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Cultura Camerino

Camerino, un concerto per ricordare Don Costantino Fefè

Camerino, un concerto per ricordare Don Costantino Fefè

Il 30 settembre sarà una data importante per la città di Camerino e per il Festival Terra d’Organi Antichi, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione sotto la direzione artistica del maestro Maurizio Maffezzoli, presidente dell’Associazione Organi Arti e Borghi, che ha deciso di dedicare un tributo ad uno dei massimi esperti di Musica sacra e di organi antichi recentemente scomparso: Don Costantino Fefè.

Il concerto avrà come protagonista di prestigio l’Ensemble Hortensia Virtuosa, che si esibirà presso la chiesa del Seminario di Camerino domenica alle ore 18.00, in uno speciale Concerto Barocco per due violini, violoncello e clavicembalo. Il nono appuntamento del Festival farà parte integrante della Festa Nazionale del PleinAir, il tradizionale incontro organizzato dall’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, promossodal Comune di Camerino in collaborazione con il Gruppo comunale di Protezione Civile, l’Istituto musicale “Nelio Biondi” e l’Associazione Turistica “Pro Camerino”.  Il gruppo Hortensia Virtuosa, fondato dal violinista Giovanni Rota, nasce nel 2012  e prende il nome dalla Sonata  per  violino e  basso  continuo di  don  Marco Uccellini tratta dall’opera quarta del 1645. Debutta nella 16a edizione del Theate Mvsica Antiqva  Festival che  si  svolge nella città  di  Chieti e svolge attività concertistica  in diverse  città  in Italia  e  all'estero.

L’obiettivo del gruppo è quello di far rivivere il repertorio cameristico che va dal 1600 ai primi anni  del 1800  attraverso l’uso di strumenti originali d’epoca o copie abbinati ad una  prassi  esecutiva filologica,  all’utilizzo  di fonti  originali  necessarie alle performance. Il concerto ha come titolo “Di danza in danza”: in programma un percorso  di Sonate ed ostinati tipici del Seicento italiano attraverso un'ampia area di coincidenza tra musica strumentale e musica da ballo, sede di scambi tra musica colta e musica popolare: una Bergamasca, danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta sopra una canzone quattrocentesca di origine toscana nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini; una Ciaccona, ballo di origini ibero-americane con forte connotazione etnica ed erotica bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria, nella versione di Merula e Corelli; il Ballo del Gran Duca in origine ballo scenico corale composto da E. de'Cavalieri poi diventato un ballo epitalamico posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589 nella versione di Buonamente. Di Falconiero l'ostinato Passacaglia e la Fantasia Battalla de Barabaso yerno se Satanas si interpongono alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia) nella versione di Andrea Falconiero. In ricordo di Don Costantino Fefè il concerto sarà preceduto dagli interventi di Maurizio Maffezzoli e di Paolo Peretti, noto musicologo e organologo, autore dello studio più completo sugli organi storici delle Marche, a cui lo stesso Don Fefè aveva dato un contributo fondamentale nella ricerca e nella classificazione degli antichi strumenti.

L’appuntamento già previsto nel cartellone del Festival si configura dunque come un doveroso tributo a Don Costantino Fefè da parte non solo dell’Associazione Organi Arti e Borghi, ma anche di tutta la comunità e dell’intero mondo della musica che vedono nei suoi studi un riferimento prezioso e nel suo operato un esempio da seguire. Il concerto è a ingresso libero.

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