Macerata, inaugurata ai Musei Civici la mostra "Il Mosaico del Mondo" di Maurizio Galimberti
Gli scatti del celebre fotografo italiano contemporaneo Maurizio Galimberti da oggi, mercoledì 6 luglio, ospiti dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dove è stata inaugurata la mostra “Il Mosaico del Mondo” che rimarrà allestita nelle sale delle esposizioni temporanee fino al prossimo 4 settembre.
L’esposizione a cura di Denis Curti, è frutto della rinnovata collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata di Katiuscia Cassetta e l’Associazione Fotografica Effetto Ghergo di Montefano che lo scorso anno era sfociata nell’esposizione delle opere di Daniele Duca nel Corridoio Innocenziano dell’Arena Sferisterio.
"È un onore accogliere un maestro della fotografia come Maurizio Galimberti che è molto legato al nostro territorio per lavori fatti in passato e per connessioni con associazioni e privati della nostra provincia", ha dichiarato il sindaco Sandro Parcaroli. "È quindi un piacere ospitare le sue opere a Palazzo Buonaccorsi: la cultura in generale, e in questo caso la fotografia, diventa strumento di connessioni e riflessioni, momenti in cui ci fermiamo e ci emozioniamo. Turisti e visitatori avranno un’occasione in più per scoprire una provincia che preserva i tesori, ma è capace allo stesso tempo di guardare all'estero".
“Una mostra che arricchisce l’offerta culturale estiva della città", è intervenuta l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta. "La fotografia di Maurizio Galimberti emoziona e colpisce per la sua forte carica emotiva. La sua vicinanza al nostro territorio, all’Associazione Effetto Ghergo ci conferma che la scelta di avviare collaborazioni tra Enti, Associazioni e Comuni della nostra regione può solo produrre ottime sinergie e che dare continuità alle collaborazioni dimostra lungimiranza e capacità di saper lavorare in squadra per il bene della comunità".
Di Maurizio Galimberti - famoso per le sue composizioni a mosaico, realizzate con macchine fotografiche istantanee, dove il soggetto viene scomposto in numerosi scatti, spesso corrispondenti a diverse prospettive, e ricomposto in una immagine sfaccettata – sarà esposta una selezione di opere, proveniente da una collezione privata, di cui 21 ritratti. Tra essi, i volti-mosaico di Tonino Guerra, Tinto Brass, Michelangelo Pistoletto, Sebastião Salgado, Mimmo Rotella, Mario Giacomelli e i critici d’arte Oliva/Eccher, e alcune immagini della collezione “Paris 2019” che raccontano la 'magica eterna Parigi'.
“Ho trascorso una parte della mia infanzia in un orfanotrofio. Non ho mai fatto mistero di questa vicenda perché, nel bene e nel male, questa storia ha dato una direzione precisa alla mia vita", ha detto Maurizio Galimberti. "Ho avuto la fortuna di incontrare persone generose, come i miei genitori, e per quanto mi sarà possibile, vorrei restituire la stessa generosità che ho avuto in dono. È per questo che mi sono sempre dedicato a una fotografia capace di raccontare storie e di raccogliere emozioni. Ho sempre in mente, quando sviluppo i miei progetti, un’idea di fotografia magica, in grado di superare il tempo e di scavalcare qualsiasi barriera e di sapersi posizionare oltre i confini di genere, per unire le più diverse culture. Mi interessa una fotografia libera e diretta. Mi interessa costruire immagini che sappiano arrivare dritte al cuore delle persone.”
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