La prima domenica di dicembre, le poetesse Giovanna Cristina Vivinetto e Giulia Martini apriranno il ciclo di incontri con Umberto Piersanti organizzati nell’ambito della Scuola di cultura e scrittura poetica “Sibilla Aleramo”, che quest’anno inizia il sesto anno di attività presso la Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” di Civitanova Marche, con il sostegno dell’Assessorato alla crescita culturale del Comune di Civitanova, la collaborazione dell’associazione culturale "SibillA" e Biblioteca comunale "Zavatti".
Il programma delle lezioni, che è stato presentato questa mattina nella sala della Giunta dall’assessore Maika Gabellieri alla presenza dello stesso Piersanti, di Annie Seri e di alcuni allievi, è molto ricco e si estende in sei mesi dal 24 novembre al 3 maggio, con laboratori di scrittura, pubblicazioni agli incontri con critici, editori, filosofi di fama. Undici gli ospiti illustri che arriveranno in città quest’anno: Vivinetto e Martini (1 dicembre), Borio e Corbetta (19 gennaio), De Signoribus e Pigliapoco (16 febbraio), Lagazzi (15 marzo), Rimolo e Fantuzzi (7 aprile), Lenti e Stramucci (3 maggio). Negli anni a Civitanova sono stati ospitati i più grandi autori contemporanei.
“Ringraziamo il professor Umberto Piersanti che in questi anni ha messo a disposizione la sua preziosa esperienza per allargare la conoscenza della poesia, soprattutto quella italiana e contemporanea, poco nota nel nostro Paese, attraverso la pratica diretta dei testi, il dialogo e la frequentazione con poeti e critici – ha detto l’assessore Gabellieri. L’Amministrazione comunale è orgogliosa di poter organizzare e favorire la diffusione della cultura sotto ogni forma con persone di alto spessore come il prof. Piersanti”.
Soddisfazione per l’avvio della sesta edizione è stata espressa dal professor Piersanti, che ha sottolineato la risposta entusiasta in una città come Civitanova e lo dimostra 6 anni di attività, realizzate con il supporto di tutte le Amministrazioni che si sono succedute.
“Insisto molto sul binomio cultura e scrittura - ha spiegato Piersanti – perché per scrivere è necessaria la conoscenza dei testi. Un altro aspetto della nostra Scuola è la valorizzazione di autori e editoria marchigiani, perché in questa terra echeggia la tradizione poetica di Leopardi. La scuola ci ha dato tanta soddisfazione anche perché due dei nostri allievi hanno visto realizzarsi un sogno, che è quello della pubblicazione delle loro opere”.
Le lezioni sono a cadenza settimanale, la domenica pomeriggio alle 17,00, fino a maggio 2019, con ospiti di calibro nazionale una volta al mese.
La scuola è aperta a tutti, conta una media di 40 iscritti, previo versamento di quota di iscrizione.
Info: 3202530653 – lascuoladipoesia@libero.it
La rassegna Vibrazioni Armoniche, curata dall’Associazione Marche Musica e sotto la direzione artistica del pianista Marco Sollini, giunta alla seconda edizione e sostenuta dalla Regione Marche nell’Ambito del progetto “Marche in vita” destinato alla valorizzazione dei luoghi colpiti dal sisma, riapre i battenti con la pianista Eloisa Cascio, ospite al Teatro Apollo di Mogliano.
Un doppio appuntamento quello di domani, venerdì 22 novembre, giorno di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, con un “incontro con l’artista” alle ore 11 e destinato ai giovani delle scuole medie locali per scoprire aspetti inediti della vita di un musicista e delle opere musicali affrontate e poi il concerto vero e proprio la sera alle ore 21.00. Un’occasione per scoprire la bellezza dell’Arte Musicale e del pianoforte in particolare con una giovane pianista che si è già distinta a livello internazionale ed esibita con ensemble cameristici e orchestre di pregio quale Eloisa Cascio, artista campana stravagante e sensibile. Davvero bello e accattivante il programma proposto con i 4 Improvvisi op.90 di Franz Schubert, la Barcarola op.60 di Fryderyk Chopin e la tumultuosa ed impegnativa Sonata n.2 op.36 di Sergej Rachmaninov. Opere profonde e tra le più amate del repertorio pianistico che richiedono una grandissima padronanza stilistica e strumentale.
Il concerto, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con il Comune di Mogliano e l’Amat, splendida occasione per riscaldare le anime nelle fredde serate invernali e per lasciare trasportarsi dalla magia della Grande Musica. La rassegna Vibrazioni Armoniche proseguirà poi con un appuntamento al mese negli splendidi Teatri marchigiani toccando Tolentino, Offida, Ascoli Piceno, Corridonia e San Severino Marche. Pregevoli artisti spazieranno in repertori diversificati passando da Bach a Chopin, da Beethoven a Musorgskij ed ancora altri. In cartellone si ascolteranno, dopo la Cascio, i pianisti Marco Sollini, Emilio Aversano, il Duo Pollice, Salvatore Barbatano ed il flautista Stefano Maffizzoni.
Venerdì 29 e sabato 30 novembre, alle 21, Palazzo Buonaccorsi di Macerata sarà palcoscenico d'eccezione per Saverio Marconi che torna in scena con Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano nell'ambito di Patrimonio in scena, un'interessante iniziativa nata dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche (coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche), che promuove musei, biblioteche, pinacoteche come palchi naturali in grado di dare emozioni e offrire un'esperienza unica grazie al contatto intimo tra spettatori e attori.
“Una storia scritta oggi e pensando a oggi”. È così che Goffredo Fofi definisce nella sua postfazione (Edizioni E/O) il racconto di Èric Emmanuel Schmitt del 2001, portato sul grande schermo nel 2003 (Premio del Pubblico a Omar Sharif come Miglior Attore alla Mostra del Cinema di Venezia).
Gabriela Eleonori e Saverio Marconi, dopo il grande successo di Variazioni Enigmatiche, tornano a confrontarsi con un testo di Schmitt, e questa volta lo fanno con una narrazione intima, che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito tradizionale del tè turco: un procedimento lento, un sapore antico e familiare, durante il quale si snoda, emozionante, la storia.
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano è la storia di un’infanzia, “l’infanzia che bisogna lasciare” o quella “da cui bisogna guarire”, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti.
È anche la storia dell’incontro tra un tredicenne ebreo e Monsieur Ibrahim - un vecchio musulmano che viene dal Corno d’Oro, proprietario di una drogheria.
Mondi (o sottomondi) che si incontrano, coabitano, in un invito al rispetto delle identità altrui e alla ricerca delle radici comuni “oltre le barriere delle lingue, delle nascite, delle fedi” [G. Fofi, Postfazione]. Una religione fatta di saggezza, lentezza, amore per il bello e per la vita, tolleranza: i «fiori» del testamento spirituale di Monsieur Ibrahim.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lunedì 25 novembre, alle ore 21.15 andrà in scena al Teatro Nicola Vaccaj, l’anteprima mondiale dell’opera lirica “Virginia” scritta da Nicola Vaccaj su libretto di Camillo Giuliani.
L’evento è promosso dal Comune di Tolentino, dalla Commissione Consiliare Pari Opportunità, dallo Sportello di ascolto contro la violenza di genere, dall’istituto d’istruzione superiore Filelfo, dalla Eclissi Eventi e da Incontri d’Opera.
I biglietti di ingresso (5 euro) sono in vendita su Vivaticket, nelle biglietterie del circuito Amat e presso il botteghino del Teatro nei giorni di apertura.
Lo spettacolo sarà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 22 novembre.
Virginia è l’ultima opera scritta dal celebre compositore-maestro di canto di Tolentino: Nicola Vaccaj, nel 1845. L’opera di argomento storico fu accolta all’epoca con un successo che l’autore stesso definì… “strepitoso”. Virginia debutta al “Teatro Apollo” di Roma -il teatro sorgeva a ridosso del Tevere all’altezza di Castel Sant’Angelo, oggi non esiste più…fu distrutto nel 1888 e mai più ricostruito. Virginia, che ebbe un’unica ripresa a Pesaro l’anno successivo diretta da Vaccaj in persona , è scomparsa dalle scene per oltre 170 anni, per riapparire oggi 25 Novembre 2019 -in anteprima mondiale - proprio qui nella città natale di Vaccaj e proprio nel teatro a lui dedicato.
La vicenda di Virginia , giunge dal passato , dalla Roma Repubblicana, è la storia vera di un amore violato: l’amore tra il giovane Lucio Icilio, tribuno della plebe nel 449 a.C., ed una giovinetta, Virginia di origine plebea, la cui bellezza aveva destato l’interesse del potente Appio Claudio console e decemviro romano. L’episodio di Virginia, lo rileva lo stesso Tito Livio , ricalca da vicino quello di Lucrezia (la giovane violentata dal figlio del re Tarquinio il Superbo, che in seguito al crimine perse il regno e fu cacciato da Roma). La bellezza della musica di Vaccaj si unisce al tema storico e morale in uno spettacolo di alto contenuto artistico e culturale, che non a caso andrà in scena nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
La regia dello spettacolo è affidata al musicologo Paolo Santarelli , curatore anche delle narrazioni storico-musicali che introdurranno i vari quadri musicali. Le scenografie sono opera degli allievi scenografi del Liceo artistico “Preziotti –Licini di Fermo che insieme alle danzatrici e figuranti del Liceo Coreutico “Filelfo” di Tolentino arricchiranno lo spettacolo con scene di ballo e parate militari. Nel ruolo della protagonista: il soprano Agnese Gallenzi; Icilio giovane innamorato di Virginia sarà il tenore Tommaso Mangifesta; nel ruolo di Appio Claudio il baritono Davide Bartolucci; Numitoria il soprano Patrizia Perozzi; Virginio il basso Alessandro Battiato e Marco il tenore Massimilano Luciani. Al pianoforte il Maestro Concertatore Davide Martelli. Costumi storici e direzione artistica sono stati curati dall’Associazione “Incontri d’Opera” di Fermo, organizzazione e logistica dall’agenzia “Eclissi Eventi”.
Star del piccolo schermo, nei panni di Ettore Ferri in Centovetrine e tra i personaggi di Un posto al sole, Roberto Alpi vanta anche una lunga carriera teatrale e cinematografica (in moltissime pellicole di Francesco Nuti). Domenica 24 novembre alle ore 18,00 nell’accogliente sala spettacolo del Politeama Tolentino, darà voce a La metamorfosi di Franz Kafka, un’occasione speciale per conoscere un classico indimenticabile. Il pubblico sarà proiettato in una dimensione parallela, surreale, e rivivrà la strana storia di Gregor Samsa che svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto in un enorme insetto immondo. Ad accompagnare il racconto Cinzia Pennesi al pianoforte.
Il racconto La metamorfosi (1912) è probabilmente tra le opere più importanti del XX secolo nonché l’opera più nota di Franz Kafka. Si tratta indubbiamente del racconto che ha dato vita ad una letteratura sconfinata. In quest’opera come in molti altri scritti di Franz Kafka, ricorrono i temi del difficile rapporto tra padre e figlio, la spersonalizzazione del singolo nella società di massa percepita nei primi del Novecento e il tema del “diverso”, che viene spesso emarginato ed escluso. Kafka era convinto che il destino di ogni uomo dipendesse da elementi imprevedibili e ingannevoli, spesso alla base di condizioni grottesche o da incubo, come mostrano i suoi romanzi e i suoi racconti. Molti di questi sono rimasti incompleti, a dimostrazione della difficoltà di Kafka di superare i propri conflitti interiori con la scrittura.
Roberto Alpi è un attore teatrale di grande spessore che ha lavorato soprattutto in produzioni televisive divenendo noto al grande pubblico. Ha partecipato tra l'altro a diverse commedie, soprattutto pirandelliane, ha girato i teatri d’Italia con la commedia Honour, al fianco di Paola Pitagora. Prossimamente sarà nel cast della fiction Rai di successo Il Paradiso delle Signore.
La rassegna Racconti d’Attore è organizzata in collaborazione con Cromia e continua lunedì 2 dicembre con Luca Ward, una delle voci più affascinanti del panorama teatrale e cinematografico italiano.
I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita.
La Madonna Adorante il Bambino con angeli musicanti, capolavoro del pittore rinascimentale marchigiano Vittore Crivelli, da sempre patrimonio della Pinacoteca Comunale di Sarnano, verrà esposta all’interno della mostra intitolata Rinascimento marchigiano. Opere d'arte restaurate dopo il sisma, prima ad Ascoli Piceno, presso il Forte Malatesta, dal 26 ottobre 2019 al 31 gennaio 2020, poi a Roma, presso San Salvatore in Lauro, dove resterà fino al 5 luglio 2020. In cambio, la Pinacoteca di Sarnano ha ricevuto il polittico Madonna con il bambino ed i Santi Michele Arcangelo, Gerolamo, Biagio e Nicola di Bari di Pietro Alamanno, conservato nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
Domenica 1° dicembre alle ore 10.30 verrà organizzata una presentazione e una visita guidata gratuita per permettere a tutti di godere appieno della nuova opera temporaneamente esposta.
L’operazione rientra nel programma di recupero dei beni culturali mobili delle Marche danneggiati dal sisma del 2016: un progetto promosso e sostenuto finanziariamente da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche
«Siamo orgogliosi che la nostra amata Madonna del Crivelli venga esposta in mostre tanto prestigiose ed è un onore per noi ospitare il Polittico di Ascoli Piceno» commenta il Sindaco Luca Piergentili «In questo periodo il museo è aperto solo nel weekend, ma durante le festività natalizie, dal 26 dicembre al 6 gennaio, riprenderemo con l’apertura giornaliera per permettere a quante più persone possibile di ammirare le perle che compongono il nostro patrimonio artistico».
La Pinacoteca di Sarnano, riaperta a dicembre scorso, è stata il primo polo museale del cratere a tornare visitabile dopo il sisma del 2016. «Ci siamo impegnati al massimo perché il maggior numero di Opere tornasse in ottimo stato nelle nostre sale e alla fine ci siamo riusciti» continua il Sindaco. «Temporaneamente, il museo ospita anche le opere provenienti dalla Chiesa di Santa Maria di Piazza Alta e ha accolto una splendida tavola di Simone De Magistris prima custodita nella Chiesa di San Cassiano. Grazie all’accordo stretto con l’Associazione Il Circolo di Piazza Alta, siamo riusciti a garantire l’apertura delle Pinacoteca durante tutto l’anno e abbiamo istituito una giornata di ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato più di mille visitatori, ciò testimonia il desiderio di turisti e locali di poter fruire delle opere d’arte custodite sul territorio».
Il polittico dell’Alamanno prestato alla Pinacoteca di Sarnano proviene dalla chiesa di Santa Maria della Carità di Ascoli Piceno. «Era stato commissionato dalla comunità dei mercanti schiavoni residenti nella città, circostanza che giustifica la presenza di alcuni santi, come Nicola di Bari e Michele Arcangelo, cari alle popolazioni slave» scrive il noto storico dell’arte Stefano Papetti. Per realizzare l’opera Pietro Alamanno prese spunto dal maestro veneziano Carlo Crivelli, che nel 1489, anno di esecuzione del dipinto, aveva già lasciato Ascoli Piceno. Il polittico mostra una tecnica molta sofisticata con motivi in rilievo impressi nello stucco, corde ingessate e guarnizioni rilevate dal fondo grazie all’uso di una pastiglia. La presenza di queste applicazioni, insieme all’uso di colori molto luminosi, creano un sorprendente effetto tridimensionale che, continua Papetti, «conobbe grande fortuna da parte di una committenza desiderosa di rispecchiare il proprio prestigio sociale nelle immagini di devozione offerte alla pietà popolare».
Nuova edizione per Musicultura. Alle linee di partenza gli oltre 760 artisti che hanno risposto al bando iscrivendosi alla XXXI edizione del concorso. Ad annunciarlo è Ezio Nannipieri, nuovo direttore artistico del Festival della canzone popolare e d’autore, dopo la prematura scomparsa di Piero Cesanelli, ideatore e cofondatore di Musicultura:
“Oltre vent’anni vissuti intensamente al fianco di Piero sono stati una palestra professionale e di vita formidabili. In circostanze come questa non conta tanto quel che si dice, ma quel che si fa, con quale apertura di mente e di cuore, con quale coscienza e determinazione si è pronti ad assumersi la responsabilità delle decisioni quando arriva il momento. – ha dichiarato Ezio Nannipieri - Sono pronto a mettermi al timone, Piero purtroppo non è più con noi, ma a bordo la sua presenza benigna è percepibile. Riprendiamo la navigazione di Musicultura cominciando dalla massima attenzione che meritano le oltre millecinquecento canzoni affidate con fiducia al vaglio del nostro concorso”.
Gli artisti iscritti a Musicultura 2020, come da tradizione tutti autori dei brani che interpretano, provengono da ogni angolo del Paese: Lazio, Lombardia e Campania le regioni più rappresentate, seguite da Puglia, Emilia Romagna, Sicilia, Marche, Piemonte, Veneto…
Fra tutte le proposte in gara il 79% sono quelle degli artisti singoli, il 21% quelle delle band; gli uomini sfiorano il 70% del totale dei partecipanti, le donne superano di poco il 30%.
Le oltre 1500 canzoni in gara (ciascun concorrente è chiamato ad inviare due brani del proprio repertorio) saranno ora prese in consegna ed affidate ad una accuratissima fase di ascolto e di selezione per oltre due mesi, al termine della quale gli artisti ritenuti più meritevoli verranno convocati a sostenere delle audizioni rigorosamente live.
A tutti gli esclusi da questa prima selezione sarà garantita una risposta scritta con un’articolata scheda di commento sulle canzoni inviate.
Dopo le Audizioni live, in programma fra febbraio e marzo 2020 al Teatro Lauro Rossi di Macerata, il lungo iter del concorso si snoderà attraverso diverse fasi di selezione che coinvolgeranno, oltre alla stessa Musicultura, il pubblico e il prestigioso Comitato Artistico di Garanzia del Festival, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e il poeta Giorgio Caproni, oggi composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Brunori Sas, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Frankie hi-nrg mc, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Alessandro Mannarino, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Andrea Purgatori, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Willie Peyote.
Nel frattempo, proprio in questi giorni Musicultura porta avanti con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali un progetto europeo, dedicato alla diffusione e alla valorizzazione della canzone e italiana di qualità all’estero. Dopo aver già incontrato pubblico e studenti francesi in un doppio appuntamento all’Università di Tolosa con il cantautore Francesco Sbraccia (fra i vincitori di Musicultura 2019), domani sabato 16 novembre sarà la volta di Barcellona. Nella città catalana, ospite della rassegna “Cose di Amilcare” curata dal Club Tenco, andrà in scena presso la Casa degli Italiani Cantoitaliano un viaggio inedito intorno alla storia della canzone popolare e d’autore, ideato da Musicultura e scandito da parole, aneddoti, spigolature, immagini e note suonate dal vivo, con protagonisti altri due vincitori del concorso: Alessio Arena e Fabrizio Pollio.
Domenica 17 novembre, alle 16:00, verrà presentato al pubblico un volume dedicato alla figura di Padre Vincenzo Zucca. Presso la Sala Convegni comunale di Pollenza i presenti potranno ricordare l’uomo e il religioso che tanto ha segnato il territorio con il suo operato. Il volume, dal titolo "Padre Vincenzo e i suoi fratelli" è stato curato da Padre Armando Pierucci, da Elisabetta Nardi e da Stefano Lucinato. Una collaborazione che è stata necessaria per studiare l’intenso percorso umano e spirituale di Padre Vincenzo sotto vari profili e soprattutto poggiando su tante testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Nato ad Arcevia, ma vissuto lungamente a Pollenza presso il convento dei Frati Minori, ha saputo penetrare il tessuto cittadino con umiltà e con la frequentazione assidua dei momenti più rappresentativi della vita di Pollenza, tanto da guadagnarne anni fa la cittadinanza onoraria. La sua parola sapeva essere di conforto, il suo sguardo vivace e veloce è impresso nella memoria di tutti. Maneggiava una grande cultura ma l’ha sempre voluta accompagnare ad opere benefiche e silenziose, nello stile dell’Ordine cui apparteneva. Il rispetto per le Istituzioni, in particolare l’affetto per l’Arma dei Carabinieri, è ancora oggi ricambiato. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu impegnato nel salvare tanti giovani dai rastrellamenti nazisti. Si dava ai poveri, ai malati e ai moribondi con la serenità che appartiene solo all’uomo di fede. Padre Vincenzo era un uomo di piccola statura fisica a cui oggi vengono riconosciuti meriti da gigante e questo libro getta la fondamenta per una riscoperta profonda.
Tra i suoi meriti c’è anche quello di aver diffuso la conoscenza e il culto di alcuni Santi e Venerabili marchigiani: Sante Sacconi, la Beata Francesca del Serrone, Padre Damiano Sfascia e San Serafino.
L’evento è patrocinato dal Comune di Pollenza; l’ingresso è libero e gratuito per tutti.
L’Associazione Culturale “San Ginesio” e il Centro di Lettura “Arturo Piatti” di Ripe San Ginesio, in occasione di ”Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole” (11-16 novembre), presentano all’interno della pagina social Centro Lettura Arturo Piatti il testo poetico "Viva la libertà" di Gianni Rodari (in concomitanza poi con l’inizio dei festeggiamenti per la celebrazione dei 100 anni dalla nascita dello scrittore italiano) il cui inizio è il seguente: Viva la primavera/che viaggia liberamente/di frontiera in frontiera/ senza passaporto.
L’evento on line è curato da Alba Piatti, Presidente dell’Associazione Culturale “San Ginesio”, e dagli operatori culturali Rita Bompadre e Matteo Marangoni.
Il Festival dei Popoli, tenutosi a Firenze dal 2 al 9 novembre, ha annunciato al cinema “La Compagnia di Firenze” i titoli vincitori della prestigiosa 60esima edizione. Due le sezioni per i documentari iscritti al concorso, presieduto da Vittorio Iervese e diretto da Alberto Lastrucci: l’internazionale e quella italiana. Sette in totale i lungometraggi che sono stati proiettati in prima mondiale, scelti tra numerosi candidati, rappresentativi della migliore produzione italiana 2019.
A “Vulnerabile Bellezza” del marchigiano Manuele Mandolesi è andato il prestigioso riconoscimento Premio “POPOLI doc – CG Entertainment” del Concorso Italiano, che offre al film italiano vincitore l’opportunità di essere pubblicato in Dvd e Digital Download nella collana “Popoli Doc – La collana del Festival dei Popoli”.
Vulnerabile Bellezza è il racconto di una famiglia di allevatori di Ussita, in provincia di Macerata. Michela, Stefano ed i loro figli Diego ed Emma, superano il trauma del sisma attraverso il forte legame che li tiene uniti e che li fa vivere quasi in simbiosi con la loro terra e i loro animali. È uno sguardo discreto quello che racconta la loro storia. La macchina da presa scompare, lascia lo spettatore da solo “in quel momento e in quel luogo” con i protagonisti, facendolo immergere in panorami mozzafiato. I tempi sono quelli della montagna, dilatati e lontanissimi dalla vita che molti di noi vivono ogni giorno.
Il premio è stato assegnato dalla giuria composta da Clara Visintini, Elisa Baldini e Jacopo Sgroi con la seguente motivazione: “per lo sguardo profondo ma allo stesso tempo delicato e discreto con cui cattura la vita post-terremoto di Michela e Stefano, per aver ritratto in maniera suggestiva la bellezza dei paesaggi marchigiani e avere reso testimonianza dell’Italia migliore, che affronta con determinazione e dignità il difficile momento della ricostruzione”.
“Siamo felici per quello che il Festival rappresenta nel panorama nazionale e internazionale. Siamo felici per i protagonisti Michela Paris e Stefano Riccioni. Siamo felici perché questo premio ci aiuta a mantenere viva l'attenzione su ciò che la gente del territorio continua a dover affrontare ogni giorno a tre anni dal sisma.” Queste le parole di Manuele Mandolesi e di Respiro Produzioni che ha prodotto il film.
Un premio che la produzione vuole condividere con quanti hanno sostenuto il progetto. Le aziende Faber, Acqua Nerea, Electri, XL EXTRALIGHT e le persone che hanno lavorato al film: Ufficio Stampa Barbara Olmai, fotografia Gianluca Gulluni, montaggio Fabio Bianchini, musica originale Alessandro Apolloni, color correction Sebastiano Greco, sound design e mix Michele Boreggi, suono in presa diretta Roberto Coilella. Un gruppo di persone che provengono principalmente dalle regioni del centro Italia, tutte motivate a raccontare la “vulnerabile bellezza” dell’Appennino.
Ritorna, a Civitanova Marche, la stagione teatrale pensata per i più piccoli. Nella programmazione del Comune, accanto alle proposte di teatro e musicali, viene confermata anche quest'anno la tradizionale stagione di spettacoli pensati per i bambini e le loro famiglie “A teatro con mamma e papà”. La rassegna 2019-2020, giunta alla sua ottava edizione, si articola in sei appuntamenti, dal 24 novembre 2019 all'8 marzo 2020, tutti di domenica pomeriggio, al Teatro “Annibal Caro” con inizio alle ore 17,00.
L'iniziativa, promossa dall'Assessorato alla Cultura, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro”, per la direzione artistica di Marco Renzi, fa parte di un progetto molto ampio, Tir- Tetri in rete, che coinvolge nove comuni nelle province di Macerata (Civitanova Marche, Monte San Giusto, Treia), Fermo (Fermo, Montegranaro, Montegiorgio, Porto San Giorgio) e Ascoli Piceno (Comunanza, Grottammare), per quello che è il più grande circuito di teatro per l'infanzia e la gioventù nella parte sud della Regione Marche.
“A Teatro Con Mamma E Papà” aprirà domenica 24 novembre con il debutto in prima nazionale della nuova produzione di “Proscenio Teatro Ragazzi”, compagnia organizzatrice del progetto che, con i suoi quarant'anni di attività, è una delle formazioni storiche del teatro ragazzi italiano. Lo spettacolo “Avventure Straordinarie” sarà un grande gioco in cui sarà coinvolto tutto il pubblico presente per un momento di festa e di teatro.
Seguirà domenica 8 dicembre un super classico quale “Hansel E Gretel” presentato da “I Guardiani dell'Oca” di Chieti, altra formazione con un curriculum trentennale, conosciuta per la capacità di mischiare all'arte degli attori quella della manipolazione dei pupazzi. Domenica 19 gennaio sarà la volta di “Florian-Metateatro” di Pescara, centro di produzione teatrale riconosciuto dal MIBACT per l'innovazione e la capacità di ricerca di nuovi linguaggi nella scena, porteranno la loro ultima produzione “Il Principe E La Rondine”, lavoro di grande poesia e suggestione, dove l'arte dell'attore si mescola con il teatro delle ombre e la sand-art, particolare tecnica che, tramite una lavagna luminosa, mostra i disegni che un artista realizza dal vivo con la sabbia. Domenica 2 febbraio sarà la volta del “Teatro Evento” di Modena, anche questa compagnia con mezzo secolo di storia alle spalle, porteranno la loro ultima fatica “La Mela Rossa Di Biancaneve”, divertentissima lettura di una delle favole più amate di sempre, quella di Biancaneve e i sette Nani, realizzata con attori e pupazzi animati. Domenica 16 febbraio sarà ospite la compagnia lombarda “Teatro Telaio” di Brescia con “La Festa Delle Feste”, uno spettacolo lieve e divertente, che parla ai bambini con il linguaggio della favola, dando voce agli animali ed evocando luoghi e tempi lontani, quasi mitici, ma che conservano intatto il loro potere di affascinare e di portarci altrove. La rassegna si fermerà per la pausa del Carnevale e si concluderà domenica 8 marzo con la compagnia “Nata Teatro” di Arezzo e il suo “Il Brutto Anatroccolo”, favola tra le più amate e conosciute di H.C.Andersen che rivivrà in una commistione tra attori, figure ed oggetti animati.
“Questa è una delle rassegne più amate dalle famiglie – ha detto l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri – e per essa abbiamo creato lo slogan: “Portate i vostri figli e nipoti a teatro, un giorno vi ringrazieranno”, proprio per rimarcare l'importanza dello spettacolo dal vivo verso i più piccoli, soprattutto oggi, dove la virtualità dilaga nella nostra vita quotidiana, tra televisione, social e telefonini”.
“Presentiamo sei appuntamenti con formazioni di assoluta professionalità e con anni di lavoro in tutti i teatri d'Italia – ha spiegato il direttore artistico Marco Renzi - un certificato di qualità tanto più necessario quando si mettono in campo proposte che riguardano non solo lo spettacolo ma anche la crescita e la formazione dei più giovani”.
Cala il sipario su Infinito Leopardi, il progetto lungo un anno per celebrare i duecento anni dalla stesura della poesia più bella. Concluso il secondo ciclo di mostre a Recanati, ora si guarda ai prossimi appuntamenti culturali in programma. Dal 30 novembre al 15 gennaio a Villa Colloredo Mels la grande rassegna di fotografia contemporanea curata dal critico d’arte “Paesaggio Italiano. L’Infinito tra Incanto e Sfregio”: una selezione aperta a fotografi, professionisti e non, per raccontare il paesaggio del Paese e il rapporto tra natura e uomo.
Un successo, quello della mostra, provato dai numeri. “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli, dal 29 di giugno, hanno emozionato 7mila visitatori, mentre la prima tranche che si è conclusa a maggio 2019, con l’esposizione straordinaria del manoscritto de L’Infinito, ne aveva totalizzati 7.100.
Dal giorno della sua inaugurazione a novembre, i visitatori che hanno transitato nel circuito museale (che comprende Villa Colloredo, la Torre del Borgo e il museo Beniamino Gigli) sono stati 20.800. Un’attenzione da parte del pubblico che ha generato dati positivi anche agli altri eventi collaterali organizzati nell’ambito della mostra Infinito Leopardi. In 3mila, da giugno a settembre, hanno partecipato al tour esperienziale “Infinito experience” alla scoperta dei luoghi leopardiani, in particolar modo i giovanissimi sotto i 19 anni. Solo nel periodo di mostra sono 17mila le presenze all’ufficio di informazione turistiche Iat Tipico.tips.
Soddisfazione espressa anche dall’amministrazione comunale della città leopardiana. “È un vero record – ha detto l’assessore a Culture e Turismo Rita Soccio - avere tanti visitatori e appassionati nei nostri musei a riprova di come la cultura sia un traino importante per il turismo e l'economia cittadina. Come Città della Cultura stiamo raccogliendo i frutti di una politica di investimenti volta alla valorizzazione e promozione delle eccellenze recanatesi, che non si ferma con L'Infinito, ma che continuerà nei prossimi mesi con un'attenzione particolare ai nostri personaggi illustri. Ospitare la mostra sul Paesaggio Italiano di Vittorio Sgarbi è un'ulteriore conferma della considerazione che la nostra città si è saputa conquistare a livello nazionale ed essere scelta come sede naturale dell'evento espositivo. Ringrazio per l'ottimo lavoro di curatela e di organizzazione Sistema Museo, che ormai da poco più di 2 anni gestisce con professionalità e passione i nostri Musei Civici”.
Presentato il nuovo cartellone di spettacoli del teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza. Il gioiello architettonico progettato da Ireneo Aleandri ospita ormai da anni una delle stagioni più ricche del territorio, con un’offerta di spettacoli che va dalla prosa classica, alla commedia brillante, dando spazio alle più blasonate compagne nazionali così come a tanti amatori.
S’inizia il 24 novembre con "Stalking fatale" di Mario Paciaroni, un musical pensato per sensibilizzare sulla grave tematica della violenza di genere. Il 30 novembre sarà invece la volta di "Varietà che passione!", uno scoppiettante show proposto dall’AIDO per la rassegna I Donattori.
Si cambia genere il 7 dicembre con "Poesia di Strada", il Concorso internazionale di Poesia curato dall’Associazione Licenze Poetiche che ha scelto il teatro pollentino per la serata conclusiva. Il 14 e il 15 dicembre il musical "Il piccolo poeta" metterà in mostra le doti artistiche dei ragazzi dell’Oratorio “Cardinale Cento”; mente il 19 dicembre si terrà il tradizionale Concerto di Natale del Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi”.
La sera di Natale l’appuntamento a teatro è con il concerto di Virginia Gospel Ensamble per il San Severino Blues Festival Winter. L’anno nuovo inizia invece nel segno dell’A.M.A.T. che il 18 gennaio propone a Pollenza "Ho perso il filo ", commedia ideata e interpretata dalla bravissima Angela Finocchiaro. A seguire il 31 gennaio sarà la volta di Cesare Bocci e Daniela Spada impegnati nella toccante storia "Pesce d’Aprile".
Ancora uno spettacolo A.M.A.T. è fissato per il 16 febbraio con l’adattamento dal titolo Donchisciotte interpretato da Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi. La chiusura della rassegna A.M.A.T. sarà il 2 marzo con il quartetto di attori composto da Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi, protagonisti delle appassionanti vicende de Il Test.
Un grande classico come Notre Dame de Paris andrà in scena il 20 marzo a cura della Compagnia Desart per la regia di Letizia Scaringella, così come un’opera immortale è "La Tempesta" di William Sheakespeare in calendario per il 4 aprile in una versione firmata da Gabriela Eleonori per la Compagnia della Marca.
Una serata a tema sportivo è quella prevista per il 16 aprile a cura di Federico Buffa, che affascinerà il pubblico con il racconto del Mondiale di calcio 1982, un evento caro a tutti gli italiani di ogni età. A chiudere la Stagione sarà l’8 maggio la Compagnia Gli Smisurati con Fuori Misura 2020, terza edizione della rassegna teatrale Premio Giovanni Soldini.
Per i quattro spettacolo A.M.A.T. viene data la possibilità di abbonarsi ad un prezzo ridotto recandosi al botteghino del teatro nei giorni 7, 14, 15, 19 e 25 dicembre, dalle 17,00 alle 20,00. Una priorità sarà invece riconosciuta agli abbonati delle passate Stagioni che potranno rinnovare il loro carnet nei giorni 15, 24 e 30 Novembre sempre presso il botteghino dalle 17,00 alle 20,00.
Nell’aula multimediale del comune di Treia è stato presentato, mercoledì 6 novembre, il programma del decennale della compagnia Valenti. A fare gli onori di casa il vice sindaco David Buschittari e l’assessore alla cultura Luana Moretti che hanno impiegato parole lusinghiere e incoraggianti all’indirizzo della compagnia teatrale treiese ed espresso grande apprezzamento per il programma denso e articolato della quattro giorni di iniziative. Ha coordinato la presentazione il presidente della compagnia Fabio Macedoni che, cronologicamente, ha snocciolato tutti gli eventi in cantiere.
Si partirà il 14 con un convegno che coinvolge il liceo Leopardi di Macerata e l’Istituto Comprensivo Paladini di Treia dal titolo “L’uso e l’arte, riflessioni linguistiche e approfondimento di storia della lingua italiana”, progetto del dipartimento di lettere del Leopardi che prevede tre tappe, di cui quella di giovedì 14 è l’intermedia. Si alterneranno, di fronte a tutti gli studenti delle classi quinte del liceo e delle terze del Comprensivo, nel teatro, tre relatrici d’eccezione che parleranno di Dolores Prato, la scrittrice vissuta a Treia. Elena Frontaloni, Fiammetta Cirilli e Rosetta Martellini (che la medesima sera, alle 21.15, porterà in scena il racconto Scottature con musiche dal vivo: violino e voce Serena Cavalletti, chitarra Marco Monina) intratterranno gli studenti sui differenti aspetti della scrittura della Prato; ne ha parlato la responsabile del progetto presso il liceo Leopardi, Francesca Pagnanelli.
Venerdì alle 16, nell’aula Multimediale, ci sarà un convegno di grande portata nazionale, sui dialetti, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione Linguistica, Letteraria e Filologica: “Fra italiano e dialetti, esperienze artistiche e riflessioni a confronto”. Moltissimi i relatori coinvolti, provenienti da diverse parti di Italia che racconteranno le loro esperienze artistiche in veste di autori, traduttori, attori e studiosi; coordinerà Diego Poli. Un aspetto di rilevanza particolare, all’interno del convegno, la rivestirà l’intervento del consigliere regionale Boris Rapa, primo firmatario della L.R. sulla “Valorizzazione dei dialetti marchigiani”; una legge che giunge benvenuta nel mondo di chi ama e tiene in grande considerazione il dialetto ed il suo patrimonio. Ne ha parlato ed illustrato le caratteristiche Agostino Regnicoli di Unimc. Alle 21.30, a teatro, la commedia della compagnia veneta BottegaVaga, “Arlecchino si fa in tre”, tratta dall’opera di Carlo Goldoni Arlecchino servitore di due padroni.
Sabato 17, alle 9, nell’aula Multimediale, convegno nazionale sulle prospettive del teatro scolastico dal titolo “Quo vadis?” nel quale interverranno esperti del settore che operano da anni in questo ambito a livello nazionale e dove ci sarà anche un confronto con le esperienze territoriali messe a frutto dalla compagnia in diverse scuole con i corsi di teatro, raccontate dalle dirigenti scolastiche coinvolte. Il convegno varrà anche come aggiornamento per i docenti di ogni ordine e grado. Ne hanno parlato Francesco Facciolli che coordinerà il convegno, insieme al presidente Uilt Marche Quinto Romagnoli. Nel pomeriggio, alle 18, sempre in aula multimediale, un evento ancora straordinario: Manlio Santanelli, scrittore di fama mondiale tradotto in diversissime lingue, presenterà il suo ultimo libro, “Una furtiva lacrima”.
A teatro, alle 21.30, andrà in scena, sempre sabato, La Cenerentola maritata, monologo a più voci dello stesso Manlio Santanelli, portata in scena da Scilla Sticchi e Francesco Facciolli, per la regia di Francesco Facciolli.
Domenica mattina, aula multimediale, ore 10, convegno sui dieci anni di vita della compagnia, con testimonianze dirette e contributi video: la compagnia si racconta e viene raccontata. Le cose fatte in dieci anni, quelle non fatte, quelle meno riuscite, quelle andate bene in una prospettiva di attività futura.
È intervenuto il direttore generale di Oro della terra Nazzareno Ortenzi che ha spiegato motivi e valutazioni sulla loro presenza come sponsor alle attività della compagnia: “Ci è sembrato e ci sembra che le attività della compagnia si sposino alla perfezione con la nostra mission aziendale. Per questo motivo siamo orgogliosi di stare a fianco di un’associazione che custodisce e diffonde i valori della nostra civiltà territoriale e ne illustra, con attenzione, i contenuti”.
Diverse le aziende che hanno garantito il sostegno tangibile e convinto a queste iniziative del decennale, ad iniziare dal patrocinio concesso dal Consiglio Regionale e dal Comune di Treia: Infissi Design, Bcc di Filottrano, Alberto Quacquarini, Cantine Belisario, Azienda Fucili, Artigianvetro, Malagrida, Libreria Del Monte, Quodlibet, Contram Mobilità.
Tutte le iniziative sono state patrocinate anche dal Liceo Leopardi di Macerata e dalla U.I.L.T. Marche.
Qual è oggi il posto della musica negli studi umanistici? Per rispondere a questa domanda è in programma giovedì 7 novembre, alle ore 17, presso l'aula A Shakespeare dell'Università di Macerata si terrà una tavola rotonda coordinata da Marcello La Matina che vedrà Carlo Pongetti, Diego Poli, Vincenzo Caporaletti, Andrea Garbuglia e Filippo Focosi confrontarsi e approfondire le questioni filosofiche, musicologiche, linguistiche e semiotiche.
Si parlerà del suono, umano e digitale, della voce umana, del rapporto tra musica e cartoons, dei vari modi di codificare l’esperienza della performance musicale, infine dei fili che legano la musica al linguaggio e alla ricerca di un senso per la vita umana. La musica infatti, nonostante la sua diffusione nei concerti, attraverso podcasts, dischi e social, rimane un oggetto misterioso. E non si parlerà solo della musica cosiddetta “classica”, alla quale comunque si dedicano ogni anno tanti convegni e pubblicazioni scientifiche; ma neppure soltanto della musica pop, del jazz o della canzone d’autore.
È a musica in sé, come pratica presente in ogni civiltà, che rimane un mistero nel mondo contemporaneo: nella musica, infatti, sembra darsi qualcosa che non è spiegabile o traducibile in termini di robotizzazione o digitalizzazione della vita umana. La musica richiede capacità e spazi del tutto diversi da quelli di una società cibernetica evoluta e dei quali dovremmo riappropriarci. L'incontro è organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata in collaborazione con l'Associazione Musicale Appassionata e l'Associazione Amici dello Sferisterio. Ingresso libero.
Pochi giorni dopo la ricorrenza del terzo anniversario dalle scosse di terremoto che, alla fine di ottobre del 2016, ne fecero ordinare la chiusura per il parziale cedimento del controsoffitto della sala destinata alle proiezioni dei film, il cine teatro San Paolo di San Severino Marche torna di nuovo agibile.
Il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei ha firmato la revoca dell’ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile l’edificio di via San Paolo, al civico numero 4. Il complesso è stato interessato da opere di riparazione del danno e rafforzamento sismico per un importo complessivo di 220mila euro finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Nelle prossime settimane il cinema potrà tornare, dunque, ad ospitare gli spettacoli.
Un’attesa durata tre anni che, grazie alla collaborazione tra la direzione dello stesso cinema e i Teatri di Sanseverino, non ha visto mai fermarsi l’attività e la presentazione di spettacoli sul grande schermo. Dalla fine di ottobre del 2016, infatti, le rassegne cinematografiche e altri eventi del San Paolo sono stati trasferiti all’Italia con la stessa partecipazione di pubblico e appassionati.
La conclusione dei lavori è stata salutata con soddisfazione dal sindaco e dai tanti volontari che da sempre seguono l’attività del cine teatro.
È pronta per il debutto la stagione teatrale del Rossini, organizzata dall’Azienda dei Teatri di Civitanova. Giovedì 7 novembre il cartellone si inaugura alle 21.15 con "Che disastro di commedia" messa in scena da Mark Bell. Si tratta di uno spettacolo di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields che ha ottenuto successi in tutto il mondo: premiato agli Olivier Awards 2015 come Miglior Commedia dell’anno, nel 2016 vince in Francia il Premio Molière. Il racconto prende forma tra una scenografia che implode a poco a poco su sé stessa e attori strampalati che, goffamente, tentano di parare i colpi degli svariati tragicomici inconvenienti che si intromettono tra loro e il copione con estro e inventiva, tanto da non lasciare spazio a nient’altro che a incontenibili risate e divertimento travolgente.
Che disastro di commedia racconta la storia di una compagnia teatrale amatoriale che, dopo aver ereditato improvvisamente un’ingente somma di denaro, tenta di produrre un ambizioso spettacolo che ruota attorno a un misterioso omicidio perpetrato negli anni venti, nel West End. La produzione si rivela una catastrofe e gli attori cominciano ad accusare la pressione andando nel panico. Che disastro di commedia evidenzia tutte le paure e gli errori che un attore sul palco non dovrebbe e non vorrebbe mai commettere.
Il cast è formato da Gabriele Pignotta, Luca Basile, Marco Zordan, Yaser Mohamed, Valerio Di Benedetto, Viviana Colais, Stefania Autuori; il progetto artistico è di Gianluca Ramazzotti; scene di Nigel Hook riprese da Giulia De Mari; costumi di Roberto Surace ripresi da Francesca Brunori; musiche di Rob Falconer; disegno luci di Marco Palmieri.
Fino a giovedì 7 novembre è ancora possibile acquistare l’abbonamento - ne sono già stati venduti 500, segnando la quota record per l’Azienda dei Teatri di Civitanova - oppure i singoli biglietti, da 13 a 25 euro, presso la biglietteria del Teatro Rossini, on line su Ciaoticket, e nelle rivendite autorizzate da Ciaoticket.
Info e prenotazione: tel 0733/812936 - 0733/865994.
La stagione di prosa vede anche la presenza dei partner etici: Croce Verde, ANT, Associazione Come ginestre, Lega del Filo d’oro, Attivamente Alzheimer, ADMO, ANFASS e ASSOCI (Associazione Solidarietà Civitanovese). Ogni partner etico ha la possibilità, durante i vari appuntamenti, di presentare i servizi offerti e le modalità con cui ciascuno può contribuire al loro funzionamento come volontari e/o come sostenitori economici e riceverà anche uno sconto del 10% sul prezzo del biglietto.
C’è tempo fino al 30 novembre per partecipare al Premio di Poesia “Sibilla Aleramo”, Città di Civitanova Marche” 2019, patrocinato dal comune costiero. La scadenza del bando è fissata per la mezzanotte di sabato 30 novembre e la premiazione per il pomeriggio di domenica 15 dicembre presso la Biblioteca comunale “Silvio Zavatti”, con ingresso libero.
Per quanto riguarda invece il programma del VI anno della Scuola di cultura e scrittura poetica “Sibilla Aleramo”, si comunica che l’inaugurazione si svolgerà il pomeriggio di domenica 24 novembre presso la Biblioteca “Zavatti” e che i primi ospiti saranno le poetesse Giovanna Cristina Vivinetto e Giulia Martini.
Grandi novità nel format dello spettacolo filosofico musicale. Il contenitore “principe” del Festival del Contemporaneo si arricchisce di nuovi contributi. Il Philoshow serale diviene sempre più uno spazio coinvolgente e garantisce quel viaggio immersivo tra filosofia, musica, letteratura, cinema e mass media, che rappresenta al meglio l’evento caratterizzante della Popsophia.
Già dal prossimo Biumor 2019, che si terrà a Tolentino dal 21 al 23 novembre, ci saranno importanti cambiamenti nell'ensemble musicale Factory, la band di Popsophia. Entra nella formazione la nota cantante Sally Moriconi (tra i tanti progetti a cui ha partecipato, da “Domenica In” a Radio Due, ricordiamo la collaborazione con il programma di Maurizio Crozza su La7).
Completamente rinnovata la sezione fiati: affiancano Leonardo Rosselli, storico sax del gruppo, Riccardo Catria alla tromba e Andrea Angeloni, al trombone. Rientra in pianta stabile la chitarrista Anna Greta Giannotti, che ha concluso con grande successo il tour estivo al fianco della cantante Giorgia. Un’aggiunta che completa una squadra di grandi talenti: la potenza della voce della soprano Ludovica Gasparri; la nota cantautoriale di Gianluca Pierini, leader dei Lettera22; il talento musicale di Luca Cerigioni, pianista del famoso treno Orient Express; il maestro della batteria Luca Cingolani, spesso impegnato in tour nazionali.
Nuovo ruolo per Rebecca Liberati, artista di talento e protagonista, dal canto al teatro, della scena regionale. Sarà già dal prossimo festival la nuova voce recitante dei Philoshow. Anche la scelta dei brani sarà ancor più teatrale, proprio per esaltare le doti di attrice e le capacità interpretative della Liberati, da sempre artista di punta nelle produzioni di Popsophia.
"Sono felicissimo di lavorare con uno staff composto da professionisti di altissimo livello – spiega Matteo Moretti, direttore musicale oltre che bassista della Factory – che mi permette di organizzare produzioni di qualità. Tutto questo è possibile grazie al talento dei nostri artisti. La new entry Sally Moriconi è una bellissima notizia viste le sue doti eccezionali. Quindi – conclude – abbiamo Rebecca Liberati che si concentrerà nella parte recitativa. Verrà così valorizzata ancora di più un'eccellenza che abbiamo in squadra".
"La band musicale è il cuore degli spettacoli di Popsophia perché non esiste ragione filosofica senza sentimento e la musica è la casa delle nostre intermittenze del cuore – dice Lucrezia Ercoli, ideatrice e conduttrice dei Philoshow – Siamo orgogliosi di essere uno dei pochi festival che produce spettacoli inediti: coinvolgiamo filosofi, artisti, giornalisti, psichiatri nella ricerca sperimentale di un nuovo linguaggio per le sfide della cultura contemporanea".
È appena uscito il volume miscellaneo dal titolo "Tradizione e innovazione. Storia e progetto nella tradizione filosofica", a cura di Arianna Fermani, Paolo Giordani e Pamela, alla guida della Società Filosofica Italiana di Macerata.
Il volume, edito da Diogeme Multimedia, contiene ben 30 contributi che affrontano la vasta tematica da vari punti di vista e che illuminano le questioni concettuali più interessanti di pensatori dall'antichità ad oggi.
Il volume raccoglie alcune delle relazioni tenute al Convegno nazionale della SFI, svoltosi a Macerata lo scorso anno. Grande soddisfazione per il Direttivo della SFI maceratese, dunque, che proprio in queste settimane si è allargato e che sta organizzando numerosi eventi per i prossimi mesi. Il libro sarà presentato in occasione del Congresso Nazionale SFI, che si svolgerà a Firenze e Pistoia il 7, 8 e 9 novembre prossimi.