Macerata, dagli asterischi agli algoritmi: la censura al tempo dei social secondo Borgonovo e Langone
Soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale di Macerata, del sindaco Sandro Parcaroli, dell'assessore Riccardo Sacchi e della casa editrice Liberilibri per il grande successo di pubblico registrato ieri sera al Teatro della Filarmonica per la seconda edizione di "Presente liberale", festival nazionale del libero pensiero.
La partecipazione numerosa e il riscontro entusiasta dei maceratesi rappresentano la conferma della validità della proposta, che offre la rara possibilità di affrontare argomenti e questioni che riguardano da vicino la vita di ogni cittadino da un punto di vista differente, non allineato.
Nella sala gremita del teatro, ha avuto luogo un lungo, vivace e inedito confronto sul tema "Siamo tutti censurati. Dall’Inquisizione social dell’Algoritmo ai Nuovi Profeti della cancel culture", animato da tre ospiti d'eccezione, protagonisti del dibattito nazionale, come il vice direttore della Verità Francesco Borgonovo, lo scrittore e critico d’arte Camillo Langone, firma del Foglio, e il saggista e giornalista di Libero Giovanni Sallusti, e moderato dal direttore editoriale di Liberilibri Michele Silenzi.
Una disamina appassionata di natura filosofica, politica e culturale dell’uomo del 2024 e della civiltà occidentale, della sua essenza e del suo "stato di salute", con un focus particolare sulle varie forme di censura contemporanea, più "morbide", meno eclatanti forse rispetto alla censura dei secoli passati, ma altrettanto subdole e pericolose, che colpiscono ogni giorno ognuno di noi: dalla censura imposta dal linguaggio degli asterischi, alla censura editoriale preventiva che mette a tacere gli autori scomodi, fino alla censura che colpisce gli artisti, bannati dai social e condannati alla cancellazione quando osano ritrarre dei corpi nudi.
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