Monte Cavallo, il 'Picchio' volò nel 'Nido dell'Aquila': il calore dell'accoglienza di Renzo Budassi
Monte Cavallo, un centinaio di abitanti, è uno dei comuni più piccoli della provincia di Macerata: uno splendido paesaggio montano raccoglie il tursmo di chi è alla ricerca di un’oasi di pace nella natura più incontaminata, di una passeggiata in montagna lontano dalle mete più affollate.
Nella pausa pranzo 'Il Nido dell’aquila', un piccolo ristorantino a conduzione familiare, offre le sue prelibatezze, tra cui i rinomati antipasti come le cotiche con i fagioli, gli zampetti di maiale con il finocchio, la coratella. Ma c’è solo l’imbarazzo della scelta, è tutto squisito in questo “nido”, tutto ha il sapore della cucina nostrana e tutto parla della dedizione con cui Renzo Budassi con la moglie Stefania e la loro figlia Clarissa hanno fatto ripartire questa attività nel 2017, dopo il terremoto che li ha costretti a chiudere e ad abbandonare quella che era stata dal 2006 la sede originaria del ristorante.
Meta di molti clienti, nuovi ed affezionati, che dalla costa in poco meno di un’ ora raggiungono il Nido dell’ aquila, Clarissa ci racconta del dispiacere provato nel fine settimana appena trascorso per aver dovuto rifiutare tante prenotazioni a causa del contingentamento imposto dall’emergenza Covid.
Fortunatamente, ci spiega, le miti temperature e le giornate soleggiate di questi giorni hanno permesso di ampliare la zona ristoro con tavoli all’aperto come è consuetudine fare con l’arrivo della primavera, ma nonostante ciò non si sono potute soddisfare tutte le richieste giunte telefonicamente.
D’altro canto è impossibile pensare di organizzare un doppio turno perchè “lo slogan” è “una domenica al Nido”: chi si siede per pranzo a mezzogiorno, circondato dalle vette che sovrastano il piazzale del ristorante, nel relax più totale, baciato dal sole, è praticamente impossibile si alzi da tavola prima delle 4 del pomeriggio!
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