Mentre in tutta Italia le “Fave dei morti” sono dei dolcetti tipici a base di mandorle, a Montelupone sono altra cosa da oltre un secolo.
Talmente famose, che la rivista Giallo Zafferano se ne é occupata: “A Montelupone, un paesino sito su un ameno colle tra Macerata Recanati e il mare Adriatico, le fave dei morti non sono, come in ogni altro italico luogo, dolci, bensì i ben conosciuti legumi. Vengono raccolte a maggio, essiccate al sole e conservate. Poi, fino al momento della cottura, tenute a bagno con vari ricambi d’acqua. La peculiarità consiste in una salsa piccante e saporita, assai gustosa al palato, con cui vengono cucinate e servite”.
Questa ricetta così particolare, che veniva servita nelle antiche osterie monteluponesi, chiamate cantine, con generose dosi di buon vino, è davvero antica. Il tradizionale piatto comprende, oltre le fave secche, sarde sotto sale, peperoni sotto aceto, aglio, prezzemolo, peperoncino, olio e farina.
Mentre forse poche anziane la preparano ancora in casa, lo chef Antonino della Taverna dell’Artista lo ripropone nella ricetta rigorosamente originale, coniugando storia e gastronomia.
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