Sala Ircer gremita a Recanati per l'incontro promosso da Cittadini in cammino per parlare del dopo di noi e del reddito di inclusione. Una svolta culturale e di qualità, una norma di civiltà che mette al centro la persona per creare una rete di protezione capillare e sempre più forte.
"Le risorse sono importanti, vanno aumentate ma non sono tutto. È importante che il Parlamento e il Governo ci abbiamo dato leggi che dopo decenni si occupano nuovamente dell'handicap", hanno evidenziato i rappresentanti delle cooperative sociali che operano nel territorio e il Dott. Mauro Coppa, dirigente della Lega del Filo d'Oro. "Possiamo così accelerare il lavoro sull'inclusione con percorsi efficaci - ha detto il Dott. Coppa. Dal modello medico si passa ad un modello sociale. La legge sul dopo di noi e sul durante noi era attesa da 30 anni, ricordo l'impegno e le battaglie di Luigi Giacco, il mio maestro alla Lega del Filo d'Oro".
L'urgenza del reddito di inclusione è stata evidenziato dai dati della Cisl riferiti alle Marche: il 6,3% delle famiglie vive in povertà, si stimano circa 120 mila persone. Con i fondi messi a disposizione dal Governo si riuscirà a dare risposte concrete al 35% di queste situazione. "Un punto di partenza interessante e fortemente voluto - ha concluso il Sen. Morgoni. Ora vanno collegati gli sforzi, coordinati gli interventi e promossa una coscienza della solidarietà".
All'incontro hanno preso parte oltre al Sen. Morgoni anche il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, Giovanni Lattanzi (responsabile nazionale Welfare del Partito Democratico), Sauro Rossi della Cisl Marche, Monica Martarelli, rappresentante provinciale di Cittadini in cammino e Massimo Corvatta, rappresentante del gruppo di Recanati.
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