Cultura

Parte da Macerata il festival "Sedendo e mirando": tra gli ospiti Mauro Berruto e Ilaria Cucchi

Parte da Macerata il festival "Sedendo e mirando": tra gli ospiti Mauro Berruto e Ilaria Cucchi

Sarà Macerata a inaugurare venerdì 22 novembre il festival Sedendo e mirando, iniziativa nata dalla felice esperienza che ha visto lavorare sinergicamente la Regione Marche, l'AMAT, Associazione Marchigiana Attività Teatrali e il Salone Internazionale del Libro di Torino – progetto di Associazione Torino, la Città del libro e Fondazione Circolo dei lettori – che ha curato il programma culturale, dopo l’esperienza nei padiglioni del Lingotto dove le Marche è stata regione ospite dell’ultima edizione della kermesse letteraria. Esperienza che aspira adesso a consolidarsi e allargarsi grazie a incontri, libri, autori e spettacoli organizzati per la platea delle Marche in un festival che coinvolge per il 2019, oltre alla nostra città anche Fabriano (23 novembre) e Ascoli Piceno (24 novembre), tutte e tre inserite nel cosiddetto “cratere del terremoto”. L’iniziativa – promossa nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma finanziato dal MiBACT – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020. “Una nuova bella occasione per Macerata Città del libro - afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - un appuntamento importante con i libri, le storie, il libero pensiero. Abbiamo messo insieme tante realtà culturali di eccellenza, Salone del Libro di Torino, Amat, Macerata Racconta per mettere al centro la riflessione sull’essere una comunità civile, coinvolgendo le scuole e tutte le generazioni in un confronto che fa crescere.” La particolarità della scelta dei teatri storici come sedi prevalenti del festival, un prezioso patrimonio culturale per la regione Marche, unico in Italia, imponeva quasi naturalmente una scelta di programmazione congeniale. Il programma risponde pertanto all'esigenza di valorizzare la peculiarità degli spazi ospitanti con la necessità di declinare al meglio, anche attraverso il dialogo fecondo con discipline espressive come il teatro, i temi dei libri e degli autori proposti. Il festival prende avvio a Macerata, grazie alla collaborazione con Macerata racconta e al suo direttore Giorgio Pietrani. Al mattino, alle ore 10.30, il programma della giornata si apre con Capolavori, lecture show di Mauro Berruto dal suo libro Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove pubblicato da Add Editore per la regia di Roberto Tarasco. Quando si parla di capolavori, il primo pensiero va all'arte: pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura, ma che dire delle imprese sportive? Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube Banca Marche Macerata nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, conduce lo spettatore in un’indagine appassionata per scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo. Si prosegue nel pomeriggio, alle ore 17.30, con la presentazione del libro Il coraggio e l'amore. Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verità (Rizzoli), di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo che, a dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi a seguito di un pestaggio di tre carabinieri, ripercorrono la vicenda giudiziaria che ha segnato la storia recente italiana. A dialogare con i due autori è il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi. Alle ore 21 la scena è per la versione recital dello spettacolo di Valter Malosti tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, una condensazione scenica curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal TPE e dal Teatro Stabile di Torino. Tutti gli appuntamenti hanno luogo al Teatro Lauro Rossi. La titolazione Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celeberrimo verso de L’Infinito di Leopardi, il cui manoscritto compie 200 anni, e al noto dipinto di Tullio Pericoli ma, nell'isocolia dei due gerundi si racchiude probabilmente la miglior definizione possibile dello spirito e dello stile di vita marchigiano, e di una tradizione culturale che s'intende celebrare attraverso un festival che unisca la quiete, lo stato contemplativo alla capacità di ascolto, di riflessione e di azione. Un festival dunque che sappia scrutare a fondo l'orizzonte delle cose, il paesaggio anche umano, sapendolo però attraversare. Mirare è infatti guardare intensamente, con attenzione, anche con un sentimento di meraviglia, ma è anche puntare, mettere a fuoco un obiettivo, tendere l’animo verso una meta da raggiungere, dirigere la propria azione a uno scopo. Tutti gli appuntamenti di Sedendo e mirando sono gratuiti. Gli studenti delle scuole secondarie superiori marchigiane che parteciperanno agli incontri loro dedicati avranno diritto ad un biglietto ridotto in occasione della 33a edizione del Salone Internazionale del libro di Torino.

30/10/2019 17:58
San Severino, il ritratto di Virgilio Puccitelli alla mostra di Varsavia

San Severino, il ritratto di Virgilio Puccitelli alla mostra di Varsavia

Il ritratto di Virgilio Puccitelli, settempedano illustre e già segretario particolare alla corte di Ladislao IV Vasa, re di Polonia, farà bella mostra di sé, da domenica prossima, 6 novembre, e fino a gennaio del 2020, al Royal Castle in Warsaw Museum in occasione dell’esposizione “The World of the Polish Vasas. Space, people, art”. Il Comune di San Severino Marche, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, che ha anche acconsentito al prestito dell’opera dell’artista Tommaso Dolabella in cambio del restauro della stessa, ha siglato infatti un contratto di prestito internazionale del dipinto, un olio su tela, assicurato per un importo di 100mila euro. La mostra di Varsavia intende celebrare il 400° anniversario del completamento dell’espansione del Castello Reale, avviato da Sigismondo III Vasa. Questo anniversario rappresenta un’occasione speciale per ricordare la dinastia e il tempo in cui ha governato. Dodici sale, contenenti quasi 300 reperti in prestito da 77 istituzioni diverse, ospiteranno la mostra più importante e più grande dell’Anno del Vasas. Per la prima volta, i Vasas diventeranno i protagonisti di un evento internazionale che vedrà in Polonia il punto di partenza. La galleria di ritratti che raffigura i personaggi principali, qui sarà sistemata l’opera data in prestito dalla Città di San Severino Marche, offrirà l’opportunità di riflettere su quanto sia stata breve la dinastia che si estinse dopo la terza generazione. Tra le tante opere dell’esposizione figura anche un ritratto di Vasa opera di Rubens che finora non è stato mai mostrato. L’autore dell’opera dedicata a Puccitelli, Tommaso Dolabella, pittore nato a Belluno nel 1570 e morto a Cracovia nel 1650, fu allievo dell’Aliense. Nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del secolo 16esimo, ebbe grande influsso sulla pittura in Polonia. Nella sua opera riprende Puccitelli, nato a San Severino Marche il 18 settembre 1599, quarto di cinque figli di Puccitello e Virginia Landi, di nobile famiglia locale. Allievo dei barnabiti, al santuario della Madonna dei Lumi, face parte del coro della Cattedrale. Proseguì a Roma gli studi letterari e musicali e divenne sacerdote. Soprano dalle particolari doti vocali, fece parte della cappella di S. Giovanni in Laterano. Nel 1634 venne assunto da Ladislao IV Vasa, re di Polonia, come segretario, dopo aver lavorato alla corte varsaviana di Sigismondo III Vasa (1587-1632), padre di Ladislao. Girò tra l’Austria e l’Italia prima di tornare alla corte di Ladislao. Per ordine del sovrano accudì al trasporto d’una versione del “Ratto d’Europa” di Guido Reni.

30/10/2019 15:41
Tolentino, il fotografo Maurizio Galimberti torna a Biumor con una mostra su Norberto Bobbio

Tolentino, il fotografo Maurizio Galimberti torna a Biumor con una mostra su Norberto Bobbio

La figura di Norberto Bobbio è al centro di uno dei lavori più affascinanti di Maurizio Galimberti, che sarà messo in mostra a Biumor 2019. “Elogio della tolleranza, ritratto di Norberto Bobbio”, sarà aperta dal 21 al 23 novembre al Politeama di Tolentino. Il raffinato fotografo, maestro indiscusso nell'uso della Polaroid e nel suo utilizzo in particolari mosaici, ha avuto con il filosofo e politologo un rapporto eccezionale. Bobbio è stato uno dei protagonisti dei lavori dell'artista, con Galimberti che ha sempre prediletto soggetti dalla forte personalità. Fonti inestimabili da raccontare mediante l'occhio delle istantanee. A Biumor 2019 si parlerà proprio di Bobbio a 110 anni dalla sua nascita, per ricordare chi ha lasciato un segno indelebile e significativo nella storia culturale del nostro Paese. Dedicandone uno spazio alla memoria, l'intento è quello di mettere a fuoco gli scatti di Galimberti, già altre volte ospite d'onore di Popsophia. Proprio nel 2015, nelle giornate di #Oppureridi al Castello della Rancia, il fotografo aveva infatti realizzato, con la sua tecnica ritrattistica, un mosaico di polaroid dal vivo. Quel modus operandi che lo ha reso di respiro internazionale (si pensi ai sui ritratti di Johnny Depp o Lady Gaga). Questa performance è stata preludio alla mostra del 2015 dedicata al suo incontro giovanile con la scrittrice Lalla Romano. Un evento nell'evento a #Oppureridi. Ma Galimberti è legato a Tolentino da un altro grandioso progetto, “San Nicola ReMade”. Circa 80 opere, tra mosaici e big polaroid, realizzate dal fotografo all'interno della Basilica di San Nicola di Tolentino. Un progetto artistico-documentario voluto dal mecenate e collezionista Alberto Marcelletti, e patrocinato dal Comune di Tolentino, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni riportati dalla Basilica a seguito del terremoto. “Galimberti è un narratore intimo – ha sottolineato la direttrice di Popsophia Lucrezia Ercoli – che con la sua tecnica riesce a cogliere ogni scorcio d'emozione che si cela dietro ad un volto. L'utilizzo di un mezzo “analogico”, diventa nelle mani del fotografo uno strumento per esplorare gli angoli più reconditi dell'anima. Quelli che sfuggono ancora alle moderne tecnologie di realtà virtuale. E chissà se riusciranno mai a raggiungerli”. “Elogio della tolleranza” è reso possibile grazie alla collezione di Alberto Marcelletti, mecenate con attento occhio artistico.  

30/10/2019 15:31
Al via il restauro della volta della Santa Casa di Loreto

Al via il restauro della volta della Santa Casa di Loreto

Da martedì 29 ottobre sono iniziati, all’interno della Santa Casa di Loreto, i lavori di restauro conservativo della volta a botte, dell’arco e della volta a cassettoni dell’altare sopra il cornicione.  Avviati ieri, saranno terminati entro l’8 dicembre prossimo, quando avrà inizio il Giubileo Lauretano con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di Loreto alla presenza di S. Em. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. I lavori sono affidati al restauratore bergamasco Carlo Novali. Il restauro si è reso possibile grazie al prezioso intervento del Pio Sodalizio dei Piceni. “Sono grato al Pio Sodalizio e al suo Presidente - ha detto l’Arcivescovo Delegato Pontificio, Mons. Fabio Dal Cin - per il mecenatismo dimostrato in quest’occasione. Non è che una ulteriore conferma dello stretto vincolo che lega fin dalla sua costituzione il Pio Sodalizio e alla Santa Casa di Loreto”. I lavori non procureranno nessun impedimento per la celebrazione della Messa e per l'accesso ai pellegrini.   

30/10/2019 15:10
Recanati, incontro pubblico con Toni Capuozzo venerdì 8 novembre

Recanati, incontro pubblico con Toni Capuozzo venerdì 8 novembre

L’Associazione culturale Iustissima Civita ha organizzato per venerdì 8 novembre, alle ore 21:30, presso l’Auditorium del Campus L’Infinito (Ingresso lungo la Strada Statale), un incontro pubblico durante il quale interverrà Toni Capuozzo. Il noto giornalista racconterà come è nato il terrorismo in nome di Allah, partendo dalle origini fino ad arrivare al fenomeno ISIS, tornato sulle pagine dei giornali in questi giorni a causa della presunta eliminazione di Abu Bakr al-Baghdadi, leader dell’organizzazione terroristica che ha seminato il terrore in tutta Europa negli anni scorsi. Toni Capuozzo è nato a Palmanova (Udine) nel 1948. Laureatosi in sociologia presso l’Università di Trento, è diventato giornalista professionista nel 1983; attualmente svolge la professione per riviste come “Reporter”, “Epoca” e “Panorama mese”. Inoltre, si è dedicato alla carriera giornalistica televisiva, rivestendo il ruolo di Vicedirettore del TG5 e di conduttore della trasmissione settimanale “Terra!”. In passato, è stato inviato di guerra nei Balcani, in Somalia e in Medio Oriente, seguendo in particolare i conflitti bellici in Afghanistan e Iraq. "I pericoli e le caratteristiche del terrorismo internazionale sono temi che ho studiato approfonditamente e che ritengo opportuno siano divulgati a tutti i cittadini” commenta Simone Simonacci, Presidente Onorario dell’Associazione culturale Iustissima Civitas. “Pur con il rispetto che tutte le culture meritano, non dobbiamo dimenticare le nostre origini e le nostre tradizioni, imparando a difenderci da chi nega dialogo e confronto e alimenta solo odio e divisione”. Nel corso della conferenza, Capuozzo citerà parti del suo ultimo libro, “Nella culla del terrore. L’odio in nome di Allah diventa Stato”, un’opera di graphic journalism realizzata completamente in Italia, grazie alle illustrazioni di Armando Milon Polacco. Nel libro, Capuozzo racconta in prima persona la nascita del fenomeno ISIS, in un’eccezionale opera a fumetti a metà tra reportage di guerra e diario personale, tra resoconto storico degli ultimi anni e l’autobiografia. Insieme alle illustrazioni, nel libro sono presenti anche alcune fotografie scelte da Capuozzo.

30/10/2019 09:45
Gli studenti Unimc a scuola di teatro con la CTR

Gli studenti Unimc a scuola di teatro con la CTR

Domani, mercoledì 30 ottobre alle ore 18, presso l'aula verde del polo universitario Pantaleoni, inizia ufficialmente il "Laboratorio Macerata Teatro" edizione 2019, dedicato agli studenti di UNIMC e organizzato dalla Compagnia Calabresi Tema Riunite di Macerata. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata realizzata per dare agli studenti una intensa esperienza formativa e umana, per diffondere tra i giovani e nella comunità amore per il teatro.  "Il successo della prima edizione ci ha spinto in questa seconda ad ampliare il laboratorio progettando un percorso che si snoderà fino a aprile 2020, fornendo ai partecipanti una esperienza teatrale a trecentosessanta gradi: dall'approccio teorico a storia e linguaggio teatrali, fino all'allestimento di uno spettacolo e un intero festival - spiegano gli organizzatori -. Sono più di quaranta gli studenti iscritti nelle due aree previste. Nella prima area i partecipanti saranno coinvolti nell’organizzazione di “Tiresia - Festival di teatro transmediale”, che andrà in scena a primavera 2020, a Macerata, proponendo un percorso di sei spettacoli selezionati tra le migliori produzioni nazionali di teatro contemporaneo e opere della CTR." "Nella seconda area gli studenti saranno coinvolti nel LUT, cioè un nuovo laboratorio universitario teatrale diretto dai registi della CTR che convoglierà nella messa in scena di uno spettacolo. Il LUT consentirà un’esperienza artistica non solo orientata alla recitazione, bensì a tutti gli aspetti tecnici e creativi che conducono allo spettacolo: studio dei testi, sviluppo della drammaturgia, progetto scenografico, disegno luci, realizzazione scene e costumi, regia luci e effetti, allestimento tecnico, produzione, inserti video e musiche - proseguono -. Le due aree procederanno in modo parallelo ma nella prima fase, fino a dicembre, è previsto un percorso comune di approccio al linguaggio e alla storia del teatro, poiché riteniamo fondamentale per i partecipanti acquisire una base critica, sintetica ma autorevole, che permetta di affrontare adeguatamente l’impegno complessivo. Per questo motivo questa fase sarà realizzata tramite il coinvolgimento di docenti di UNIMC e dell’Accademia di Belle Arti. Alcuni di questi docenti hanno già collaborato a iniziative passate della CTR e mostrano nelle loro attività passione e competenze uniche, trasmesse senza sosta alle nuove generazioni, basti citare in tal senso i professori Pierfrancesco Giannangeli, Marcello La Matina, Massimo Puliani, Enrico Pulsoni." I lavori del Laboratorio saranno come di consueto aperti a collaborazioni esterne, con enti e associazioni interessate a sviluppare e dare spazio al fermento giovanile in ambito teatrale.

29/10/2019 08:55
Recanati, 200 anni de "L'Infinito": Mogol riceve il Premio Giacomo Leopardi

Recanati, 200 anni de "L'Infinito": Mogol riceve il Premio Giacomo Leopardi

"Leopardi è un poeta vivo perché dà ancora emozioni" ha detto il Maestro Giulio Rapetti Mogol, Presidente della Siae, nel ricevere il prestigioso riconoscimento del Centro Studi Leopardiano “Premio Giacomo Leopardi” oggi, a Recanati. A consegnare il Premio l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua, Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato, nella storia italiana, ufficializzato con decreto parlamentare per la celebrazione del bicentenario di una poesia. “Giacomo Leopardi ci ha insegnato che ogni espressione artistica è manifestazione dell’eccellenza del nostro animo e del nostro pensiero. Voi siete i nostri testimoni, i nostri garanti, i protettori delle opere dell’ingegno umano” così l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua si è rivolto al Maestro Mogol e ai numerosi collaboratori dell'Associazione Italiana Professionisti per la tutela del Diritto d’Autore (Pro.Di.Da.) presenti in sala. “Il Comitato Nazionale per le celebrazioni Leopardiane sta operando per una più ampia diffusione nazionale ed  internazionale  della figura e dell’opera di Giacomo Leopardi insieme alla citta di Recanati - ha aggiunto l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua -. La condivisione della cultura nelle sue svariate articolazioni è per noi condivisione di sentimenti di pace e di collaborazione tra tutte le nazioni del mondo”. L’evento celebrativo, intitolato “Le parole all'Infinito sono musica”, si è tenuto nell’Aula Magna del Comune di Recanati, alla presenza del Sindaco Antonio Bravi, del Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani Fabio Corvatta, dell’Assessore alla Cultura Rita Soccio e del Presidente Pro.Di.Da. Massimiliano Morico e ha visto la lectio magistralis del Professor Marcello La Matina, dell’Università di Macerata. Ad impreziosire la giornata la performance artistico teatrale di Emanuele Montagna e delle le attrici Martina Valentini Martinez e Asia Galeotti, che hanno dato vita al recital “Infinitamente… Giacomo” un affascinante medley di alcuni tra i più celebri versi di Giacomo Leopardi con il sottofondo delle note della canzone “Emozioni” di Lucio Battisti.

27/10/2019 19:20
Recanati, aperti i lavori della due giorni di studi su "L'infinito"

Recanati, aperti i lavori della due giorni di studi su "L'infinito"

“Questo appuntamento si rinnova da oltre 50 anni ed è la punta di diamante dell’attività del Centro Studi Leopardiani così fortemente voluto da mio bisnonno Ettore. Giacomo Leopardi è un astro indiscusso nel firmamento dei Poeti e dei filosofi e voi con il vostro prezioso, paziente e continuo impegno siete i portatori di questa luce nel mondo . Vi ringrazio per questo e per l’amore che dimostrate continuamente nei confronti di Giacomo”. Così la contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta, ha salutato i numerosi intellettuali italiani chiamati a Recanati per riflettere sul significato de “L’infinito” nelle diverse discipline, nel convegno internazionale “Interminati spazi” nel Bicentenario della stesura de “L’infinito”, appuntamento inaugurale dei nuovi locali del Centro Nazionale di Studi Leopardiani,  dopo i recenti  lavori del restauro a cura del FAI. Alla presenza del sindaco Antonio Bravi, del Vice Presidente esecutivo del FAI Marco Magnifico, del Prefetto Iolanda Rolli, dell’Assessore alla Cultura Rita Soccio, del Presidente del Centro Mondiale della Poesia Umberto Piersanti, il Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta ha aperto i lavori della due giorni di studio sul valore e la forza del messaggio de “L’Infinito” nella società attuale. “Questa inaugurazione rappresenta una tappa importante della vita del Centro Nazionale di Studi Leopardiani - ha dichiarato Fabio Corvatta –. Abbiamo ripreso l'attività con un Convegno di particolare valore e testimonia come nella società attuale la collaborazione tra Associazioni private e Enti Pubblici può realizzare progetti culturali di rilievo internazionale”. Nella due giorni di studio, il convegno ospita gli interventi di illustri docenti, studiosi  di tutte le dottrine: scienziati, filologi, poeti, matematici, fisici e letterati per riflettere, ognuno nelle proprie competenze, sul positivo impatto dell’ opera di Leopardi nella contemporaneità. “Leopardi è un nucleo di pensieri sviluppabili – ha detto Luigi Blasucci -. Oltre che un Poeta è un uomo che riflette su ciò che c’è nella realtà che lo circonda. Da poeta pensatore Giacomo Leopardi precorre i tempi e riesce a dire delle cose sviluppabili sulle quali altri studiosi possono continuare a ragionare e il tutto  avviene nella sua mente poetico conoscitiva”. Tra i relatori: Luigi Blasucci, Marco Bersanelli, Enrico Capodaglio, Franco d’Intino, Sergio Givone Gaetano Lettieri, Gilberto Lonardi, Giacomo Magrini, Francesco Orilia, Giangiorgio Pasqualotto, Antonio Prete, Luigi Reitani, Antonio Rostagno, Silvano Tagliagambe e Paolo Zellini. Il Convegno “Interminati spazi” si inserisce nel ricco cartellone di iniziative programmate dal Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato nato in Italia per la divulgazione di un’opera poetica che, per i prossimi tre anni, programmerà una serie di eventi nazionali ed internazionali per celebrare questo prestigioso anniversario e diffondere la poesia di Giacomo Leopardi come strumento etico di forza e di passione per unire popoli e nazioni.

23/10/2019 17:35
Tolentino, 620 opere a Biumor 2019: il trentennale è da record

Tolentino, 620 opere a Biumor 2019: il trentennale è da record

Sono 620 le opere che stanno partecipando alla Trentesima Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte. Ben 239 autori hanno infatti inviato i propri lavori a Tolentino, confermando la caratura del concorso, che è a tutti gli effetti uno degli eventi marchigiani più frequentati a livello mondiale. Del resto, i 239 artisti presenti (di cui 38 artiste) si dividono in 46 nazionalità, e solo 70 sono italiani. Tra i Paesi più rappresentati, spiccano Iran (23 autori), Romania (15), Serbia (14), Cina (10), Spagna (10) e Turchia (9). Intanto ieri, martedì 22 ottobre, nella sala Mari di Palazzo Sangallo, si è riunita la giuria. L'occasione, decretare il vincitore del “Premio internazionale Città di Tolentino”, quest'anno sul tema “L'Odio”, e il “Premio Luigi Mari”, dedicato come di consueto al ritratto caricaturale. Tutte le opere pervenute hanno fedelmente interpretato il tema e la selezione si è presentata ardua per il grande livello grafico ed estetico delle opere in concorso. La giuria, di altissimo valore, è composta da: Mara D’Amico, dirigente Ic Lucatelli; Giuseppe Calenzo, dirigente Ic Don Bosco; Claudia Canestrini, insegnante delegato Iis Filelfo; Mauro Cicarè, docente illustrazione; Mauro Evangelista, illustratore; Pietro Frenquellucci, giornalista; Rossella Ghezzi, direttrice Accademia Belle Arti di Macerata; Sandro Giorgetti, coordinatore team e responsabile progetto Fondazione Marche Cultura; Gianni Giuli, psichiatra, dirigente medico Asur Marche – Area Vasta 3; Giorgio Leggi, grafico; Piero Massimo Macchini, comico; Mirella Valentini, direttrice Unitre Tolentino. A conclusione della riunione, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e l'assessore alla Cultura Silvia Tatò hanno portato il loro saluto, evidenziando il forte legame che c'è tra amministrazione e Biennale. “Il concorso è un appuntamento storico di Tolentino, e da ormai 60 anni è presente nella scena culturale regionale, nazionale ed internazionale – ha detto il suo direttore artistico Evio Hermas Ercoli -. Un'eccellenza che ha dato origine nel Museo dell’Umorismo Miumor ad una delle collezioni di genere più strepitose in Italia. Un evento che ha grosse potenzialità, vista la sua spinta mondiale. Questa trentesima edizione è da record per numero di partecipanti e per l'ampio respiro. Giovedì 21 novembre sveleremo il lavoro della giuria, che ha decretato i vincitori”. Proprio dal 21 novembre partirà ufficialmente infatti Biumor 2019, il Festival promosso da Popsophia che animerà diversi contenitori del centro storico fino a sabato 23 novembre, sempre ragionando, ovviamente, su “l'Odio”, tema caldo della trentesima edizione.

23/10/2019 10:38
Recanati, al via “Interminati spazi”: convegno internazionale su "L'infinito"

Recanati, al via “Interminati spazi”: convegno internazionale su "L'infinito"

Il valore e la forza del messaggio de “L’Infinito” nella società attuale, sarà il tema del Convegno internazionale “Interminati spazi” che prenderà il via domani, mercoledì 23 ottobre, e si concluderà giovedì 24, a Recanati, per le celebrazioni dei 200 anni dalla composizione di Giacomo Leopardi de “L’infinito”. Organizzato dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani in collaborazione con la Cattedra Giacomo Leopardi dell’Università degli Studi di Macerata, il convegno radunerà i massimi intellettuali italiani chiamati a riflettere sul significato de “L’infinito” nelle diverse discipline. “Il convegno ospiterà gli interventi di illustri docenti, studiosi  di tutte le dottrine - ha dichiarato il Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta - scienziati, filologi, poeti, matematici, fisici e letterati per riflettere, ognuno nelle proprie competenze, sul positivo impatto dell'opera di Leopardi nella contemporaneità”. Interverranno: Luigi Blasucci della Scuola Normale Superiore di Pisa, Massimo Cacciari dell'Università San Raffaele di Milano, Marco Bersanelli dell'Università di Milano, Enrico Capodaglio, critico letterario, Franco D’Intino della Sapienza Università di Roma, Sergio Givone dell'Università di Firenze, Gaetano Lettieri della Sapienza Università di Roma, Gilberto Lonardi dell'Università di Verona, Giacomo Magrini dell'Università di Siena, Francesco Orilia dell'Università di Macerata,  Giangiorgio Pasqualotto dell'Università di Padova, Antonio Prete dell'Università di Siena, Luigi Reitani dell'Università di Udine, Antonio Rostagno della Sapienza Università di Roma, Silvano Tagliagambe dell'Università di Sassari e Paolo Zellini dell'Università di Roma Tor Vergata. Il Convegno “Interminati spazi” si inserisce nel ricco cartellone di iniziative programmate dal Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato nato in Italia per la divulgazione di un’opera poetica che a partire da quest’anno per i prossimi tre anni, programmerà una serie di eventi nazionali ed internazionali per celebrare questo prestigioso anniversario e diffondere la poesia di Giacomo Leopardi come strumento etico di forza e di passione per unire popoli e nazioni. Tra gli altri eventi promossi quest’anno dal Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito” ricordiamo in particolare la recente apertura dell’Orto delle Monache, il Colle dell’Infinito, in collaborazione con il FAI, che ha visto nella sua giornata inaugurale la presenza del Presidente Mattarella; l’esposizione dell’autografo de L’Infinito del  1819 a Napoli nella  mostra “Il corpo dell’idea - Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi” a cura di Fabiana Cacciapuoti, e l’esposizione dell’autografo de L’Infinito del  1825 a Recanati con la mostra “Infinità /Immensità. Il Manoscritto” a cura di Laura Melosi. Gli eventi del Comitato coinvolgeranno, in Italia, le maggiori istituzioni culturali e  le sei città Leopardiane: Recanati, Bologna, Milano, Pisa, Firenze e Napoli, nel mondo, le Ambasciate e gli Istituti di Cultura Italiani delle varie nazioni, per favorire la comunicazione tra i popoli all’insegna del messaggio dell’importante componimento.

22/10/2019 17:12
Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Musei, biblioteche, pinacoteche come palcoscenici naturali in grado di offrire forti emozioni grazie al contatto intimo tra spettatori, attori e scene e vivere uno spettacolo teatrale unico. Dopo l'anteprima estiva, dal 23 novembre riprendono le attività autunnali di Patrimonio in scena - per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti culturali delle Marche. Un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento Musei Archivi Biblioteche - MAB Marche, sancita dal Protocollo d'intesa per un sistema integrato destinato a valorizzare enti di spettacolo dal vivo e musei, archivi e biblioteche marchigiani sottoscritto nel 2017. “Questo progetto è la dimostrazione che si è creato un bel connubio – ha rilevato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni oggi nella conferenza stampa di presentazione – tra Regione, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche che hanno saputo coinvolgere e rendere protagonisti gli enti locali e le istituzioni culturali. Il CMS è un valore aggiunto alla crescita culturale delle Marche per la capacità di saper progettare, gestire, organizzare un’offerta culturale di grande spessore e di dare la giusta attenzione alle compagnie teatrali marchigiane.  In questi anni – ha proseguito – abbiamo voluto mettere le radici ad un sistema culturale che ha dimostrato capacità di innovazione, integrazione con il Turismo, capacità propositiva e che ha richiamato pubblici diversi per stimolare una più ampia  fruizione della Cultura e dei luoghi dove si fa.  Se siamo la seconda regione per spesa culturale e per occupazione nei servizi alla Cultura, lo dobbiamo anche a questo modo di fare sistema. Ed è intenzione della giunta regionale aumentare le risorse nel prossimo anno destinate a questo settore che ha dimostrato una grande e concreta potenzialità per uno sviluppo anche economico della comunità marchigiana.”      L’iniziativa che è stata presentata dal presidente del CMS, Daniele Vimini e dal Direttore Gilberto Santini, propone un cartellone di appuntamenti curati dai soci del Consorzio all'interno degli istituti culturali aderenti all'iniziativa, intesi come soggetti attivi in grado di interagire con le forme di comunicazione dello spettacolo dal vivo. Patrimonio in scena mira così a valorizzare il patrimonio regionale sperimentando formule innovative di declinazione dei linguaggi performativi, a facilitare l'interscambio tra i pubblici e, nel complesso, a rafforzare il tessuto culturale delle Marche creando relazioni e sinergie tra i diversi soggetti. Erano presenti alla conferenza stampa anche la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Simona Teoldi e Pietro Alessandrini, presidente dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo che ha curato molti spettacoli all’interno del ricco cartellone.  Le proposte in programma sino a dicembre 2019 vedono protagonisti i solisti dell'Accademia d’Arte Lirica, che proseguiranno il loro excursus tra la poesia e la musica con i concerti alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno (23 novembre), al Museo delle Arti della Stampa di Jesi (1 dicembre) e alla Biblioteca Ascariana di Cingoli (6 dicembre), e la Compagnia della Rancia, che porterà in scena a Palazzo Buonaccorsi di Macerata (29 e 30 novembre) e alla Biblioteca Civica Spezioli di Fermo (11 e 12 dicembre) Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, con Saverio Marconi, narrazione intima che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito del tè .

22/10/2019 15:34
San Severino, all'archivio storico Bellabarba al via una mostra e un progetto su Montale

San Severino, all'archivio storico Bellabarba al via una mostra e un progetto su Montale

Proseguono le iniziative, molte delle quali nate dalla collaborazione con il Comune di San Severino Marche, che l’Archivio storico tipolitografia Bellabarba continua a proporre, a livello locale e nazionale, per promuovere la riscoperta dell’opera del grande poeta e scrittore Eugenio Montale, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, che poco dopo la scomparsa della moglie Drusilla Tanzi scelse proprio l’antica stamperia locale, grazie all’amicizia con il giornalista e critico letterario settempedano Giorgio Zampa, per pubblicare la prima edizione degli “Xenia”. Sabato 19, nell’auditorium dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”, si terrà un incontro di presentazione del progetto “Bestiari a confronto”, proposto dallo stesso Archivio storico tipolitografia C. Bellabarba e rivolto a tutte le classi dell’Istituto. L’iniziativa coinvolgerà, in particolare, gli alunni delle classi terze della Secondaria in un’attività di reading di liriche scelte dall’opera poetica di Montale con accompagnamento musicale. Con l’occasione saranno anche presentati il concorso “Bestiari a confronto”, destinato agli studenti della Primaria e della Secondaria, che permetterà ai ragazzi di reinterpretare creativamente gli animali citati nei testi dell’autore di Ossi di Seppia. I partecipanti al concorso potranno produrre lavori, individuali o di gruppo ma anche interdisciplinari, utilizzando generi letterari e forme espressive ed artistiche diverse come sculture, disegni, poesie, fiabe, racconti, ricerche scientifiche e tecniche. Per l’occasione, l’istituto ospiterà anche l’esposizione dei 14 pannelli riproducenti gli “Xenia I” dell’edizione Bellabarba di San Severino Marche. La mostra sarà poi visitabile fino a novembre. La storia degli “Xenia”, lega il poeta Montale alla città di San Severino Marche in modo indissolubile. Il 20 ottobre 1963 moriva Drusilla Tanzi, moglie e compagna di tutta una vita del letterato. Tre anni dopo lui faceva stampare l’opera in pochi esemplari da regalare ad amici e parenti in una edizione semplice “da curato di campagna”. Quell’opera, tuttavia, era di enorme importanza per i temi e il linguaggio.  

18/10/2019 16:59
Civitanova, terzo appuntamento con "Caro Teatro": in scena la commedia "Chocolat"

Civitanova, terzo appuntamento con "Caro Teatro": in scena la commedia "Chocolat"

Altro appuntamento domenica nell’ambito della ventiduesima edizione di “Caro teatro”, la rassegna organizzata al teatro Annibal Caro della Città Alta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con l’associazione Piccola Ribalta. In scena "Chocolat…una commedia peccaminosamente deliziosa!" (atto unico) di Roberta Costantini, con la compagnia teatrale Costellazione di Formia (LT), uno spettacolo che ha rappresentato l’Italia in Festival internazionali. Il testo racconta di un candido villaggio, stretto attorno al campanile, che si ritrova stordito quando arriva una straniera che apre una cioccolateria proprio durante la Quaresima. La donna è sospinta da un misterioso vento e conforta i clienti offrendo loro cioccolatini come amuleti, mentre effluvi di cacao diffuso dal vento si propagano in tutto il paese. Nasce un insidioso conflitto tra il primo cittadino, saldo nell’osservanza di ogni norma ecclesiale, e la seduzione del luogo di piacevoli ingordigie… “Chocolat”, una storia bellissima che fa divertire e commuovere, ispirata all’omonimo film e al romanzo della Harris, una storia piena di magia, spezie, sensualità, segreti oscuri e pregiudizi in cui il confine tra apparenza e verità è inafferrabile come il vento. Confermati il premio Arnaldo Giuliani per la migliore recensione, rivolto alle scuole, e quello del gradimento del pubblico. Le compagnie però quest’anno vorranno contendersi il premio per lo spettacolo più bello, assegnato da apposita commissione. Il calendario prosegue: Domenica 27 ottobre, ore 17,30, Compagnia teatrale “Colpo di maschera”, Fasano (Br): “A Vigevano si spacca” storia a tratti musicale, di chi canta Rino Gaetano di Mimmo Capozzi: Domenica 3 novembre, ore 17,30, associazione culturale gruppo teatrale “Grandi manovre”, Forlì “La soglia” da “Le Sas” di Michel Azama. Domenica 10 novembre, ore 17,30 compagnia teatrale “Il Castello di Foligno”, “Durand & Durand” di Maurice Ordonneu e Albin Valabrègue.

18/10/2019 15:01
Macerata omaggia il Bauhaus: tutti gli eventi collegati

Macerata omaggia il Bauhaus: tutti gli eventi collegati

Ancora poche settimane per visitare a Macerata la mostra “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare”, promossa dal Comune di Macerata e dalla Regione Marche nelle sedi dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi, la Biblioteca Mozzi Borgetti e Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, curata da Aldo Colonetti in collaborazione con il MEET, il centro internazionale per la Cultura Digitale di Milano promosso da Meet the Media Guru, e la prestigiosa collezione di Italo Rota. Fino al 3 novembre, giorno di chiusura della mostra, i musei civici della città marchigiana diventano luogo di incontri ed eventi, con l’intento di recuperare cento anni dopo la memoria storica e ripensare le influenze nel presente e nel futuro della scuola tedesca fondata nel 1919 da Walter Gropius e che ha incontrato il genio creativo di un grande artista del futurismo, il maceratese Ivo Pannaggi. Si comincia giovedì 17 ottobre a Palazzo Buonaccorsi alle 18.30 con un gustoso aperitivo accompagnato dalla musica anni ‘20 -‘30, selezionata per l’occasione dal disk jockey dj Steevo. Alle 22 apertura straordinaria dei musei civici di Macerata con una visita guidata in notturna alla mostra Bauhaus 100 accompagnati dagli operatori di Macerata Culture. Venerdì 18 ottobre alle 9, presso l’Aula Magna ITE “Gentili” (in Via Cioci 6) si terrà la conferenza “Design talks”, dove insieme a Bruno e Lorenzo Gecchelin e i fratelli Guzzini si discuterà di design. Sabato 19 ottobre e domenica 26 alle ore 16.30 i musei civici di Palazzo Buonaccorsi accoglieranno i bambini con i laboratori per giocare intorno alle tematiche ed ai programmi della scuola d’arti e mestieri Bauhaus. Domenica 20 e 27 ottobre alle ore 16.30 visita guidata alla mostra “Bauhaus100” dove sarà possibile scoprire la scuola tedesca attraverso i documenti del movimento selezionati dalla preziosa collezione di Italo Rota, le sale dedicate a Ivo Pannaggi, le opere dell’ingegno contemporaneo e le installazioni di artisti che guardano al futuro. Giovedì 24 ottobre alle 17.30 presso la Galleria Antichi Forni avrà luogo l’evento “Ombre”: Roberto Paci Dalò presenta il libro “Ombre”, edito da Quodlibet, e l’installazione Typeline. Venerdì 25 ottobre alle ore 18, presso i musei civici di Palazzo Buonaccorsi si discuterà del tema “Un viaggio nell’Europa delle modernità”. L’evento è in collaborazione con il Centro Studi Pannaggi e l’Università  degli Studi di Macerata. Domenica 27 ottobre alle ore 15, presso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, un nuovo evento speciale tutto dedicato ai bambini con un laboratorio sulla caricatura, a cura dell’illustratore e caricaturista Marco Martellini. Martedì 29 ottobre alle ore 18, a Palazzo Buonaccorsi l’incontro con Emilio Antinori dal tema: “L’eredità del Bauhaus. Permanenze e mutamenti nell’epoca della produzione digitale”. Venerdì 25 ottobre chiudiamo il ciclo di eventi speciali dedicati alla mostra “Bauhaus 100” con la tavola rotonda a Palazzo Buonaccorsi, in collaborazione con il Centro Studi Pannaggi e l’Università di Macerata dal titolo: “Bauhaus e modernità: progetti, strumenti e poetiche” a 100 anni dalla fondazione della scuola tedesca. Inoltre, fino al 3 novembre, dalle 10.30 alle 17.30, nelle sale di Palazzo Pellicani Silvestri, Corso Matteotti 37, sarà visitabile il progetto Bauhaus 100 del Liceo Artistico Cantalamessa che ha voluto contribuire sviluppando un progetto interdisciplinare, denominato appunto “Bauhaus100”, che ha coinvolto le diverse sezioni della scuola e consentito agli studenti di cogliere molti spunti (artistici, storici e culturali) e di affrontare diverse tematiche legate alla scuola fondata a Weimar cento anni fa.    

15/10/2019 17:50
Camerino, la lettura per ripartire dopo il sisma: venerdì 25 taglio del nastro per la "BiblioCabina"

Camerino, la lettura per ripartire dopo il sisma: venerdì 25 taglio del nastro per la "BiblioCabina"

Camerino da 3 anni non ha più un centro storico vivibile. È tutto in zona rossa e quello che subito dopo il sisma è venuto a mancare sono stati i luoghi di ritrovo e di aggregazione, i punti di riferimento del trascorrere delle giornate. In questi tre anni sono arrivati tanti libri a sostegno delle popolazioni terremotate e da questo è nata l’idea della Piccola Biblioteca Libera "Le Coccinelle", la "BiblioCabina", che sta ottenendo nella città un buon riscontro.Ora, grazie all’opera gratuita della scuola professionale Mattei di Bressanone e all’IPSIA “Gilberto Ercoli”, con sede a Camerino, che seguirà la parte elettrica/elettronica, è nato il nuovo progetto "Chi Ama un Libro Sceglie Camerino", sempre con lo scopo di creare nuovi punti di aggregazione per la popolazione. Una Biblioteca Libera che conterrà numerosi libri raccolti dall’Associazione AMORE PER AMORE, libri del Progetto PAGINE VIAGGIANTI dell’Associazione Libra 2.0 di Roma e donati da altre realtà no profit sul territorio nazionale (MAM Beyond borders e Feltre per Norcia e dintorni) e anche da una donazione privata di Roma (Le parole contano).Taglio del nastro il 25 ottobre alle ore 9:00 presso l'IPSIA di Camerino.

15/10/2019 16:44
A Recanati la presentazione del romanzo storico di Giuseppe Sabbatini: "Sulle tracce di Gregorio"

A Recanati la presentazione del romanzo storico di Giuseppe Sabbatini: "Sulle tracce di Gregorio"

Venerdì 18 ottobre, alle ore 17:30, si svolgerà a Recanati, presso la Sala Vecchio Granaio del Museo Colloredo Mels, la presentazione in anteprima del romanzo storico di Giuseppe Sabbatini “Sulle tracce di Gregorio”. Il romanzo si sviluppa sulle vicende che segnarono la vita di Papa Gregorio XII, il veneziano Angelo Correr, del quale indaga lo spessore umano e la profondità di fede: un Papa che prima e dopo gli anni di un pontificato piuttosto tormentato (1406-1415, tempi di scisma d’occidente) ebbe rapporti diretti con il nostro territorio, prima come Legato Pontificio nella Marca Anconitana e dopo come Vescovo di Recanati e Macerata. Il romanzo dell’avvocato maceratese Sabbatini sarà presentato proprio nel giorno anniversario della morte di Gregorio, avvenuta il 18 ottobre 1417 a Recanati, nella cui Cattedrale di San Flaviano è sepolto. “Ho provato a conoscerlo e ne ho fatto il protagonista di un romanzo – ha dichiarato l’autore -. Certo in parte ho dovuto ricostruire la storia a modo mio visto che i libri più di tanto non dicevano; ma sono convinto di non aver sbagliato di troppo. Ne è uscito un personaggio sorprendente - aldilà delle aspettative - e particolare per come si è mosso e per quello che gli è capitato. Soprattutto più che un Papa credo di aver trovato un Uomo. Mi è riuscito simpatico e talvolta commovente; sono convinto che conoscerlo potrebbe risultare utile anche ad altri per l'esempio di Fede che ha lasciato”. Interverranno alla presentazione, insieme all’autore, l’avvocato  Luciano Magnalbò, l’avvocato Piergiorgio Moretti, la professoressa Rita Soccio, Monsignor Pietro Spernanzoni. Coordinerà l’incontro il professor Nazzareno Gaspari.  

15/10/2019 15:47
Potenza Picena, grandi emozioni al Mugellini Festival con "Robespierre"

Potenza Picena, grandi emozioni al Mugellini Festival con "Robespierre"

Quello che è successo sabato scorso al Teatro Mugellini nell’ambito della quarta edizione del Mugellini Festival, diretto da Mauro Mazziero e Lorenzo Di Bella, è stato qualcosa di straordinario. Intanto i nomi di tanta grazia ricevuta: “Robespierre”,  prima produzione del Mugellini Festival, testo Giovanni Prosperi, voce Maurizio Boldrini, chitarra Marco Poeta, fisarmonica Carlo Sampaolesi, attrice Greta Di Lorenzo, sculture Christian Zucconi, abito della principessa Massimo Eleonori, fonica  Euro Morresi, registrazione Mario Rossetti, luci Carla Camilloni, presenzazione Francesca Iacopini.  L’evento ha fatto perdere di senso alla distinzione tra parola e sua interpretazione vocale, è stato come se fosse la voce a scrivere e la parola coincidesse con essa, una inaudita coincidenza che non permette intromissioni concettuali. Anche il concetti di luogo, spazio, tempo appaiono del tutto inadeguati a tentare di fissare un ordine che possa confortare lo spettatore, totalmente avvolto da un perfetto equilibrismo musicale, sonoro, immaginifico attraverso il quale gli umori mutavano tanto rapidamente da produrre una sorta di dissolvenza del pensiero, un maremoto.  Il linguaggio diventa sensazione e viceversa, meglio, non si percepisce la differenza tra i due termini. C’è da perdersi, “Robespierre” è semplicemente grande teatro indescrivibile. A conforto il commento di una spettatrice registrato al termine dell’esecuzione: “Spettacolo  grandioso, sublime, luogo della commozione. L’ultima volta che ho provato una analoga sensazione è stato a Roma, di scena era Carmelo Bene con “Achilleide”. La commozione è la parola più appropriata che ha accumunato l’ascolto del pubblico al “Mugellini”, saturo di persone, arte, emozione.  Al termine dello spettacolo Maurizio Boldrini ha ricevuto il Premio Mugellini alla carriera 2019, sul palco il direttore artistico Mauro Mazziero, l’assessore Luisa Isidori per il Comune di Potenza Picena e per Macerata (città dove ha sede il Minimo Teatro di Boldrini) il vicesindaco Stefania Monteverde. Dopo la consegna Boldrini insieme agli altri artisti  ha improvvisato una “sessione per tre corde di chitarra, due tasti di fisarmonica e un filo di voce” dedicata all’Infinito di Leopardi rivisitato all’istante dal poeta Giovanni Prosperi:  un altro spettacolo nello spettacolo.

14/10/2019 12:38
“C’è un libro per te”: a Morrovalle il primo bookcrossing promosso dai giovani (FOTO)

“C’è un libro per te”: a Morrovalle il primo bookcrossing promosso dai giovani (FOTO)

Una piazzetta con tanti libri appesi, ognuno di essi riporta un pensiero o una dedica da parte di chi lo ha donato. Il libro resta a disposizione di chiunque voglia portarlo a casa per leggerlo, con l’impegno morale di riportarlo o sostituirlo con un altro e di scriverci un proprio pensiero, per non spezzare la catena di questa particolare forma di contagio culturale. A Morrovalle arriva una originale forma di bookcrossing, intitolata “C’è un libro per te”, per sottolineare come il libro diventi in questa iniziativa una forma di relazione, per sentirsi in una comunità vicina e pulsante. In questo senso è una vera azione di promozione sociale, oltre che culturale. “C’è un libro per te” è ideato e realizzato dai ragazzi di Open Space, il collettivo giovanile che si è formato a Morrovalle da appena quattro mesi, grazie all’azione del progetto Patto Educativo Territoriale.   Questo particolare scambio di libri apre un vero e proprio esperimento che tenterà di stimolare partecipazione e life skills rendendo romanzi, saggi e quant’altro non solo oggetti di scambio ma anche diari dove leggere le sensazioni, i pensieri di chi ci ha preceduto nella lettura, nonché annotare i propri. L’esordio di “C’è un libro per te” è avvenuto ieri, domenica 13 ottobre, con un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza all’interno di Incanto d’Autunno, in piazzetta San Giuseppe, centro storico di Morrovalle.  "Già mentre si svolgeva l’allestimento abbiamo cominciato a raccogliere le nuove donazioni, e a seguire i primi libri hanno cominciato a prendere il volo - spiegano gli organizzatori -. Presto sostituiti, visto che molti hanno voluto portare un proprio libro, imbustarlo e appenderlo nei contenitori trasparenti di Open Space.  Proprio sulle buste trasparenti è applicata un’etichetta con le regole da seguire: il libro contenuto in questa busta è a tua disposizione, se ti incuriosisce prendilo e portalo a casa; il libro è stato donato da una persona che ha lasciato al suo interno un messaggio, tu puoi fare lo stesso, e poi riportarlo, oppure puoi sostituirlo con un libro tuo; non ci sono tempi da rispettare, solo l’impegno morale di non spezzare la catena, quindi ricordati di riportare questo libro e appenderlo di nuovo, o sostituirlo con uno tuo."

14/10/2019 09:35
Potenza Picena, a Maurizio Boldrini il "Premio Mugellini 2019 alla carriera"

Potenza Picena, a Maurizio Boldrini il "Premio Mugellini 2019 alla carriera"

Sabato 12, ore 21.15, al Teatro Mugellini di Potenza Picena, nell’ambito della quarta edizione del “Mugellini Festival", è di scena “Robespierre” testo scritto dal poeta Giovanni Prosperi appositamente per la voce di Maurizio Boldrini del Minimo Teatro. È la prima produzione del Festival, nata con l’intenzione di diffondere un’arte che è sopra le righe della consuetudine. Arte, solo arte d’altissimo livello: è ciò che distingue il “Mugellini Festival” fin dalla sua prima edizione. Scorrendo i prestigiosi nomi che sono stati ospiti delle diverse edizioni, risulta sorprendente che una piccola comunità come quella di Potenza Picena possa permettersi di concedersi e concedere tanto lusso e tanta grazia. Il merito principale va ai due direttori dell’iniziativa: Lorenzo Di Bella, grande pianista, Mauro Mazziero, non solo artista ma anche promotore di preziosi eventi culturali. Due artisti che sanno riconoscere altri artisti, così diventa semplice mettere in piedi e far camminare una rara corrispondenza poetica, umana e relazionale, come si dice “solo un poeta può riconoscere un altro poeta”. E proprio per questa dote di reciproca riconoscenza che il comitato d’onore del Festival e i due direttori hanno deciso di attribuire il “Premio Mugellini 2019 alla carriera” a favore di Maurizio Boldrini, il premio verrà consegnato proprio durante la serata, al termire di “Robespierre”. M° Boldrini che effetto le fa ricevere il Premio Mugellini alla carriera? Per me questo premio è più importante del Nobel, perché è un riconoscimento vero, sentito, genuino, assegnato da persone che stimo e che sanno riconoscere la poesia in tutte le sue manifestazioni. Sono onorato e mi è di grande conforto nel continuare a fare il possibile per testimoniare la conoscenza attraverso l’arte. Lo sento come un premio a tutte le persone, agli allievi, che mi sono stati vicini in quasi quaranta anni di attività Minimo Teatro. E “Roberpierre”? Semplice! È poesia: fusione di parola, suono, voce, immagine. È il luogo della sensazione.  Prosperi-Boldrini, un binomio che ha già realizzato spettacoli memorabili: la parola scritta di Prosperi e la voce di Boldrini sono troppo uniche per essere comprese nelle categorie di genere, da molti anni è come se fossero meteore luminose e sospese, in attesa di coloro che sanno alzare gli occhi e prestare ascolto. In questa occasione godranno della complicità di un insieme di artisti diversissimi ma accumunati da grande maestria: il chitarrista e compositore Marco Poeta, il fisarmonicista Carlo Sampaolesi, l’attrice Greta Di Lorenzo, Massimo Eleonori che ha realizzato l’abito per la scultura di Christian Zucconi. Fonica: Euro Morresi, luci Carla Camilloni.

11/10/2019 16:20
Ricca stagione teatrale al "Gasparrini" di Appignano: ci sarà anche Francesco Montanari

Ricca stagione teatrale al "Gasparrini" di Appignano: ci sarà anche Francesco Montanari

Sta per ripartire la stagione teatrale del Teatro Gasparrini di Appignano: un mix perfetto di concerti, teatro, operetta ma non solo. Dieci date imperdibili, a partire da sabato 12 ottobre con il Concerto Orchestra Soprani, che unisce alunni e docenti della Civica Scuola di Musica Paolo Soprani di Castelfidardo. L'esibizione è il risultato di un percorso approfondito di musica d'insieme che ha coinvolto musicisti di varie età e diversi livelli di preparazione, impreziosito dalla direzione del M°Emiliano Giaccaglia, direttore della scuola. Si comincia con un repertorio cameristico con formazioni strumentali essenziali; si passa dall'allegro del quintetto di Luigi Boccherini al vivace del concerto di Bach per due violini. L'aria si riscalda con la danza macabra di Camille Saint Saens per poi allargarsi nella formazione orchestrale, che si impegna nell'intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni. La passione esplode per abbracciare Oblivion di Astor Piazzolla, fino ad approdare nel tema esotico della Rapsodia Negre di Francis Poulenc. Tutti i musicisti entreranno in scena per concludere con il concerto grosso di Ernest Bloch, una sfida impegnativa sul ritmo dal preludio alla fuga. Sabato 26 ottobre sarà la volta di Matthew Lee con "Piano man - Solo Piano Live Tour 2019”. Dopo aver entusiasmato le piazze in Italia ed Europa, Matthew Lee torna a grande richiesta nei teatri e nei club. In questo nuovo spettacolo sarà accompagnato unicamente dal suo Pianoforte: un coinvolgente, trascinante, affascinante viaggio nel suo universo sonoro, un mondo musicale davvero unico dove tecnica e anima si fondono in maniera straordinaria, creando un inconsueto mix di divertimento allo stato puro e di emozione. Un mondo frizzante, travolgente, entusiasmante; un mondo dove i protagonisti sono appunto il pianoforte e la voce. Nello spettacolo convivono la musica classica, il pop, il rock, lo swing, il country, il blues, la melodia, la canzone d’autore ed altro ancora, un caleidoscopio di stili e generi reinventati ed amalgamati dall’inconfondibile rock’n’roll touch di Matthew. Sabato 16 novembre "La matematica dell'amore" con Edy Angelillo e Michele La Ginestra. I due artisti tornano insieme sul palcoscenico per riportare in scena questo spettacolo che è ormai un cult nel panorama teatrale italiano. Il testo, vincitore del prestigioso premio di scrittura teatrale Diego Fabbri, scritto da Adriano Bennicelli e diretto dall’estro di Enrico Maria Lamanna, è la storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa il consuntivo della sua vita. Lo accompagna una donna. Lo accompagna da quando erano bambini. Tom e Gerri, l’uomo e la donna… bambini, adulti, vecchi. Ricordi, emozioni e giochi di sessant’anni di vita insieme, tra alti e bassi, tra prendersi e lasciarsi, raccontati con la voglia di sorridere anche delle difficoltà. In fondo, lei e il suo giocare col mondo sono l’eccezione, mentre lui e il suo rifiuto della matematica sono la regola. È una storia d’amore, di matematica e di sentimenti; uno spettacolo brillante, con risvolti dolci-amari, per divertirsi e per riflettere, “quando l’amore incontra la matematica in un turbine di emozioni”. sabato 14 dicembre "Gospel & Spiritual".  Tratto dalla tradizione afro-americana, il gospel è un genere musicale intenso, profondo e trascinante. Il Coro Equi-voci e i solisti eseguiranno melodie vibranti e coinvolgenti col solo strumento della loro voce in una carrellata di brani tra i più famosi del genere. Sabato 25 gennaio, in scema "La più meglio gioventù" un divertente spettacolo scritto, diretto e interpretato da Alessandro Bardani, in scena con Francesco Montanari. Rappresenta il lato più leggero e dissacrante della scrittura di Bardani, con uno stile che si ispira a film come “Clerks” e “Coffee and cigarettes” e al teatro canzone di Gaber. non mancano richiami a Woody Allen, Ben Stiller ma anche Pier Paolo Pasolini, Marco Tullio Giordana (“La meglio gioventù”) e a Samuel Beckett (“Aspettando Godot”). Sul palcoscenico interagiscono Francesco Montanari e Alessandro Bardani nel ruolo di due trentenni, Aurelio e Niccolò. Si ritrovano seduti allo stesso tavolino di un locale a scambiare opinioni sul mondo che li circonda, a esprimere e condividere ansie del tempo attuale, in un’atmosfera che vede mischiare sacro e profano parlando apertamente a ruota libera, con un’unica convinzione: “Dobbiamo sistemare le cose… Ma domani però, tanto c’è tempo…” Battute fulminanti, sarcastiche, ironiche e frizzanti sono alla base del reading. Sabato 8 febbario sarà la volta di "Una montagna di stronzate". Il protagonista se ne sta seduto sul divano: ce lo troviamo addormentato all'inizio e ci rimane inchiodato per tutto il tempo. Sgranocchia patatine, fuma la sua sigaretta elettronica e segue le partite che ha scommesso nella schedina. E mentre le partite e la fortuna fanno il loro corso, lui parla, un po' di tutto, saltando da un argomento a un altro e certe volte pare commuoversi e svelare un lato di sé più profondo, che nasconde lui da piccolo, in macchina coi suoi la domenica, quando si sentiva sempre quella canzone dei Dire Straits e lui faceva finta di suonare la chitarra perché si sentiva un Sultano dello Swing. Per la maggior parte del tempo, però, racconta una montagna di stronzate, come per riempirsi la bocca e la testa, così da non pensare a Elena che l'ha lasciato, al lavoro che non c'è, a tutte le ragazzine che gli scrivono su Messenger e hanno la metà dei suoi anni, a Gianni che non lo ascolta più e a tutte le cose che ti incasinano la vita senza avvisarti mai. Sabato 29 febbraio sarà la volta di "Elisir d'amore" un'opera lirica di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani. Si compone di due atti, il primo composto da dieci scene e il secondo da nove, per la regia di Alessandro Battiato. Sabato 28 marzo in scena "In due sotto a 'na finestra". È notte, due sconosciuti si incontrano sotto una finestra illuminata nel cuore di una Roma addormentata, tranquilla, sognante. Sono Simone ed Alan, il primo impiegato delle Poste con una carriera artistica mancata alle spalle, l’altro Serenante di professione e playboy irriducibile. Dalla penna di Elisabetta Tulli, nasce la commedia musicale brillante “In due sotto a ‘na finestra”, esilarante scontro di vite e punti di vista, riflessioni e fraintendimenti, uno spaccato di vita quotidiana accompagnato da alcune delle più belle canzoni della musica tradizionale romana … e non solo. Andrea Perrozzi e Alessandro Salvatori, guidati dalla sapiente regia di Paola Tiziana Cruciani, ci regalano un atto unico scalmanato, pieno di risate, canzoni ed emozioni. Due splendide voci, una chitarra, una finestra e chissà che prima o poi qualcuno non si affacci. Conclude la stagione, sabato 18 aprile, "Pecché". Attore, cantante e cabarettista, nel suo percorso artistico, che ha avuto inizio circa trentacinque anni fa e che lo ha visto presente in tutti i campi dello spettacolo, Carmine Faraco ha recitato in importanti film quali “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi, “I fichissimi” di Carlo Vanzina e “Il tassinaro” di Alberto Sordi. Qui ci offre un godibilissimo one man show! Oltre agli spettacoli in cartellone ce ne saranno altri dedicati ai più piccoli e al teatro dialettale locale. Durante tutto l’anno inoltre il foyer sarà reso ancora più bello dalla mostra temporanea “ARTINTEATRO” dove artisti locali esporranno le loro opere. Dopo una prima annata ricchissima di successo, i direttori artistici Battiato e Canesin puntano a consolidare quanto già costruito insieme all’Amministrazione Comunale e a rendere sempre di più il Gasparrini centro di intrattenimento e cultura.

11/10/2019 11:20
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