Macerata, restaurate le statue del Palazzo comunale: il sindaco ringrazia i mecenati
È stata la sala consiliare a ospitare questa mattina la cerimonia voluta dall’Amministrazione comunale per ringraziare ufficialmente tutti i Mecenati che hanno contributo con l’Art Bonus a restituire alla fruizione pubblica preziose opere d’arte.
Ai protagonisti il sindaco Sandro Parcaroli, alla presenza di tutta la Giunta, ha consegnato una targa per simboleggiare il riconoscimento dell’Amministrazione e della città.
Grazie a una proficua sinergia tra pubblico e privato e con uno splendido esempio di cittadinanza attiva - con l’auspicio che questi esempi di generosità possano essere seguiti da altri e nuovi mecenati per interventi futuri - da oggi sono state restituite alla città, dopo un accurato lavoro di restauro, tre statue che fanno parte della pregevole raccolta archeologica conservata nel cortile del Palazzo comunale e quattro dipinti provenienti dalle collezioni civiche.
Gli interventi conservativi del patrimonio archeologico, eseguiti da Eleonora Vittorini Orgeas, assistita da Irene Giovacchini, sono stati finanziati in Art Bonus cui si aggiunge il service dell’associazione MaceratArcheo e la Soprintendenza archeologica e storico artistica delle Marche che ha seguito il lavoro di ogni singola opera.
Nello specifico la ditta Co.Bo.S.r.l. della Famiglia Procaccini mediante lo strumento dell’Art Bonus, ha finanziato il restauro delle due sculture affiancate, collocate entrambe su basamenti accanto ai pilastri del cortile. Si tratta di una figura maschile togata con capsa, e una femminile (I secolo D.C) mentre al service di MaceratArcheo si deve il restauro della statua rappresentante Esculapio, il dio della medicina che proviene dal sito di Urbs Salvia.
Sempre per quanto riguarda l’Art Bonus la signora Francesca Loreti ha finanziato il lavoro di recupero del dipinto raffigurante Francesco Mornati, olio su tela del XVIII secolo, presente nella collezione della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti.
Alla Famiglia Luchetti Pietroni, invece, si deve il restauro di tre dipinti raffiguranti Bartolomeo Mozzi, olio su tela (XVIII secolo), Giuseppe Mozzi, olio su tela, XVIII secolo, entrambi parte della collezione della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e infine Ritratto del cardinale Alessandro Farnese, di Pulzone Scipione, olio su tela del 1579, opera che appartiene alla collezione dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi dove tornerà ad essere esposta nella Sala del Caminetto o Degli Dei.
“A tutti voi - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli - vorrei rivolgere un grazie a nome dell’intera Amministrazione e di tutta la città, perché, con i vostri contributi, avete ridato vita a opere d’arte e sculture che avrebbero avuto un futuro incerto. Invece, grazie a questo impegno diffuso e all’Art bonus che rappresenta un nuovo impulso e dà vita a forme moderne di valorizzazione dei beni culturali, la città torna a godere e ammirare pezzi di storia”.
“Ringrazio tutti i mecenati per questo prezioso dono – ha affermato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - che abbiamo voluto condividere e presentare alla città proprio nel periodo di Natale per dare un ulteriore esempio di generosità e condivisione in un periodo difficile quest’anno, ma sicuramente il più significativo dell’anno. La lista dei beni di cui prendersi cura è ancora lunga e in accordo con la Soprintendenza stiamo elaborando un progetto per il 2021 al quale ci auguriamo parteciperanno altri e tanti cittadini generosi. Un nuovo Rinascimento in cui tutti si sentono responsabili in modo forte delle proprie ricchezze artistiche e per la loro salvaguardia e cura si impegnano in un comune accordo tra pubblico e privato”.
Da remoto hanno portato i propri saluti e sono intervenuti nel merito delle operazioni di riqualificazione effettuate, Stefano Finocchi per la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e, in collegamento da Torino, Eleonora Vittorini Orgeas che ha eseguito il restauro delle statue collocate nel cortile municipale.
Gli interventi di recupero dei dipinti sono stati eseguiti dal laboratorio Restauro Dipinti di Maria Pia Topa.
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