Nozze d'oro per Antonio e Giuliana. Da 50 anni affrontano la vita tenendosi per mano, tra gioie e ostacoli superati insieme. Antonio Berrettini e Giuliana Olivieri, hanno rinnovato le loro promesse di matrimonio insieme ai familiari domenica 25 settembre, e festeggiato presso il ristorante "Faustina" di Sefro.
A loro, vanno gli auguri più cari da amici e parenti, che li ringraziano per quello che hanno costruito in questi 50 anni di vita insieme.
La puntata di Linea Verde in onda domenica 2 ottobre alle 12:20 su Rai Uno, gioca su un dualismo storico, culturale, agricolo e gastronomico che invece di generare dissidio, ha dato vita nei secoli, e continua a dare vita, a capolavori in tutti i campi citati.
Partendo da Fano, in particolare dal suo porto, Beppe Convertini e Peppone iniziano un viaggio alla conoscenza di una identità che potremmo definire "mista" e che spazia tra due sponde geografiche, la marchigiana e la romagnola che pochi chilometri a nord si esprime prepotentemente. Due popoli che offrono spunti curiosi sulle loro diversità, ma anche sulle inevitabili affinità, tanto che i pesaresi si definiscono talvolta “marchignoli”.
Un itinerario che si sviluppa anche su un altro binario, quello della storia e in particolare della rivalità tra Federico da Montefeltro, autore di idee e progetti di bellezza realizzati con la complicità di Federico di Giorgio Martini - autentica “archistar” della metà del 1400 - e l’eterno nemico Sigismondo Pandolfo Malatesta: come dire borghi fortificati di impronta militare contro lo splendore umanista delle Rocche Malatestiane.
Vedremo dunque Mondavio, Fossombrone, Cagli, Fratte Rosa, fino a Gradara, cornici di un contesto agricolo tra i più ricchi d’Italia. L’elenco è lunghissimo: dai vigneti del Bianchello del Metauro, il vino più prodotto e diffuso, ottimo per accompagnare tanto i salumi che il pescato dell’Adriatico; alla Favetta di Fratte Rosa, riscoperta e usata nuovamente come farina per la preparazione dei Tacconi, pasta tipica, oltre che come prodotto fresco, alla Casciotta d’Urbino cara a Michelangelo; alla Crescia che è tassativamente vietato paragonare alla piadina romagnola nonostante l’aspetto simile.
Prima di arrivare al trionfo del celebre Brodetto di Fano nel finale, conosceremo le realtà artigianali di Fratte Rosa, ovvero l’arte degli antichi “Scarpari” e dei manufatti in terracotta e ceramica, attività che nasce sin dall’epoca romana per l’abbondanza di argilla nella zona. Spettacolare e unico, infine, il “Soccorso Coverto” a Cagli, il percorso affrontato per scendere dall’antica fortezza fino al torrione ellittico al centro della città: 365 gradini scavati in un cunicolo sotterraneo che copre un dislivello di ben 90 metri.
Una giornata di festa quella vissuta oggi da Aldo Brando Tittarelli ed Enrica Scarponi, da tutti conosciuta come Pierina. I due innamorati hanno brindato al loro sessantesimo anniversario di matrimonio e rinnovato le loro promesse nella chiesa Santa Maria Assunta, a Troviggiano di Cingoli.
I coniugi si erano sposati a Filottrano, nel settembre del 1962. A festeggiare le nozze di diamante i figli Valeriano e Orietta con la nuora Marina e il genero Raffele, assieme ai nipoti Giada, Emanuele, Michele e Natascia, oltre a parenti e amici. Oltre 60 anni di vita insieme coronata da una famiglia unita e da tante soddisfazioni. Dopo la cerimonia, la festa è proseguita al ristorante "Ragno d'Oro" di Cingoli.
Onorificenza di massimo rilievo per il bar Guido 1970 di Porto Recanati, inserito nella Top 30 dei Bar Awards 2022. Sono stati resi noti in queste ore i nomi dei locali finalisti del premio dalla rivista Bargiornale, punto di riferimento per il mondo Ho.Re.Ca., che ha comunicato la classifica dei migliori bar italiani del fuori casa.
Il Bar Guido Di Porto Recanati è stato selezionato tra le migliori 30 strutture d’ Italia, entrando nel novero dei finalisti candidati al premio finale: i vincitori saranno svelati durante il Barawards 2022 Gran Galà Dinner, in programma lunedì 12 dicembre a Milano. Bartender, pasticceri, brand ambassador e professionisti del food&beverage, cuochi e strutture italiane si sfideranno per l’ambito riconoscimento nelle rispettive categorie di riferimento. Il premio Bar Awards è organizzato da Bargiornale, Dolcegiornale, Hotel Domani e Ristoranti.
Nella Top 30 della categoria Bar Pasticcerie Gelaterie troviamo, dunque, il locale Porto Recanatese situato nella centralissima Piazza Brancondi, le votazioni iniziali dei panelist hanno determinato il roster dei finalisti (Top 30 di ogni singola categoria di riferimento): strutture appositamente selezionate tra le numerosissime presenti nel panorama nazionale .
Le votazioni online contribuiranno per il 20% alla definizione della graduatoria finale, il restante 80% sarà scelto da apposita giuria di esperti di elevato livello. Il 10 ottobre si chiuderà il sistema di voto e non resterà a quel punto attendere il Gran Galà di dicembre dei Barawards 2022 al Palazzo del Ghiaccio di Milano.
Il sindaco Mauro Sclavi e l’assessore Fabiano Gobbi hanno ricevuto in Comune Mario Rovelli in rappresentanza dell’associazione Infioratori di Castelraimondo che, in occasione delle celebrazioni dedicate a San Nicola da Tolentino, hanno realizzato, nel chiostro della Basilica, una bella ricostruzione di un disegno dedicato proprio al santo, utilizzando, come nella migliore tradizione degli infioratori, solo petali di fiori.
È stato ricreato, in pratica, il viso del santo all’interno di un sole con i raggi. L’opera è stata particolarmente apprezzata dai tanti fedeli che hanno visitato i luoghi legati a San Nicola, nella domenica del perdono.
L’amministrazione comunale ha voluto ringraziare l’Associazione Infioratori di Castelraimondo con una pergamena quale testimonianza di stima e gratitudine consegnata a Mario Rovelli e ha anche espresso la propria riconoscenza a Silvano Ronconi che ha collaborato per la buona riuscita.
L’ultimo gesto d’amore di Emidio Vagnoni, uno dei soci fondatori di Elettromedia spa. "Mimmo", come era chiamato da tutti, ha chiuso i suoi occhi buoni nel giugno 2021, all’età di 68 anni, a causa del Covid.
Ma fino all’ultimo ha pensato ai suoi collaboratori, prevedendo nel testamento un lascito per tutti i dipendenti che al momento della sua morte avessero svolto più di un anno di lavoro in azienda. L’annuncio era stato fatto dagli eredi lo scorso 29 luglio in occasione dell’Open Day per festeggiare i 35 anni di attività di Elettromedia, leader mondiale nel mercato car audio per la produzione di amplificatori, altoparlanti, processori e accessori per l’installazione professionale, con sede a Potenza Picena.
Adesso il "regalo" di Mimmo è arrivato, tramite una lettera firmata dagli eredi e consegnata dagli attuali soci, Maria e Maurizio Riccobelli e Pietro Pantaleone. Mercoledì (ieri) tutti i lavoratori hanno ricevuto un bonifico di importo pari agli anni in azienda moltiplicati per 500 euro, per un lascito complessivo di 400mila euro.
Il fatto che il datore, ricoverato in ospedale con polmonite bilaterale, prono e con il casco, abbia richiesto carta e penna poco prima di essere intubato, è testimonianza di profonda gratitudine e riconoscenza. E oggi diventa segno tangibile.
In occasione della consegna di questa lettera, i soci Riccobelli e Pantaleone hanno comunicato ai dipendenti di aver rilevato le quote societarie in possesso di Mimmo. Tale investimento conferma la forte volontà della famiglia di investire nell’azienda e nella sua crescita futura.
Fondata nel 1987, Elettromedia progetta e commercializza prodotti con i propri marchi Audison, Hertz e Connection; negli ultimi anni ha aggiunto ai prodotti car info-entertainment anche linee per il mercato della nautica, da diporto, yachting e cruise con il brand Hertz Marine.
È presente in oltre 60 Paesi esteri nei quali esporta oltre l’80% del fatturato complessivo, che nel 2021 ha superato i 30 milioni di euro. Conta in totale 80 dipendenti, di cui il 35% occupati nell’area ricerca e sviluppo.
Emidio Vagnoni, classe 1952, era responsabile proprio di quest’ultimo settore. "Affamato di conoscenza - lo dipingono i soci -, ha sempre cercato di andare oltre le convenzioni, fuori dagli schemi, con una mente geniale, lungimirante".
"Basti pensare che quando doveva uscire il primo catalogo della linea SR del brand Audison nei lontani anni ‘80 – precisa Maria Riccobelli -, Mimmo si era messo a cercare un particolare affresco di una tomba etrusca del suonatore di flauto a due mani da inserire nella copertina. Lui studiava, studiava sempre. E non solo elettronica: spaziava dalla botanica alla letteratura, passando per le scienze".
Durante la riunione di mercoledì, un dipendente molto legato a Vagnoni ha ricordato quando, decine e decine di anni fa, parlava di "musica liquida" facendo riferimento alla musica come qualcosa da poter scegliere e ascoltare ovunque, per mezzo di un semplice oggetto. E anche questo poco dopo è diventato realtà.
"E’ stato un esempio all’interno dell’azienda e non solo", dice all’unisono il gruppo. In tanti, a Elettromedia, hanno ribadito il guardare di Mimmo oltre i limiti. D’altronde il suo amore ha vinto. E questo dono ai dipendenti lo dimostra.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nella stagione estiva appena trascorsa, ha accolto e favorito un progetto di tesi della professoressa Alessandra Roncarati, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, con lo scopo di individuare le vulnerabilità di un’azienda del territorio rispetto alle predazioni da fauna selvatica, in particolare riferibili al lupo, e proporre azioni per prevenirle e contrastarle.
Lo studio, a carattere sperimentale, si è svolto sul Monte Cardosa nel comune di Visso applicando il metodo PAN (Predatori Allevatori Natura) messo a punto dal professor Giampaolo Pennacchioni del Centro Studi per l’Ecologia e la Biodiversità degli Appennini (Cseba) in collaborazione con il dottor Andrea Gallizia del Project Wolf Ethology.
La tematica ha suscitato l’interesse di una studentessa, laureanda in Medicina Veterinaria, che è stata coinvolta in tutte le fasi sperimentali. Le attività sono state caratterizzate dalla raccolta di informazioni riferite allo storico dell’azienda oggetto di studio e delle aziende vicine, al comportamento dei cani a disposizione e, attraverso transetti, a una complessa rete di fototrappole e osservazioni dirette sul comportamento dei predatori all’interno dell’area d’interesse.
Alla luce di quanto analizzato, i ricercatori hanno proposto all’allevatore il rafforzamento del gruppo canino preposto alla custodia del gregge con l’acquisizione di due cuccioli di pastore Abruzzese provenienti da un allevamento di fiducia dello Cseba, situato in provincia dell’Aquila. Come noto, tale razza è la più adatta alla custodia delle greggi dai predatori selvatici, essendo stata selezionata per secoli dai pastori dell’Italia centrale proprio con tale finalità, per altro in un territorio altamente antropizzato.
Il progetto si inserisce in percorsi che il Parco costantemente propone per permettere e favorire una convivenza fra attività agro-silvo-pastorali e fauna selvatica. Ad esempio, nella primavera scorsa, per contribuire all’acquisto di materiale per la prevenzione del patrimonio agricolo e zootecnico (apiari compresi) l’Ente ha messo a bando 86.000 euro di cui è stata erogata al momento, alle aziende che ne hanno fatta richiesta, la somma di 26.500 euro.
"È volontà del Parco - si legge in una nota dell'ente - continuare a destinare risorse per la prevenzione dei danni da fauna, nonché offrire la propria disponibilità per iniziative a difesa e sostegno di quelle attività che, se condotte secondo buone pratiche ed in una logica di sostenibilità, risultano fondamentali per favorire la tutela degli agroecosistemi e, quindi, la diversità biologica e la conservazione degli habitat".
Domenica 18 settembre Elvira Urfini ha spento 100 candeline. Nata nel 1922, è stata sposata con Ezio Mancini in seconde nozze, con due figli acquisiti. Ha lavorato come casalinga.
Per molti anni Elvira ha svolto volontariato alla casa di riposo e da dopo il terremoto si è voluta trasferita all’ASP "Porcelli" dove si trova molto bene e ancora oggi collabora con la lavanderia. Molto lucida, è in forma e conserva i ricordi più importanti.
A portare il saluto e gli auguri dell’amministrazione comunale e di tutta la città il sindaco Mauro Sclavi che ha donato a “nonna” Elvira una pergamena per celebrare il suo speciale compleanno.
La signora Gina Braconi di Petriolo spegne 100 candeline: ad omaggiarla il sindaco Matteo Santinelli. “Oltre a mantenere una splendida ed incredibile forma fisica, la signora Gina è un condensato di vitalità, gentilezza, umorismo e sensibilità non comuni”, ha affermato il primo cittadino.
“Stringerle le mani e ammirare i suoi occhi teneri e allo stesso tempo pieni di vitalità, suscitano profonda emozione e un notevole arricchimento umano”.
“Grazie infinitamente, signora Gina, per avermi ricordato quanto sia rilevante quel valore non negoziabile della delicatezza dei rapporti umani che in questa epoca corriamo il rischio di perdere”.
Provincia di Macerata al top in Italia, seguita da Bergamo e Monza Brianza, per indice di sostenibilità ambientale (livelli di inquinamento, situazione idrogeologica e sismica, gestione delle scorie e dei rifiuti, rischio della transizione energetica nei sistemi produttivi). Lo attesta la seconda edizione del Rapporto Italia Sostenibile di Cerved.
La particolare classifica sovverte parzialmente la mappa principale della sostenibilità delle province italiane che certifica invece una 'spaccatura' tra quelle del Nord (ai primi posti Milano, Bolzano, Padova, Trento, Treviso e Bergamo) e quelle del Sud (Siracusa, Vibo Valentia, Agrigento, Reggio Calabria e Crotone chiudono la classifica mentre la provincia meridionale migliore è Bari 51/a su 107).
Macerata e Urbino si posizionano ai vertici della classifica italiana come livelli più bassi di inquinamento; in generale le aree metropolitane sono penalizzate da più alti livelli di inquinamento ma evidenziano risultati migliori in termini di consumi e riconversione energetica: Milano, Torino, Venezia e Padova sono le province che più frequentemente hanno superato le soglie di inquinamento da Pm10, mentre Viterbo, Macerata e Urbino risultano le migliori.
L'Italia non brilla per sostenibilità: su 29 nazioni europee analizzate da Cerved occupa la 15/a posizione ed è al di sotto della media soprattutto a causa delle cattive performance economiche e sociali, mentre vanta un buon livello di sostenibilità ambientale.
Lo scorso 10 settembre Fernando Domizi di 84 anni e Vanda Zacconi di 82 anni, entrambi residenti a Tolentino hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio. I coniugi si sono sposati nella collegiata di San Francesco il 10 settembre (festa di San Nicola) del 1962, dopo cinque anni di fidanzamento.
A festeggiare le nozze di diamante il figlio Paolo e Sabina con la nuora Katia e le nipoti Giorgia, Erica e Angelica. Oltre 60 anni di vita insieme coronata da una famiglia unita e da tante soddisfazioni.
I delfini nuotano tra i bagnanti nel mare di Civitanova Marche. Alcuni esemplari, in questi giorni, sono stati ripresi con gli smartphone a poche decine di metri dalla spiaggia.
Sembrano completamente a loro agio, tanto da muoversi con disinvoltura tra le persone che fanno il bagno e tra canoe e pedalò. Uno spettacolo che ha suscitato stupore e felicità, sia negli adulti che nei bambini.
"È motivo di orgoglio avere i delfini nelle nostre acque, perché significa che il nostro è un mare pulito", commenta all’Ansa il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica.
"Nelle ultime settimane - aggiunge - più volte sono stati avvistati nella zona a ridosso del porto e si sono lasciati ammirare anche dai bagnanti, tanto che molti si sono ritrovati a nuotare proprio a pochi metri da questi magnifici esemplari".
Il sindaco ricorda che negli ultimi anni "diverse volte i delfini si sono affacciati nelle nostre acque, da un paio di stagioni a questa parte in maniera assai assidua”.
“Questo - conclude - ci deve sempre più indurre a salvaguardare il nostro mare con buone pratiche e con tutti gli accorgimenti necessari per eliminare al massimo scarichi pericolosi per l'ambiente"
(E.L)
Cinque giorni di vacanza strettamente privata, in giro per le Marche, ma con base a Recanati (Macerata), per dare sfogo alla passione per l'arte e l'architettura e per la pittura ad acquerello: sono quelli che l'allora principe di Galles, oggi re Carlo III d'Inghilterra, si concesse dal 9 al 14 maggio 1988, ospite dei conti Leopardi (discendenti del poeta).
Un'ospitalità non legata a conoscenza personale, ma ad un passaparola tra casate nobiliari, e a Giacomo Leopardi, tradotto e amato nel Regno Unito. Carlo atterrò la sera del 9 maggio all'aeroporto di Falconara, ai comandi di un aereo militare da lui stesso pilotato. E sempre lui guidò fino a Recanati una Jaguar, accompagnato dall'amico Nicholas Soames, nipote di Winston Churchill, e da due uomini di scorta.
A Recanati, accoglienza da parte della contessa Anna Leopardi, dei figli Vanni e Giacomo e dei nipoti Olimpia e Pierfrancesco, oltre ad una piccola folla plaudente. A Palazzo Leopardi gli erano stati riservati degli appartamenti rinnovati e ritappezzati per l'occasione, tra i giardini e le stanze da cui Giacomo guardava le"'vaghe stelle dell'Orsa", vicino all'Ermo Colle dell'Infinito.
Dal giorno dopo per il re cominciò una vera e propria full immersion tra le bellezze delle Marche, con itinerari tenuti segreti fino all'ultimo per motivi di sicurezza, ma anche con imprevisti legati alle curiosità del principe e vari strappi al protocollo: Urbino, l'Abbadia di Fiastra, Sarnano, Monte San Martino, Jesi , Villa Imperiale a Pesaro, Corinaldo, la stessa Recanati e anche una puntata a Portonovo presso il ristorante "Emilia".
Si è svolta sabato 3 settembre, presso il ristorante Chiaro Scuro, la tradizionale festa dei 50enni per la classe ’72. Grande partecipazione per una serata allietata dalla musica di Mr Lucignolo e Roberto Gardelli Dj, giochi e premi offerti da molte attività commerciali di Tolentino. Emozionante il rito del passaggio della chiave con il Comitato del ’71.
“Felici e onorati della partecipazione del comitato 1971. L’obiettivo della nostra festa era quello di vivere un momento di condivisione e lasciare un contributo tangibile” dichiarano gli organizzatori. Una parte del ricavato dalle quote di partecipazione è stato devoluto all’associazione “Piccole farfalle crescono” , presieduta da Patrizia Intini.
Per cinque giorni, dalla puntata di ieri al 9 settembre, le Marche dei borghi storici saranno le protagoniste del viaggio di Camper, il programma di fine mattinata di Rai 1, condotto da Roberta Morise e Tinto, che accompagna per tutta l’estate i telespettatori in un viaggio attraverso le più affascinanti e interessanti località di vacanza della Penisola.
In questo viaggio non potevano mancare le Marche dei borghi, fiori all’occhiello della regione, vero patrimonio culturale fatto di bellezze paesaggistiche e ricco di storia o, meglio, di storie, quelle che animano il Festival Marchestorie.
Un’iniziativa pensata dall’assessorato regionale alla Cultura che ha previsto un bando riservato a progetti dei comuni marchigiani fino a 5.000 abitanti e ai nuclei storici di particolare rilievo per la realizzazione di un evento di spettacolo che interpreti una storia sulla propria identità storica o contemporanea.
Ne è derivata una graduatoria e i primi dieci comuni possono beneficiare di una maggiore visibilità attraverso una strategia di comunicazione integrata del progetto presentato e del territorio comunale, attraverso ulteriori azioni mirate di promozione a livello nazionale.
Il viaggio di Camper rientra in questa direzione. A farsi conoscere, con numerosi passaggi distribuiti nel corso di ciascuna puntata della trasmissione, saranno i primi dieci in graduatoria: Ascoli Piceno e il borgo di Castel Trosino; Matelica e il borgo di Braccano; Macerata e Villa Ficana; Montefiore dell’Aso; Sirolo; Force; Roccafluvione; Montecosaro; Visso; Fiastra; Fermo; Acquasanta; Cartoceto; Force; Palmiano e Venarotta. Accanto a questa campagna promozionale, è prevista una fitta serie di interventi sulle altre reti nazionali Rai e La7 e sui principali quotidiani locali e nazionali.
“Il privato è tale e così deve assolutamente essere, in un’epoca però strana come la nostra, dove si ‘parla’ quasi esclusivamente sui social, dove il concetto di amicizia è particolare, si è amici su Facebook però se ci si incrocia per strada non ci salutiamo neanche, un incontro come quello di ieri sera diventa qualcosa di significativo da raccontare, per cui in questo caso il privato ha una valenza pubblica quasi imperativa”.
Queste le parole degli ex alunni della quinta A, anno scolastico 1971-72 della Scuola IV novembre di Macerata, i quali hanno festeggiato con una cena i 50 anni dalla licenza elementare.
“La nostra classe è stata sempre particolare, complice la bravura di una maestra straordinaria, Leda Lattanzi Palloni, che non esauriva la sua lezione con il suono della campanella e ci ha trasmesso sapere, ma soprattutto ci ha aiutato a formarci come persone, il legame che ci unisce è forte, è una costante che sfida il tempo indipendente dalla frequentazione”, raccontano.
“Un po’ come le vere amicizie, ‘non è importante vedersi sempre, è importante non andarsene mai’, è incredibile come nonostante il vissuto differente di ognuno ed il tempo (tanto…) trascorso, trovarsi e parlare risulta facile come se fossimo ancora nel cortile dietro la scuola”.
“Risate, complicità, inevitabili ricordi, confidenze, comprensione, un brindisi commosso a Stefano Gallucci e Sandro Gatti, compagni che ci hanno lasciato, e alla maestra a cui ciascuno di noi deve tanto di quello che è”. “In un contesto difficile in cui spesso viviamo il disagio nella solitudine – affermano - fare gruppo diventa una rarità da raccontare, se poi questo gruppo si è formato più di 50 anni fa la storia assume un aspetto di eccezionalità”.
“Tutto cambia niente cambia, noi in fondo siamo sempre quelli che ascoltavamo la maestra, che ci leggeva gli episodi degli eroi di De Amicis, a volte annoiati altre commossi e crescevamo però convinti che il bene trionfasse sempre sul male e che in ogni circostanza ci fosse il Garrone della situazione”.
Gianmarco Tamberi ha detto sì alla fidanzata Chiara Bontempi in una breve cerimonia che si è tenuta, con quasi 2 ore di ritardo, nel complesso rinascimentale di Villa Imperiale a Pesaro.
Nozze blindate e rigorosamente private fra il 30enne campione olimpico di salto in alto e medaglia d'oro agli Europei con la sua storica compagna in una delle location più suggestive delle Marche: un'antica villa nobiliare, risalente alla seconda metà del Quattrocento, appartenuta agli Sforza, ai della Rovere, agli Albani, con un edificio principale ricco di sale affrescate e poi cortili, terrazze e giardini all'italiana, dove per l'occasione è stata allestita un tensostruttura.
Lo stesso complesso ha ospitato la cena di nozze a base di pesce e sino all'ultimo, a causa del tempo incerto, si è temuto di dover trasferire matrimonio e festeggiamenti all'interno.
Circa 200 gli invitati tra cui colleghi illustri dello sposo come Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Mutaz Barshim, l'altista qatariota che ha condiviso con Gimbo l'oro olimpico di Tokyo, la campionessa paralimpica Bebe Vio, il mezzofondista anconetano Simone Barontini, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il vice presidente della regione Marche Mirco Carloni. Previsto, anche, il matrimonio religioso che si terrà più avanti, in forma ristretta.
Ha passato gran parte della sua vita al servizio dei tanti sindaci (6) e amministratori che si sono succeduti al municipio di Piazza Leopardi, e non solo, ma ai tanti cittadini che si recavano in Comune per il disbrigo delle pratiche. Va in pensione Anna Baleani, storica messo comunale di Recanati.
Al “front office” dal 2 Aprile 1990 dopo aver lavorato per 10 anni in una ditta privata (con una parentesi alla biblioteca comunale e alle scuole), c’era lei, e non faceva mancare un saluto, un sorriso e le informazioni necessarie a chi non sapeva a quale ufficio rivolgersi per un documento, una pratica e quant’altro.
Anna con il suo sorriso e la sua gentilezza rispondeva a tutti. La si vedeva spesso in posta o in giro a Recanati a ritirare la corrispondenza e a notificare gli atti ai cittadini, e a tutte le cerimonie istituzionali a portare il gonfalone, oltre alla registrazione e alla visione, con l’avvento della tecnologia, dei consigli comunali e degli eventi all’Aula Magna.
E così, martedì 30 agosto, nella Sala degli Stemmi del comune di Recanati, penultimo giorno di servizio, ha dato il là ai festeggiamenti a cui hanno preso parte amici e colleghi, nonché i massimi rappresentanti dell’amministrazione comunale con in testa il sindaco Antonio Bravi, i quali hanno ringraziato Anna Baleani, a nome della città, nello svolgimento in questi anni delle sue funzioni istituzionali con grande professionalità, impegno e dedizione.
Fra un pasticcino e un brindisi i colleghi hanno avuto il pensiero di fare, ad una commossa Anna, dei doni, a testimonianza del legame instaurato in tanti anni di lavoro, unitamente ad una pergamena con la quale hanno voluto esprimere il seguente messaggio: "Si dice che nessuno è insostituibile, che tutti siamo preziosi, e nessuno è indispensabile, ma certamente, cara Anna, di te sentiremo una grande mancanza. Congratulazioni per questo meritato traguardo! È ora di godersi un po’ di relax e di divertimento, ma non dimenticarti di passare a trovarci qualche volta! Buona pensione".
Corridonia festeggia una nuova centenaria, Maria Elisei. Donna di forte temperamento, generosa e disponibile con tutti, il sorriso e l’ottimismo sono stati i punti di forza della sua vita. La spiccata ironia le ha permesso di superare le tante difficoltà, sempre affrontate a testa alta.
Tessitrice di talento ha confezionato i corredi per tutte le sue nipoti. Nel pomeriggio di martedì il sindaco Giuliana Giampaoli, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, ha donato a Maria una pergamena ricordo a sigillo di questo importante traguardo.
'Zia Maria', ha festeggiato il suo compleanno contornata dall’affetto dei suoi numerosi nipoti, pronipoti, parenti ed amici che per l’occasione si sono riuniti con gioia ed entusiasmo per ringraziarla dell'affetto che ha sempre avuto per tutti loro.
Gli arzilli scalatori di Treia l’hanno rifatto di nuovo. In quattro hanno raggiunto ancora una volta la Cima del Corno Grande del Gran Sasso, a 2912 metri sul livello del mare. Si tratta dell’ennesima impresa di veri e propri appassionati "over" che hanno anche creato una pagina Facebook ("Scalatori e montanari di Treia") per condividere foto e imprese sui sentieri regionali e non di tutti i generi e per tutte le età.
Come in questo caso, con Giuseppe Rastelletti, Enrico Fermano, Gianfranco Rossetti e Luigi Fossaroli, tra gli "animatori" virtuali (ma con fatiche reali) che compongono questo gruppo e che hanno attraversato il confine regionale raggiungendo l’Abruzzo e poi il Corno Grande, la cima più alta del Centro Italia e della Penisola, se si esclude l’arco Alpino. Partiti di buon ora da Campo Imperatore, i quattro amici sono rapidamente saluti in vetta e hanno immortalato l’impresa con uno scatto davvero suggestivo.