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Cultura Tolentino

Otto per mille dell'Irpef per i lavori al Castello della Rancia: il Comune chiede l'accesso ai fondi

Otto per mille dell'Irpef per i lavori al Castello della Rancia: il Comune chiede l'accesso ai fondi

Dopo i danneggiamenti verificatisi a seguito del terremoto del 2016, il Castello della Rancia è stato dichiarato parzialmente inagibile tanto che, già nel 2016, è stato approvato il verbale di somma urgenza per il ripristino dell’agibilità di alcune porzioni del Castello stesso tramite la realizzazione di lavori di pronto intervento.

"Lo stabile necessita di ulteriori interventi al fine di migliorarne il comportamento in caso di sisma - sottolinea il sindaco Giuseppe Pezzanesi - e per il ripristino completo dell’agibilità. Allo stato attuale non risulta inserito in nessuno dei Piani di Ricostruzione delle Opere Pubbliche danneggiate dal sisma approvati con apposite Ordinanze del Commissario Straordinario della Ricostruzione". 

"La realizzazione di interventi definitivi sul Castello della Rancia comporterebbe - aggiunge Pezzanesi - la ripresa completa di tutte quelle manifestazioni ed eventi che prima erano ospitate proprio nel Castello e avrebbe una significativa influenza positiva sulla comunità". 

A tal proposito l’Amministrazione comunale ritiene necessario eseguire lavori di miglioramento sismico: "Con l’intento di reperire i fondi necessari si è pensato di accedere al contributo dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2020 , previsto per diverse tipologie di interventi tra i quali anche la “Conservazione dei beni culturali” e che le risorse derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025, e riferite alla categoria citata, sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016".

Pertanto, la Giunta tolentinate ha presentato un’istanza per l’intervento di “Restauro e miglioramento sismico del Castello della Rancia” al fine di ottenere il finanziamento necessario per l’esecuzione dei lavori. "Per la presentazione di questa domanda risulta necessario presentare almeno un progetto di fattibilità tecnica ed economica comprendente tutto quanto richiesto nell’allegato B per i “Beni culturali” - sottolinea ancora il sindaco Pezzanesi -. Il Comune ha affidato l’incarico all'architetto Claudio Canullo che ha elaborato il progetto e il relativo quadro economico ammontante a complessivi 1 milione e 350mila euro".

Progetto che la Giunta ha approvato e che verrà, quindi, presentato per poter disporre dei fondi messi a disposizione: la realizzazione dell’intervento è condizionata dall’effettiva ammissione al finanziamento per il contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2020.

 

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