Da secoli, ed ancora oggi si pone la domanda: cos’è questo misterioso lenzuolo, da molti considerato una Reliquia, anzi la più significativa delle Reliquie, da altri un oggetto il cui innegabile rimando alla Passione di Cristo ne fa una realtà unica dal punto di vista religioso, ma anche capace di suscitare l’interesse degli studiosi di tante discipline, da altri ancora bollato come un falso più o meno antico ma comunque non meritevole di alcun interesse? Le uniche certezze sono che la Sindone è un lenzuolo di lino lungo 4,41 metri ed alto 1,13 metri. Quindi di dimensioni medie, stante la difficoltà di misurare un tessuto che nel tempo è stato sottoposto a sollecitazioni e trazioni di vario tipo, sul quale è impressa la figura del cadavere di un uomo torturato e crocifisso.
Proprio su queste informazioni si fonda il convegno che avrà luogo a Treia presso la Chiesa di San Filippo, venerdì 15 settembre, a partire dalle 17. Una realtà unica ed affascinante non solo dal punto di vista religioso, dal momento che ha attirato innumerevoli studiosi. Il convegno ospiterà il Prof. Gian Maria Zaccone, docente del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. Zaccone ha deciso di precorrere un nuovo percorso di studi incentrato sulla Sindone, con cui, attraverso testimonianze documentali, si arriverà a conoscere e a capire l'imnportanza che la sacra reliqua ha avuto per migliaia di uomini e comunità nel corso dei secoli.
Il relatore del convegno sarà il Dr. Ing. Massimo Rogante, membro del Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, nonché componente del Comitato Scientifico Internazionale del Centro Neutronico di Budapest e socio dell'Accademia Georgica di Treia. L'Ing. Rogante, riferimento per le applicazioni delle tecniche neutroniche nei settori industriale e dei Beni Culturali, ha effettuato vari studi di caratterizzazione avanzata di tessuti antichi e moderni, incluso uno studio di fattibilità per l'investigazione della Sindone di Torino. L’obiettivo principale è determinare - in maniera non distruttiva e complementare ai metodi finora impiegati - parametri chiave utili per migliorare le attuali conoscenze e il database sulle caratteristiche e le proprietà del tessuto sindonico. Le informazioni da conseguire potrebbero rivelare nuove peculiarità interessanti e originali con potenziali effetti scientifici e storici.
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