Di lui, lo scrittore e giornalista Oreste Del Buono disse: "Tre sono gli autori che hanno descritto meglio l'Italia del '900: Fellini Sordi e Jacovitti". Nel centesimo anniversario della nascita del celebre fumettista e artista molisano, a Macerata si è svolto recentemente un convegno nella biblioteca statale unitamente a una mostra di lavori di studenti ed ex allievi (coordinati dalle docenti Spagnuolo e Indelicati) del liceo Artistico "Cantalamessa"; allestita nel cortile del dipartimento degli Studi umanistici dell'Università, in via Garibaldi, l'esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 18 maggio.
Di Benito Jacovitti si parlerà ancora sabato 17 giugno nell'ambito di FantaMacerata, quando Edgardo Colabelli, presidente nazionale dello Jacovitti fan Club, illustrerà il libro "100 anni con Jacovitti" la cui prefazione è stata scritta da Vincenzo Mollica.
Ciò che molti hanno a lungo ignorato è il fatto che la formazione scolastica del grande artista è avvenuta prevalentemente a Macerata: la sua famiglia infatti vi si trasferì nel 1932 per poi rimanere fino al 1939.
Egli frequentò la scuola primaria e successivamente la scuola d'arte (odierno liceo artistico): all'interno della mostra sono esposte le pagelle scolastiche dell'illustratore del celeberrimo "diario Vitt".
Sono in molti, in città e in provincia ad augurarsi che, in occasione del centenario della sua nascita, il comune di Macerata intitoli al nome del vignettista una via o un centro ludico per suggellare il legame con questo grande artista che ha mosso i primi passi proprio nel capoluogo.
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