La dispersione scolastica in Italia è tornata ad essere un fenomeno non marginale, tanto è vero che, secondo dati statistici, nel 2020 ben 543 mila giovani hanno lasciato la scuola dopo la licenza media. Con questo brutto dato negativo, il nostro Paese è al terzo posto nell'Ue per tasso di dispersione scolastica. Un grave problema sia per i giovani ma anche per le aziende: infatti la Cgia la evidenzia che le Pmi, specie del Nord, hanno difficoltà di reperire figure professionali, di elevata specializzazione appunto perchè molti terminano il ciclo scolastico a 16 anni.
Ed e’ anche per questo motivo che è da poco nata una partnership tra l'organizzazione italiana WeWorld ed il brand premium Lexus del gruppo Toyota: un progetto contro la dispersione scolastica ed a sostegno dell’empowerment femminile, per promuovere una società senza discriminazioni di genere e pregiudizi.
Dispersione scolastica: perchè urge fermarla
Il fenomeno in crescita, forse dovuto anche alla crescita esponenziale delle ore in Didattica a Distanza (DAD) che, comunque rendono l’apprendimento più difficile ed è forse questo uno dei motivi per cui spesso, l’abbandono scolastico, coinvolge una fascia economica medio bassa. I dati, in Italia, sono diventati paurosi ed impressionanti un pò per tutte le regioni italiane, anche per la nostra. La povertà educativa, dicono gli esperti, può coinvolgere diversi aspetti della comunità e, spesso, a pagarne le pene maggiori, sono le donne.
Progetti tematici in estate
Nella nostra regione la dispersione scolastica è un fattore importante, e, la Didattica a Distanza, anche qui, purtroppo, ha aumentato il fenomeno. Ad oggi però sono davvero tante le iniziative messe in campo per arginare la piaga che, se diventasse strutturale può mettere a serio rischio i comparti produttivi locali. Non andare più a scuola per molti significa entrare nelle fila dei disoccupati. Ad oggi invece serve essere specializzati in qualcosa per poter trovare una chance nel mondo del lavoro.
Evitare che i più giovani vengano emarginati e favorire la scolarizzazione sembra essere il miglior modo per far crescere cittadini consapevoli anche da queste parti.
Il MIUR però a seguito della richiesta di tanti Dirigenti Scolastici ha preso in carico il problema della dispersione come fattore serio e di rilevanza nazionale mettendo così in campo un congruo incentivo. Sono infatti stati assegnati a tutte le scuole sul territorio nazionale i 150 milioni stanziati dal decreto sostegni che verranno impiegati per l'attuazione del Piano Estate. Si tratta di una media di 18 mila euro per scuola ai quali si aggiungono i fondi POR e PON ed altri bandi in vigore. I fondi sono destinati tutti agli Istituti del primo e del secondo ciclo di istruzione e ai Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (CPIA) è in queste aree che, si che si trovano in contesti di maggior svantaggio o fragilità nelle competenze e dove si riscontrano più alti tassi di dispersione. Agire contro la dispersione diventa fondamentale per il futuro prossimo del nostro Paese.
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