Prosegue, al teatro comunale di Treia, la rassegna di teatro dialettale dedicata all’opera di Dante Cecchi, con la commedia in tre atti, di Dante Cecchi e Trento Anzidei, “Comme lu sòle”, inserita nel cartellone della stagione teatrale 2016/2017, per la regia di Quinto Romagnoli.
L’opera è messa in scena dalla compagnia teatrale “Don Valerio Fermanelli” di Treia e rappresenta uno spaccato della campagna maceratese di una certa epoca.
Con questa commedia scritta nel 1966, gli autori hanno voluto rendere omaggio ad un paesino del nostro entroterra: Gualdo, inserendo alcuni nomi di personaggi caratteristici del luogo. La commedia è ambientata nel periodo ’44/’46, quando il Podestà aveva le funzioni dell’attuale Sindaco ed il Comune ancora distribuiva, alle famiglie più bisognose, le “tessere annonarie”, con le quali si poteva ricevere gratuitamente alcuni generi alimentari e beni di prima necessità.
L’azione si svolge nella casa di una famiglia di contadini e tutta la storia è incentrata sull’equivoco fra Sittì, contadino e Marì, sua moglie, che nasce quando ognuno, all’insaputa dell’altro, accetta proposte di matrimonio per la figlia Rosetta, da due pretendenti, personaggi fra i più in vista del paese: Arturo, impiegato del Comune e Filomeno, ricco possidente. Rosetta è invece innamorata di una terza persona, Peppe, suo coetaneo e giovane contadino. Attraverso schermaglie e situazioni simpatiche nonchè esilaranti, la vicenda si risolve per buona pace di tutti i personaggi, con il classico lieto fine.
Il cast è così composto: Sittì, il vergaro è interpretato da Carlo Serpilli, Marì, sua moglie, da Silvana Valenti, Rosetta, la figlia, da Noemi Tartarelli. Il possidente Filomeno da Piero Pinciaroli, l’impiegato Arturo da Fabio Corradini e il contadino Peppe da Leonardo Piermattei.
Vi aspettiamo a Treia per una serata all’insegna del sorriso.
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