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I Modena City Ramblers, "i passi" e la birra Stout

I Modena City Ramblers, "i passi" e la birra Stout

Drinking with L. A.: un aperitivo con Alessandra Lumachelli

È da poco trascorso l'anniversario della scomparsa di Peppino Impastato, il giornalista ucciso il 9 maggio 1978, noto per le sue denunce contro la mafia. I Modena City Ramblers hanno composto "I 100 passi", dedicando il brano proprio a Peppino Impastato. Sono in zona, quindi li raggiungo per intervistarli. Finisce il concerto, e sta per piovere. Il palco va "smontato" in fretta, perché un altro concerto li attende a Roma. Un selfie con Francesco Fry Moneti (voce e violino) al volo e poi Franco D'Aniello (fiati) si sottopone alle 5 domande di "Drinking" per i lettori di Picchio News. Eccole.

Se Franco dei Modena City Ramblers fosse un supereroe, che supereroe sarebbe e che super poteri avrebbe?

Probabilmente sarei Paperino!È un supereroe anche quello perché combatte ogni giorno per i suoi sogni. Quello è il vero supereroe moderno non è quello che salva gli altri, ma è quello che salva se stesso, in questo momento.

I Modena City Ramblers e "i passi"... cosa sono "i passi"?

"I passi" sono quelli che uno, giorno per giorno, dovrebbe fare per avvicinarsi a una conoscenza di sé e del mondo ... sono quelli che ti servono per andare avanti, senza dimenticare da dove vieni, come i semini che si lasciano però "i passi" sono essenziali, perché altrimenti uno rimane fermo, invece, il futuro è fatto anche di passi, piccoli, medi... ognuno deve fare i propri, quelli che riesce a fare. Come Peppino Impastato faceva i suoi piccoli passi alla radio e contava i passi che arrivavano alla casa del boss, anche quelli erano passi sul futuro, quindi, io credo che sia     questo: il camminare, l'andare avanti, guardare indietro, da dove vieni però, guardando sempre al futuro.

Hai la macchina del tempo: dove vai?

Con la macchina del tempo, andrei in tanti posti. Andrei nel passato, ma andrei anche nel futuro, a rendermi conto perché così, magari uno non ripete gli errori del passato.

Il vostro drink preferito?

Intanto la birra scura, tipo stout, però, non disdegniamo altri tipi di alcolici, e non, sempre con moderazione, perché è bello bere in compagnia ma senza stordirsi! Certo, fino al momento in cui uno deve dire "basta!"Lì non è più bello!

Cosa potete fare voi per salvare o migliorare il mondo?

Noi da soli, niente... noi tutti insieme, tutti quelli che erano qua (al concerto), tutti quelli che non erano qua, tutti quelli che vogliono cambiare il mondo, se vogliono, lo possono fare... però lo devono fare... dobbiamo esserci tutti, tutta la comunità, tutto il mondo deve impegnarsi per cambiare le cose e aiutare i più sfortunati a sopravvivere. Già cambiare il loro piccolo mondo è una cosa impegnativa, noi invece che possiamo, soprattutto le nuove generazioni, i giovani, non devono assolutamente rifare gli errori che hanno fatto i più vecchi, che abbiamo fatto anche noi, perché non siamo ancora riusciti a cambiare il mondo.

Infine, in alto... le pinte, amici! Alla prossima!

Who's who Per chi non lo sapesse...

I Modena City Ramblers, conosciuti anche con la sigla MCR, sono una band italiana sorta nel 1991, che mescola al folk irlandese il rock con contaminazioni punk. Autodefiniscono il loro genere musicale come "combat folk", che è anche il titolo del loro demotape degli esordi. Il nome del gruppo è un omaggio ai Dublin City Ramblers, un gruppo di "liscio irlandese", unito al nome della città emiliana da cui provengono i fondatori della band. Nel brano del 1994 "Il bicchiere dell'addio" appare Bob Geldof. Nel 1995 i Modena City Ramblers collaborano con il circo di Paolo Rossi e il progetto francese Caravane Banlieue, miscelando il folk con la satira. Al disco del 1996 partecipano anche Paolo Rossi e gli Ustmamò. L'incontro con Luis Sepulveda, avvenuto nel 1997, influenza il disco "Terra e libertà". Nel 1999 viene pubblicato il libro "Combat Folk – L'Italia ai tempi dei Modena City ramblers", sulla storia della band. Il 25 aprile 2001 si esibiscono in un concerto a Macerata, al quale assistono 6000 persone. E' del 2004 il brano "I 100 passi", dedicato alla vita del giornalista Peppino Impastato. Nel 2005, la canzone "Ebano" vince il premio di Amnesty International "Voci per la libertà". Nel 2006 pubblicano "Dopo il lungo inverno", sotto la produzione di Peter Walsh (collaboratore di Simple Minds e Peter Gabriel). Nel 2008 esce il loro primo disco destinato al mercato straniero. Del 2009 il disco "Onda libera", che affronta anche il tema della lotta alla mafia: il disco vede la collaborazione di don Luigi Ciotti. Il 1 maggio 2009 il gruppo partecipa al "Concerto per l'Abruzzo", manifestazione di solidarietà verso i terremotati. Il 25 giugno 2012 la band partecipa al concerto "Emilia: live", organizzato per raccogliere fondi destinati alle popolazioni colpite dal sisma. Al disco del 2015, "Tracce clandestine", partecipano anche Eugenio Finardi, Alberto Bertoli, The Pogues. Nel 2016, in occasione delle festività di San Patrizio (il santo patrono degli Irlandesi), la band inaugura da Padova il tour dei 25 anni; per l'eccezionalità della ricorrenza, la scaletta sarà composta da pezzi prevalentemente irish. Il gruppo ha variato molto la formazione nel corso degli anni, e ha pubblicato 16 dischi, oltre a un demotape agli esordi. Si esibiscono ai concerti dal vivo, indossando i kilt, i tipici gonnellini scozzesi.

mcr

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