Le piogge cadono incessantemente su tutto il maceratese ormai da diverse ore causando inevitabili disagi e problemi. A farne le spese soprattutto gli automobilisti.
Infatti, a causa della forte perturbazione, è stato chiuso un tratto di strada tra Colbuccaro e la zona industriale di Corridonia. Si tratta della strada che passa sotto il ponte della superstrada 77 che si è allagata, rendendo impossibile il transito delle vetture.
Pertanto, l'invito che viene rivolto dalle forze di polizia agli automobilisti è quello di prestare la massima attenzione, a maggior ragione proprio perchè il maltempo non sembra cessare.
L'autopsia effettuata presso l'ospedale di Macerata non è riuscita al momento a stabilire l'esatta causa della morte di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne di Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso, dopo una visita a Giulianova all'ex marito e al figlio, che sono indagati per omicidio dalla Procura di Ancona.
All'esame autoptico hanno assistito il pm di Ancona Andrea Laurino e i carabinieri che indagano sul caso, mentre non c'erano tecnici di parte degli indagati. ll corpo, rinvenuto lungo una scarpata nelle campagne di Tolentino, è sfigurato, ridotto in stato scheletrico e incompleto.
Sono state fatte varie radiografie e si conta di avere ulteriori elementi dagli esami di laboratorio entro i 60 giorni accordati al medico legale e da nuovi accertamenti sull'auto dell'ex marito Giuseppe Santoleri, che è stata sequestrata per la seconda volta. Domani infine i carabinieri del Ris entreranno in casa della donna, ad Ancona.
Una donna è stata investita nel tardo pomeriggio di oggi a Corridonia in contrada Piani Rossi, lungo la strada che porta verso Petriolo.
La signora è stata travolta da un'auto mentre attraversava la strada in una zona scarsamente illuminata, dove la visibilità era ancora più compromessa a causa della pioggia battente.
Immediatamente soccorsa, la donna è stata trasportata in ambulanza dai sanitari del 118 all'ospedale di Macerata. Le sue condizioni sono gravi.
Sul posto per i rilievi la polizia locale di Corridonia
Prima è protagonista di una rissa in piazza Garibaldi a Macerata, viene portato al pronto soccorso e lì prosegue la sua notte folle. A finire nei guai è stato un cittadino nigeriano di 37 anni, denunciato dalla polizia per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità.
Tutto è iniziato intorno alle 20.30 di ieri sera, quando la Volante è stata chiamata ad intervenire in piazza Garibaldi a seguito della segnalazione di una persona di colore che era stata coinvolta in una lite. Sul posto gli agenti hanno rintracciato un giovane 27enne di origini nigeriane il quale appariva in stato confusionale e pronunciava frasi incomprensibili. Vista la situazione, gli agenti hanno chiesto l'intervento dei sanitari del 118 che hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
Erano passate solo poche ore, quando intorno alle 2.30 di questa mattina i poliziotti sono stati chiamati nuovamente ad intervenire proprio al pronto soccorso dove il nigeriano, in evidente stato di agitazione, stava recando notevole disturbo. Inoltre, aveva anche rotto a calci una fotocopiatrice.
Alla vista degli agenti, il 37enne ha iniziato a urlare e a inveire contro gli stessi poliziotti fin quando è stato poi riportato alla calma. Verrà denunciato a piede libero per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità.
Un grosso pezzo di cornicione è improvvisamente crollato intorno alle 13.30 di oggi in via San Nicola a Tolentno.
Le cause del crollo sono ancora da verificare, anche se dovrebbero essere riconducibili al terremoto dello scorso anno. A staccarsi è stata una porzione importante del cornicione che è piombata sulla strada dove in quel momento, solo per miracolo, non passava nessuno nè a piedi nè in macchina. Una signora era appena entrata nel portone del palazzo e non è stata colpita solo per una questione di pochi secondi.
Il palazzo interessato è al civico 81 si trova circa a metà della discesa che porta verso la Porta del Ponte.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno chiuso l'accesso alla via.
Nel pomeriggio di martedì i carabinieri della Stazione di Montecosaro hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti in carcere per Giuseppe Battistoni, 46enne di Monte San Giusto, già detenuto presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto, per maltrattamenti in famiglia e verso fanciulli, lesioni personali aggravate, violenza per costringere a commettere un reato e resistenza a pubblico ufficiale, emesso dal Gip del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata che concordava con le risultanze investigative della Stazione di Montecosaro, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni aggravate, danneggiamento, minaccia.
Le indagini svolte dal personale del Comando dei carabinieri di Montecosaro, hanno permesso di accertare che Battistoni aveva messo in atto una rete di spaccio di stupefacenti (marijuana, hashish e cocaina) utilizzando anche il Circolo Privato che gestiva a Montecosaro. Dagli accertamenti i Carabinieri hanno identificato 16 acquirenti di stupefacenti e registrato 1450 cessioni per un peso complessivo di 2,700 chili di droga.
L’arrestato è risultato anche tenere delle condotte estorsive per il recupero dei crediti derivanti dall’attività di spaccio con ripetute minacce, arrivando a sparare in aria, con una pistola risultata poi una scacciacani priva del tappo rosso, sotto l’abitazione di un acquirente per intimidirlo e poi colpendolo al volto con il calcio dell’arma, lasciandogli una vistosa cicatrice.
Tutta l’ANPI di Tolentino partecipa al cordoglio e al dolore per la perdita di una pagina vivente della storia della città. Luigi Francioni, dal 1945 prima come iscritto e poi come dirigente dell'associazione, ha ricoperto ruoli diversi sempre con l'obiettivo di tenere viva la storia partigiana di Tolentino.
Un ricordo per i più giovani è d’obbligo, sul ruolo che ebbe Luigi Francioni nella storia partigiana di Tolentino. Uomo di grandi valori morali e politici che non ha mai rinnegato il suo percorso nelle file partigiane, entrato a far parte prima dell’otto settembre nella banda “Piccini” e successivamente nel gruppo Partigiano 201 Volante, ha combattuto a fianco a Comandanti come Nerpiti, Acciaio, Toto e Buscalferri.
Ora Luigi è andato ad arricchire la memoria, quella a cui i giovani possono guardare come storia di sacrificio e resistenza, che ha offerto a tutti i valori e i diritti della Costituzione, socchiudendo per tutte le generazioni a venire la porta di un futuro possibile Democratico e Libero.
E' iniziata questa mattina alle 9,30, nell'obitorio dell'ospedale di Macerata, l'autopsia del cadavere della donna rinvenuta a Tolentino, che secondo i primi risultati del dna sarebbe Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo.
L'esame autoptico è affidato ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini.Non si prevede che possano uscire dall'obitorio prima delle 13.
(Ansa)
ll test non è completo, ma i primi risultati dell'esame comparativo del Dna condotto sui resti della donna trovata morta il 10 novembre nelle campagne di Tolentino e i campioni di saliva e capelli prelevati dai figli confermano che il cadavere è quello di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo.
Domani, a Macerata, verrà eseguita l'autopsia, affidata ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini. Il giorno successivo è previsto invece un sopralluogo dei carabinieri del Ris nell'appartamento di via Pescheria ad Ancona dove la Rapposelli abitava. Il marito e il figlio della pittrice, Giuseppe e Simone Santoleri, residenti a Giulianova, sono indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.
Convocato stamani nella Caserma del Comando provinciale dei Cc ad Ancona, Simone Santoleri, il figlio della pittrice Renata Rapposelli, trovata morta il 10 novembre in un dirupo nelle campagne di Tolentino, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pm Andrea Laurino.
La procura di Ancona lo ha indagato insieme al padre, Giuseppe Santoleri, per concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Simone era assistito da tre difensori, gli avv. Alessandro Angelozzi, Gianluca Reitano e Gianluca Carradori, ma la sua permanenza nella caserma è durata meno di un'ora. Non si è invece presentato all'interrogatorio, come era prevedibile, Giuseppe Santoleri, ricoverato nell'ospedale di Atri (Teramo) per un'intossicazione da psicofarmaci. "Abbiamo prodotto la documentazione medica - ha spiegato Angelozzi all'ANSA -, per ottenere un rinvio". Le condizioni cliniche dell'uomo comunque sono in miglioramento.
Intanto questa mattina le telecamere del programma televisivo "Storie Italiane" hanno parlato in diretta del caso Rapposelli.
L'inviata ha spiegato che ancora non si può parlare di notizie certe ma i dubbi ormai sono davvero pochi in quanto tutti gli oggetti indossati dalla donna, l'orologio, il bracciale, la croce francescana, sono stati sottoposti all'attenzione della figlia Maria Chiara che, purtroppo, li ha riconosciuti tutti.
Manca soltanto il risultato del test del DNA a dare la definitiva conferma che si tratti della donna, che si avrà entro giovedì.
I carabinieri di Mogliano, nel tardo pomeriggio di lunedì, hanno intercettato una vettura di grossa cilindrata il cui conducente, alla vista della pattuglia si è dato a precipitosa fuga riuscendo così a far perdere le proprie tracce.
Probabilmente a bordo della macchina c'erano gli autori di un paio di furti avvenuti proprio a Mogliano nel tardo pomeriggio di ieri. Il bottino, fatto di denaro e oggetti in oro, è ancora in fase di quantificazione.
Furto ai danni dei distributori di bevande e merendine dell'Università di Macerata.
I carabinieri della stazione di Macerata sono stati chiamati ad intervenire presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università di Macerata, dove ignoti hanno forzato i distributori di bevande e merendine. Il furto ammonta complessivamente a circa 70 euro.
Un incendio si è sviluppato questa mattina intorno alle 7.30 negli stabilimenti della Lube a Passo di Treia.
Per cause in corso di accertamento, le fiamme si sono sviluppate all'interno di un magazzino che si trova sotto lo show room. Immediatamente è stato dato l'allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con quattro mezzi.
Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. I dipendenti sono stati fatti allontanare e la zona interessata è stata circoscritta dai carabinieri. Non si registrano feriti.
Ancora un sopralluogo questo pomeriggio dei carabinieri in contrada Pianarucci a Tolentino, dove venerdì è stato rinvenuto il corpo in decomposizione di una donna. Quella donna che, ormai appare quasi certo, sia quello di Renata Rappanelli, la pittrice di 64 anni scomparsa dal 9 ottobre dopo avere incontrato, a casa loro a Giulianova, l’ex marito Giuseppe Santoleri e il figlio Simone, entrambi indagati per concorso in omicidio volontario.
La donna, che viveva da sola ad Ancona, sarebbe sparita dopo aver chiesto all’ex coniuge, che la stava riaccompagnando a casa, di lasciarla nei pressi del Santuario di Loreto. Una collanina e gli indumenti sul cadavere decomposto sarebbero quelli che, per i familiari, la pittrice indossava l'ultima volta che è stata vista viva. Inoltre, l'esame cadaverico condotto dal medico legale Antonio Tombolini ha evidenziato una ciocca di capelli di colore chiaro attaccata al cranio.
La zona del rinvenimento del corpo è stata setacciata anche con il metal detector dagli investigatori, ma non sono stati trovati altri elementi utili alle indagini. La certezza, però, è che la collanina con Tau e un ciondolo sono stati riconosciuti dalla figlia come appartenenti a Renata Rappanelli. Anche le scarpe da ginnastica rosa trovate sul cadavere corrisponderebbero a quelle indossate dalla pittrice.
Per avere la conferma definitiva, comunque, bisognerà attendere il risultato dell'esame del Dna disposto dal sostituto procuratore Enrico Riccioni e atteso per giovedì o venerdì prossimi.
In questo quadro, poi, oggi si inserisce il tentato suicidio di Giuseppe Santoleri, il marito di Renata Rapposelli, ricoverato all'ospedale di Atri per un'intossicazione da farmaci in condizioni gravi. Cosa ha spinto l'uomo a cercare di togliersi la vita? Un'altra domanda che, probabilmente, troverà risposta nei prossimi giorni.
Grave investimento questo pomeriggio a Treia, in località SS. Crocifisso.
Per cause ancora in corso di accertamento, un uomo di 80 anni del posto è stato travolto da una Fiat Panda mentre stava attraversando la strada.
Alla guida dell'auto un signore di 75 anni, anche lui treiese. Il ferito, prontamento soccorso, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri. Viste le gravi condizioni in cui versava il ferito, ne è stato disposto il trasferimento in eliambulanza ad Ancona.
La prognosi è riservata ma l'anziano non è in pericolo di vita.
foto di repertorio
Ancora sciocchi ed inutili atti di vandalismo. Vittima della stupidità di qualche teppista, una delle statue del Parco Isola d’Istria che è stata danneggiata, probabilmente, nelle scorse notti.
Infatti la scultura, anche se non di pregio, funge comunque da abbellimento ad una parte del parco dedicata ad ospitare i giochi riservati ai bambini più piccoli, è stata colpita ad una gambe e in altre zone. L’area che ospita le statue è stata recintata.
Inoltre è stato registrato anche un ennesimo abbandono di rifiuti. Questa volta varie suppellettili sono state abbandonate nell’anfiteatro dietro il Castello della Rancia. Gli operatori del Cosmari sono subito intervenuti per rimuovere i rifiuti. Resta soltanto tutta la stupidità di chi ha abbandonato i rifiuti in maniera sconsiderata. Infatti qualche chilometro prima era a disposizione il centro di raccolta comunale.
Grave incidente poco prima delle 13 di oggi a Villa San Filippo di Monte San Giusto.
Per cause ancora in corso di accertamento, un'auto con a bordo una giovane donna è finita fuori strada mentre percorreva via Guido Rossa. Immediatamente sono arrivati sul posto i soccorsi con le ambulanze del 118 e della locale Croce Verde.
Viste le gravi condizioni in cui versava la donna, è stato chiesto l'intervento dell'eliambulanza con la quale la giovane è stata trasportata ad Ancona.
Dopo i primi accertamenti, si è riusciti a stabilire che in realtà, la donna, una 43enne dipendente di Poste Italiane, è stata investita dal suo stesso mezzo che si è improvvisamente sfrenato: Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita.
Si trova ricoverato in rianimazione in gravi condizioni Giuseppe Santoleri, il marito della pittrice scomparsa lo scorso 9 ottobre.
Da quanto si è appreso, Santoleri ha tentato il suicidio, ingerendo pricofarmaci. Una coincidenza forse non casuale, visto che il gesto estremo dell'uomo erriva proprio nel giorno in cui potrebbe diventare ufficiale l'identificazione del corpo ritrovato a Tolentino con quello della ex moglie Renata Rapposelli.
Infatti, gli elementi in mano agli inquirenti rafforzano sempre più l'ipotesi che il corpo ritrovato in contrada Pianarucci a Tolentino sia quello della pittrice: analogie fra i vestiti indossati dalla donna il giorno della scomparsa e una medaglietta con una Tao trovata sul cadavere uguale a quella della Rapposelli.
Giuseppe Santoleri e il figlio Simone sono indagati per omicidio
Ladri a segno a Montefano nel tardo pomeriggio di domenica.
I malviventi sono riusciti ad introdursi in una abitazione e, una volta all'interno, hanno rubato gioielli per un valore complessivo di diverse migliaia di euro. Nella casa non sono presenti sistemi di sicurezza.
Le indagini vengono svolte dai carabinieri di Montefano.
Ci sarà presto un nuovo sopralluogo nella zona nelle campagne di Tolentino, in contrada Pianarucci, dove venerdì scorso un passante ha trovato il corpo di una donna in avanzato stato di decomposizione, che si ipotizza possa essere quello della pittrice anconetana Renata Rapposelli, di 64 anni, di cui si sono perse le tracce dal 9 ottobre scorso. L'ex marito e il figlio sono indagati dalla Procura di Ancona per omicidio. L'area è ancora presidiata dai carabinieri per evitare 'contaminazioni' della zona, irta di rovi e vegetazione, nei pressi di un corso d'acqua. Il nuovo sopralluogo sarà effettuato con metal detector, alla ricerca di altri eventuali oggetti sfuggiti alle ricerche, dopo il recupero di una collana con una croce a tau e un orologio, che saranno mostrati ai due indagati. Difficile individuare le cause della morte. Domani il medico legale Antonio Tombolini eseguirà alcuni accertamenti sulla mandibola e dovrebbe effettuare il test del Dna.
(fonte Ansa)