Macerata, Incontri sull'arte e dintorni: giovedì "Drink & Food l'arte del manifesto"
Cos’è un brand? Beh è una marca che ha bisogno per raccontarsi di un segno grafico. E forse stupirà sapere che fin dall’antichità i pittori si sono ingegnati a fare “pubblicità”. Della pubblicità fatta ad arte si parlerà il 14 febbraio a partire dalle 17 e 30 alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata in uno degli incontri promossi dall’Associazione Amici di Palazzo Bonaccorsi – presieduta da Paola Ballesi che ha raccolto un grande successo con (finalmente) la riedizione del premio Pannaggi - con una relazione di Carlo Cambi che si sofferma sul food&beverage , ma non solo, visto attraverso l’arte della pubblicità.
È il giorno di San Valentino e a molti farà piacere scoprire che il direttore artistico della Perugina Federico Seneca nel 1924 per la confezione dei Baci si ispirò al celeberrimo dipinto di Francesco Hayez intitolato appunto “il Bacio”. La storia dell’industria è scandita dalle contaminazioni tra arte e marketing. Le famose macchine da caffè Victoria Arduino, oggi prodotte con enorme successo dalla Simonelli Group, si avvantaggiarono moltissimo di un manifesto realizzato da Leonetto Cappiello. E la Distilleria Varnelli di cui quest’anno ricorre il 150 esimo anno di attività ha avuto tra i suoi “pubblicitari” maestri come Adolfo De Carolis (sua è l’etichetta dell’Amaro Sibilla) e Beltrame (Punch alla fiamma).
Tra gli artisti della pubblicità ci sono Marcello Dudovic ed Henry Toulouse Lautrec. Fu il futurismo a consacrare il legame della pubblicità con l’arte. Basta citare il Depero della Campari. E Macerata ha avuto una funzione fondamentale nel creare la nuova grafica. Sarà un percorso a tappe nell’evoluzione del rapporto tra arte (soprattutto grafica) e produzione quello che traccia Carlo Cambi in questa rassegna dei prodotti di marca dove il bello serve a vendere il buono.
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