Cultura

Morrovalle, inaugurata la nuova sezione archeologica del museo: "Un giorno storico per il comune"

Morrovalle, inaugurata la nuova sezione archeologica del museo: "Un giorno storico per il comune"

“Questo giorno rimarrà nella piccola storia del nostro comune”. Sono queste le parole con cui il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani ha aperto il dibattito che è seguito all'inaugurazione della nuova sezione archeologica del museo-pinacoteca di palazzo Lazzarini.  Diversi gli ospiti dell'evento “Archeologia a Morrovalle. Dallo scavo alla musealizzazione”. Per i saluti sono intervenuti, oltre al primo cittadino: il presidente della Regione Francesco Acquaroli, la presidente dell'Archeoclub Morrovalle Nazzarena Acquaroli, l'assessore comunale a Cultura e Turismo Valentina Salvucci, il presidente dell'Archeoclub d'Italia Rosario Santanastasio. A seguire gli interventi dell'ingegnere Paolo Alessio, direttore tecnico della società Gasdotti Italia, il dottor Stefano Finocchi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, il prof Roberto Perna, docente di Archeologia classica a Unimc, Stefano Coccia e Isabella Piermarini della Società Cooperativa Archeologia. A condurre il giornalista e scrittore Adolfo Leone. In sala era presenta anche tutta la giunta comunale, gli archeologi che hanno partecipato agli scavi e il conte Antonio Lazzarini. Due le aree archeologiche rinvenute nel 2019 a Morrovalle duranti gli scavi della Società Gasdotti Italia S.p.a per la realizzazione del metanodotto San Marco-Recanati: nella prima, in contrada Burella, sono state portate alla luce sepolture di una necropoli Picena con presenza di elementi di corredo funerario, inquadrabili tra la fine del VII e il VI secolo a. C.; nella seconda, in località Borgo Santa Lucia, sono stati trovati resti di epoca romana, in particolare reperti che confermano la presenza nelle vicinanze del Fanum Apollonis.  Dopo un  anno e mezzo di studi e restauri, curati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche in collaborazione con la Cooperativa Archeologia, con il supporto del Comune e la collaborazione dell'Archeoclub locale e di Unimc, si è arrivati all'inaugurazione di oggi,  il coronamento di un percorso di archeologia preventiva nato dalla sinergia di tutti gli attori coinvolti. Due la sale espositive con i reperti, corredate da pannelli esplicativi con testi e immagini che sono state inaugurate. A supporto dell'esposizionr, anche una sala immersiva, dove il visitatore potrà vedere, con la realtà aumentata, le aree in corso di scavo e le ricostruzioni in 3d delle sepolture.  “La storia di Morrovalle che finora conoscevamo per il suo aspetto medioevale – ha sottolineato il sindaco Montemarani - si arricchisce quindi di due capitoli che andranno approfonditi, perché abbiamo fatto parte anche di due grandi civiltà del passato. Si potrebbe pensare che gli studi archeologici sono solo per gli addetti ai lavori, ma io non la penso così. Il momento di crisi che stiamo vivendo è per me innanzitutto una crisi del soggetto, una crisi dell'uomo, che si è smarrito, è disorientato, ha perso certezze, ha perso valori, ha perso quelle evidenze che una volta facevano parte del nostro senso comune. E proprio l'andare a studiare le nostre radici, le antiche civiltà, può essere uno dei fili di Arianna che ci aiuteranno ad uscire dal labirinto in cui ci siamo cacciati”.   “Sono felice che queste scoperte possano rappresentare anche un'attrattiva turistica – ha aggiunto il governatore Acquaroli - ma devono rappresentare soprattutto uno stimolo a cercare di capire sempre di più quella che è la nostra storia, che molto spesso neanche noi riusciamo a comprendere in profondità.  Poi da assessore al Turismo mi sento di dire che cercheremo di creare circuiti legati al paesaggio, alla storia medievale dei nostri borghi, al mare, alla montagna, alle peculiarità enogastronomiche, ma anche circuiti legati all'archeologia, perché girando il nostro territorio scopriamo una serie impressionante di siti, che fanno della nostra regione una regione ricchissima”.   Ha parlato di un piccolo grande sogno che si realizza l'assessore Valentina Salvucci. “Sono una archeologa mancata – ha detto - per cui quando nel 2019 ho saputo di questi rinvenimenti e ho fatto un'esperienza di scavo per me è stato assolutamente emozionante. Come Comune poi ci siamo inseriti e abbiamo cercato di fare in  modo che questi reperti rimanessero a Morrovalle, cosa non scontata. Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza abbiamo quindi avviato questo progetto, che va ad arricchire il nostro museo, la nostra città e l'offerta turistica. C'è grande soddisfazione per il risultato finale, frutto della sinergia di tutti i soggetti che hanno partecipato”.  Se l'importanza dell'archeologia preventiva nella realizzazione di grandi opere come il metanodotto è stata affrontata dall'ingegner Alessio della Gasdotti Italia e dai tecnici della società Cooperativa Archeologia, sono stati il dottor Finocchi e il prof Perna a parlare della rilevanza dei reperti rinvenuti.  “Prima del 2019 – ha spiegato Finocchi riferendosi ai reperti di epoca picena – non c'era cognizione di una presenza così antica nel territorio. Tra la fine del VII secolo e l'inizio del VI secolo a. C. la comunità picena era già strutturata in modo gerarchico con una livello sociale che prevedeva una verticalità. E questo possiamo dirlo perché nella necropoli abbiamo scoperto delle sepolture monumentali, in cui il defunto che ricopriva ruoli specifici nella comunità, è sepolto al centro e isolato dal resto, come a voler dividere il sacro dal profano. Inoltre i corredi funerari testimoniano rapporti con altre civiltà del Lazio, dalla Sabina, del Tirreno, il controllo della viabilità e delle merci”. “Io credo che le informazioni che arrivano da questi scavi sono fondamentali – ha continuato Perna - Abbiamo ritrovato il Fanum appollonis, un deposito votivo, dove sono stati lasciati e deposti materiali votivi appunto. Ed è importante perché è da questi materiali che capiamo il culto. Noi dobbiamo pensare al culto nel mondo antico in maniera diversa ad oggi: il culto era parte integrante della comunità, quindi capire il culto significa capire come le comunità percepivano se stesse. I romani quando sono arrivati in questo territorio, già popolato e articolato, hanno individuano il culto per trasformarlo dal punto di vista sociale e politico. Il Fanum nasce quindi per trasformare la precedente comunità, e in questo senso i rinvenimenti ci danno elementi fondamentali per capire come questo territorio sia stato trasformato tra il III e il II secolo a. C. Chi abitava qui è diventato romano, ma se vogliamo un romano diverso dai romani di Roma, è stato una trasformazione biunivoca, come tutte le trasformazioni. La comunità picena era composta  soprattutto da pastori e guerrieri, quindi era legata alla transumanza e non aveva forti insediamenti stabili. I romani hanno portato un'economia diversa, agricoltori che hanno imposto ai precedenti pastori un modo diverso di gestire il territorio”. Dopo il dibattito visite guidate con gli archeologi dello scavo nelle sale espositive. Le visite proseguiranno settimanalmente con le guide dell'Archeoclub nei giorni di sabato e domenica dalle 16 alle 19.      

20/06/2021 09:00
Cingoli, un concerto all'alba "per lasciarsi alle spalle il Covid"

Cingoli, un concerto all'alba "per lasciarsi alle spalle il Covid"

Domenica 27 giugno 2021, alle ore 5 del mattino, a Cingoli, nell’ampio e suggestivo piano panoramico così detto del Cristo delle Marche, avrà luogo l’evento musicale: “Lasciando la notte” – concerto all'alba L’evento, organizzato dal Comune di Cingoli, di cui aprirà la stagione estiva 2021, vedrà protagonista, per questa 1° edizione, l’ensemble strumentale Corpo Bandistico di Villa Strada, diretto dal M° Luca Pernici. "L’auspicio – ha dichiarato il Sindaco Michele Vittori – è quello che l’alba di questa prima domenica dell’estate 2021, che saluteremo in musica con questo concerto all’aria aperta, possa essere anche l’alba di una nuova normalità per la nostra comunità. Ripartire con la carica che solo da la musica, all’insegna dello stare insieme, in uno dei luoghi speciali del nostro “Balcone delle Marche”. Abbiamo accettato con grande entusiasmo e in pieno spirito di collaborazione la bella proposta del Sindaco Vittori – ha affermato Giuliano Toccafondo, presidente del sodalizio musicale - per noi una stupenda occasione per riprendere l’attività della Banda. Celebrato nel 2013 il 1° centenario di attività, il Corpo Bandistico di Villa Strada, unica banda del Comune di Cingoli, ad una costante attività di didattica musicale affianca una intensa attività concertistica. La formazione musicale composta di amatori nonchè di numerosi professionisti del territorio cingolano, vanta attualmente un organico di 46 elementi. La notte che vorremmo lasciarci alle spalle – ha concluso il Sindaco Vittori, sulla scia della suggestione del titolo dell’evento - è quella che ci ha privato della socialità e della libertà: due valori che, con speranza e fiducia, vogliano riaffermare come fondamentali con questo evento". E proprio ai temi della libertà e della fiducia nel futuro sarà dedicato il repertorio che verrà proposto nel concerto, pensato per l’occasione dal M° Luca Pernici, e che toccherà celebri pagine della musica del ‘900 (da Mascagni ai The Doors, passando per Morricone, i Queen e Battiato) appositamente orchestrate dallo stesso direttore per l’ensemble del Corpo Bandistico di Villa Strada. L’evento, libero e gratuito, si svolgerà nel rispetto delle vigenti normative anti-covid.    

18/06/2021 19:54
"Camerino fuori le mura": in mostra a Palazzo Castelli le opere salvate dal sisma

"Camerino fuori le mura": in mostra a Palazzo Castelli le opere salvate dal sisma

La prima mostra del “cratere” è stata allestita a Camerino e apre nuove prospettive d’arte sul Centro Italia. Sarà inaugurata, infatti, il prossimo 25 giugno, fino al 19 settembre,  a Palazzo Castelli, nella città ducale, “Camerino fuori le mura: prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento”, promossa e sostenuta dalla Regione Marche e dal Comune di Camerino. Una mostra che vuole valorizzare le opere d’arte recuperate nel territorio camerte e salvate dal sisma, provenienti da chiese e musei inagibili. Alcune di esse tornano in esposizione per il pubblico per la prima volta da quella triste data, altre dopo il restauro, per altre si tratta di riviverle attraverso le nuove tecnologie. L’obiettivo è quindi riappropriarsi di un patrimonio straordinario mai dimenticato, una mostra che diventerà ambasciatrice del patrimonio culturale di Camerino e del suo territorio.  È stata presentata questa mattina a Palazzo Raffaello ad Ancona alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, dell’assessore alla cultura di Camerino Giovanna Sartori, del Rettore Unicam Claudio Pettinari e dell’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino, Mons. Francesco Massara.   “E’ una mostra simbolo – ha sottolineato l’assessore regionale Giorgia Latini – per diversi motivi: per il grande lavoro di squadra e l’ottima collaborazione istituzionale tra tutti i soggetti interessati e che voglio ringraziare, per l'amore verso il patrimonio culturale, volto a renderlo condivisibile a quante più persone e perché si tratta di una vera ripartenza di questo territorio ferito, che ha sempre dimostrato di sapersi rialzare dalle difficoltà, come sanno fare i marchigiani. Con questa mostra evento diamo un segnale forte di speranza proseguendo un più ampio percorso di valorizzazione delle opere d’arte di cui le Marche sono ricche. Il nostro obiettivo è quello del rilancio economico attraverso la cultura, volano imprescindibile per la crescita dei territori.”              L’esposizione prenderà vita in uno dei palazzi storici della città, grazie alla preziosa collaborazione dell’Università di Camerino il cui Rettore, Claudio Pettinari, è anche membro del Comitato scientifico. Si tratta di una mostra-evento di cui il visitatore, come un novello Indiana Jones, personaggio protagonista del video promozionale proiettato in apertura della conferenza stampa, è parte importante, potendo passeggiare tra la Pala d’ altare del Tiepolo, per scoprire ogni minimo dettaglio - grazie all’utilizzo di Haltadefinizione (un nuovo modo di vedere l’arte in gigapixel) - dell’opera che è l’unica testimonianza del pittore veneto nell’Italia centrale. In esposizione anche il ritratto del Dosso Dossi di Giulia Da Varano l’ultima duchessa di Camerino, l’Annunciazione, il manifesto più sorprendente del Quattrocento marchigiano, di Giovanni Angelo d’Antonio interprete, per molti precursore, della pittura colta e raffinata di Piero della Francesca, per arrivare al busto bronzeo del Bernini. Il costo complessivo del progetto è di 90 mila euro di cui  80mila stanziati dalla Regione Marche e  10 mila quale compartecipazione finanziaria del Comune di Camerino. “Camerino non dimentica le sue origini – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - è una città per vocazione d’arte e di cultura e proprio quest’ultima desideriamo che sia il motore della ripartenza, di un rilancio economico e sociale del nostro territorio ferito dal sisma e poi alle prese col Covid. Partiamo dal Rinascimento, tra i periodi esplorati nella mostra, per arrivare a una rinascita che deve passare indubbiamente da tanti fattori e settori e la cultura per noi è uno dei principali su cui puntare attraverso le comunità, i territori, le tecnologie”. Un lungo lavoro, seguito in ogni passo dall’assessore alla cultura Giovanna Sartori: “Con la mostra abbiamo voluto esporre qualcosa di mai fatto prima: il visitatore è catturato letteralmente dai fasti che per noi hanno il forte valore simbolico di rinascita.  Sono prospettive d’arte che vedono al centro l’identità camerte, ma che si proiettano a una prospettiva molto più ampia – “Fuori le mura “ appunto - e che, per questa terra ferita dal sisma, vogliono anche rappresentare un nuovo inizio ripartendo da uno spazio storico che diventa altro, un'istallazione che vince il connubio tra antico e contemporaneo. Camerino manifesta così la volontà di ripartire dall’arte e dalla cultura e il fatto che si faccia promotore della prima mostra del cratere è metafora di rinascita vera e collettiva”. “Abbiamo tutti negli occhi quel tragico novembre del 2016 – ha  detto il Rettore Claudio Pettinari - quando quelle stesse opere salvate dalla Soprintendenza, da Legambiente, lasciavano la nostra città , ferite e a bordo di camion. Nell’animo il dolore e la preoccupazione di non poterle forse più rivedere. E invece siamo qua oggi a festeggiare questo ritorno allo splendore per una mostra tanto attesa, ben cinque anni .  La bellezza e l’importanza di queste opere d’arte stanno a dimostrare la prestigiosa tradizione storica di Camerino e l’Ateneo è pronto a proseguire insieme alle istituzioni questo cammino di valorizzazione dei beni culturali sia del territorio camerte che della regione, supportando le azioni con le nostre competenze , la ricerca e lo studio applicati alla promozione e tutela dei beni culturali, attraverso l’architettura, l’informatica, la chimica e la comunicazione  digitale.  La novità scientifica è costituita dal fatto che le opere sono state oggetto di indagini diagnostiche curate dallo spin off di Unicam Art & Co srl e di valorizzazione attraverso una digitalizzazione eseguita dall'azienda Haltadefinizione i cui risultati saranno a disposizione del pubblico attraverso appositi strumenti multimediali. Non c’è un unico curatore della mostra ma è stato un lavoro collegiale di un Comitato scientifico composto da: prof. Pier Luigi Falaschi, dott.ssa Marina Massa, dott.ssa Barbara Mastrocola, prof. Claudio Pettinari, rettore di Unicam, dott. Matteo Mazzalupi,  prof. Francesco Orsolini, prof.ssa Alessandra Pattanaro. Sono state selezionate le opere più rappresentative, importanti e di pregio presenti nella città di Camerino e nel suo territorio, dando il necessario risalto all'opera del Dosso Dossi (restaurata di recente e mai esposta), alla pala d'altare del Tiepolo e all'Annunciazione di Giovanni Angelo d'Antonio. “Sarà l’occasione per confermare che insieme si può lavorare bene avendo obiettivi comuni – ha affermato l’Arcivescovo Massara – da Camerino parte un messaggio di speranza che andrà non solo fuori ma “oltre le mura”, diventando una salotto della Bellezza a livello nazionale. Riscoprire questi tesori farà bene all’economia del territorio oltre che al godimento dell’anima come l’Arte può rappresentare. Insomma questa mostra realizza un sogno che contribuisce anche ad uscire dai campanilismi sterili.” La mostra, come evento espositivo di rilevo dell’estate camerte, rappresenta anche un’insostituibile opportunità per approfondire la cultura, la storia e l’arte del territorio insieme al nuovo Polo museale “Venanzina Pennesi”.    

18/06/2021 19:09
Controra, il rettore Adornato racconta Bruno Lauzi: "La mia malinconia di adolescente si fece canzone con Ritornerai"

Controra, il rettore Adornato racconta Bruno Lauzi: "La mia malinconia di adolescente si fece canzone con Ritornerai"

Dismessi i panni da rettore dell’Università di Macerata per un pomeriggio, Francesco Adornato ha accompagnato gli spettatori della Controra di Musicultura alla scoperta di uno dei più grandi cantautori italiani, Bruno Lauzi. E’ emerso un ritratto vivo, complesso, di “un uomo libero”, come recitava il titolo dell’incontro ospitato nel cortile comunale, che ha visto intrecciarsi insieme episodi di vita, riflessioni, relazioni e pensieri dell’artista.  A dialogare con il rettore, appassionato e fine conoscitore del panorama musicale contemporaneo, non solo nazionale, è stato Stefano Bonagura, consulente artistico del Festival, conduttore e autore di tanti programmi per le reti radiofoniche Rai. Il tutto punteggiato dalle letture di Piero Piccioni e dagli intensi interventi musicali del duo Alessandra Rogante, voce, e Casta alla chitarra.  Bruno Lauzi, ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta “scuola genovese”, ottiene i primi riconoscimenti a 26 anni con il brano Ritornerai. “Quando l’ascoltai la prima volta, è stato come se la mia malinconia di adolescente si facesse canzone”, è stato il ricordo di Adornato, che ha sottolineato  il grande successo avuto dal brano anche nel cinema. “In un incontro a Roma per festeggiare il ritorno di Gabriel Garcia Marquez, attraversando la Piazza, finito il pranzo, lo scrittore colombiano gli cinge la vita e gli chiede un autografo e racconta che, nel suo primo soggiorno nella capitale, Ritornerai era la sua canzone preferita”, ha raccontato.  I rapporti con Giorgio e Paolo Conte, l’impegno civile, “Rivendicava la libertà di scegliere per coerenza e non per convenienza“, il rapporto con la provincia sono stati alcuni dei punti toccati. “Il microcosmo della provincia faceva diventare ogni piccolo tratto o vicenda un epifenomeno del mondo: Menica Menica, Le bigotte, Il poeta. Penso anche all’America di Paul Simon, scoperto insieme a James Taylor, grazie ai fratelli La Bionda. Dice: Adoravo l’America. Orizzonte più ampio rispetto alla provincia italiana ma sostanzialmente analoga”.  Lauzi è stato uno scrittore poliedrico. Suoi sono capolavori per grandi interpreti femminili come Ornella Vanoni e Mia Martini. “Adatta in italiano due testi di Roberto Carlos Braga e di Erasmo Carlos. L’appuntamento si apre con un verso rimasto quasi nella memoria collettiva: Ho sbagliato tante volte ormai…”.  Per non parlare dei più piccoli. “La sua bizzarra creatività – ha concluso Adornato - è stata esercitata con risultati sorprendenti anche nelle canzoni per bambini: La tartaruga, Johnny Bassotto (cantata da Lino Toffolo), Cocciottella, Al pranzo di gala di Babbo Natale, l’audio-libro Virgola, un cane con le orecchie a sventola con disegni di Altan, fino a fondare una casa editrice di disco-libri, la “Pincopallo” dove poesia e canzone fanno corpo comune”. 

17/06/2021 20:19
Sarnano, "più di quanto immagini": è online il nuovo spot con Cesare Bocci testimonial

Sarnano, "più di quanto immagini": è online il nuovo spot con Cesare Bocci testimonial

È online lo spot web del Comune di Sarnano che vede come testimonial Cesare Bocci: un poetico e suggestivo invito che lo stesso attore, uno tra i più noti e apprezzati volti del mondo dello spettacolo e della fiction italiana, rivolge a tutti i potenziali visitatori, esortandoli a scoprire l’inaspettato. «L’idea creativa per il video nasce dallo studio dei flussi turistici e dall’analisi della percezione che i visitatori hanno del territorio sarnanese» spiega il Sindaco Luca Piergentili. «A Sarnano accogliamo diversi target, ognuno spinto da una motivazione diversa: c’è chi viene per le Terme, chi per lo sport outdoor, chi per la montagna, chi per l’arte e l’enogastronomia. Analizzando i feedback ricevuti attraverso i nostri canali social, ci siamo resi conto che tutti questi gruppi di pubblico rimangono particolarmente colpiti dalla varietà della nostra offerta e, una volta qui, scoprono quante altre attività da fare e bellezza da scoprire ci sono. Insomma, è soprattutto ciò che non si aspettavano a farli innamorare del territorio e, spesso, a farli tornare. Scoprire che anche Cesare Bocci aveva ricordi legati a Sarnano e alle nostre montagne, ci ha spinto a chiedere la sua collaborazione per dare un volto e una voce al nostro spot. Siamo onorati che abbia accettato la nostra proposta e siamo molti soddisfatti del prodotto che ne è derivato: una campagna web che oltre a valorizzare i diversi aspetti del territorio, ne racconto lo spirito in modo originale». «Ho ricordi meravigliosi legati a Sarnano» commenta Cesare Bocci «le escursioni in montagna tra il silenzio e i panorami sconfinati, le estati piene di eventi e di fermento culturale, gli inverni sulle piste da sci, la cucina che conquista il palato, ma soprattutto l’accoglienza, l’atmosfera così intima e vera di questo borgo. Credo che, dopo l’esperienza della pandemia, abbiamo tutti bisogno di esperienze autentiche come quella che si può vivere a Sarnano». Da questi insight è nato il testo dello spot, scritto proprio come se fosse una lettera dello stesso Bocci a ogni possibile visitatore. Il voice over si configura come un invito dai toni suggestivi che evoca l’atmosfera accogliente del territorio, mentre le immagini raccontano la varietà di paesaggi e attività, fino ad arrivare al claim conclusivo: “le cose inaspettate sono quelle che ti restano nel cuore”. Le inquadrature si susseguono con un ritmo di montaggio che suggerisce allo stesso tempo un senso di pace e di dinamismo, mostrando le principali attrattive di Sarnano: la montagna con i suoi boschi e le sue cime, la suggestiva Via delle Cascate Perdute, gli itinerari bike nella natura, i cieli limpidi solcati dalle vele dei parapendii, le Terme, la fioritura dei Piani di Ragnolo, i vicoli più pittoreschi del centro storico e le opere della Pinacoteca. La produzione dello spot è stata affidata a Vincenzo Fazio e Arturo Morano per Art Show, il testo è opera di Isabella Tomassucci, copywriter che cura i contenuti del portale web Sarnano Turismo, il video è stato realizzato dai filmmaker Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini del collettivo Lunastorta Produzioni, mentre la colonna sonora originale è stata composta da Mattia Cingolani. «Questo spot è frutto di un lavoro di squadra che ha visto la cooperazione di molti soggetti locali» aggiunge il Vicesindaco e Assessore al Turismo Franco Ceregioli «Abbiamo affidato l’ideazione e la realizzazione dello spot a giovani creativi del territorio con cui lavoriamo da tempo. Inoltre, abbiamo coinvolto nella realizzazione anche le Terme e le principali associazioni che si occupano di turismo outdoor. Quest’anno si è aggiunta la preziosa collaborazione con Art Show e con Cesare Bocci che, ne siamo certi, ci aiuterà a conquistare l’interesse di un pubblico molto ampio». Lo spot, già online, viene diffuso su tutto il territorio nazionale con campagne sponsorizzate profilate attraverso le piattaforme pubblicitarie di Facebook, Instagram e YouTube.   Link spot: https://youtu.be/B19uenONTIs    

17/06/2021 12:11
Musicultura, tutto pronto per le serate live: concessa deroga al coprifuoco

Musicultura, tutto pronto per le serate live: concessa deroga al coprifuoco

Si sta per aprire il sipario sulle serate di spettacolo live della XXXII edizione di Musicultura, venerdì 18 e sabato 19 giugno, nella suggestiva Arena neoclassica dello Sferisterio di Macerata. Il Festival della canzone popolare e d’autore torna finalmente ad incontrare il suo pubblico, in un clima di affettuosa partecipazione. I circa 1.200 posti disponibili in base alle disposizioni a contrasto di Covid-19, sono già esauriti da tempo. Arrivata poche ore fa anche la conferma della deroga sul coprifuoco fino alle ore 2 di notte per le serate del 18 e 19 giugno “Siamo soddisfatti per la deroga sul coprifuoco approvata per lo Sferisterio di Macerata – ha dichiarato alla stampa la Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni  “E’ stata ascoltata la nostra richiesta presentata insieme all’Assessore alla Cultura delle Marche e agli organizzatori. Musicultura è una manifestazione di impatto nazionale, che funge non solo da vetrina per giovani talenti, ma anche da palcoscenico per importanti artisti”. La due-giorni live sarà condotta da Enrico Ruggeri, al terzo anno consecutivo al festival e da Veronica Maya, alla sua prima volta a Musicultura. Cresce intanto la curiosità per indovinare le forme che assumeranno sul palco le performance dei numerosi ospiti i quali, come è consuetudine della manifestazione, sono sollecitati a proporre set artistici particolari. Altrettanta attesa c’è per vedere all’opera gli otto vincitori del prestigioso concorso. Venerdì 18 sarà la volta dei Subsonica, alla loro prima uscita live dopo il lungo periodo di inattività causato dalla pandemia e che a Musicultura girano la boa dei 25 anni di attività artistica, di Ermal Meta, di Gianmaria Coccoluto e Sergio Cerruti, coinvolti nel ricordo del padre e dell’amico, il dj Claudio Coccoluto, di Marisa Laurito. Sabato 19 saliranno sul palco: Irene Grandi, La Rappresentante di Lista, lo storico Michele D’Andrea, il tenore Luciano Ganci per festeggiare i 100 anni dell’Aida allo Sferisterio e i quattro vincitori che accedono alla finalissima, ovvero i quattro più votati dal pubblico della sera prima,  per accaparrarsi il titolo di vincitore assoluto del Festival Musicultura.  Appena giunti a Macerata, sono stati presentati oggi in conferenza stampa allo Sferisterio  nella Gran Sala Piero Cesanelli dal direttore artistico Ezio Nannipieri, gli 8 vincitori di Musicultura, alla presenza dell’Assessore al Turismo ed eventi di Macerata Riccardo Sacchi, del Presidente di Banca Macerata Main Partner di Musicultura  Ferdinando Cavallini, dei Rettori dell’Università di Macerata e di Camerino Francesco Adornato e Claudio Pettinari e di John Vignola di RAI Radio 1. Brugnano (Napoli) con Canzoni da mangiare insieme;   Caravaggio (Latina) con Le cose che abbiamo amato davvero; Ciao sono Vale (Bergamo) con Tutto ciò che vuoi;  Elasi (Alessandria) con Valanghe; Lorenzo Lepore (Roma) con Futuro; Luk (Napoli) con Lune storte;  Mille (Velletri, RM) con  La radio; The Jab (Ivrea, TO) con  Giovani favolosi; L’Assessore al Turismo ed Eventi Riccardo Sacchi ha dato il benvenuto ai vincitori a nome della citta di Macerata ed ha aggiunto “Musicultura esiste da trentadue anni e riesce magistralmente  a mettere insieme pubblico e privato. Ringraziamo Musicultura, le Università di Macerata e Camerino e l’Accademia delle Belle Arti, avete saputo dare vita ad un importante collaborazione  e a creare un filo rosso tra le generazioni. Viva la musica, Viva la cultura e Viva Musicultura”  “Banca Macerata è vicina ai giovani e a  tutto ciò che può  farli crescere - ha affermato il Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini -  un valore per noi fondamentale,  legato ad un importante  filone di  progetti nati  a sostegno dei ragazzi che la Banca ha sempre  promosso nella nostra comunità maceratese.”  Le otto promesse artistiche di Musicultura accedono alla fase conclusiva del concorso al termine di una lunga selezione che ha coinvolto 1.063 artisti e 2.126 canzoni. Dopo tre mesi di ascolto e prima scrematura, dopo accurate audizioni live, Musicultura ha individuato una rosa di sedici finalisti. Tra loro, una votazione social ha eletto due degli otto vincitori, uno è stato designato da Musicultura, i restanti cinque sono stati indicati ad insindacabile giudizio del Comitato Artistico di Garanzia, i cui primi firmatari nel 1990 furono Fabrizio De André e Giorgio Caproni e che in questa XXXII edizione è composto da Claudio Baglioni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Brunori Sas, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti. La 32a edizione di Musicultura andrà in onda su Rai2 il prossimo 6 luglio  in seconda serata.  Gli approfondimenti e le interviste di Rai news24 e RAI TGR completano sul fronte televisivo il ricco quadro di partnership crossmediali targate Rai. Rai Radio1, la radio ufficiale di Musicultura, già attivamente coinvolta nell’iter preliminare del concorso seguirà  le fasi finali con dirette e collegamenti a cura di Marcella Sullo, Duccio Pasqua, e John Vignola. Il piano di attività social, denso ed articolato, prevede tra le altre cose lo streaming delle serate, inclusi i simulcast sulle pagine Facebook di Rai Radio1 e Musicultura Gli otto vincitori si esibiranno tutti nella serata di venerdì 18, il voto del pubblico in sala deciderà i quattro di loro che accederanno alla finalissima di sabato, quando gli spettatori in Arena voteranno di nuovo per decretare il nome del vincitore assoluto, al quale andranno i 20 mila euro  del  Premio Banca Macerata. Tra gli altri significativi riconoscimenti che verranno consegnati, il Premio AFI (3 mila euro) il Premio per il miglior testo dell’Università di Camerino e dell’Università (2 mila euro), e il sostegno di 10 mila euro   per l’effettuazione di un tour di otto date, grazie a NuovoImaie (con i fondi art. 7 L. 93/92). L’ambita Targa della Critica (3 mila euro), è intitolata da quest’anno a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019. Le canzoni finaliste della XXXII edizione del concorso sono raccolte nel CD Compilation “Musicultura XXXII ed. 2021” (CNI). Gli aggiornamenti sul cast di Musicultura 2021 ed il programma completo delle serate  sono sul sito  www.musicultura.it.    

16/06/2021 19:41
San Severino si candida fra i Borghi più belli d'Italia

San Severino si candida fra i Borghi più belli d'Italia

San Severino Marche, città d’arte e di spiritualità, si candida ad entrare a far parte del club dei Borghi più belli d’Italia. L'inizativa è del Consiglio comunale delll’Amministrazione settempedana. "Da sempre riconosciamo nel turismo un’importante occasione per lo sviluppo economico, sociale e culturale e mettiamo in atto azioni volte a promuovere il nostro territorio ricco di spiccato interesse storico e artistico considerate anche le sue caratteristiche culturali, enogastronomiche e naturalistiche, spiega il Comune.  Per tali ragioni abbiamo chiesto al sodalizio di valutare la candidatura d’ingresso nel circuito di eccellenza allo scopo anche di avere un atteso ritorno in termini di promozione e visibilità". In particolare la proposta, siglata dal sindaco Rosa Piermattei, interesserebbe il ricco centro storico, un borgo da 1.196 abitanti con edifici che risalgono a prima del 1900, antiche porte di ingresso che offrono accessi di qualità, facciate e tetti armoniosi per materiali e colori così come risultano armoniose le aperture, spesso arricchite da elementi decorativi e simbolici. "San Severino Marche, è scritto ancora nella proposta di candidatura, con il suo cospicuo patrimonio monumentale, con le sue manifestazioni artistiche e le sue istituzioni museali, consente al visitatore di cogliere nei suoi aspetti più significativi le caratteristiche di una Città d’arte e di spiritualità che conserva ancora i segni di un percorso di civiltà, cultura, arte, natura, devozione e prodotti artigianali ed enogastronomici unici. Il centro storico più antico, detto comunemente Castello, è un suggestivo insediamento sorto nell’Alto Medioevo in seguito alla decadenza del municipio romano di Septempeda, posto più a valle. Testimonianze della vita comunale e della signora degli Smeducci sono offerte dalla cinta muraria e dall’antica porta ancora intatta, dall’alta Torre e dal suggestivo piazzale sottostante oltre che dagli esigui resti del palazzo Consolare, della fonte delle sette cannelle, dai fasti religiosi che rimandano al Duomo vecchio, dallo splendido Chiostro del Castello". Tra i monumenti richiamati nella candidatura pure l’Antico Episcopio, i tanti conventi e monasteri, l’incantevole piazza Del Popolo, le tante chiese che circondano il cuore dell’attuale città insieme alla ricchissima pinacoteca e a un territorio costellato di ben 12 castelli ancora forieri di fascino.

15/06/2021 14:13
Civitanova, Sgarbi presenta "la solitudine delle cose", mostra di Massimo Listri (FOTO)

Civitanova, Sgarbi presenta "la solitudine delle cose", mostra di Massimo Listri (FOTO)

Alla conferenza stampa che si è tenuta, ieri, al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta è stata presentata la mostra "La solitudine delle cose", ideata dal professor Vittorio Sgarbi in collaborazione con i Teatri di Civitanova sull'artista Massimo Listri, che si terrà dal 26 giugno al 30 settembre nello spazio multimediale della chiesa di San Francesco.  In esposizione 20 scatti del fotografo Massimo Listri che mostrano luoghi in abbandono, parti nascoste di posti meravigliosi.  Hanno presenziato il sindaco Fabrizio Ciarapica, Vittorio Sgarbi e il professor Stefano Papetti.  Sindaco Ciarapica: "Dopo un anno e mezzo molto difficile, dobbiamo ripartire. Abbiamo voluto ripartire dalla cultura chiamando il piu grande critico d'arte italiano che è Vittorio Sgarbi. E' una mostra che farà parlare molto di sè, che abbiamo voluto perchè volevamo qualcosa di moderno e innovativo, come Civitanova che è dinamica; ma che raccontasse qualcosa di antico,  perchè non è solo la città moderna che conosciamo ma è anche molto attenta alla cultura, lo dimostra non solo questa mostra ma altre iniziative che avremo quest'anno. Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale che la città ha, ecco perchè abbiamo voluto che Vittorio Sgarbi inaugurasse la mostra che ci sarà tra qualche giorno". Vittorio Sgarbi espone il tema principale della mostra: "Listri aveva questa euforia di immagini meravigliose, dense di particolari, dettagli. Listri si è sempre più espanso, ha cominciato a fare il fotografo d'arte, con qualche competizione con altri molto bravi che hanno seguito l'idea dell'opera d'arte per se stessa, quindi ha cominciato ad essere un artista, partendo dalla documentazione della meraviglia del mondo, meraviglia del mondo potrebbe essere il titolo di un libro di Listri. Nei suoi percorsi si è a volte trovato davanti a spazi desolati e ha fotografato anche quello. Quelle immagine perfette, hanno come una declinazione più intima, domestica e solitaria che di per sè ha odore di poesia. Un altro titolo è capriccio, perchè lui è andato lì per fotografare la parte ufficiale e già che c'era ha fatto qualche scatto a una parte disadorna. Capriccio perchè non gli è stata richiesta, non documenta niente ma lui l'ha individuato. E' venuto fuori qualcosa che ha un poesia in sè stessa, fare una fotografia con grande centralità e per esempio in alcuni luoghi rappresentano la desolazione. Scopre il segreto dell'abbandono, perchè l'abbandono ha in se qualcosa di poetico. Il 26 immagino che avrete emozioni grandi di fronte a questi enormi pannelli fotografici e spero che la mostra abbia il successo che merita". Il professor Papetti conclude: "Non posso che ricordare quanto Civitanova sia avanti nella scelta delle mostre, indubbiamente la selezione di foto di Listri rappresenta una dimensione inedita di questo grande fotografo, ma anche nel passato Civitanova ha proposto mostre su temi che soltanto dopo gli altri hanno scoperto: qui si sono tenute le prime mostre dedicate alle donne della pittura, qui si è tenuta la bellissima mostra di Tullio Crali. Quando mi hanno detto che ci sarebbe stata una mostra sulle foto di Listri non avevo visto le immagini e avevo pensato a un'altra tipologia di foto e avevo preparato un testo, poi mi sono arrivate le foto e ovviamente quel testo è stato accantonato e ho fatto qualcosa di diverso. Sono mille quindi le ragioni per venire a Civitanova, è all'avanguardia perchè a Civitanova si vede prima di altrove quello che conta per la cultura, quindi siamo sicuri che questa mostra girerà per il mondo e arriverà chi sa dove. ma è partita da San Francesco a Civitanova". Una volta conclusa la conferenza il professor Sgarbi ha ricevuto in dono una bottiglia di vino dalla direttrice Bruni e ha visitato le chiese di San Francesco e San Paolo a Civitanova Alta. (Foto di Lucia Montecchiari)   

15/06/2021 09:00
Macerata, oltre mille spettatori allo Sferisterio: la Giunta regionale approva la deroga

Macerata, oltre mille spettatori allo Sferisterio: la Giunta regionale approva la deroga

Lo Sferisterio potrà ampliare la capienza massima di spettatori. Lo ha deciso oggi la giunta regionale con una deliberazione proposta dall’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini, con la quale si autorizza ad estendere il numero di spettatori il Comune di Macerata che aveva richiesto una deroga in tal senso lo scorso 26 maggio. “È una risposta concreta ad una legittima esigenza – spiega l’assessore Latini – sulla quale abbiamo lavorato in sinergia con il sottosegretario alla Cultura, Borgonzoni e con il territorio: Università, Comune, Sovrintendente dello Sferisterio, Area vasta 3, per arrivare all’elaborazione di un documento che garantisca tutti gli aspetti, dalla sicurezza alla massima fruizione degli spettacoli che si svolgeranno nell’Arena".  La delibera approvata tiene conto delle linee guida per lo spettacolo dal vivo e il cinema che sono state approvate con ordinanza del ministro della Salute dello scorso 29 maggio e che consente proprio alle Regioni, sentite l’Azienda Sanitaria locale, di derogare al numero massimo di spettatori. Come è noto, in base alla legislazione ad oggi vigente (DL 22 aprile 2021, n.52) è consentita la riapertura delle attività di spettacolo in zona gialla a “condizione che sia rispettata la distanza di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero degli spettatori non può comunque essere superiore a 1000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi per ogni singola sala”.  Tuttavia, in zona gialla, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica e delle caratteristiche dei siti e degli eventi all’aperto, può essere stabilito un diverso numero massimo di spettatori, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico scientifico, con linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. In particolare, la deroga è stata adottata sulla base del parere espresso dall’Area Vasta 3 che, a seguito di sopralluogo presso l’Arena Sferisterio, ha autorizzato l’ampliamento dei posti. Il parere dell’Azienda sanitaria ha una validità temporanea perché è legato alla situazione attuale sia sotto il profilo sanitario-epidemiologico che normativo e quindi in futuro potrebbe variare.  

14/06/2021 18:19
"Monte San Giusto al tramonto": come scoprire il borgo grazie ai tour guidati

"Monte San Giusto al tramonto": come scoprire il borgo grazie ai tour guidati

La collaborazione fra il Comune di Monte San Giusto e Federagit (Federazione Guide Turistiche, accompagnatori e interpreti) prosegue anche per l’estate 2021 con “Monte San Giusto al tramonto” un programma di 4 tour guidati nel centro storico e non solo. Il primo appuntamento è previsto per sabato 26 giugno per proseguire, domenica 4 luglio, sabato 24 luglio e domenica 8 agosto. Si tratterà di veri e propri “walkingtour” che comprenderanno sempre la visita alla Crocifissione di Lorenzo Lotto alternata, in un primo caso, con il giro del centro storico, osservando i palazzi nobiliari, le porte di accesso e il Museo di Palazzo Bonafede. Una seconda opzione, invece, comprende la visita alla Chiesa di Santa Maria della Purità che si trova di poco fuori dalle mura del paese che contiene anch’essa importanti opere d’arte fra cui una pala d’altare di Domenico Malpiedi recentemente restaurata. Inoltre, quest’anno, il giro si completa con un aperitivo finale incluso nel prezzo. "Abbiamo così voluto coinvolgere alcune delle attività commerciali del paese che ringraziamo per aver dato la disponibilità per questa iniziativa - ha sottolineato il vicesindaco Gigliola Bordoni -. Sulla scia dell’esperienza dello scorso anno, contiamo di avere una buona adesione di visitatori curiosi di passare un pomeriggio diverso, in compagnia delle Guide Turistiche delle Marche, alla scoperta del nostro borgo rinascimentale e di alcuni tesori artistici meno conosciuti". “Le Guide Turistiche Delle Marche associate Fedaragit sono felici di poter rinnovare la collaborazione con il comune di Monte San Giusto anche per l'estate 2021” ha commentato Daniela Perroni “Crediamo importante fare conoscere le piccole realtà del territorio maceratese che sono dei veri scrigni di bellezza”.  

13/06/2021 12:24
Controra 2021, ecco gli eventi gratuiti: Colapesce e Dimartino omaggiano Battiato, tutti gli ospiti

Controra 2021, ecco gli eventi gratuiti: Colapesce e Dimartino omaggiano Battiato, tutti gli ospiti

Musicultura scalda i motori per le serate finali del 18 e 19 giugno allo Sferisterio con l’apertura del ricco cartellone degli eventi della Controra che animeranno il centro storico di Macerata nella settimana del Festival dal prossimo lunedì 14 giugno, seguiti dallo storico media partner Rai Radio1. Concerti, recital, incontri, dibattiti, reading, tutti ad ingresso libero, che al ritmo di tre, quattro al giorno si propongono di incuriosire ed intrigare un ampio pubblico di appassionati che vogliono divertirsi ed approfondire le tematiche proposte. Aprirà la Controra 2021 lunedì 14 giugno il concerto di Beatrice Antolini  alle ore 21 in Piazza Vittorio Veneto. Beatrice Antolini proporrà un grande live a Macerata accompagnata da  Donald Renda (batteria) e Andrea Torresani (basso). Compositrice, polistrumentista, produttrice, cantante e performer con sei album in attivo e tante collaborazioni con vari artisti, Beatrice Antolini sperimenta e attraversa i generi musicali con un suono internazionale. Martedì 15 giugno, alle ore 18.00, nel Cortile del Palazzo Comunale incontro con la poetessa Maria Grazia Calandrone, vincitrice di numerosi premi per la poesia, introdotta da Ennio Cavalli. Alle 18.45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi Lorella Cuccarini sarà la protagonista di “Le parole che non ti ho detto”, un format di Vincenzo Galluzzo. Attrice e conduttrice televisiva, ballerina e cantante, Lorella Cuccarini racconterà i retroscena della sua felicissima carriera al pubblico della Controra. Alle ore 21 in Piazza Vittorio Veneto  sarà John Vignola di Rai Radio1 a presentare “A tu per tu con Colapesce-Dimartino - La meravigliosa leggerezza di essere Franco Battiato". Di ritorno dal successo sanremese, i due cantautori siciliani parleranno di Franco Battiato, il Maestro che più ha segnato la produzione artistica della nuova generazione di cantautori siciliani. Mercoledì 16 giugno alle ore 18 nel Cortile del Palazzo Comunale omaggio a Fred Buscaglione nell’anniversario dei 100 anni dalla sua nascita “Fred Buscaglione e Leo Chiosso, tra swing e noir”  con lo scrittore Enrico Pandiani e Valerio Calzolaio, condotto da Marco Maestri. Alle 18.30 nel Cortile di Palazzo Conventati la giornalista e conduttrice tv Benedetta Rinaldi, volto simbolo delle fortunate trasmissioni “Uno Mattina” ed  “Elisir”, sarà la protagonista di “Le parole che non ti ho detto”, format di Vincenzo Galluzzo. Alle 18.45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi l’amato artista e conduttore delle serate finali di Musicultura Enrico Ruggeri incontrerà il pubblico per un emozionante viaggio a ritroso nel tempo “Il vento del ’68: gioventù politica, musica, amori”. Alle ore 21 in Piazza Vittorio Veneto tra gli appuntamenti più attesi della settimana il concerto degli 8 vincitori di Musicultura 2021, con Brugnano, Caravaggio, Ciao sono Vale, Elasi, Lorenzo Lepore, Luk, Mille, The Jab. Giovedì 17 giugno si parte alle ore 18 al Giro Lab di Piazza Mazzini con l’incontro con l’autore e giornalista vincitore di numerosi riconoscimenti Mauro Covacich. Un'autobiografia atletica che attraversa i suoi romanzi, la vita personale, le storie di campioni leggendari, per esplorare le ragioni di una passione inarrestabile: la corsa. Sempre alle ore 18 nel Cortile del Palazzo Comunale il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato ripercorrerà la storia, i versi e le canzoni di Bruno Lauzi con il critico musicale Stefano Bonagura, accompagnati dalle note di Alessandra Rogante (voce), Casta (chitarra) e dalle letture di Piero Piccioni. Alle 18.45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi saranno Boosta, Max Casacci, Ninja e Vicio dei Subsonica in compagnia di John Vignola a raccontare i loro primi 25 anni di storia al pubblico della Controra. La sera alle ore 21 in Piazza Vittorio Veneto, l’appuntamento è con la meravigliosa voce di Antonella Ruggiero in concerto, accompagnata da Livio Lamonea (chitarra), Lino Pariota (tastiere), Francesco Puglisi (basso) e Claudio Romano (batteria). Venerdì 18 giugno alle ore 18.30 nel Cortile di Palazzo Conventati gli incontri in programma sono con Sergio Cerruti e Gianmaria Coccoluto, in ricordo del padre Claudio Coccoluto, il grande DJ scomparso nel marzo scorso e alle 18.45, nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi, con l’amata  attrice, cantante e conduttrice televisiva Maurisa Laurito.  Sabato 19 giugno  alle 12 al Giro Lab di Piazza Mazzini la parola ai vincitori di Musicultura 2021 in lizza per il Premio Banca Macerata di 20 mila euro: progetti e speranze dei quattro vincitori del concorso con Marcella Sullo, Duccio Pasqua, John Vignola di Rai Radio 1. Alle 18.30 nel Cortile di Palazzo Conventati “L’Inno svelato”, chiacchierata briosa su “Il Canto degli Italiani” di Michele D’Andrea e alle 18.45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi l’appuntamento assolutamente da non perdere  è con Irene Grandi, “A tu per tu” con John Vignola.  L’ingresso agli  appuntamenti della Controra sarà come sempre libero, fino ad esaurimento dei posti. È necessaria la prenotazione obbligatoria solo per gli eventi di Piazza Vittorio Veneto, su www.musicultura.it .  Tutti gli eventi in programma si svolgeranno nel rispetto delle normative a contenimento di Covid-19. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno al chiuso. Il programma completo della Controra 2021 e disponibile su www.musicultura.it; per informazioni 071.7574320  

07/06/2021 16:10
Recanati entra nel progetto "Omnia for Italy": è una delle mete consigliate per il 'pellegrino 2.0'

Recanati entra nel progetto "Omnia for Italy": è una delle mete consigliate per il 'pellegrino 2.0'

Il circuito museale “Infinito Recanati” entra a far parte della nuova iniziativa digitale di Opera Romana Pellegrinaggi che permette di prenotare e acquistare biglietti per oltre 70 proposte in 12 Regioni italiane, in 45 località diverse. Si chiama www.omniaforitaly.org il nuovo progetto dell’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp), presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, nel Palazzo Apostolico Lateranense. L’obiettivo è proporre una vetrina web, tramite la quale il “pellegrino 2.0”, straniero o italiano, possa scoprire e prenotare diverse esperienze del patrimonio culturale, religioso e artistico dell’Italia cristiana. Omnia for Italy, infatti nasce dall’esperienza digitale di Omnia Vatican&Rome durante i primi mesi della pandemia e sfrutta appieno le risorse della piattaforma dell’Orp. Il progetto nasce e si sviluppa in collaborazione con alcune realtà che gestiscono musei e beni culturali in 12 regioni e 45 comuni italiani. Ben 70 le diverse proposte in programma: dai musei alle passeggiate, dai pellegrinaggi alle visite guidate. Recanati, con un lavoro congiunto di Sistema Museo e Comune, è stata inserita a pieno titolo nel progetto con 4 proposte che interesseranno il circuito museale “Infinito Recanati”; nello specifico, sia i gruppi sia gli utenti individuali e le famiglie rientranti negli itinerari di Opera Romana Pellegrinaggi potranno godere di una riduzione per visitare i musei di Villa Colloredo Mels, Torre del Borgo, Emigrazione Marchigiana e Beniamino Gigli, oltre che ad avere una corsia preferenziale per partecipare al percorso teatralizzato “Infinito Experience”, alla visita guidata nel centro storico “Sulle orme di Giacomo Leopardi” e a una visita guidata realizzata ad hoc alle opere di Lorenzo Lotto. Un progetto che nel suo complesso potrà godere di una grande visibilità, garantita da uno dei principali tour operator a livello internazionale, e che andrà a valorizzare soprattutto realtà come Recanati, spesso fuori dai grandi circuiti turistici anche se ricche di storia e cultura. Il progetto è “molto ambizioso e impegnativo”, ammette monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, e “bisogna ricordare al turista straniero, ma anche a quello italiano, che Roma è inserita al centro di una nazione ricca di tante bellezze. La nostra speranza è anche di crescere, perché l’Italia cristiana è molto più grande di quella che presentiamo adesso. Diciamo che si tratta di un primo passo, di un esperimento. Questa è una sfida. L’Opera Romana mette a servizio l’esperienza acquisita negli anni e la sua piattaforma che ha grande visibilità, e si propone come vetrina anche per piccoli itinerari di nicchia”. “Il progetto Omnia for Italy è un’occasione importante di promozione e valorizzazione della nostra città e al tempo stesso un’opportunità di fare rete con altre realtà culturali” – afferma Rita Soccio, assessore alle Culture e Turismo del Comune di Recanati – “Siamo grati all’Opera Romana Pellegrinaggi per aver inserito Recanati e i suoi musei all’interno del suo circuito turistico. La bellezza del nostro paesaggio all’Infinito decantato da Leopardi, il bel canto di Beniamino Gigli che ha mosso i primi passi nella concattedrale di San Flaviano e le splendide opere di Lorenzo Lotto dove la spiritualità si unisce con l’intelletto, sono un’esperienza unica e irripetibile che puntano al benessere psicofisico dei pellegrini/turisti”. “Come Sistema Museo abbiamo voluto fortemente Recanati all’interno del progetto strategico Omnia for Italy, non solo per attrarre nuovi flussi turistici ma anche per provare a destagionalizzarli e ad aumentarne il tempo medio di permanenza in città” – dice Luigi Petruzzellis, responsabile del Circuito Museale Infinito Recanati – “Con questi obiettivi abbiamo proposto ad una importante istituzione come l’Opera Romana Pellegrinaggi la visita ai musei del circuito Infinito Recanati, oltre ad alcune esperienze già disponibili su myrecanati.it e a una nuova visita guidata alle opere di Lorenzo Lotto che sarà incentrata sul rapporto tra arte e fede, e che vediamo particolarmente adatta ad un artista che rappresenta una delle sensibilità religiose più toccanti della storia dell’arte. Durante questi mesi di chiusura obbligata abbiamo svolto un importante lavoro di rete con vari soggetti, tra cui mi preme citare l’Associazione degli Operatori Turistici cittadina, e di promozione della città di Recanati tramite i social e tramite il sito myrecanati.it; un lavoro costante, spesso svolto sottotraccia, e del quale oggi siamo felici di presentare questo significativo step”.

06/06/2021 15:17
Civitanova, taglio del nastro per "Un secolo d'Azzurro" alla Palazzina sud del Lido Cluana

Civitanova, taglio del nastro per "Un secolo d'Azzurro" alla Palazzina sud del Lido Cluana

Si è svolto il pomeriggio del 31 maggio, presso la Palazzina sud del Lido Cluana, il taglio del nastro di “Un secolo d’azzurro”, mostra che racchiude la storia della nostra Nazionale di calcio, organizzata dalla Reschini Eventi con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche. La collezione tratta la nascita e lo sviluppo del calcio italiano con l’esposizione di oltre 500 cimeli storici ed originali, quali giornali e materiale cartaceo, documenti ufficiali, magliette, palloni, scarpini, riproduzioni della Coppa Rimet e della Coppa del Mondo. La mostra si terrà tutti i giorni dal 1° giugno fino al 4 luglio con orari 9,30- 12,30 e 16,30-20,30.Il costo del biglietto di ingresso sarà di due euro.Il taglio del nastro è stato preceduto da una breve conferenza stampa a cui hanno partecipato il Sindaco Fabrizio Ciarapica, l’Europarlamentare Matteo Adinolfi, il giornalista scrittore Mauro Grimaldi, il Presidente del Comitato Marche della F.I.G.C Ivo Panichi, Giuseppe Reschini della Reschini Eventi società organizzatrice della mostra, ed il giornalista Fabio Benvenuti che ha coordinato gli interventi.“Ringrazio tutti gli intervenuti per la partecipazione – ha dichiarato il Sindaco Ciarapica – Abbiamo accolto favorevolmente la proposta di allestire “Un secolo d’azzurro” che costituirà l’evento di lancio per una veloce ed auspicata ripartenza dopo il periodo buio legato alla pandemia. La coincidenza vuole che la mostra sarà concomitante agli Europei. Un motivo in più per andarla a visitare coniugando la gloriosa storia della nostra nazionale all’evento calcistico in corso. Altra coincidenza vuole che il nostro allenatore Roberto Mancini, marchigiano doc e testimonial della nostra regione, guiderà i nostri Azzurri agli Europei. Speriamo che questa serie di coincidenze possano essere di buon auspicio per la vittoria dei Campionati Europei, che abbiamo conquistato una volta sola a Roma nel lontano 1968. “Un secolo d’Azzurro” raccoglierà l’interesse di tanti appassionati che giungeranno a Civitanova da territori limitrofi per vedere una esposizione unica nel suo genere”. “Il mio auspicio – ha dichiarato Ivo Panichi – è che si torni a settembre in un clima di normalità che consenta la ripresa di tutto il calcio giovanile e dilettantistico. Mi fa piacere che nella settimana scorsa, nella nostra regione, più di trecento squadre delle giovanili abbiano ripreso l’attività calcistica dopo questo lungo e brutto periodo legato al Covid”. “Come è intenzione di Grimaldi – ha dichiarato Matteo Adinolfi – la mostra dovrebbe essere portata nelle scuole per evidenziare l’importanza dello sport e della pratica sportiva. E’ auspicabile che i bambini comincino a giocare prestissimo per imparare la cultura sportiva, il valore dello sport soprattutto quello di squadra. Per questo è altrettanto auspicabile che si impieghino i migliori allenatori nelle scuole calcio per i più piccoli”.  

01/06/2021 12:25
Recanati si apre agli artisti di strada: saranno sei le postazioni in tutto il centro storico

Recanati si apre agli artisti di strada: saranno sei le postazioni in tutto il centro storico

Anche Recanati ha le sue “Linee guida per l’espletamento delle arti di strada nel territorio comunale”. Di fresca approvazione la delibera comunale che permetterà agli artisti, anche a Recanati, di esibirsi liberamente, secondo norme specifiche e nel rispetto dei cittadini e della città. Sei le postazioni in tutto il centro storico, in cui ogni artista o compagnia potrà esibirsi a seguito di una prenotazione online sulla pagina apposita del sito www.comune.recanati.mc.it . Un risultato ottenuto dopo due anni di collaborazione tra l’Assessorato alle Culture, la Polizia Municipale, l’Ufficio Tecnico e l’Associazione di promozione sociale Whats Art, sensibile all’argomento, visto che dalla sua fondazione cerca di tutelare le arti “in strada”. Tante ormai le città europee e italiane che hanno introdotto un regolamento per permettere agli artisti di portare le loro performances ad un pubblico sempre più vasto. Attività che tra l’altro contribuisce al processo di valorizzazione e rigenerazione urbana che tutti i comuni stanno portando avanti in vario modo. Ed era proprio questo elemento a mancare a Recanati, dove già dal 2016 si svolge il Recanati Art Festival, una delle rassegne di arti performative più importanti del territorio. Ed è stata proprio l’associazione promotrice Whats Art a dare l’input, accolto poi positivamente e in modo proficuo dall’Amministrazione comunale. Ovviamente rispetto al passato, tutto il mondo dell’arte ha dovuto fare i conti con il covid, con nuovi stili di vita e nuove modalità di espressione. E così anche il nuovo regolamento risente di tutte le norme anti-contagio, che di sicuro sono limitative rispetto alla proverbiale libertà dell’Arte, ma che invece è importante rispettare con grande senso di responsabilità non solo per evitare la diffusione del virus ma anche per far si che gli artisti possano continuare ad esibirsi e progredire nel loro progetto artistico. Così l’Assessore alle Culture, Rita Soccio: “Questo documento è il risultato di un bel gioco di squadra che ha visto lavorare insieme Comune e associazione Whats Art per un obiettivo comune di promozione delle arti itineranti. Portare gli artisti di strada nella nostra città in modo regolamentato e ordinato può rappresentare non solo un momento formativo ma anche un modo per vivacizzare il centro storico per tutto l'arco dell'anno. Ringrazio per il prezioso aiuto oltre l'associazione Whats Art anche la Polizia Municipale e l'Ufficio Tecnico” “La nostra visione rimane sulla libertà di espressione, ma crediamo che in questo momento storico, sociale e culturale per ottenere dei risultati si debba mediare. Siamo sicuri che questa nuova regolamentazione va nella direzione giusta, in un concetto più ampio di rigenerazione urbana” sottolinea Gian Luigi Mandolini presidente di Whats Art. A coronamento di questo importante traguardo, in occasione della Festa della Musica, nel cui circuito Recanati entra a far parte per la prima volta, sabato 19 giugno dalle ore 18.00, Whats Art propone “Rigenerazione urbana. Spettacoli di circo, teatro e musica” in tre degli spazi individuati dalla normativa: in Piazza G. Leopardi il gruppo bolognese Spacca il Silenzio farà partire il suo progetto docufilm sull’arte di strada; Piazzale Giordani ospiterà in anteprima la performance di una giovane compagnia di circo contemporaneo; a Piazzale Morotti andrà in scena lo spettacolo musicale di Diego Mercuri feat Mattia Buona Ventura De Minicis.

31/05/2021 19:30
Mogliano, sensazionale scoperta artistica: dietro la tela d'altare spunta un gruppo scultoreo

Mogliano, sensazionale scoperta artistica: dietro la tela d'altare spunta un gruppo scultoreo

Una sensazionale, quanto inaspettata, scoperta artistica è avvenuta a Mogliano.  Durante un sopralluogo per gli imminenti lavori di restauro del complesso monumentale di S. Colomba, rimuovendo una tela da un altare, si è scoperto un gruppo scultoreo fino ad oggi sconosciuto. Si tratta di un altorilievo in stucco policromo raffigurante tre santi: Antonio Abate, Antonio di Padova e Giacomo della Marca. L’opera, in discreto stato conservativo, è riconducibile alla fine del secolo XVI o agli inizi del seguente. "Ci auguriamo di studiarla quanto prima e farvi conoscere più dettagli nell’attesa di poterla ammirare, presto, dal vivo" ha commentato il sindaco di Mogliano, Cecilia Cesetti.

30/05/2021 21:34
Recanati, nel segno di  Joseph Beuys: taglio del nastro per la mostra "Arte per il bene comune”

Recanati, nel segno di Joseph Beuys: taglio del nastro per la mostra "Arte per il bene comune”

Inaugurata la mostra  “Arte per il Bene Comune”, nel segno di  Joseph Beuys, fortemente voluta e promossa a beneficio di Dematepa, associazione di medici volontari presieduta dal Dott. Fabio Corvatta (che svolge attività di telemedicina) dalla Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, da Domenico Guzzini, accomunati dalla volontà di intervenire per aiutare il territorio in un momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza post Covid. Il progetto è stato sostenuto da: Confindustria Macerata, Il Comune di Recanati, l’Assessore alla Cultura Rita Soccio, il Museo Villa Colloredo Mels di Recanati e l’Associazione Paesaggio dell’Eccellenza. Responsabili culturali dell’evento sono Giorgio D’Orazio, Curatore e Direttore de Il Luogo della Natura in Bolognano e Lucrezia De Domizio Durini, studiosa e militante del pensiero Beuysiano. Pittori, Scultori, Galleristi, Collezionisti nazionali e non, hanno risposto all’appello di questa straordinaria gara di beneficenza donando le loro opere. Il taglio del nastro è avvenuto in ottemperanza della normativa per il Covid con solo poche persone in presenza. È una mostra importante da visitare e che rispecchia e rispetta i concetti fondamentali del Maestro tedesco Joseph Beuys: La collaborazione libera e solidale, Il rispetto dell’uomo e della nostra MadreNatura. L’Unità nelle Diversità. L’esposizione è nello spazio della Galleria Civica Guzzini a Recanati (via Cesare Battisti 34) e sarà visitabile tramite prenotazione che sarà possibile effettuare già da lunedì 31 maggio chiamando il numero 0717587217 Ufficio Cultura Comune di Recanati.  

30/05/2021 13:28
"Un nuovo salotto per salvare le opere del sisma": inaugurato il polo museale di Camerino

"Un nuovo salotto per salvare le opere del sisma": inaugurato il polo museale di Camerino

Il nuovo polo museale Venanzina Pennesi di Camerino ha spalancato le sue porte oggi pomeriggio, scoprendo i tesori che custodirà e saranno in mostra per tutta l’estate. Un nuovo allestimento che ha trasformato quello che era un deposito in un vero e proprio salotto in cui ospitare una parte delle opere delle collezioni civiche e diocesane salvate dal sisma del 2016. La Madonna di Giovanni Boccati, La conversione di San Paolo del Baciccio, le sculture contemporanee di Bartoccini sono solo alcune delle opere di cui il visitatore potrà tornare a godere in tutto il loro splendore. Un vasto progetto di rinnovamento volto a rendere l’edificio Venanzina Pennesi uno spazio più accogliente, consentendo a tutti di muoversi con facilità in funzione dei propri interessi e delle proprie esigenze.  “Sarà un’estate all’insegna dell’arte – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori – L’inaugurazione di oggi è un ambizioso progetto di rinnovamento. Una trasformazione che ha preso il via oltre un anno fa e ci vedrà impegnati ancora per altre settimane con l’intento di rendere la visita del museo un’esperienza ancora più ricca, appagante e indimenticabile. Mi piace evidenziare il grande impegno che questo progetto comporta, convinti di investire sul futuro delle istituzioni culturali anche in tempi di ridotte risorse economiche e finanziarie. In questo caso specifico si tratta di un finanziamento che abbiamo ricevuto prima del Covid dalla Regione Marche, ma a causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile realizzare il tutto con tempistiche diverse”. Presenti al taglio del nastro il sindaco Sandro Sborgia, l’arcivescovo Francesco Massara, il Rettore Unicam Claudio Pettinari, l’assessore alla cultura del Comune di Camerino Giovanna Sartori  e Barbara Mastrocola, direttrice delle collezioni civiche e diocesane. Proprio quest’ultima ha detto: “È un piccolo sogno che si realizza: pensare di poter accogliere le nostre opere in uno spazio così, dopo il sisma del 2016 sembrava impensabile. Per valorizzare le proprie ricchezze devono essere al contempo valorizzati gli spazi che, ad oggi, abbiamo a disposizione. Camerino ha un patrimonio artistico meraviglioso e l’edificio Venanzina Pennesi vogliamo considerarlo non un deposito, ma uno scrigno che custodisce i gioielli delle collezioni in esposizione”. Il sindaco Sborgia ha poi sottolineato la costante e forte collaborazione con Arcidiocesi e Unicam. “Oggi più che mai – ha affermato - il museo deve diventare un luogo di relazioni. Tutto passa attraverso il prendersi cura delle nostre ricchezze e di una comunità resa più fragile dal terremoto prima e dalla pandemia poi. Ecco, mi piace rifarmi a una frase spesso detta da Carla Fracci che proprio ieri è venuta a mancare: Un paese senza cultura e arte, senza i mezzi per fare cultura e arte, è un paese che non si rinnova, negandosi così ad un futuro vero, autentico e soprattutto libero. Camerino non può e non vuole fare a meno dell’arte”. Il museo sarà aperto il giovedì ore 16 -19. Dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13; dalle 16 alle 19 (il 2 giugno sarà aperto mattina e pomeriggio).  

28/05/2021 20:23
Porto Recanati, salta il Palio di San Giovanni 2021: i 25 anni di attività saranno celebrati in un video

Porto Recanati, salta il Palio di San Giovanni 2021: i 25 anni di attività saranno celebrati in un video

Anche quest'anno, per la seconda edizione consecutiva, il Palio di San Giovanni di Porto Recanati salta per motivi legati al Covid-19. "Per organizzarlo nella consueta maniera dovevamo avere già da adesso le direttive governative in materia Covid - dice l'Assessore Angelica Sabbatini - Abbiamo però sostenuto l'iniziativa dell'Ente Palio di realizzare un progetto video contenente tutta la storia del Palio e dei suoi protagonisti nei 25 anni di attività. L'obiettivo di trasmettere alle future generazioni quanto il Palio Storico di San Giovanni rappresenta per la Città di Porto Recanati è nobile. Il video realizzato sarà utilizzato anche come omaggio istituzionale nelle varie situazioni". "Ogni anno, come Amministrazione Comunale, abbiamo sempre cercato iniziative che potevano andare incontro al sostentamento delle varie associazioni locali - aggiunge la Sabbatini – L’ultima iniziativa, della scorsa stagione, il concerto in Arena dell'Orchestra dei Fiati di Macerata i cui costi sono stati a carico del Comune ed il ricavato interamente devoluto alla Croce Azzurra locale. L'anno precedente, sempre all’Arena, il musical Notre Dame de Paris, anche qui costi a carico del Comune e incasso devoluto alla Banda Cittadina “Giuseppe Verdi” con un risultato economico di più di 4mila euro. Nel Natale 2018 abbiamo invece promosso e sovvenzionato l’iniziativa di piccoli tour in mongolfiera: l'incasso del biglietto era devoluto in favore di Porto Recanati Solidale. Questo solo per dire che nel corso degli anni abbiamo cercato sempre di aiutare le associazioni locali. Anche quest'anno in Arena è prevista una serata con lo scopo di essere vicino ad un'associazione locale, realtà che stiamo individuando in questi giorni. Il contributo deliberato in favore dell’Ente Palio è scritto a bilancio da anni ed è sempre dello stesso importo e deve essere impegnato in favore di iniziative legate al Palio Storico”

28/05/2021 17:12
Recanati, Lunaria 2021: doppio concerto di Francesco Bianconi sull'Orto del Colle dell'Infinito

Recanati, Lunaria 2021: doppio concerto di Francesco Bianconi sull'Orto del Colle dell'Infinito

Sarà Francesco Bianconi, una delle voci e delle penne più originali del cantautorato pop italiano, ad aprire l’edizione 2021 di Lunaria, la rassegna estiva ideata e diretta da Musicultura, promossa dal Comune di Recanati. Il concerto, una delle prime tappe del Forever Live Tour, si svolgerà in uno dei luoghi simbolo più amati dalla letteratura italiana, l’Orto sul Colle dell’Infinito, il prossimo 15 luglio. Per coniugare le esigenze del pubblico con le suggestioni del luogo (e con i suoi limiti di capienza) si terranno in realtà nella stessa serata due concerti, uno al tramonto, l’altro notturno. “Recanati riaccende l’estate marchigiana con uno degli artisti più amati del cantautorato italiano. Siamo entusiasti di aprire Lunaria nel prestigioso palcoscenico naturale dell’Orto del Colle dell’Infinito con Francesco Bianconi, in questa sua veste da solista. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -  Dopo i mesi difficili che abbiamo trascorso, un artista del profilo di Bianconi è indicatissimo per riannodare il filo tra palco e la platea, per ricreare quelle intense emozioni che si vivono solo nei live con il pubblico, in una cornice unica densa di poesia.” L’amato frontman dei Baustelle sarà accompagnato sul palco da un ensemble di sei musicisti e presenterà finalmente dal vivo le canzoni del suo primo progetto solista “Forever”, uscito il 16 ottobre 2020 per BMG. “Lunaria è un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati di musica popolare e d’autore, anche quest’anno sarà uno degli eventi di punta della programmazione culturale estiva, sempre nel rispetto delle normative sulla sicurezza. – ha affermato l’Assessora alle cultura Rita Soccio - Dopo un periodo di restrizioni e limitazioni la cultura e la musica di Francesco Bianconi ci aiuteranno a ritrovare un benessere psicofisico messo a dura prova dalla pandemia.”    

28/05/2021 15:01
"La strada dei sogni": presentato il nuovo libro dell'architetto Romozzi sul progetto 'Quadrilatero'

"La strada dei sogni": presentato il nuovo libro dell'architetto Romozzi sul progetto 'Quadrilatero'

Ieri, mercoledì 26 maggio, presso la sede generale della IBL Banca a Roma, alle ore 15:30, ha avuto luogo, anche in diretta Zoom, la presentazione del libro "La strada dei sogni" di Fabrizio Romozzi e Maurizio Verdenelli, edito dalla casa editrice Eurolink. Il testo ripercorre tutti i passaggi che hanno portato alla realizzazione del progetto "Quadrilatero".  Hanno presenziato, tra gli altri, Fabrizio Romozzi, architetto e autore del libro, Mario Baldassari, ideatore e artefice del progetto insieme all'architetto Romozzi, a Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova e Alessia Pupo, figlia di Ermanno Pupo, uno degli ideatori del progetto venuto a mancare nel 2016.  Introduce l'argomento il Professor Mario Baldassarri: "Vorrei dare al titolo un senso personalizzato: ero bambino nel 1954 e andavo al mare con mio padre a Civitanova Marche. Una volta decidemmo di fare una gita a Foligno, 2 adulti e 4 bambini con una Topolino, ci mettemmo 2 ore. Io osservai che due ore per andare e due per tornare per prendere un caffè a Foligno fosse troppo tempo, mio padre rispose che quando fossi diventato grande avrei costruito io una strada larga e più veloce". "Nel 2001 sono stato nominato viceministro dell'economia e, durante la campagna elettorale, posi come primo argomento la costruzione di un asse Civitanova - Foligno, una grande superstrada a 4 corsie - aggiunge Baldassarri -. L'allora giunta regionale marchigiana fu inizialmente molto contraria all'ipotesi, mi accusarono di voler favorire la provincia di Macerata e sfavorire la provincia di Ancona con l'asse Ancona - Perugia. Allora rilanciai subito chiamando il progetto Quadrilatero: è il collegamento fra il mar Adriatico e il mar Tirreno. Ma il successo del quadrilatero è solo un primo tassello. E' la strada dei sogni ma i sogni non devono finire mai, realizzato uno bisogna realizzarne altri" Molti gli interventi tecnici legati all'archeologia, alla finanza e alla politica, poi il Sindaco Ciarapica: "Mi ricordo bene il Senatore Baldassarri, all'epoca del suo mandato siamo stati in tante occasioni insieme a Civitanova e ho visto questo suo sogno diventare realtà. Il mio territorio ed in particolare la mia città sono stati i maggiori beneficiari di questo collegamento stradale che ha posto fine al dannoso isolamento delle Marche e della provincia di Macerata. Lo sviluppo dei territori passa necessariamente dai collegamenti, questa via di collegamento ha regalato alla nostra regione una seconda vita dopo anni di penalizzazioni. La Civitanova - Foligno rappresenta, sopratutto per la mia città, una grande occasione di crescita economica e sviluppo turistico. La grande capacità e l'obbiettivo mai perso di vista del bene comune del professor Baldassarri che ha lavorato incessantemente affinchè questa opera poderosa potesse avere finlamente compimento, insieme all'instancabile architetto Romozzi hanno consentito a questo progetto di realizzarsi. Non finirò mai di ringraziarli per questo." Alessia Pupo ricorda l'opera del padre: "Papà parlava della Quadrilatero con grande orgoglio e con un sorriso stampato sulle labbra, fin dall'inizio avevano voluto veicolare il messaggio che il Quadrilatero era, ed è, un grande patrimonio per le regioni di riferimento, non deve essere considerata semplicemente come un asse viario ma come un grande complesso infrastrutturale utile per il rilancio di due regioni che fin da allora erano già state colpite fortemente dal terremoto, la speranza per le nuove generazioni. Furono anche anni difficili, data la complessità dell'opera ed alcuni attacchi politici e personali; mio padre ha sempre affrontato tutto con estrema serenità e ironia, convinto della bontà dell'opera e delle ragioni del Quadrilatero". "Voglio ricordarlo con due episodi - dice Alessia -: lui teneva in studio due foto vicine, una dell'amato nipote Jacopo e una dei quattro della Quadrilatero che alzano la mano in segno di vittoria all'inaugurazione del tratto Bavareto-Colfiorito, quella strada dei sogni rappresentava il futuro per le nuove generazioni; l'altro episodio è di quando papà, che aveva già dei problemi, era voluto intervenire assolutamente all'inagurazione della 77 e della 318 nel luglio 2016 e nel raggiungere il suo posto ricevette molti applausi dalle maestranze ed i vari dirigenti che si erano voluti fare la foto con lui, in quell'occasione l'ho visto non solo sorridere ma anche con gli occhi lucidi. Quello è il profondo significato del quadrilatero: sono stati definiti anche pazzi visionari, venditori di tappeti, ma in realtà era una grandissima squadra di professionisti dalla grande umanità accompagnati dalla buona politica." Infine parla Romozzi: "Il libro narra di una storia umana e professionale. All'inzio mi venne data un interinale, l'ufficio era uno spazio vuoto che arredai con mobili dell'Iri, sembrava un arlecchino ma era molto funzionale. Il modello fu una mia intuizione, molto avanti per l'epoca, ma l'intuizione è un conto, fare la struttura ne è un altro. Le persone erano molto motivate, eravamo 68 di cui 48 solo dell'alta sorveglianza che hanno gestito due miliardi e centocinquasei milioni di euro. Quello che desidero è che questo modello venga replicato. Il libro l'ho voluto fare sopratutto per ricordare due persone importanti: l'ingegnere Pieralisi che mi ha insegnato l'ABC e mi considerava uno dei suoi direttori generali, mi riceveva il sabato dopo tutti e con lui rimanevo a pranzo; l'altro è il dottor Pupo che è stato per me come un fratello maggiore, ha sempre condiviso le mie follie; ma sopratutto lo dedico ai miei due figli, Luca e Lucia, e mia sorella Donatella." Concludiamo consigliando l'acquisto del libro, frutto di un grande sforzo che va premiato. 

27/05/2021 19:07
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