Tolentino: al Don Bosco "Tutti giù per Terra" progetto di elaborazione del trauma per l’infanzia
Il progetto “Tutti giù per Terra” nasce dall’osservazione delle bambine e dei bambini, nonché delle ragazze e dei ragazzi che hanno rischiato di essere i veri grandi esclusi nel post terremoto perché privati dell’opportunità di tirar fuori il proprio vissuto emotivo in seguito agli eventi sismici che li ha visti protagonisti loro malgrado.
L’idea di intervenire nelle classi dell’Istituto comprensivo Don Bosco per avviare un percorso di elaborazione del trauma si è concretizzata in un paio di riunioni tra le promotrici del progetto. Si è così costituito un gruppo che in maniera autonoma, spinto solo dall’entusiasmo, dalla fiducia e dalla validità delle proprie attività, autofinanziandosi - e grazie ad alcune donazioni - ha avviato l’avventura del progetto “Tutti su per Terra”.
Una volta approvato, e grazie alla collaborazione delle fiduciarie nonché di tutto il personale ATA, si è concordato con l’istituzione scolastica che il progetto andava diversificato: per le 13 classi di medie inferiori è stato avviato uno sportello d’ascolto (coinvolte/i sul fronte della psicoterapia: Elisabetta Catania, Sara Laguni, Veronica Verolini, Andrea Salvucci e Michele Poli); mentre per le 22 classi di scuola primaria il percorso è stato incentrato sull’elaborazione post traumatica delle emozioni e sensazioni intrecciando corpo, musica e arte. L’artista terapista, Martina Basconi, in collaborazione con lo scultore Mattia Graziadei e con il sostegno occasionale di Maria Maiolati, le musicoterapiste Francesca Nobili e Francesca Abignete, le insegnanti yoga Elisabetta Onori, Emilia Presciuttini e Ilenia Cinquantini sono coloro che hanno lavorato da gennaio ad oggi per realizzare questo percorso complesso e articolato. Ognuna delle 22 classi della primaria ha partecipato a 10 ore di laboratorio in cui si sono intersecate arte, musica e yoga, portando i bambini ad un livello esperienziale molto profondo ma altrettanto pratico.
La partenza è stata la “distruzione sonora”, come è stato chiamato il primo laboratorio di arte e musica, a cui hanno partecipato i bambini attraverso la polverizzazione dell’argilla secca con strumenti musicali insoliti per ri-evocare metaforicamente a livello sonoro e materico l’evento del terremoto in una modalità ludica. Negli altri incontri, la polvere d’argilla è divenuta la materia protagonista, nata dalla distruzione è stata rianimata con acqua, sabbia e paglia fino a creare l’impasto con cui si sono realizzati i mattoni di terra cruda (370!). Ogni mattone è una piccola opera poiché porta con sé il segno d’identità del bambino/a che lo ha creato. Una volta asciugati sono stati dipinti ed usati come matrici per la stampa di due grandi tele condivise.
Nel laboratorio di yoga si è partiti dal lavoro sul radicamento e sul rapporto con la terra cui è seguito l’incontro sul coraggio, inteso come forza d’animo, e lo scioglimento della paura grazie all’essere parte di una collettività. Nel laboratorio di musica si è lavorato sulla generazione degli elementi sonori del terremoto che da caotici pian piano si sono trasformati in una melodia. Nell’ultimo incontro di yoga e musica, abbiamo incrociato respiro e suono alla ricerca dell’armonico e prendendo distanza dagli eventi traumatici inserendoli in uno spazio-tempo definito e superato. Ogni disciplina insomma ha teso alla ri-creazione di un nuovo ordine, di una nuova armonia. La finalità del processo è quella di condurre i bambini verso un momento ri-costruttivo, di cui abbiamo iniziato a fare esperienza lo scorso 30 maggio nel cortile della Scuola Don Bosco di Tolentino in una grande festa che ha visto tutti gli attori principali (in primis bimbe/i e bimbi) lavorare congiuntamente in vista di quello che sarà l’evento finale previsto per il prossimo autunno. Il progetto artistico dei bimbi e delle bimbe ha prodotto infatti diversi materiali, è stato registrato tutto il lavoro sonoro e il resoconto visivo dell’intera esperienza con la documentazione fotografica di Cosé Manuel Rossi e il video di Alessandro Bianchi. Una mole di materiale che diventerà in autunno, per il primo anniversario di questo evento che ha cambiato le nostre vite, un’opera d'arte condivisa e una Mostra d’Arte Contemporanea a tutti gli effetti.
Per maggiori informazioni e per chi volesse sostenerci visitate la pagina facebook “Tutti su per Terra”.
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