Ancora oggi è una figura scomoda e imbarazzante nella storia del movimento cattolico. Romolo Murri è stato sacerdote, filosofo, teologo e uomo politico e il Centro studi di Gualdo da anni sta approfondendo la sua figura, attraverso ricerche e un archivio sempre più ricco, per valorizzarne il pensiero.
Giovedì 17 dicembre si aggiunge un nuovo tassello, dal titolo 1914, l’Italia verso il conflitto. Il Centro studi Romolo Murri ha organizzato al Teatro Comunale una nuova giornata di studi, in collaborazione con l’Università di Macerata e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha riconosciuto l’iniziativa tra quelle per il Centenario della prima Guerra Mondiale 2014/2018.
L’incontro indaga sul periodo tra l’agosto 1914 e il maggio 1915, quando in Italia si sviluppa un acceso dibattito tra neutralisti e interventisti nella Grande Guerra. Romolo Murri, intellettuale poliedrico, scende in campo per sostenere le ragioni dell’intervento, girando il Paese in lungo e in largo, tenendo conferenze, incontri, dibattiti e scrivendo articoli e saggi per sostenere le sue tesi.
Si intrecciano nel convegno il pensiero murriano sulla guerra e il tema dell’intervento sostenuto da varie forze politiche e sociali. Da sacerdote, in quegli anni era stato sospeso a divinis (1907) e, dopo essere stato eletto deputato in Parlamento tra le fila del gruppo radicale, viene scomunicato ed emarginato dalla Chiesa (1909). Per i clericali e per i liberali "gentiloniani" loro alleati, più che un nemico, è stato un vero e proprio simbolo del male, una figura da distruggere.
Giovedì mattino si inizia alle 9.30 con la relazione Le “Lettere dei morti” di Romolo Murri e le ragioni della guerra del prof. Angelo Ventrone di Unimc. Lo seguono i colleghi Filippo Mignini, sempre di Unimc, con Romolo Murri e il valore religioso della guerra, ed Edoardo Bressan con La Chiesa, i cattolici e la Guerra.
La mattina si conclude con l’intervento del prof. Pio Eugenio Di Rienzo, dell’ Università “La Sapienza”, su L’interventismo nazionalista e liberale.
Nel pomeriggio si ricomincia con la prof.ssa Simonetta Bartolini dell’Università degli studi internazionali di Roma che parla di Un solo nemico: la Germania. Cattolici, anticlericali, irredentisti: gli scrittori vanno in guerra, per concludere con l’Ammiraglio Romano Sauro che approfondisce il pensiero di suo nonno: Nazario Sauro, marinaio tra irredentismo e interventismo.
Per esorcizzare la paura, per sentirsi ancora vivi e per sperare nel futuro non c’è niente di meglio che la musica. Dopo la giornata di discussione è in programma la performance Canti di guerra con la partecipazione del soprano So eun Jeon, che vanta una carriera artistica di fama internazionale con partecipazioni nei maggiori teatri italiani e mondiali come quelli di Roma, Parma, Seoul, Parigi, Londra.
L’ingresso è libero. Per informazioni 0733/668496 e info@romolomurri.org.
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