A cinque anni dalla scomparsa, al teatro Apollo di Mogliano domenica scorsa è stato ricordato Benedetto Miconi. L’evento ha avuto luogo alla presenza dell'onorevole Adriano Ciaffi, dei sindaci di Mogliano e Loro Piceno Cecilia Cesetti e Robertino Paoloni, della consorte Gaetana Lombardi, dei due fratelli, nipoti pronipoti e colleghi.
Nell’occasione è stato presentato il libro "Due paesi nel cuore. Ricordo di Benedetto Miconi", pubblicazione curata da Claudio Luchetti. Cultura intelligenza altruismo e generosità sono le doti emerse dai vari interventi mirati a tracciarne un profilo dal punto di vista umano amministrativo e scolastico.
Egli fu preside della scuola media di Loro Piceno per ben 26 anni, e ricoprì le cariche di sindaco vicesindaco e assessore di Mogliano. L'onorevole Ciaffi è intervenuto a testimoniare la profonda amicizia che univa i due personaggi, a tal punto che il senatore maceratese fu testimone di nozze al suo matrimonio.
Il sindaco Cesetti ha dato lettura di un saluto pervenuto dal primo cittadino di Mogliano Veneto (TV) ingegner Bortolato. infatti il professor Miconi, negli anni '60 nelle vesti di vicesindaco, fu tra i promotori di alcuni incontri tra i due centri uniti dallo stesso nome.
Al termine della toccante serata la consorte del professor Miconi è stata omaggiata di un bouquet floreale offerto dall'amministrazione comunale moglianese e da una targa ricordo donata dal Comune di Loro Piceno. Sono state infine distribuite copie del libro al numeroso pubblico intervenuto.
Il festival della filosofia dell’umorismo compie 10 anni e a Tolentino Biumor festeggia il decennale durante la 32esima Biennale d’arte umoristica giovedì 23 novembre. In occasione dell’anteprima dell’appuntamento che precede la premiazione, la direttrice artistica di Popsophia terrà una lectio su filosofia e umorismo, ripercorrendo i 10 anni di Biumor.
Il programma si apre nel pomeriggio al teatro Politeama alle 17.30 con il direttore artistico Evio Hermas Ercoli che farà un’introduzione alla 32esima edizione della Biennale. Una mostra record con il numero più alto di partecipanti mai pervenuto in questi dieci anni.
A seguire due incontri: quello con Michael Rocchetti, presidente della giuria di valutazione delle opere, fumettista noto con lo pseudonimo di Maicol&Mirco che presenterà il suo ultimo lavoro: “Natura Morta, una domanda a Giorgio Morandi”. Un ritratto atipico dell’artista bolognese descritto attraverso le sue “cose” e il suo laboratorio in un immaginario incontro con un “amico fragile”.
A seguire Piero Massimo Macchini porta un monologo in cui, a dispetto del titolo, non farà sicuramente “Scena Muta. Anzi, al pubblico di Biumor racconterà tutte quelle volte che ci viene da rimanere attoniti e sbalorditi di fronte alla contemporaneità. E anche quanto è ingiusto restarsene zitti. A seguire la lectio di Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia su Filosofia e umorismo con la proiezione del docu film sul decennale.
Dieci anni in cui il festival ha vestito di innovazioni culturali e irriverenza artistica le location più suggestive della città: dal castello della Rancia con i suoi spazi medievali, il cortile con gli spettacoli con musica dal vivo, l’auditorium con le lectio pop, la torre con le installazioni multimediali e le mostre di manifesti e fotografie. Fino allo spazio polivalente del teatro Politeama con conferenze, aperitivi filosofici, spazi espositivi interattivi.
Fino al rinnovato teatro Vaccaj, inaugurato proprio da Biumor dopo i lunghi anni della chiusura con spettacoli di musica e filosofia che hanno attivato migliaia di persone da tutte le regioni d’Italia. Nato dalla suggestione di rispondere alla domanda: “Cosa significa ridere?”, Biumor in questi anni ha ricercato le risposte nell’analisi della contemporaneità e nei fenomeni culturali di massa, interpretando i nuovi linguaggi della comicità.
Dimmi come ridi e ti dirò chi sei: l’umorismo racconta la società che cambia e per ripercorrere questo decennio, come è nello stile di Popsophia, verrà presentato un video racconto curato dal regista Riccardo Minnucci che mostrerà i tanti ospiti e relatori: da Giulio Giorello a Umberto Curi, da Monia Andreani ai comici come Valerio Lundini, Piero Massimo Macchini, artisti come Luca Boschi e Maurizio Galimberti, giornalisti come Angela Azzaro ed Enrico Ghezzi, scrittrici come Licia Troisi ed Eleonora Caruso e infine gli interpreti di nuovi fenomeni della comicità sul web, dal collettivo The Pills alla pagina Lercio fino al nostro Degrado postmezzadrile. Le tante voci che hanno contribuito alla riflessione sull’arte della risata amara e malinconica.
“Umorismo e filosofia hanno lo stesso scopo: gettare un’ombra di diffidenza sulle ovvietà del senso comune, sulle premesse ideologiche, sui pregiudizi culturali – sottolinea la direttrice artistica Lucrezia Ercoli - Mentre fanno crollare queste certezze, aprono nuove possibilità di risemantizzazione, nuovi punti di vista, nuovi sguardi sul mondo. Il filosofo che ha imparato a ridere è in grado di inventare modi alternativi e nuovi di pensare il presente. Fare umorismo è un modo per imparare a “filosofare” e fare filosofia è un modo per imparare a “ridere”: imparare ad avere il distacco necessario per non prendere nulla troppo sul serio e per non cedere all’arroganza della verità assoluta”.
Col patrocinio del Comune di Macerata, sabato 25 e domenica 26 novembre, al Teatro "Don Bosco" di Macerata alle 21, con ingresso libero, si terranno le serate finali della diciassettesima edizione di Homeless Fest, concorso musicale per artisti emergenti organizzato dall’Associazione Homeless.
"Ancora una volta in primo piano il protagonismo musicale giovanile dell’Homeless Fest, divenuto ormai per Macerata una tradizione consolidata - commenta l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli -. C’è attesa per le performance live che si disputeranno nel fine settimana nelle quali, sono certo i giovani musicisti esprimeranno il meglio della loro creatività. Non mi rimane che fare un grande in bocca al lupo a tutti".
Le finali giungono a conclusione di un percorso ad eliminazione in quattro tappe - a seguito del record di iscrizioni registrato quest’anno - svoltosi tra ottobre e novembre. Tutti gli artisti in gara hanno avuto la possibilità di esibirsi dal vivo sui palchi allestiti dall’associazione in alcuni dei teatri più suggestivi delle Marche, come il Teatro “Delle Logge” di Montecosaro il 21 ottobre, il Teatro Comunale di Petriolo il 28 e 29 ottobre, e il Teatro “Apollo” di Mogliano l’11 novembre.
Domenica 26 novembre al Teatro “Don Bosco” di Macerata sarà proclamato il vincitore dell’edizione 2023 al cospetto di una giuria di qualità di rilevanza nazionale. Confermate le presenze dello storico presidente di giuria Gianluca Polverari, direttore artistico di Radio Città Aperta, Roma, di Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti, La Tempesta DIschi) e di Alberto Albi Cazzola (Lo Stato Sociale).
Si contenderanno il titolo cinque degli otto semi-finalisti in gara sabato 25 novembre: Alessandra Bacaloni, Barry e i Karamazov, DegeneRadio, Eazy Chills, Francesco Pecs, SenzaVolto, Telecomando e The Sick Orange.
Graditi ospiti della serata finale saranno il cantautore abruzzese Fredd0 che aprirà la serata con un suo live set, e la band marchigiana Maison Dieu che la chiuderà allo stesso modo, rispettivamente primo e secondi classificati della passata edizione del concorso. In entrambe le serate lo sponsor Distilleria Varnelli allestirà un punto di degustazione del suoi prodotti nel foyer del teatro.
Cesare Bocci affiancato dall'Orchestra Saverio Mercadante apre sabato 25 novembre, con "Lucio Battisti. Emozioni!", la stagione del Teatro Velluti di Corridonia proposta da Comune e Amat, con il contributo di MiC e Regione Marche.
Quello di Bocci è un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. L’apporto che Battisti ha saputo dare alla canzone italiana in anni in cui il nostro Paese si riscopriva e affrontava periodi alquanto delicati è stato davvero eccezionale.
La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi.
Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura. Cesare Bocci ci racconta questa storia affiancato dalle raffinate citazioni musicali dell'Orchestra Saverio Mercadante.
I biglietti per i singoli spettacoli, posto unico numerato 20 euro con riduzione a 15 euro – si possono acquistare in tutti i punti vendita AMAT/Vivaticket, su vivaticket.com e a teatro il giorno di spettacolo dalle 18.
Inaugurata sabato mattina la mostra personale di Riccardo Garbuglia presso il Cag di Corridonia "ex mercato coperto", alla presenza del presidente dell’Ordine degli Architetti di Macerata Vittorio Lanciani e dell’assessore alla cultura del comune di Corridonia Massimo Cesca.
L’esposizione è stata prevista come parte integrante del programma predisposto dall’Ordine provinciale degli Architetti di Macerata nell’ambito dei festeggiamenti per i 100 anni dall’istituzione della figura dell’Architetto in Italia e dei 40 anni della fondazione dello stesso Ordine provinciale.
I tanti professionisti presenti e il numeroso pubblico intervenuto nel corso della giornata sono rimasti incantati dalle opere esposte, tutte di grande impatto rievocativo ed emozionale, ispirate dai vari brani dell’Infinito di Leopardi.
Molti dei presenti conoscevano l’architetto Garbuglia per la sua attività professionale e come uomo di grande cultura, ma non da tutti conosciuto per le sue straordinarie doti artistiche, pienamente emerse nelle opere esposte.
La mattinata era iniziata con una visita degli architetti presso la mostra De Minicis a Petriolo e a seguire la visita guidata alla straordinaria mostra del Maestro Silvio Craia a Corridonia.
"Come amministrazione siamo orgogliosi di aver collaborato con l’Ordine degli Architetti di Macerata per l’organizzazione di questo prestigioso evento che ha portato in città tanti affermati professionisti e di aver permesso a tante persone di ammirare le opere di un grande artista come l’architetto Riccardo Garbuglia - ha sottolineato l'assessore alla cultura Massimo Cesca -. Un ringraziamento particolare agli operai e dipendenti comunali per la preziosa collaborazione e all’architetto Bruno Illuminati per l’instancabile dedizione nell’organizzare una giornata molto intensa ma incredibilmente interessante". La mostra sarà visitabile dal 18 al 23 novembre dalle 10:00 alle 12:00 e nel pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00.
Una folla di circa 1000 persone ha accolto, ieri sera, il filosofo Umberto Galimberti a Matelica. L’appuntamento con il format “Nutrire il talento”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Matelica e dall’associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV della presidente Cristina Marcucci, in collaborazione con Roberta Cesaroni e Agnese Testadiferro di “Medicina per Me” e il sostegno di Cna Macerata, ha riscosso un grandissimo successo, per certi versi inaspettato, in quanto inizialmente addirittura l’evento doveva tenersi nel meno capiente teatro Piermarini.
Fin da subito le tante prenotazioni arrivate hanno fatto riflettere gli organizzatori che hanno deciso di spostare l’evento al palazzetto di via Borgo Nazario Sauro. Il successo arriva dopo il buon riscontro dello scorso 21 settembre al teatro Piermarini con il biologo molecolare e musicista Emiliano Toso, affiancato dalla psicologa Roberta Cesaroni. Anche questa volta sul palco c’era la dottoressa Cesaroni, che ha presentato e dialogato a fondo con il professor Galimberti.
L’intervento ha preso spunto dal suo libro "L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani", non a caso il titolo della serata era proprio: “Adolescenti: uno tsunami di emozioni”. Si è parlato anche dell’autore matelicese Libero Bigiaretti, al quale sono dedicate le Giornate Bigiarettiane nel cui cartellone di iniziative rientra anche l’evento di ieri sera con Galimberti.
Ad aprire e chiudere la serata ci ha pensato il violinista Marco Santini, che con la sua musica ha ammaliato i tanti presenti. Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale matelicese, in particolar modo per l’assessore alla Cultura Giovanni Ciccardini, che ha fortemente voluto questo evento.
«Inizialmente si era pensato di incontrarci nel nostro teatro, ma l'interesse registrato ci ha spinto ad optare la soluzione palazzetto, privilegiando la partecipazione alla location – ha fatto sapere Ciccardini -. Penso di non essere smentito nel ritenere che nella nostra città questo evento è storicamente uno degli eventi culturali con maggiore affluenza. Ricordo che nell’ambito delle Giornate Bigiarettiane avremo altri incontri culturali: nella prima settimana di gennaio la presentazione della riedizione, curata dalla prof.ssa Carla Carotenuto con ristampa offerta dall’Halley Informatica, del libro di Libero Bigiaretti “I figli”. Mentre la giornata del 26 gennaio sarà dedicata ai giovani, al loro rapporto con la scuola e con gli adulti, con il professor Enrico Galiano».
L’amore femminile nel melodramma del 1800 al centro del nuovo appuntamento del ciclo di lezioni della 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale evento curato dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. A seguire la lectio, il professor Vincenzo Ruggiero.
L’incontro è in programma martedì 21 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero). Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
L'Enrico Pieranunzi European Trio, tra le formazioni stellari del jazz europeo, con il batterista francese André Ceccarelli e il contrabbassista danese Thomas Fonnesbaek accanto al sommo pianista, si esibità sabato sera alle 21 a Macerata, Teatro Lauro Rossi in un concerto a ingresso gratuito.
Il concerto chiude l’innovativo workshop organizzato a Fermo in questi giorni dal Centro Interuniversitario per la Ricerca Musicologica, Ceirm, diretto da Vincenzo Caporaletti, che consorzia l’Università di Macerata con i Conservatori di Fermo e Pescara, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio di Macerata, nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale "Composizione e Improvvisazione: le due identità della musica europea".
Pianista, compositore, arrangiatore, Enrico Pieranunzi è tra i più noti ed apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale. Ha collaborato con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron.
Si è esibito, oltre che sui palcoscenici dei principali Paesi europei, in Sud America, Giappone e negli Stati Uniti. È l'unico musicista italiano ad aver suonato più volte e ad aver registrato a suo nome nello storico "Village Vanguard" di New York. È stato scritto di lui: "Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo" (Ray Spencer, Jazz Journal); "Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi" (All About Jazz); "Tra i migliori pianisti del mondo" (The Wall Street Journal).
Ieri nello splendido foyer del teatro Carlo Felice di Genova sì è tenuta la presentazione di Immaginare Prima, la prima autobiografia del Maestro Dante Ferretti, che con i suoi racconti ha estasiato il numeroso pubblico presente. Sono intervenuti lo scrittore David Miliozzi e il sovrintendente del teatro Carlo Felice Claudio Orazi. "Tre maceratesi a Genova" ha scherzato Ferretti.
"Come confido nel libro sono molto legato a Macerata, pensa che ho cominciato con le regie d'opera 20 anni fa, proprio nel mio Sferisterio con Carmen, e domenica 19 novembre c'è la Prima del mio Werther", ricorda Ferretti.
"Ho assistito alla prova generale, Dante ha fatto un lavoro strepitoso, regia, scene e costumi" dice Miliozzi:"Un'opera cinematografica, di grande impatto visivo. Un Werther da Oscar, con un allestimento mozzafiato. E complimenti al sovrintendente Orazi, una stagione teatrale davvero imperdibile".
Claudio Orazi è stato sovrintendente dello Sferisterio dal 1992 al 2002, periodo in cui sono stati prodotti capolavori indimenticabili, a cominciare dalla celebre Traviata degli specchi. "Dante Ferretti è l'angelo custode di un'arte senza tempo, un genio" dice Orazi. "Siamo orgogliosi di averlo al teatro Carlo Felice, eravamo sicuri che avrebbe fatto un lavoro straordinario. A proposito di grandi maceratesi, mi piace ricordare che Padre Matteo Ricci è partito da qui, dal porto di Genova, per andare in Cina". “Alla fine Macerata c'entra sempre”, hanno riso Ferretti e Miliozzi.
Tutto pronto per la cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Civico Archeologico "Aristide Gentiloni Silverj" ospitato nelle storiche sale, al primo piano del Castello della Rancia e che raccoglie i reperti rinvenuti a Tolentino di epoca picena e romana e che si terrà sabato 18 novembre.
Il Museo è stato dotato di nuove tecnologie al servizio del sapere oltre le differenze divenendo così inclusivo e pienamente fruibile anche per le persone diversamente abili. L’evento sarà aperto, alle ore 17:00, dai saluti del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, di John Francis McCourt magnifico rettore dell'università degli studi di Macerata e di Giuseppe Lacava soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Il progetto sarà illustrato da Roberto Perna, professore di archeologia classica del dipartimento di Studi Umanistici dell'università degli studi di Macerata, da Catia Giaconi professoressa di Didattica e pedagogia speciale del dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo prorettrice vicaria dell’Università degli Studi di Macerata e da Michele Spagnuolo, amministratore delegato di PlayMarche srl, spin off dell'università di Macerata.
Subito dopo il taglio del nastro sarà possibile provare tutte le installazioni che hanno arricchito il percorso museale e alle ore 18:00 sarà proiettato sulle pareti della corte interna del castello un video mapping.
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Il professor Roberto Mancini continua il suo ciclo di lezioni alla 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale evento curato dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. Mancini tornerà martedì 14 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero).
Il tema di questo incontro, prende il titolo Tommaso: la ragione e la fede. Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Montefano ha vissuto giovedì pomeriggio uno straordinario momento culturale durante la presentazione ufficiale del cartellone della stagione teatrale 2023 presso il foyer del teatro La Rondinella.
Il sindaco Angela Barbieri ha espresso la sua gratitudine all'Associazione Culturale La Rondinella, evidenziando l'importante ruolo svolto nel promuovere l'arte e la cultura nella comunità. Ha inoltre sottolineato come "Montefano stia riscoprendo il valore della cultura, stiamo assistendo ad un risveglio artistico negli ultimi tre anni. L'amministrazione comunale attribuisce grande importanza a questo ambito, vitale per la cittadina, ha compiuto e continua a compiere sforzi significativi per proporre eventi e manifestazioni di elevata qualità".
Marco Bragaglia, presidente dell'associazione, ha condiviso con entusiasmo i progetti culturali in essere ed in arrivo, ricordando a tutti la mostra su Eva Kant. Le tavole originali di Diabolik disegnate da Palumbo, un'iniziativa che nasce a Montefano e si propone di girare i Teatri Storici italiani, sono esposte nel Foyer del Teatro, l'ingresso è gratuito.
La serata è proseguita con la presentazione del cartellone, il cui primo spettacolo è "Joni's Song" dei Singolarmete, in anteprima nazionale e in programma sabato 11 novembre alle ore 21:15.
Gli altri eventi in programma fino a dicembre:
Sabato 18 novembre alle ore 21:15 - Concerto di Dagger Moth (Massimo Volume) + Cirro, progetto solitario di Sara Ardizzoni e Fabrizio Baioni, unica data regionale. Costo € 10 (ridotto € 8).
Sabato 25 novembre alle ore 21:15 - Esilarante spettacolo di stand up comedy con Daniele Fabbri, un comico di grande abilità comica e performativa, poliedrico, senza distinzione tra black humor, comicità pop e satira demenziale. Costo € 12 (ridotto € 10).
Sabato 2 dicembre alle ore 21:15 - Una produzione originale dell'Associazione Culturale La Rondinella, "Crossword", testo di Marco Bragaglia, regia di Piergiorgio Pietroni, musica di Paolo Bragaglia, con Antonella Gentili e Fulvia Zampa. Costo € 10 (ridotto € 8).
Venerdì 15 dicembre alle ore 21:15 - Un altro divertente spettacolo di stand up comedy con Laura Formenti. Rivelazione di Italia’s Got Talent, Laura si divide tra gli spettacoli dal vivo in tutta Italia e Comedy Central. Costo € 12 (ridotto € 10).
Domenica 17 dicembre dalle 16:30 - Si conclude in bellezza con Sphera, spettacolo per bambini del Teatro di Carta. Ingresso limitato al costo di € 8.
Si apre il sipario del teatro Giuseppe Verdi di Pollenza per la stagione teatrale 2023/2024: in scena emozioni, storie che guardano al presente e mirano al futuro, ma anche musica, divertimento e tante risate.
Un cartellone che ha tutta l'intenzione di catturare l’attenzione del pubblico e soddisfare i gusti e le esigenze della più ampia varietà di spettatori, proponendo sia gli appuntamenti con le Associazioni e le Compagnie teatrali locali, che le rassegne di prosa e teatro per ragazzi, rispettivamente in collaborazione con l'Amat e con l'Associazione Culturale Lagrù.
Si comincia con lo spettacolo di teatro sociale a cura dell'Associazione Culturale e Compagnia Teatrale Massimo Romagnoli di Pollenza, per la regia di Sarah Salvucci, atteso per sabato 25 novembre alle ore 21:15 in occasione della giornata mondiale sulla violenza di genere dal titolo “Siediti”, liberamente tratto da “Polvere” di Saverio la Ruina.
Sabato 3 dicembre alle ore 21:15 e domenica 4 dicembre alle ore 17:30 il primo appuntamento è con la rassegna "Celebriamo il Dialetto" con "Quanno c’è la salute!" di Aldo Pisani per la regia di Rosita Illuminati, presentato dall’Oratorio Cardinale Cento di Pollenza.
Venerdì 8 dicembre alle ore 18:30, dopo l’accensione dell’albero, torna l’appuntamento col consueto Concerto di Natale a cura del Corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Pollenza. Sabato 9 dicembre alle ore 21:15 è la volta della serata finale del concorso internazionale "Poesia di Strada", a cura dell’Associazione culturale Licenze poetiche, con la decretazione del vincitore.
Venerdì 15 dicembre alle ore 21:15 la Compagnia Instabile di Cantagallo presenta "Varietà che passione!", organizzato dall'Aido di Pollenza nell'ambito della Rassegna "I Donattori". Sabato 16 dicembre alle ore 21:15 torna l’appuntamento con la quinta edizione di "Mani amiche", a cura della Soms di Pollenza e dedicata ai concittadini meritevoli.
Inaugura la collaborazione con l'Associazione Lagrù di Fermo lo spettacolo di burattini in baracca "Mengone e i doni di Babbo Natale" di martedì 26 dicembre alle ore 17:30 e "Il gatto e la volpe" in programma domenica 14 gennaio alle ore 17:30.
Si parte invece con la stagione di prosa in collaborazione con l'Amat mercoledì 17 gennaio 2024 alle ore 21:15 con la commedia sfacciata e piccante dal titolo “La ciliegina sulla torta”: in scena Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Adelmo Fabo. Sabato 20 gennaio 2024 alle ore 21:15 l’Associazione Teatro Totò di Pollenza porta in scena “Disokkupati” di Paolo Carassai, per la regia di Aldo Pisani.
Domenica 4 febbraio 2024 alle ore 17:30 in scena lo spettacolo di attori, pupazzi e burattini “I lupi sono cattivi…solo nelle favole”, nell’ambito di “Che spettacolo ragazzi!”. Sabato 17 febbraio alle ore 21:15 la compagnia Amici del Teatro di Loro Piceno presenta “Boeing boeing” di Marc Camoletti per la regia di Eraldo Forti: per una commedia in dialetto tutta da ridere.
Sabato 24 febbraio alle 21:15 è la volta di Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in "L’anatra all’arancia": un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti.
Domenica 3 marzo alle 17:30 l'ultimo appuntamento del teatro per bambini con lo spettacolo di narrazione con l'utilizzo di pupazzi e grandi libri a pop up dal titolo "Biancaneve", con la Compagnia Tieffeu di Perugia.
Mercoledì 6 marzo alle 21:15 è la volta della comicità unica di Ale & Franz con "Recital (Atti scenici in luogo pubblico)": lo spettacolo raccoglie il meglio di Ale & Franz per portare al pubblico un po' di sana leggerezza. Domenica 10 marzo 2023 va in scena il musical socio-storico giuridico ideato da Mario Paciaroni dal titolo “Stupri di guerra”.
Sabato 16 e domenica 17 marzo, rispettivamente alle ore 21:15 e alle ore 17:30, l’Associazione culturale e Compagnia teatrale “Massimo Romagnoli” presenta "Che bella famiglia...l'evoluzione!", di Sarah Salvucci e Federica Palmieri, che chiude in bellezza la rassegna dialettale.
Domenica 7 aprile alle ore 21:15 l’ultimo appuntamento della stagione Amat con "Vicini di casa": una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo; in scena Amanda Sandrelli e Gigio Alberti.
Sabato 13 e domenica 14 aprile, alle ore 21:30 e alle ore 17:30, concludiamo la stagione con “Wanted” di Rosita Illuminati: l’oratorio Cardinale Cento in scena tra balli, canti e parole che ci incanteranno nella magia del teatro.
Dopo l’inaugurazione della mostra “Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra il I e il III d.C.”, che sarà visitabile fino al 28 gennaio 2024 nelle giornate di sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle13 e dalle 15 alle 18 (dal martedì al venerdì su prenotazione, lunedì chiuso), il museo civico archeologico “Giuseppe Moretti” di Castello al Monte ospiterà un ciclo di eventi pensato come attività complementari all’esposizione.
Ad aprire le conferenze sarà il professor Frank Vermeulen che domenica 19 novembre, alle ore 17, parlerà delle “Recenti ricerche sull’urbanistica romana di Septempeda”.
L’intervento del professor Vermeulen costituirà un’opportunità per approfondire la conoscenza sulla città di Septempeda e sulle sue caratteristiche urbanistiche durante il periodo romano. L’iniziativa è aperta al pubblico ed è destinata non solo agli esperti di archeologia ma anche a tutti coloro che sono interessati a scoprire di più sulla ricca eredità storica del nostro territorio.
Docente di Archeologia romana e Metodologia archeologica alla Ghent University, in Belgio, il professor Vermeulen è internazionalmente riconosciuto per la sua attività di ricerca nell’ambito dell’archeologia del Mediterraneo e, in particolare, dell’Adriatico. Il professor Vermeulen è inoltre un punto di riferimento anche per le metodologie innovative di analisi e ricostruzione dei paesaggi antichi, tra cui le tecniche di indagine non invasiva più all’avanguardia. Il ciclo di incontri è promosso dalla città di San Severino Marche e dalla Rete Museale dell’Alta Valle del Potenza.
Sabato 11 novembre, alle ore 21:30, Sebastiano Somma, accompagnato dal violino del maestro Riccardo Bonaccini e la partecipazione di Cartisia J. Somma, porta in scena al Teatro Nuovo di Gualdo "Il vecchio e il mare", il capolavoro senza tempo di Ernest Hemingway.
Una produzione presentata da Orchestra da Camera della Campania con l'adattamento di Lucilio Santoni e la regia dello stesso Sebastiano Somma. L'ingresso sarà libero, grazie anche al patrocinio della regione Marche nell'ambito del progetto "Ri- nascere", creato per valorizzare la cultura nei piccoli paesi montani.
LO SPETTACOLO - Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa.
Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero. Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell’essere umano. Il ragazzino Manolin è l’unico che lo capisce e gli è fedele. Ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, ma è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca con maggior fortuna.
Manolin però è molto affezionato al vecchio e, appena può, se ne prende cura come se fosse un figlio. Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza.
Sebastiano Somma è attore di teatro, cinema e televisione, è stato protagonista di fiction come Sospetti, Senza confini, Madre Teresa, Un caso di coscienza e tante altre. A teatro viene diretto da Giorgio Albertazzi in Sunshine, poi rende omaggio ad Eduardo de Filippo in una commedia interpretata a fianco di Tosca D’Aquino Io, Eduardo diretta da Bruno Colella. Viene diretto anche da Gigi Proietti nella commedia Remember me.
Vedo a Colori sbarca a Dublino e si presenta al pubblico con la mostra ufficiale e il documentario finale girato tra il 2017 e il 2023. Alla presenza di oltre 170 persone il fondatore e direttore Giulio Vesprini presenta in due momenti unici nel suo genere: la mostra fotografica "Vedo a Colori: saluti dal Porto" presso il prestigioso Irish Architectural Archive di Dublino e il docufilm finale 2017-2023 “Un documentario al Porto” presso l'Istituto Italiano di Cultura sempre a Dublino firmato dalla regista Caterina Marchetti.
"I due eventi - fa sapere Vesprini - segnano un passaggio storico ed un riconoscimento di livello per il progetto che ha visto la partecipazione di tantissimi artisti ed esperti d'arte oltre al Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Dublino Marco Gioacchini, di Edoardo Berionni Berna, primo segretario e deputy Ambassador dell'Ambasciata D'Italia in Irlanda, il Direttore dell'Archivio di Architettura Irlandese Simon, del direttore di Vedo a Colori Giulio Vesprini e della curatrice Cristina Ciampaglione".
Presenti molti marchigiani che vivono a Dublino e che già conoscevano il lavoro di Vesprini a Civitanova Marche. Vedo a Colori incassa i complimenti da parte dell'Ambasciata Italiana in Irlanda e di tutti i presenti riscuotendo un notevole successo sotto ogni punto di vista. "Un omaggio a Civitanova Marche - continua Vesprini - e alla sua cartolina che dal porto si estende alle scuole, sottopassi, parchi pubblici. Si alza ancora di più il livello culturale di Vedo a Colori che per la prima volta supera i confini nazionali per raccontarsi ad un pubblico eterogeneo, un vero gioiello per la città di Civitanova Marche che oggi vanta uno dei porti più dipinti in Italia e dialoga con i più grandi festival internazionali".
"Mi congratulo con Giulio Vesprini, civitanovese doc - dice il sindaco Fabrizio Ciarapica - che in questi giorni è a Dublino per la mostra e la proiezione del nuovo documentario di Vedo a Colori, il museo d'arte urbana della nostra città. Un evento storico che premia un lavoro meticoloso e costante e che porta Civitanova a confrontarsi con le più importanti capitali europee per la street art".
"Vedere il nostro porto colorato, le nostre scuole dipinte e la nostra città all' Istituto Italiano di cultura a Dublino e Archivio dell'Architettura Irlandese è motivo di orgoglio per tutti. Un traguardo meraviglioso raggiunto da una delle menti più creative della città. A nome mio e di tutta l'amministrazione comunale ringrazio Giulio Vesprini per l'impegno e la passione con cui racconta ed esporta Civitanova nel mondo, un grazie al direttore dell'Istituto Italiano di cultura Marco Gioacchini in visita al porto e che ho avuto il piacere di incontrare in comune la scorsa estate insieme a Giulio, grazie a tutti i giovani fotografi e videomaker che hanno realizzato un importante archivio che racconta attraverso immagini e video i 14 anni di Vedo a Colori".
Venerdì 10 novembre prossimo alle ore 18,00 nel Teatro parrocchiale di Loro Piceno (via Colombo), organizzato da Avulss, Unitalsi e BiblioLoro, padre Alberto Maggi presenta il suo ultimo libro “Bernadette, la vera storia di una santa imperfetta”.
Alberto Maggi è frate dell’Ordine dei Servi di Maria. Ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École biblique et archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano, cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere.
Chi è, davvero, Bernadette? Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile.
Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso – lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers – e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità.
A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capace di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà. Un libro che cambia il significato della santità, evidenziando la profonda umanità di Bernadette, perché “più si è umani e più si manifesta il divino che è nell'intimo di ogni creatura”. Un incontro imperdibile.
Il consiglio di amministrazione dell'Associazione Arena Sferisterio, riunitosi oggi, ha nominato Paolo Gavazzeni direttore artistico del 60° Macerata Opera Festival. La notizia, già nell'aria da diversi giorni, diventa quindi ufficiale.
Bergamasco, diplomato in pianoforte principale al Conservatorio della sua città, Paolo Gavazzeni è laureato in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche.
Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come direttore artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.
Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di responsabile dei servizi musicali e dell’attività quotidiana del Teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della Fondazione Arena di Verona e dal novembre dello stesso anno è stato nominato direttore artistico del canale televisivo Classica HD, in onda sulla piattaforma televisiva di Sky.
Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma numerose regie di spettacoli d’opera a partire da Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016), Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017), sino alle più recenti per La Cenerentola di Rossini, La traviata di Verdi e Adriana Lecouvreur di Cilea al Teatro Bellini di Catania (2019, 2021 e 2022), La bohème al Teatro Regio di Torino (2020), Il tabarro al Teatro Filarmonico di Verona (2021), Don Giovanni al Teatro Comunale di Sassari (2022).
L’antico chiostro di Castello al Monte illuminato da una luce nuova: si presenta così uno dei luoghi simbolo della città di San Severino Marche, grazie al progetto "Arte e luce narrano l’antico chiostro", frutto del lavoro del light designer settempedano Francesco Vignati e dello scenografo Gabriele Moreschi.
I due esperti, noti a livello nazionale e internazionale, hanno deciso di firmare una nuova istallazione e una nuova illuminazione presentandole per la candidatura per l'accesso a un finanziamento previsto da un bando della regione Marche, di cui sono poi risultati vincitori per conto del comune.
Autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica per le Belle Arti e il Paesaggio, il lavoro di Vignati e Moreschi ha permesso l’adeguamento degli spazi e l’istallazione di alcuni apparati illuminotecnici, prodotti dalla ditta iGuzzini, sotto le loggette e tra i colonnati del chiostro mentre al centro dello stesso, realizzato dal Laboratorio Scenografico Pesaro, è stato posto un grande elemento ad uovo, inteso come simbolo di vista, creazione, rinascita, centro e fulcro dell’universo.
L’immagine della nuova realtà è stata applaudita da chi ha assistito all’inaugurazione della stessa, avvenuta a margine dell’apertura della mostra "Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.".
Pienamente centrate le finalità dell’iniziativa, finanziata dalla Regione Marche, che aveva come scopo quello di valorizzare una realtà urbana attraverso innovative modalità di progettazione illuminotecnica e di riqualificare un luogo storico che, grazie all’arte contemporanea, è stato quindi trasformato in vivace e propositiva realtà e arricchito di un nuovo significato e rinnovato nella sua vivibilità culturale.
Grazie al linguaggio della luce la nuova illuminazione e la nuova istallazione offrono anche un primo esempio di light design in città: l’idea ora è quella di creare altre soluzioni progettuali integrate che promuovano e valorizzino i tanti "luoghi" culturali del borgo di Castello al Monte, realizzando un museo notturno, e non solo, diffuso.
"L’intervento di illuminazione è stato quello di utilizzare la luce come elemento decorativo per valorizzare l’architettura del chiostro, cercando attraverso delle linee di luce di esaltare quello che è la forma architettonica", è la descrizione che fa dell’incantevole realizzazione lo scenografo Lele Moreschi che è stato affiancato nel suo lavoro dal tecnico delle luci e dell'illuminazione Francesco Vignati. Ad inaugurare le nuove luci di Castello al Monte è intervenuto anche l’assessore alla Cultura della Regione Marche, Chiara Biondi.