Maratona a suon di note per celebrare l’International Jazz Day in armonia all’insegna del dialogo e della collaborazione. Grazie allo sforzo congiunto di Tolentino Jazz, Sant’Elpidio Jazz, Jazz e non solo Jazz e Round Music di Fermo e Cotton Club di Ascoli Piceno, oltre venti musicisti si sono avvicendati sul palco del Castello della Rancia per un evento che da anni viene promosso dall’Unesco e dal Thelonius Monk – Institue of Jazz. Prima delle varie esibizioni Marco Bisconti e Giorgio Cacchiarelli di Tolentino Jazz e Alessandro Andolfi di Sant’Elpidio Jazz hanno portato il loro saluto al pubblico in sala, sottolineando l’importanza della musica jazz come arte che unisce e abbatte ogni tipo di barriera, affermando la comune volontà di proseguire un percorso di scambi e sinergie fra le varie associazioni del territorio.
Presenziato dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, l’evento ha ricevuto inoltre il patrocinio del Comune di Tolentino e della Comunità Montana dei Monti Azzurri. La kermesse è stata aperta da Claudia Aliotta (voce) e Luca Cipiciani (pianoforte) con un Omaggio ad Irene Higginbotham, importante songwriter degli anni Quaranta di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Dopo un grintoso Mean and Evil Blues, il duo ha proposto Wonder Where’s My Man Tonight chiudendo l’esibizione con uno dei brani preferiti di Billie Holiday, Good Morning Heartache, all’insegna di un’interpretazione raffinata e sensibile. Di seguito è stato di scena il trascinante jazz manouche di Daniele Cococcioni (fisarmonica), Giammarco Paolini (chitarra jazz manouche) e David Padella (contrabbasso), con il brillante supporto del batterista Luca Cingolani e la partecipazione straordinaria di Roberto Piermartire alla tromba. Oltre a brani di Django Reinhardt, caposcuola del manouche, come Nuages e Minor Swing, la formazione ha ricordato Duke Ellington nel giorno del suo compleanno con Caravan, Take the A Train e It Don’t Mean a Thing suscitando grande entusiasmo nel pubblico e regalando momenti veramente avvincenti. L’omaggio ad Ellington è continuato con la suggestiva e poetica interpretazione di In a Sentimental Mood di Roberto Piermartire con una prestigiosa band capitanata dal pregevole chitarrista Filippo Gallo accompagnato sul palco da David Padella al basso, eclettico quanto infaticabile musicista che si è speso sul palco per oltre tre ore accompagnando tutte le formazioni presenti. Insieme al batterista Luca Cingolani il quartetto ha eseguito inoltre classici come The Days of Wine and Roses di Henry Mancini, Solar di Miles Davis e Billie’s Bounce di Charlie Parker dando spazio, come anche il gruppo precedente, ad esaltanti solo ed esecuzioni di alto livello. Bravissimi tutti i musicisti che sono intervenuti alla jam: i pianisti Samuele Giampieri e Luca Cipiciani, i batteristi Lorenzo Cappelletti e Michele Sperandio di Jazz e non solo Jazz di Fermo e il polistrumentista Maurizio Moscatelli; sul palco anche Alessandro Andolfi al piano accompagnato da Giorgio Cacchiarelli alla batteria, rappresentanti rispettivamente di Sant’Elpidio Jazz e Tolentino Jazz, che hanno dialogato musicalmente inaugurando un bel sodalizio. Durante la manifestazione è stato possibile visitare anche la mostra fotografica Essential Soundtrack di Enzo Calcaterra che ripercorre l’importante memoria musicale jazz di Tolentino.
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