività. – chiosa il presidente di Piccola Industria Marche  - Così hanno fatto le imprese marchigiane. L’intesa nazionale, applicata nelle aziende che hanno potuto proseguire le attività, ha dimostrato di funzionare. La tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza delle nostre aziende sono principi non negoziabili. Se quel protocollo fosse stato insufficiente – o peggio ancora disatteso – oggi non staremmo qui a disciplinare ulteriori riaperture. Sorprende quindi la decisione della Regione Marche di proporre un nuovo protocollo e le modalità che hanno portato alla sua firma. E sorprende ancora di più che il Presidente Ceriscioli non abbia minimamente tenuto conto del ruolo e del peso che la nostra rappresentanza ha sul territorio. Un ruolo guadagnato in oltre cento anni di storia”. “Non possiamo accettare che Confindustria Marche diventi spettatrice dei processi decisionali  - conclude Tardini - o che non vengano messe nelle condizioni di contribuire con proposte alla costruzione di quelle norme che esse stesse saranno chiamate a rispettare. Ricevere bozze di documenti alla vigilia di un’approvazione di Giunta non è accettabile. La costruzione di un Protocollo condiviso è un’altra cosa.

18/05/2020 17:35
Confindustria Macerata conferma il 'no' al protocollo sicurezza della Regione Marche

Confindustria Macerata conferma il 'no' al protocollo sicurezza della Regione Marche

"In relazione alla mancata presenza di Confindustria alla sigla del Protocollo Sicurezza della Regione Marche con le Parti Sociali come Confindustria Macerata affermiamo il pieno e totale accordo alla scelta fatta di non partecipare al tavolo per la sigla, in quanto, come anche dichiarato dal Presidente Schiavoni, esiste già un Protocollo Nazionale, frutto del confronto bilaterale tra le Parti Sociali ed il Governo". Lo afferma il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini.  "Non vediamo quindi la necessità di redigere un altro accordo che alimenta solo la frammentazione e la diversità tra le differenti Regioni italiane  - aggiunge Guzzini - e va a delegittimare, non integrare, quanto già sottoscritto e recepito a livello nazionale senza contare l'ennesimo appesantimento di oneri documentali in capo alle imprese". "Per gli imprenditori salvaguardare la salute dei propri collaboratori è la principale finalità, è quindi di estrema importanza applicare le norme di sicurezza e di prevenzione, insieme agli organi preposti, cosa che stiamo già facendo in attuazione del Protocollo nazionale. Ci saremmo aspettati - sottolinea il presidente di Confindustria Macerata - un orientamento più rivolto all'assistenza, alla prevenzione, alla consulenza per le imprese e non ad un approccio di vigilanza e controllo". Guzzini rileva come, secondo alcuni dati statistici, solo il 2% delle persone malate hanno contratto il Covid-19 in azienda: "Questo perché, forti dei nostri principi sul valore assoluto della persona, da subito, anche in assenza di protocolli, laddove le imprese sono rimaste aperte prima del 4 maggio, sono state applicate tutte le regole dettate e conosciute per la difesa della salute dei propri dipendenti".  Proprio nella direzione di una formazione sostanziale, anche rispetto alle check list dell'ASUR, Confindustria Macerata dedica la settimana prossima il 12esimo webinar delle Conversazioni Antifragili a questo tema, con la partecipazione del Prefetto di Macerata,  di rappresentanti dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell'Asur e della Direzione Territoriale del Lavoro. E’ in fase avanzata poi la fattibilità di un progetto sperimentale in collaborazione con l'ASUR, l'Ordine dei Medici e altre Enti di Assistenza di un piano di test sierologici. Un modo di dimostrare concretezza da parte del sistema Confindustriale in un'ottica di collaborazione con gli stakeholder pubblici e privati. "Il Presidente Ceriscioli ha espresso la sua soddisfazione rispetto al fatto che il protocollo sia stato firmato da chi secondo lui rappresenta il 95% delle imprese marchigiane - conclude Guzzini -.  Ci si dimentica forse che il sistema industriale con oltre 2000 aziende iscritte alla nostra Associazione a livello regionale e circa 80.000 collaboratori rappresenta oltre il 25 % dei 40 miliardi di PIL regionale prodotto. In occasioni come questa sarebbe bastato un maggiore ascolto mentre probabilmente c’è stata la necessità di inseguire intese frettolose, funzionali solo per obiettivi personali. Ribadisco la disponibilità ad una cooperazione proficua e costruttiva in un’ottica di confronto con le Istituzioni, gli Enti, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria".    

17/05/2020 13:44
Confcommercio Marche: "Il 18 maggio si apre grazie ai nostri protocolli". Ecco tutte le attività che potranno ripartire

Confcommercio Marche: "Il 18 maggio si apre grazie ai nostri protocolli". Ecco tutte le attività che potranno ripartire

Le Imprese che attendevano una risposta sulla possibile riapertura del 18 maggio dopo l’emergenza da Covid-19, hanno la certezza di poter riaprire. Un comunicato stampa del Consiglio dei Ministri ha di fatto sancito la possibilità per le Imprese, ancora chiuse per le misure anti Covid-19, di riaprire da lunedì prossimo “nel rispetto - si legge nel comunicato stampa del Governo - dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”. In assenza di disposizioni regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Non è il caso delle Marche che ha approvato, già lunedì scorso, dei Protocolli frutto dell’intensissimo lavoro di concertazione tra Confcommercio Marche e i referenti dell’ente regionale, con il Governatore Ceriscioli in testa. La decisione del Governo arriva anche a seguito del forte scossone arrivato da Confcommercio Nazionale che chiedeva una risposta immediata per dare certezze alle Imprese. “Quella risposta è arrivata - commenta il Direttore di Confcommercio Marche prof.Massimiliano Polacco -, e conferma quanto abbiamo già affermato nel corso di queste settimane intense nelle quali abbiamo lavorato per dimostrare la bontà del nostro lavoro. Abbiamo presentato dei Protocolli con delle linee guida semplici ed efficaci allo stesso tempo per contrastare il contagio da Covid-19. Linee guida capaci di permettere alle Imprese una ripartenza immediata con la possibilità via via di aggiustare il tiro rispetto ad una auspicata redditività crescente. Siamo molto soddisfatti di quanto abbiamo fatto perché il lavoro fatto da noi nelle Marche ha avuto un effetto detonante a livello nazionale ed ha infranto il muro dell’incertezza che circondava il 18 maggio. E’ stato un grande sforzo di lobby nei confronti delle Imprese che rappresentiamo e non possiamo che andarne fieri”. Da lunedì 18 maggio dunque il mondo del Terziario, del Commercio in sede fissa e su aree pubbliche, dei Bar e dei Ristoranti e dei Servizi alla Persona tornerà al lavoro nel rispetto dei Protocolli per l’apertura che si affiancheranno ai protocolli sulla sicurezza per quanto riguarda le linee guida da applicare internamente alle Aziende. “Abbiamo inviato a altre Confcommercio regionali - commenta ancora Polacco -, i nostri testi, per poterli confrontare con i rispettivi Enti Regionali, e possiamo affermare senza timore di smentita che i nostri Protocolli sono stati adottati tout court o con poche differenze. Penso alla distanza di un metro tra i tavoli in Bar e Ristoranti, che ora anche a livello nazionale non è più indicato a 4 metri, grazie alla Regione Marche che ci ha permesso di essere apripista in tutta Italia, ascoltando le richieste della nostra Organizzazione. Davvero un grande lavoro!”.  In mattinata inoltre è arrivata la conferma e il via libera della regione Marche anche al settore turismo in particolare, dal 18 ripartiranno: villaggi turistici, campeggi e marina resort, attività ricettive rurali, residenze d’epoca extra-alberghiere, case per ferie, ostelli per la gioventù, case religiose di ospitalità; centri di vacanza per minori e anziani, rifugi alpini, escursionistici e bivacchi fissi, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico, offerta del servizio di alloggio e prima colazione (b&b), aree di sosta attrezzate, le agenzie di viaggio, i tour operator e i servizi di prenotazione. Infatti gli alberghi non sono mai stati chiusi dalle misure anti covid-19, nonostante ciò sono stati tra le categorie che hanno sofferto di più durante il lockdown e che nei prossimi mesi dovranno ripartire con un turismo perlopiù di prossimità e da quando saranno riaperte le frontiere regionali, un turismo nazionale. Infine per quanto riguarda il settore degli stabilimenti balneari potranno ripartire anche loro già il 18 maggio con la sola attività di somministrazione, mentre per ripartire con l’esercizio vero e proprio di stabilimenti balneari dovranno ancora aspettare fino al 29 maggio prossimo.  

16/05/2020 15:53
Covid-19 Marche, la giunta regionale approva manovra da 201 milioni di euro

Covid-19 Marche, la giunta regionale approva manovra da 201 milioni di euro

La Giunta Regionale, nella riunione convocata per il pomeriggio di ieri, ha approvato il Rendiconto 2019 e a seguire le “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia, il lavoro ed il welfare connesse alla emergenza epidemiologica da Covid 19 per la ripartenza della Regione Marche”. Si tratta di una manovra straordinaria, corposa e complessa, che stanzia risorse per complessivi € 201 milioni.  "I beneficiari saranno famiglie, imprese, lavoratori, professionisti di sanità, sociale e sport, trasporti, imprese, agricoltura e pesca, lavoro, territorio, edilizia abitativa e ambiente, turismo e cultura. Abbiamo previsto misure specifiche - sottolinea il governatore Luca Ceriscioli -, sotto forma di contributi a nuclei familiari che a causa del lockdown nel periodo dello stesso abbiano visto azzerate e/o ridotte del 50% le entrate, contributi a fondo perduto per affitti passivi di cittadini ed imprese, per bar, ristoranti, strutture ricettive, attività commerciali, imprese sociali di servizi alla persona, onlus, settori dell'agricoltura e della zootecnia più in crisi, scuole paritarie, settore comunicazione stampa, radio e tv, trasporto pubblico locale, pesca, acquisto dispositivi sicurezza Covid per aziende di ogni tipo, famiglie con disabili, attività di acconciatore ed estetista". "I meccanismi di erogazione saranno rapidi, agili, efficaci e a sportello, secondo criteri ben definiti che individueranno immediatamente i beneficiari e l'entità dei contributi" ha sottolineato il presidente Ceriscioli. La manovra, nello specifico, si articolo nel modo seguente. Approvazione di una PDL che prevede: - la sostituzione del vincolo originario dell’avanzo ex art. 109 D.L. n. 18/2020 con un vincolo a favore di interventi necessari ad attenuare la crisi del sistema economico derivante dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19 che genera € 56,3 milioni per contributi una tantum ed a fondo perduto a famiglie ed imprese; - fondo, per € 42,7 milioni, per interventi di investimento (a titolo esemplificativo e non esaustivo: manutenzioni ordinarie e straordinarie, adeguamenti, acquisto dispositivi sicurezza Covid per aziende di ogni tipo, anche bar, ristoranti, strutture ricettive), con contributi una tantum ed a fondo perduto, connessi alla ripartenza del sistema economico e produttivo colpito dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19; - fondo corrente ex D.L. n. 18/2020, per € 2,100 milioni per interventi Covid 19; - recupero entrata/spesa vincolata per imprese interventi Covid 19, € 3,00 milioni. Totale Euro 104,1 milioni Approvazione di una DGR che stanzia € 97 milioni attraverso il mantenimento del vincolo originario dell’avanzo applicato, ma finalizzato ad interventi diretti a sostenere il sistema economico colpito e danneggiato dal Covid 19. All’esito dell’approvazione della PDL da parte del Consiglio Regionale, la Giunta definirà: - la platea dei beneficiari da individuare in famiglie, imprese, lavoratori, professionisti nei pilastri sanità, sociale e sport, trasporti, imprese, agricoltura e pesca, famiglie, lavoro, territorio, edilizia abitativa e ambiente, turismo e cultura; - le specifiche misure che a titolo esemplificativo e non esaustivo possono essere individuate in: contributo una tantum a nuclei familiari che a causa del lockdown nel periodo dello stesso abbiano visto azzerate e/o ridotte del 50% le entrate e in base all’ISEE; contributo a fondo perduto per affitti passivi di cittadini ed imprese; contributo a fondo perduto per bar, ristoranti, strutture ricettive; contributo a fondo perduto per attività commerciali, bar, ristoranti, strutture ricettive delle Aree Interne; contributo a fondo perduto imprese sociali di servizi alla persona; contributo a fondo perduto per onlus; contributo a fondo perduto per settori agricoltura e zootecnia più in crisi; contributo a fondo perduto per scuole paritarie; contributo a fondo perduto per settore comunicazione stampa, radio e tv; contributo a fondo perduto per aziende tpl; contributo a fondo perduto settore pesca; contributo a fondo perduto per acquisto dispositivi sicurezza Covid per aziende di ogni tipo; contributo a fondo perduto famiglie con disabili; contributo a fondo perduto per attività di acconciatore, estetista. Il sistema di accesso che sarà il più rapido possibile anche attraverso il meccanismo della autocertificazione (ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR n. 445/2000). Per quanto riguarda i tempi, la Regione conta di arrivare alle erogazioni nel tempo più breve possibile, consapevole che l’urgenza costituisce la cifra della differenza. Si aprirà, quindi, dalla prossima settimana un rapido confronto con il Consiglio regionale in modo da recepire tutte le proposte aggiuntive di miglioramento. 

16/05/2020 09:50
Macerata, il direttore CNA Ramadori sul Decreto Rilancio: "Bene l'attenzione alle piccole imprese, no allo sconto in fattura"

Macerata, il direttore CNA Ramadori sul Decreto Rilancio: "Bene l'attenzione alle piccole imprese, no allo sconto in fattura"

“Così tanta attenzione per le piccole e piccolissime imprese non si era mai vista”. Questo il commento a caldo del Direttore di CNA Macerata Luciano Ramadori sui contenuti del nuovo Decreto “Rilancio”. Il Direttore CNA si dice soddisfatto per una presa d’atto tanto attesa: “Finalmente si è capito il ruolo cardine delle PMI nel nostro Paese. Questa attenzione particolare è dovuta e ci segnala anche la grave situazione in cui versa il sistema produttivo italiano, costituito per il 92% da piccole realtà. Un po’ di amaro resta, perché se ci fosse stata questa accortezza per le PMI anche negli anni precedenti probabilmente non saremmo arrivati a questo punto così allarmante, ma tant’è…prendiamo per buono ciò che abbiamo e guardiamo alle tante cose da fare”. Questi gli interventi che, se confermati anche dal Parlamento, riguarderanno da vicino le piccole e medie imprese: “Sono tutte misure che come CNA chiediamo da tempo ai vari governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, per ora sono circoscritte all’emergenza ma potrebbero essere messe a sistema anche successivamente. Innanzitutto ci piace il metodo che tiene conto della grandezza dell’impresa. Apprezziamo particolarmente le tre soglie di aiuti a fondo perduto previste, con un indennizzo proporzionale sia alle perdite subite che alla grandezza dell’azienda, con aiuti maggiori per i più piccoli. Stesso metro di applicazione usato anche sul doppio livello d'intervento per i sostegni pubblici destinati alla ricapitalizzazione delle imprese, con una distinzione tra quelle sopra e quelle sotto i 50 milioni di euro”. Nella versione che circola del nuovo Decreto l’aggettivo “piccole” associato alla parola “imprese” è presente ben 16 volte: “Per le nostre associate di dimensioni ridotte – commenta Ramadori - sono previste bollette più leggere, uno stop della rata Irap e il rinvio delle tasse a settembre. Molto utili saranno gli interventi in favore del settore turistico e del commercio con il bonus vacanze e con il previsto annullamento della tassa sull’occupazione suolo pubblico e dell’IMU per gli alberghi”. Non tutto il testo del Decreto però ottiene il plauso dell’Associazione di categoria: “La nota dolente è lo sconto in fattura. Le micro e piccole imprese non possono pagare il conto del potenziamento di eco bonus e sismabonus. Lo sconto in fattura penalizza e soffoca imprese già allo stremo per la crisi economica provocata dal Covid-19. È positivo elevare fino al 110% le detrazioni per i lavori di efficientamento energetico e per il miglioramento delle classi di rischio sismico dei fabbricati, che tra l'altro ridà slancio alla ricostruzione post sisma, ma è inaccettabile che il rafforzamento degli incentivi si trasformi in nuovi e pesanti oneri a carico delle piccole imprese che dovrebbero anticipare ai clienti l'intero ammontare del beneficio fiscale riconosciuto dallo Stato, tanto più in una fase di straordinaria emergenza. Sul meccanismo dello sconto in fattura anche l'Autorità Antitrust si è espressa in più occasioni sottolineando che rappresenta uno strumento distorsivo della concorrenza. Chiederemo con forza che lo sconto in fattura possa esser stralciato nei prossimi passaggi parlamentari che attendono il documento. 

14/05/2020 12:35
Credito d'imposta ridotto al 30%, Tosoni: "Il Governo ha rettificato la norma, era incostituzionale"

Credito d'imposta ridotto al 30%, Tosoni: "Il Governo ha rettificato la norma, era incostituzionale"

"Il bonus pubblicità, più semplicemente denominato come credito di imposta, è stato recentemente ridotto dal 75 al 30% dall'art. 98 del D.L. 18/20 convertito nella legge "Cura Italia" n. 27 del 24 aprile". A sollevare la questione è il commercialista civitanovese Giuseppe Tosoni, da sempre molto attento alle questioni legate alla difesa e tutela delle aziende. "Si tratta di una norma incostituzionale - osserva -, che non rispetta le principali disposizioni normative a tutela dei diritti del contribuente contenute nella legge n. 212 del 27 luglio del 2000". Lo stesso commercialista ha inviato tali contestazioni direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per l'informazione e l'editoria, chiedendo una necessaria rettifica del nuovo testo.  La norma recentemente introdotta, infatti, va a privare illegittimamente dei diritti maturati su investimenti aziendali attuati nel rispetto dell'art. 57 bis della L. n. 96 del 21.06.17 e successive modifiche, che prevedeva un credito di imposta del 75% sulla base incrementale degli investimenti in questione rispetto all'anno precedente. Già ieri, 12 maggio, sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" veniva pubblicata la norma rettificativa che prevede l'innalzamento dal 30 al 50% dell'entità di tale credito per l'anno in corso. "È una grande soddisfazione e un legittimo riconoscimento del maggior vantaggio per le aziende interessate", rileva Tosoni che comunque si riserva di proseguire nell'azione intrapresa. "È già un  fatto positivo che il Governo si ravveda dalle proprie norme, nel pieno rispetto dei diritti dei contribuenti". 

13/05/2020 09:45
Area di crisi Fermano-Maceratese: firmato accordo di programma per la riqualificazione industriale

Area di crisi Fermano-Maceratese: firmato accordo di programma per la riqualificazione industriale

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’accordo di programma per l’area di crisi complessa fermano-maceratese per l’attuazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI) di un territorio che comprende 42 comuni delle province di Fermo, Macerata e Ascoli (Comune di Carassai). Tale territorio è stato riconosciuto con decreto MISE nel dicembre 2018 area di crisi industriale complessa. Soddisfazione per questo importante passaggio è stata espressa dal presidente e dall'assessore delegato all'Area di crisi complessa Fabrizio Cesetti: "È il positivo atto conclusivo - ha detto Cesetti - di un complesso e articolato iter, che ha visto coinvolti tutti i livelli istituzionali".  Il PRRI, sulla scorta dell’analisi dei dati critici di natura statistico-economica relativi al settore pelli-calzature che è l’ambito di specializzazione produttiva prevalente dell’area, nonché degli esiti della call che Invitalia ha pubblicato nel luglio 2019 per sollecitare manifestazioni di interesse ad investire nell’area, ha focalizzato alcuni indirizzi prioritari, che rappresentano gli obiettivi della strategia di rilancio dell’area di crisi: Promuovere il rilancio del settore manifatturiero attraverso: il consolidamento delle imprese esistenti; la diversificazione produttiva e la promozione di nuovi investimenti. Le leve da attivare per il sostegno alle attività del distretto sono: accompagnare i processi di aggregazione tra le imprese; incentivare la spesa per la ricerca e l’innovazione (tecnologica e digitale); favorire gli scambi commerciali e l’internazionalizzazione; agevolare investimenti sostenibili (tutela ambientale e efficienza energetica). Favorire un ecosistema di innovazione per la manifattura digitale e del nuovo artigianato; Sviluppare il settore turistico: promuovendo l’integrazione con le filiere culturali, le produzioni artigianali e alimentari tipiche; sviluppando un’offerta integrata costa-entroterra; potenziando e riqualificando le strutture ricettive, anche in chiave sostenibile e tecnologica. Sostenere il settore agroalimentare; Ricollocare il personale afferente ad uno specifico bacino di occupazione, attraverso misure di: sostegno al reddito; inserimento e qualificazione di giovani disoccupati; reimpiego e ri-orientamento delle competenze, a salvaguardia dell’occupazione; promozione del lavoro autonomo e di percorsi di autoimprenditorialità. Risolvere le principali carenze infrastrutturali del distretto, legate al potenziamento della rete viaria provinciale e al consolidamento e ampliamento di specifiche arterie di collegamento. Le Amministrazioni firmatarie sono: Ministero sviluppo economico, Ministero Infrastrutture e Trasporti, AnPAL, Regione Marche Provincia di Macerata, Provincia di Fermo. Per la realizzazione della strategia il PRRI prevede una strumentazione di agevolazioni, sia di sostegno agli investimenti che di politica attiva del lavoro, parte di competenza del Ministero dello Sviluppo economico e parte della Regione Marche, che sono le due Amministrazioni cofinanziatrici.  Il Ministero dello Sviluppo economico concorrerà con 15 milioni di euro a valere sulle risorse della legge n. 181/1989, per l’agevolazione di investimenti produttivi di dimensioni superiori a 1 milione di euro. La Regione Marche concorre con fondi pari a € 14.943.364,50.  

12/05/2020 14:10
Gli industriali delle Marche con Bonomi: "Tagliare l'Irap subito, il Governo si fidi di noi"

Gli industriali delle Marche con Bonomi: "Tagliare l'Irap subito, il Governo si fidi di noi"

"L’IRAP è una tassa odiosa, contro la quale da sempre tutti gli industriali combattono, sia a livello nazionale che locale. Non possiamo dunque, come sistema industriale delle Marche, che apprezzare e condividere le dichiarazioni rilasciate dal presidente designato di Confindustria durante il suo intervento ieri sera alla trasmissione di La7 Piazza Pulita”. Così Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche esprime condivisione per la recente presa di posizione di Carlo Bonomi sul tema dell’IRAP. “Aggiungo che è ora che il Governo si fidi di noi e del senso di responsabilità delle nostre aziende – aggiunge il presidente di Confindustria Marche - non chiediamo la luna, ma solo provvedimenti reali ed efficaci da subito. Le risorse economiche promesse non sono arrivate e l'effetto sull'economia delle tante manovre è inesistente. Il taglio dell’Irap è una richiesta semplice e facile da applicare, ma è solo il primo di una serie di strumenti che potrebbero essere messi in atto. Pensiamo ad esempio ai pagamenti dei debiti alle imprese da parte della PA, all’aumento delle compensazioni fiscali o allo sblocco delle infrastrutture già dotate di copertura finanziaria. Ci sono 35 miliardi a disposizione, attiviamoli subito!”. “Invece di fare proposte inaccettabili come quella di ridurre l’orario a parità di salario, o di promettere liquidità che invece non arriva - conclude Schiavoni - perché il governo non ascolta chi come noi non solo è disponibile a impegnarsi e a collaborare, ma ha ben chiaro di cosa ha bisogno il sistema industriale di questo paese per ripartire?”.  

08/05/2020 19:05
ex A.Merloni: sbloccati dopo 5 mesi i pagamenti

ex A.Merloni: sbloccati dopo 5 mesi i pagamenti

Erano senza stipendio da gennaio i 593 lavoratori della JP Industries di Fabriano e da ieri potranno contare sulla sicurezza del pagamento della cassa integrazione. Entro un paio di giorni gli operai avranno le mensilità accreditate nei propri conti correnti. "Oggi, l'Inps ha provveduto al versamento della cassa integrazione per i dipendenti della JP Industries che da gennaio non percepivano i pagamenti. Tempi tecnici di 2/3 giorni, e i soldi saranno accreditati nei conti correnti dei lavoratori" annuncia Vincenzo Gentilucci, responsabile regionale della Uilm Il 15 aprile, nella sede del Ministero del Lavoro era stata firmata la cassa integrazione per ristrutturazione, approvata a fine dicembre dal Mise. Da quella data quasi un altro mese prima dell'erogazione delle mensilità a partire da gennaio

08/05/2020 11:30
Il Banco Marchigiano scrive al Premier ed a Bankitalia: "queste le modifiche per supportare la piccola economia”

Il Banco Marchigiano scrive al Premier ed a Bankitalia: "queste le modifiche per supportare la piccola economia”

“Dobbiamo fare di tutto per agevolare il trasferimento di liquidità alle PMI ed alle micro imprese. Per questo è fondamentale liberare le Bcc dalle briglie che impediscono loro di sostenere l’economia del territorio con tempismo, in questa fase così difficile a causa della pandemia”. E’ questo il cuore della lettera che nei giorni scorsi il Banco Marchigiano ha inviato al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e al Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Una missiva densa non solo di appassionati auspici ma, soprattutto, di concrete idee per come agevolare il più possibile un’accelerazione dell’intervento di immissione di liquidità a favore dei piccoli imprenditori.  “Il vero collo di bottiglia in cui la liquidità stanziata dallo Stato si blocca e non arriva ai conti correnti degli imprenditori – dice Marco Bindelli, vice presidente del Banco Marchigiano-Credito Cooperativo e consigliere delegato ai rapporti con il credito cooperativo e le Capogruppo – sono quei vincoli normativi, regolamentari e di vigilanza, cui sono sottoposte mega banche come Deutsche Bank, Société Generale, BBVA o Unicredit e alle quali, dalla costituzione dei Gruppi bancari cooperativi (Gbc), anche le Bcc sono sottoposte, mettendole nella condizione di non riuscire a fare al meglio quello che è il cuore della nostra vocazione, ovvero supportare tempestivamente le realtà economiche piccole e piccolissime del territorio”. Bindelli, esperto in materia, nella lettera a firma congiunta con il Presidente del Banco, Sandro Palombini, scende poi in alcuni dettagli fondamentali per capire quali sono le proposte nel concreto del Banco Marchigiano: “Volendo schematizzare gli interventi normativi che si ritiene necessari per le Bcc, con ovvie implicazioni favorevoli alle PMI e alle micro-imprese (danneggiate dalla crisi indotta dal Coronavirus), si segnalano alcune modifiche al Tub la cui realizzazione non richiede stanziamenti nel bilancio dello Stato. Ci si riferisce in particolare a: eliminare l’obbligo di redazione del bilancio consolidato disciplinato dall’Ifrs10, consentendo alle Bcc di ritornare nell’alveo delle banche “less significant”, con ovvia modifica del contratto di coesione e con ripristino dell’autonomia gestionale delle Bcc virtuose; oppure, in alternativa, consentire alle Bcc di affrancarsi dai Gbc di appartenenza e contestualmente aderire a sistemi di tutela istituzionali (Ips, Institution protection scheme) analoghi a quelli già previsti per le banche cooperative dell’Alto Adige” e ritornare, anche in questa ipotesi, tra gli enti “less significant”. “Con questi semplici interventi normativi – continuano i due esponenti del Banco Marchigiano - auspicati da molte Bcc, le medesime potrebbero assolvere al meglio la propria funzione di banche del territorio ed intensificare gli sforzi per favorire la rapida attuazione delle misure comprese nei recenti decreti legge contenenti misure per contrastare gli effetti economico-finanziari del Covid-19”. Per contribuire fattivamente all’emergenza sanitaria che mette a repentaglio la tenuta economica e sociale dei vari territori, le Bcc dovrebbero semplicemente essere poste nella condizione di adempiere alla propria mission, senza quei vincoli regolamentari e di vigilanza che ora si stanno parzialmente rimuovendo per le banche lucrative.  

05/05/2020 18:10
Le vacanze post Covid-19: le proposte per incentivare il turismo

Le vacanze post Covid-19: le proposte per incentivare il turismo

Visto l’impatto che il Covid-19 continua ad avere sull’economia del nostro Paese e del resto del mondo, sono tante le proposte che vengono avanzate dal governo per far sì che si possa ripartire nel migliore dei modi e che le imprese non subiscano troppe perdite. Particolarmente delicata sarà, in particolare, la ripartenza nel settore turistico, uno dei più colpiti dalla pandemia. Quali sono, a questo proposito, le principali proposte per incentivare il turismo estivo in condizioni di sicurezza e quali conseguenze potrebbero esserci a livello finanziario e di investimenti? Fonte: Pixabay I possibili benefici della ripartenza Come anticipato, la ripartenza del settore turistico rappresenta una delle fasi più delicate che il governo sarà chiamato ad affrontare nel cosiddetto periodo post Coronavirus. Come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, il Covid-19 avrebbe infatti provocato nel settore una crisi della stessa portata di quella seguita agli attacchi terroristici del 2001, causando grosse perdite per le compagnie aree, gli hotel e per tutti coloro impiegati in quest’ambito, con gravi conseguenze anche sui titoli in Borsa. Far ripartire il turismo, allora, non significherebbe solo dare al settore la possibilità di rialzarsi in piedi dopo un periodo di arresto forzato, ma anche fare in modo che gli investitori ricomincino a comprare azioni dei colossi del settore. Pur ripartendo con cautela, a poter beneficiare di una graduale riapertura potrebbero essere i servizi di ristorazione per chi viaggia, come la multinazionale Autogrill, che starebbe in questo periodo riuscendo a mantenere un andamento tutto sommato positivo, pur avendo subito un brusco calo da fine febbraio ad oggi, passando da una quotazione del valore di 9,18 euro il 20 febbraio all’attuale valore di 4,43 euro. Le proposte del governo Per quanto riguarda quanto proposto dal governo, invece, ciò di cui si è parlato di recente è la possibilità di mettere a disposizione delle famiglie un bonus vacanze, in particolare per tutti coloro con figli a carico e un reddito medio basso. Secondo il ministro Franceschini, il voucher potrebbe avere un valore di circa 500 euro ed essere impiegabile in stabilimenti e hotel italiani, proprio al fine di incentivare il turismo locale. Se questa proposta è stata accolta con piacere anche da Maria Elena Boschi e da Elena Bonetti, ad esprimersi positivamente sarebbe stato anche il CNA Macerata, che avrebbe sottolineato come l’introduzione di un simile bonus potrebbe rappresentare un primo importante punto di svolta per far ripartire il turismo a livello regionale. In alternativa, non manca la possibilità che si scelga di introdurre una tax credit, un meccanismo basato sulla detrazione fiscale delle spese dell’anno per tutti coloro che sceglieranno di trascorrere almeno tre notti in una struttura turistica italiana, con un limite di 325 euro. Si tratta ancora di sole proposte, ma che potrebbero dare un enorme contributo alla crisi che il settore turistico sta vivendo in questo momento. Come previsto, infatti, se tutti gli italiani scegliessero di trascorrere le vacanze estive all’interno del Paese, il settore turistico potrebbe compensare almeno il 30% delle perdite derivanti dall’assenza di turisti dall’estero.

28/04/2020 10:47
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